NOTE INFORMATIVE SU QUESTA MALATTIA
La Teleangectasia Emorragica Ereditaria (HHT), nota anche come Sindrome di Osler-Weber-Rendu, è una malattia genetica rara che colpisce i vasi sanguigni.
Questa condizione causa la formazione di vasi sanguigni anomali, chiamati teleangectasie, che sono fragili e inclini al sanguinamento. Le teleangectasie possono svilupparsi in diverse parti del corpo, tra cui la pelle, le mucose del naso e della bocca, e gli organi interni come i polmoni, il fegato e il cervello.
Epidemiologia
La HHT colpisce circa 1 persona su 5.000-8.000 in tutto il mondo. La prevalenza varia a seconda delle popolazioni, con una maggiore frequenza in alcune regioni come le isole caraibiche olandesi di Curaçao e Bonaire.
Eziologia e Genetica
La HHT è causata da mutazioni in geni che codificano per proteine coinvolte nella formazione e nel mantenimento dei vasi sanguigni. I geni più comunemente coinvolti sono:
-
- ENG: codifica per l’endoglina, una proteina che regola la segnalazione del TGF-β.
- ACVRL1: codifica per il recettore 1 dell’ALK1, un altro recettore coinvolto nella segnalazione del TGF-β.
- SMAD4: codifica per una proteina che trasmette segnali dal TGF-β al nucleo cellulare.
La HHT è ereditata con un pattern autosomico dominante, il che significa che una singola copia del gene mutato è sufficiente per causare la malattia. Circa l’85% dei casi di HHT è causato da mutazioni in ENG o ACVRL1, mentre le mutazioni in SMAD4 sono più rare e associate a una forma più grave della malattia.
Patogenesi
Le mutazioni nei geni ENG, ACVRL1 o SMAD4 compromettono la segnalazione del TGF-β, un fattore di crescita che svolge un ruolo cruciale nello sviluppo e nella funzione dei vasi sanguigni. Questo porta alla formazione di vasi sanguigni anomali, caratterizzati da:
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- Teleangectasie: dilatazioni dei capillari, fragili e inclini al sanguinamento.
- Malformazioni arterovenose (MAV): connessioni anomale tra arterie e vene, che possono causare sanguinamento o shunt del flusso sanguigno.
Manifestazioni Cliniche
Le manifestazioni cliniche della HHT variano da persona a persona, anche all’interno della stessa famiglia. I sintomi più comuni includono:
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- Epistassi: sanguinamento dal naso, spesso ricorrente e abbondante.
- Teleangectasie cutanee: piccole macchie rosse o violacee sulla pelle, soprattutto sul viso, sulle labbra, sulla lingua e sulle dita.
- Teleangectasie mucose: presenti nel naso, nella bocca e nel tratto gastrointestinale, possono causare sanguinamento.
- MAV: possono svilupparsi in diversi organi, come i polmoni, il fegato e il cervello, e causare sintomi specifici a seconda della loro localizzazione.
Diagnosi
La diagnosi di HHT si basa sui criteri clinici di Curaçao:
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- Epistassi spontanee e ricorrenti
- Teleangectasie multiple in sedi caratteristiche
- MAV viscerali (polmoni, fegato, cervello, midollo spinale)
- Familiarità per HHT (parente di primo grado affetto)
La presenza di almeno 3 di questi criteri conferma la diagnosi di HHT. Altri esami diagnostici possono includere:
-
- Esame obiettivo: per identificare teleangectasie e altri segni clinici.
- Endoscopia: per visualizzare teleangectasie e MAV nel tratto gastrointestinale.
- Imaging radiologico: come TC, RMN e angiografia, per identificare MAV in altri organi.
- Test genetici: per confermare la diagnosi e identificare la mutazione specifica.
Prognosi
La prognosi della HHT è variabile e dipende dalla gravità delle manifestazioni cliniche. Le epistassi possono essere fastidiose e influire sulla qualità della vita, ma raramente sono pericolose per la vita. Le MAV, invece, possono causare complicazioni gravi, come emorragia cerebrale, ictus, insufficienza cardiaca o epatica.
CENTRI DI DIAGNOSI E CURA PER QUESTA MALATTIA
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NOME PRESIDIO |
CITTÁ |
Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona |
Ancona (AN) |
Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta |
Aosta (AO) |
Azienda Ospedaliero – Universitaria Consorziale Policlinico di Bari |
Bari (BA) |
Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico – S.Orsola Malpighi di Bologna |
Bologna (BO) |
Ospedale Centrale di Bolzano |
Bolzano (BZ) |
Spedali Civili di Brescia – Ospedale dei Bambini – ASST Spedali Civili, Brescia |
Brescia (BS) |
Azienda Ospedaliera G. Brotzu |
Cagliari (CA) |
Azienda Ospedaliero-Universitaria di Cagliari |
Cagliari (CA) |
ASSL Carbonia – Presidio Ospedaliero Sirai |
Carbonia (SU) |
Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco” |
Catania (CT) |
“Ospedale Maggiore” di Crema |
Crema (CR) |
Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi Firenze |
Firenze (FI) |
Azienda USL Toscana Centro – Azienda USL 11 – Firenze |
Firenze (FI) |
Istituto Giannina Gaslini – Ospedale Pediatrico IRCCS |
Genova (GE) |
Ospedale Policlinico San Martino – Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico |
Genova (GE) |
ASL 1 – Ospedale di Imperia |
Imperia (IM) |
Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino” |
Messina (ME) |
Ospedale L. Sacco di Milano – ASST Fatebenefratelli-Sacco |
Milano (MI) |
Ospedale San Giuseppe di Milano |
Milano (MI) |
AOU Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” |
Napoli (NA) |
Azienda Ospedaliera Specialistica “Dei Colli” |
Napoli (NA) |
Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II” |
Napoli (NA) |
Azienda Ospedale Università di Padova |
Padova (PD) |
ARNAS Civico – Di Cristina Benfratelli |
Palermo (PA) |
Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Paolo Giaccone |
Palermo (PA) |
Azienda Ospedaliera- Ospedali riuniti Villa Sofia- Cervello |
Palermo (PA) |
Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia |
Pavia (PV) |
Azienda Ospedaliera di Perugia |
Perugia (PG) |
ASL 3 – Ospedale Civile Spirito Santo |
Pescara (PE) |
Azienda USL Toscana Centro – Azienda USL 3 Pistoia |
Pistoia (PT) |
ASS 5 – Azienda per l’Assistenza Sanitaria n.5 “Friuli Occidentale” – Presidio Ospedaliero di Pordenone |
Pordenone (PN) |
Azienda Ospedaliera Regionale San Carlo di Potenza |
Potenza (PZ) |
Azienda AUSL Reggio Emilia – “Arcispedale S. Maria Nuova” |
Reggio nell’Emilia (RE) |
Azienda Ospedaliero-Universitaria “Policlinico Umberto I” |
Roma (RM) |
Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore |
Roma (RM) |
IRCCS – Istituto Dermopatico Dell’Immacolata |
Roma (RM) |
Azienda Ospedaliera Universitaria Sassari |
Sassari (SS) |
ASL 2 – Ospedale San Paolo |
Savona (SV) |
Azienda Ospedaliera Universitaria Siena |
Siena (SI) |
Azienda Ospedaliera S.Maria di Terni |
Terni (TR) |
Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta |
Torino (TO) |
Presidio Ospedaliero “Santa Chiara” – Trento |
Trento (TN) |
AULSS 2 Marca Trevigiana – Polo Ospedaliero di Treviso – Ca’ Foncello |
Treviso (TV) |
Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina |
Trieste (TS) |
IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo |
Trieste (TS) |
Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia” |
Udine (UD) |
AULLS9 Scaligera- Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona |
Verona (VR) |
AULSS 8 Berica – Ospedale San Bortolo di Vicenza |
Vicenza (VI) |
FARMACI SPECIFICI PER QUESTA MALATTIA
Non esiste una cura specifica per la Teleangectasia Emorragica Ereditaria (HHT), ma ci sono trattamenti che possono aiutare a gestire i sintomi e prevenire complicazioni.
Ecco alcune opzioni:
Farmaci:
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- Bevacizumab: un farmaco anti-angiogenico che può ridurre il sanguinamento dalle telangectasie. Studi recenti hanno dimostrato la sua efficacia nel ridurre le epistassi e la necessità di trasfusioni.
- Talidomide: un farmaco immunomodulatore che può anche avere effetti anti-angiogenici. È stato utilizzato con successo per ridurre le epistassi in alcuni pazienti con HHT. (Nota: la talidomide può causare gravi difetti alla nascita e non deve essere assunta da donne in gravidanza o che potrebbero rimanere incinte.)
- Estrogeni: possono essere utili per ridurre il sanguinamento mestruale abbondante nelle donne con HHT.
- Integratori di ferro: sono spesso necessari per trattare l’anemia causata dalla perdita di sangue cronica.
Altri trattamenti:
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- Laserterapia: può essere utilizzata per cauterizzare le telangectasie nel naso e nel tratto gastrointestinale, riducendo il sanguinamento.
- Embolizzazione: una procedura minimamente invasiva che blocca il flusso sanguigno alle malformazioni artero-venose (MAV). Può essere utilizzata per trattare le MAV nel polmone, nel fegato e nel cervello.
- Chirurgia: può essere necessaria per rimuovere le MAV o le telangectasie che causano gravi problemi.