SINDROMI MALFORMATIVE CONGENITE GRAVI ED INVALIDANTI CARATTERIZZATE DA UN ACCRESCIMENTO PRECOCE ECCESSIVO

MALFORMAZIONI CONGENITE, CROMOSOMOPATIE E SINDROMI GENETICHE

NOTE INFORMATIVE
  

Le sindromi malformative congenite gravi ed invalidanti caratterizzate da un accrescimento precoce eccessivo sono un gruppo eterogeneo di malattie genetiche rare che si manifestano fin dalla nascita con gravi malformazioni congenite e un’accelerazione anomala della crescita.

Queste condizioni causano una significativa disabilità e compromettono gravemente la qualità della vita dei pazienti.

Epidemiologia
    • Incidenza: Data la rarità e l’eterogeneità di queste sindromi, l’incidenza precisa è difficile da determinare. Si stima che complessivamente siano estremamente rare, con poche centinaia di casi descritti in letteratura.
    • Distribuzione per sesso: La distribuzione per sesso varia a seconda della specifica sindrome. Alcune possono colpire prevalentemente un sesso o l’altro, mentre altre non mostrano una chiara prevalenza.
    • Età di insorgenza: Le manifestazioni cliniche sono presenti fin dalla nascita o si sviluppano nella prima infanzia.
Eziologia e Genetica

La causa di queste sindromi risiede in alterazioni genetiche, che possono essere:

      • Mutazioni in singoli geni: Molte di queste sindromi sono causate da mutazioni in geni specifici che controllano la crescita e lo sviluppo. Queste mutazioni possono essere ereditate dai genitori (autosomiche dominanti o recessive) o insorgere de novo.
      • Anomalie cromosomiche: Alcune sindromi sono associate ad alterazioni del numero o della struttura dei cromosomi, come delezioni, duplicazioni o traslocazioni.
Patogenesi

Le mutazioni genetiche responsabili di queste sindromi interferiscono con i complessi meccanismi che regolano la crescita e lo sviluppo prenatale e postnatale. Ciò può portare a una varietà di anomalie, tra cui:

      • Crescita eccessiva: Accelerazione anomala della crescita staturale e ponderale, spesso associata a macrocefalia (testa grande).
      • Malformazioni congenite: Difetti strutturali presenti alla nascita, che possono coinvolgere diversi organi e apparati, come il cuore, il sistema nervoso centrale, l’apparato scheletrico e il viso.
      • Disabilità intellettiva: Compromissione delle funzioni cognitive, con diversi gradi di gravità.
      • Altri problemi di salute: A seconda della sindrome specifica, possono essere presenti altre complicazioni, come convulsioni, problemi respiratori, disturbi endocrini e tumori.
Manifestazioni Cliniche

Le manifestazioni cliniche sono molto variabili e dipendono dalla specifica sindrome. Alcuni segni e sintomi comuni includono:

      • Macrosomia: Peso e lunghezza alla nascita superiori alla norma.
      • Gigantismo: Crescita staturale eccessiva durante l’infanzia.
      • Dismorfismi facciali: Anomalie del viso, come fronte ampia, occhi distanziati, naso piccolo, orecchie basse.
      • Malformazioni scheletriche: Anomalie delle ossa, come scoliosi, cifosi, deformità degli arti.
      • Ritardo dello sviluppo: Ritardo nell’acquisizione delle tappe motorie, cognitive e del linguaggio.
      • Disabilità intellettiva: Compromissione delle funzioni cognitive, con diversi gradi di gravità.

Dizionario dei Termini Medici

    • Autosomico dominante: Modalità di trasmissione ereditaria in cui è sufficiente una copia del gene mutato per manifestare la malattia.
    • Autosomico recessivo: Modalità di trasmissione ereditaria in cui sono necessarie due copie del gene mutato per manifestare la malattia.
    • Delezione: Perdita di un frammento di cromosoma.
    • Duplicazione: Presenza di una copia extra di un frammento di cromosoma.
    • Traslocazione: Spostamento di un frammento di cromosoma su un altro cromosoma.
    • Macrocefalia: Circonferenza cranica superiore alla norma.
    • Scoliosi: Curvatura laterale della colonna vertebrale.
    • Cifosi: Curvatura della colonna vertebrale con convessità posteriore.
Procedimenti Diagnostici

La diagnosi si basa su:

      • Esame obiettivo: Valutazione clinica delle caratteristiche fisiche e dello sviluppo del paziente.
      • Anamnesi familiare: Raccolta di informazioni sulla storia familiare di malattie genetiche.
      • Analisi genetiche: Test genetici per identificare mutazioni in geni specifici o anomalie cromosomiche.
      • Esami di imaging: Radiografie, TAC, risonanza magnetica per valutare le malformazioni scheletriche e degli organi interni.
Prognosi

La prognosi varia a seconda della specifica sindrome e della gravità delle manifestazioni cliniche. In generale, queste condizioni hanno un impatto significativo sulla qualità della vita dei pazienti e richiedono un’assistenza medica multidisciplinare a lungo termine.

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Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona
Ancona (AN)
Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta
Aosta (AO)
Istituto Ortopedico Rizzoli
Bagheria (PA)
Azienda Ospedaliera Gaetano Rummo
Benevento (BN)
 Policlinico – S.Orsola Malpighi
Bologna (BO)
Ospedale Centrale
Bolzano (BZ)
Azienda Ospedaliera G. Brotzu
Cagliari (CA)
Azienda Ospedaliero-Universitaria di Cagliari
Cagliari (CA)
Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”
Catania (CT)
Azienda Ospedaliero Universitaria Catanzaro- Policlinico Germaneto
Catanzaro (CZ)
Polo Regionale IRCCS “E. Medea”
Conegliano (TV)
Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer
Firenze (FI)
Istituto Giannina Gaslini
Genova (GE)
Ospedale Policlinico San Martino
Genova (GE)
Presidio Ospedaliero del Levante Ligure – “Ospedale S.Andrea”
La Spezia (SP)
Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino”
Messina (ME)
 Ospedale Maggiore Policlinico
Milano (MI)
Ospedale San Raffaele
Milano (MI)
Ospedale dei Bambini V. Buzzi
Milano (MI)
Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena
Modena (MO)
Ospedale San Gerardo
Monza (MB)
AOU  Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”
Napoli (NA)
Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”
Napoli (NA)
Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “A. Cardarelli”
Napoli (NA)
Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon”
Napoli (NA)
Azienda Ospedale Università di Padova
Padova (PD)
Istituto Oncologico Veneto
Padova (PD)
 Policlinico Paolo Giaccone
Palermo (PA)
Ospedali riuniti Villa Sofia – Cervello
Palermo (PA)
 Ospedale Maggiore
Parma (PR)
Azienda Ospedaliera di Perugia
Perugia (PG)
Presidio Ospedaliero di Pordenone
Pordenone (PN)
Arcispedale S. Maria Nuova
Reggio nell’Emilia (RE)
Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini
Roma (RM)
Policlinico Umberto I
Roma (RM)
Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore
Roma (RM)
Ospedale Pediatrico Bambino Gesù
Roma (RM)
Ospedale Sant’Anna
San Fermo della Battaglia (CO)
Casa Sollievo della Sofferenza
San Giovanni Rotondo (FG)
Azienda Ospedaliera Universitaria Sassari
Sassari (SS)
Azienda Ospedaliera Universitaria Siena
Siena (SI)
Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta
Torino (TO)
Presidio Ospedaliero “Santa Chiara”
Trento (TN)
Polo Ospedaliero Ca’ Foncello
Treviso (TV)
IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo
Trieste (TS)
ASUFC -Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”
Udine (UD)
Ospedale Polo Riabilitativo Provinciale
Verona (VR)
Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata
Verona (VR)
Ospedale San Bortolo
Vicenza (VI)
Farmaci Specifici

Attualmente, non esistono farmaci specifici per trattare la causa di queste sindromi. La terapia farmacologica si concentra principalmente sulla gestione delle complicanze e dei sintomi associati, come:

      • Ormone della crescita: in alcuni casi, può essere utilizzato per controllare l’accrescimento eccessivo, ma la sua efficacia e sicurezza a lungo termine sono ancora in fase di studio.
      • Farmaci antiepilettici: per il controllo delle convulsioni, se presenti.
      • Farmaci per il controllo del reflusso gastroesofageo: frequente in bambini con macroglossia o altre anomalie craniofacciali.

È fondamentale sottolineare che qualsiasi farmaco deve essere prescritto e monitorato da un medico specialista, considerando attentamente i potenziali benefici e rischi per ogni singolo paziente.

Altri Trattamenti

La gestione di queste sindromi richiede un approccio multidisciplinare e individualizzato, che può includere:

      • Chirurgia: per correggere malformazioni congenite, come la palatoschisi (labbro leporino), o per trattare complicanze, come l’ernia ombelicale.
      • Terapia fisica e occupazionale: per migliorare le capacità motorie, la coordinazione e l’autonomia nelle attività quotidiane.
      • Logopedia: per affrontare i disturbi del linguaggio e della comunicazione.
      • Supporto educativo e psicologico: per favorire lo sviluppo cognitivo, emotivo e sociale del bambino e fornire supporto alla famiglia.
Gestione della Malattia

La presa in carico dei pazienti con Sindromi Malformative Congenite Gravi ed Invalidanti Caratterizzate da un Accrescimento Precoce Eccessivo richiede un team multidisciplinare composto da:

      • Genetista clinico: per la diagnosi, la consulenza genetica e il follow-up.
      • Pediatra: per il monitoraggio della crescita e dello sviluppo generale.
      • Neurologo: per la valutazione e la gestione di eventuali problemi neurologici.
      • Chirurgo pediatrico: per la correzione chirurgica di malformazioni.
      • Ortopedico: per la gestione di anomalie scheletriche.
      • Altri specialisti: a seconda delle specifiche esigenze del paziente (cardiologo, endocrinologo, gastroenterologo, ecc.).