SINDROMI MIELODISPLASTICHE

MALATTIE DEL SANGUE E DEGLI ORGANI EMATOPOIETICI

NOTE INFORMATIVE
  

Le Sindromi Mielodisplastiche (SMD) sono un gruppo eterogeneo di malattie del sangue caratterizzate dalla produzione inefficace di cellule del sangue nel midollo osseo.

Questo difetto di produzione deriva da una proliferazione clonale di cellule staminali ematopoietiche anomale. In sostanza, le cellule del sangue (globuli rossi, globuli bianchi e piastrine) non maturano correttamente e molte di esse muoiono nel midollo osseo prima di poter essere rilasciate nel flusso sanguigno.

Questo processo porta a una carenza di una o più linee cellulari nel sangue periferico, causando una varietà di sintomi. Le SMD sono considerate malattie rare e sono spesso associate a un aumentato rischio di trasformazione in Leucemia Mieloide Acuta (LMA).

Epidemiologia

Incidenza:

      • Le SMD sono più comuni negli anziani, con un’età media alla diagnosi di circa 70 anni.
      • L’incidenza annuale è stimata tra 4 e 5 casi per 100.000 persone.
      • Secondo Orphanet, l’incidenza complessiva delle SMD in Europa è di circa 7,5 casi per 100.000 persone/anno.

Distribuzione per sesso:

      • Le SMD sono leggermente più comuni negli uomini che nelle donne.

Età di insorgenza:

      • Come accennato, l’età di insorgenza è tipicamente avanzata, con la maggior parte dei casi diagnosticati dopo i 60 anni. Tuttavia, le SMD possono verificarsi anche in persone più giovani, anche se raramente.
Eziologia e Genetica

Eziologia:

Nella maggior parte dei casi, la causa delle SMD è sconosciuta (idiopatica). Tuttavia, alcuni fattori di rischio noti includono:

        • Esposizione a radiazioni ionizzanti: come quella utilizzata in radioterapia o a seguito di incidenti nucleari.
        • Esposizione a sostanze chimiche: come il benzene e alcuni pesticidi.
        • Chemioterapia: alcuni farmaci chemioterapici alchilanti possono aumentare il rischio di sviluppare SMD.
        • Fattori genetici: alcune sindromi genetiche rare sono associate a un aumentato rischio di SMD.

Genetica:

      • Le SMD sono causate da mutazioni acquisite nel DNA delle cellule staminali ematopoietiche.
      • Queste mutazioni possono interessare diversi geni coinvolti nella regolazione della crescita cellulare, della differenziazione e della morte cellulare programmata (apoptosi).
      • Alcune delle mutazioni genetiche più comuni nelle SMD includono mutazioni nei geni TP53TET2SF3B1ASXL1 e RUNX1.
Patogenesi

Le mutazioni genetiche nelle cellule staminali ematopoietiche portano a una proliferazione incontrollata e a un’alterata differenziazione delle cellule del sangue. Questo si traduce in:

      • Inefficacia della produzione di cellule del sangue: le cellule del sangue non maturano correttamente e molte di esse muoiono nel midollo osseo prima di poter essere rilasciate nel flusso sanguigno.
      • Apoptosi eccessiva: le cellule del sangue immature subiscono un processo di morte cellulare programmata (apoptosi) a un tasso accelerato.
      • Displasia: le cellule del sangue mostrano anomalie morfologiche e funzionali.

Questi processi combinati portano alla citopenia, ovvero alla riduzione del numero di globuli rossi (anemia), globuli bianchi (neutropenia) e/o piastrine (trombocitopenia) nel sangue periferico.

Manifestazioni Cliniche

Le manifestazioni cliniche delle SMD sono variabili e dipendono dal tipo di SMD, dalla gravità della citopenia e dalla presenza di eventuali complicanze.

Sintomi comuni:

        • Anemia: stanchezza, debolezza, pallore, dispnea (difficoltà di respirazione), tachicardia (battito cardiaco accelerato).
        • Neutropenia: infezioni ricorrenti, febbre.
        • Trombocitopenia: sanguinamento facile (epistassi, gengivorragia), ecchimosi (lividi), petecchie (piccole macchie rosse sulla pelle).

Altri sintomi:

        • Splenomegalia: ingrossamento della milza.
        • Epatomegalia: ingrossamento del fegato.
        • Dolore osseo: causato dall’espansione del midollo osseo.

Dizionario dei termini medici:

    • Citopenia: riduzione del numero di cellule del sangue.
    • Anemia: riduzione del numero di globuli rossi.
    • Neutropenia: riduzione del numero di globuli bianchi neutrofili.
    • Trombocitopenia: riduzione del numero di piastrine.
    • Epistassi: sanguinamento dal naso.
    • Gengivorragia: sanguinamento dalle gengive.
    • Ecchimosi: lividi.
    • Petecchie: piccole macchie rosse sulla pelle causate da emorragie puntiformi.
    • Splenomegalia: ingrossamento della milza.
    • Epatomegalia: ingrossamento del fegato.
    • Displasia: anomalie morfologiche e funzionali delle cellule.
Procedimenti Diagnostici

La diagnosi di SMD si basa su:

      • Esame emocromocitometrico completo: per valutare il numero di globuli rossi, globuli bianchi e piastrine.
      • Striscio di sangue periferico: per osservare la morfologia delle cellule del sangue.
      • Aspirato midollare e biopsia osteomidollare: per analizzare le cellule del midollo osseo e valutare la cellularità, la displasia e la presenza di blasti (cellule immature).
      • Analisi citogenetica: per identificare anomalie cromosomiche.
      • Analisi molecolare: per identificare mutazioni genetiche specifiche.
Prognosi

La prognosi delle SMD è variabile e dipende da diversi fattori, tra cui:

      • Tipo di SMD: alcune SMD sono più aggressive di altre.
      • Gravità della citopenia: una citopenia grave è associata a una prognosi peggiore.
      • Presenza di anomalie cromosomiche: alcune anomalie cromosomiche sono associate a una prognosi sfavorevole.
      • Età e stato di salute generale del paziente.

Strumenti prognostici:

    • International Prognostic Scoring System (IPSS): un sistema di punteggio che utilizza i dati clinici e di laboratorio per classificare i pazienti in gruppi di rischio e prevedere la sopravvivenza e il rischio di trasformazione in LMA.
    • Revised International Prognostic Scoring System (IPSS-R): una versione rivista dell’IPSS che include ulteriori fattori prognostici.

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Farmaci Specifici

La scelta del trattamento farmacologico per le SMD dipende da diversi fattori, tra cui il rischio di progressione della malattia, l’età del paziente, le condizioni generali di salute e le eventuali comorbidità.

Farmaci principali:
    • Azacitidina e Decitabina: sono agenti ipometilanti che inibiscono l’azione di enzimi coinvolti nella metilazione del DNA, un processo che regola l’espressione genica. Sono indicati per le SMD ad alto rischio e possono prolungare la sopravvivenza e ritardare la progressione a LMA.
    • Lenalidomide: è un immunomodulatore indicato per le SMD con delezione del cromosoma 5q, una specifica anomalia citogenetica.
    • Eritropoietina (EPO) e altri agenti stimolanti l’eritropoiesi (ESA): sono utilizzati per trattare l’anemia sintomatica, soprattutto nei pazienti con bassi livelli di eritropoietina endogena.
    • Fattori di crescita granulocitari (G-CSF): possono essere utilizzati per aumentare la conta dei neutrofili e ridurre il rischio di infezioni nei pazienti con neutropenia.
    • Trapianto di cellule staminali ematopoietiche (TCSE): è l’unica terapia potenzialmente curativa per le SMD, ma è riservato ai pazienti più giovani e in buone condizioni generali di salute.
Nuove terapie in sviluppo:
    • Luspatercept: è un agente che promuove la maturazione dei globuli rossi ed è indicato per l’anemia in pazienti con SMD a basso rischio che richiedono trasfusioni.
    • Inibitori di BCL-2 (Venetoclax): sono farmaci che inducono l’apoptosi (morte cellulare programmata) delle cellule leucemiche e potrebbero essere utili in combinazione con altri agenti per le SMD ad alto rischio.
Altri trattamenti

Oltre alla terapia farmacologica, altri trattamenti possono essere utilizzati per gestire le complicanze delle SMD:

      • Trasfusioni di sangue: sono necessarie per correggere l’anemia e la trombocitopenia.
      • Terapia chelante del ferro: è indicata per i pazienti che ricevono frequenti trasfusioni di sangue per prevenire l’accumulo di ferro nell’organismo.
      • Antibiotici: sono utilizzati per trattare le infezioni, a cui i pazienti con SMD sono più suscettibili a causa della neutropenia.
Gestione della malattia

La gestione delle SMD richiede un approccio multidisciplinare che coinvolge ematologi, internisti, infermieri, psicologi e altri professionisti sanitari.

Aspetti importanti della gestione:

      • Monitoraggio regolare: esami del sangue, biopsia del midollo osseo e visite mediche periodiche sono essenziali per valutare l’andamento della malattia e adattare il trattamento.
      • Sostegno psicologico: la diagnosi di SMD può avere un impatto significativo sulla qualità di vita dei pazienti. Il supporto psicologico può aiutare i pazienti e le loro famiglie ad affrontare la malattia e le sue conseguenze.
      • Educazione del paziente: è fondamentale fornire ai pazienti informazioni chiare e accurate sulla malattia, le opzioni di trattamento e le possibili complicanze.