SINDROMI MALFORMATIVE CONGENITE CON ALTERAZIONE DEL TESSUTO CONNETTIVO COME SEGNO PRINCIPALE

MALFORMAZIONI CONGENITE, CROMOSOMOPATIE E SINDROMI GENETICHE

NOTE INFORMATIVE
  

Le sindromi malformative congenite con alterazione del tessuto connettivo come segno principale sono un gruppo eterogeneo di malattie genetiche rare caratterizzate da anomalie nella struttura e nella funzione del tessuto connettivo.

Il tessuto connettivo è un componente fondamentale del corpo umano, fornendo supporto strutturale e svolgendo un ruolo cruciale in numerosi processi biologici. Le alterazioni del tessuto connettivo possono manifestarsi con una vasta gamma di sintomi, che interessano diversi organi e sistemi.

Epidemiologia
    • Incidenza: L’incidenza complessiva di queste sindromi è difficile da stimare con precisione a causa della loro rarità e dell’eterogeneità clinica. Tuttavia, si stima che alcune delle sindromi più comuni, come la sindrome di Marfan e la sindrome di Ehlers-Danlos, abbiano un’incidenza di circa 1 su 5.000 individui.
    • Distribuzione per sesso: La distribuzione per sesso varia a seconda della specifica sindrome. Alcune sindromi, come la sindrome di Marfan, colpiscono in egual misura uomini e donne, mentre altre, come la sindrome di Ehlers-Danlos, mostrano una maggiore prevalenza nel sesso femminile.
    • Età di insorgenza: L’età di insorgenza dei sintomi varia a seconda della sindrome e della gravità del quadro clinico. Alcune sindromi si manifestano alla nascita o nella prima infanzia, mentre altre possono esordire in età adulta.
Eziologia e Genetica

La maggior parte delle sindromi malformative congenite con alterazione del tessuto connettivo sono causate da mutazioni in geni che codificano per proteine ​​coinvolte nella sintesi, nella struttura o nella funzione del tessuto connettivo. Queste mutazioni possono essere ereditate dai genitori (trasmissione ereditaria) o verificarsi de novo (nuove mutazioni).

Le modalità di trasmissione ereditaria più comuni sono:

      • Autosomica dominante: un solo allele mutato è sufficiente per causare la malattia.
      • Autosomica recessiva: sono necessari due alleli mutati (uno da ciascun genitore) per causare la malattia.
      • Legata al cromosoma X: la mutazione si trova sul cromosoma X.
Patogenesi

Le mutazioni genetiche responsabili di queste sindromi alterano la produzione, la struttura o la funzione delle proteine ​​del tessuto connettivo, compromettendo l’integrità e la funzionalità di organi e tessuti.

Ad esempio, nella sindrome di Marfan, le mutazioni nel gene FBN1 alterano la fibrillina-1, una proteina fondamentale per la formazione delle fibre elastiche. Ciò porta a debolezza del tessuto connettivo e a manifestazioni cliniche a carico del sistema cardiovascolare, scheletrico e oculare.

Manifestazioni Cliniche

Le manifestazioni cliniche di queste sindromi sono estremamente variabili e dipendono dalla specifica sindrome e dalla gravità del quadro clinico.

Alcune delle manifestazioni più comuni includono:

      • Anomalie scheletriche: scoliosi, cifosi, pectus excavatum, aracnodattilia, ipermobilità articolare.
      • Anomalie cardiovascolari: prolasso della valvola mitrale, aneurisma aortico, dissecazione aortica.
      • Anomalie oculari: miopia, distacco di retina, ectopia lentis.
      • Anomalie cutanee: pelle iperelastica, fragilità cutanea, cicatrici atrofiche.
      • Anomalie polmonari: pneumotorace spontaneo, bronchiectasie.

Dizionario dei Termini Medici

    • Scoliosi: Curvatura laterale della colonna vertebrale.
    • Cifosi: Curvatura eccessiva della colonna vertebrale nel tratto dorsale.
    • Pectus excavatum: Deformità della gabbia toracica caratterizzata da un’infossatura dello sterno.
    • Aracnodattilia: Dita delle mani e dei piedi lunghe e sottili.
    • Ipermobilità articolare: Eccessiva mobilità delle articolazioni.
    • Prolasso della valvola mitrale: Rigurgito di sangue dal ventricolo sinistro all’atrio sinistro durante la sistole.
    • Aneurisma aortico: Dilatazione localizzata dell’aorta.
    • Dissecazione aortica: Separazione degli strati della parete aortica.
    • Miopia: Difetto di refrazione che causa una visione sfocata da lontano.
    • Distacco di retina: Separazione della retina dall’epitelio pigmentato retinico.
    • Ectopia lentis: Dislocazione del cristallino.
    • Pelle iperelastica: Pelle eccessivamente elastica e distensibile.
    • Fragilità cutanea: Tendenza della pelle a lacerarsi facilmente.
    • Cicatrici atrofiche: Cicatrici sottili e depresse.
    • Pneumotorace spontaneo: Presenza di aria nello spazio pleurico.
    • Bronchiectasie: Dilatazione irreversibile dei bronchi.
Procedimenti Diagnostici

La diagnosi di queste sindromi si basa su:

      • Esame obiettivo: valutazione dei segni clinici caratteristici.
      • Anamnesi familiare: ricerca di casi simili in famiglia.
      • Esami di imaging: radiografie, TAC, risonanza magnetica per valutare le anomalie scheletriche e degli organi interni.
      • Esami cardiologici: elettrocardiogramma, ecocardiogramma per valutare la funzione cardiaca.
      • Esami oftalmologici: visita oculistica per valutare la presenza di anomalie oculari.
      • Test genetici: analisi del DNA per identificare le mutazioni responsabili della malattia.
Prognosi

La prognosi di queste sindromi è variabile e dipende dalla specifica sindrome, dalla gravità del quadro clinico e dalla presenza di complicanze.

Alcune sindromi, come la sindrome di Marfan, possono comportare un rischio significativo di complicanze cardiovascolari, come la dissecazione aortica, che può essere fatale.

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Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona
Ancona (AN)
Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta
Aosta (AO)
Ospedale La Colletta
Arenzano (GE)
Azienda Ospedaliero – Universitaria Consorziale Policlinico di Bari
Bari (BA)
Azienda Ospedaliera Gaetano Rummo
Benevento (BN)
 Policlinico – S.Orsola Malpighi
Bologna (BO)
Istituto Ortopedico Rizzoli
Bologna (BO)
Ospedale Centrale
Bolzano (BZ)
Spedali Civili di Brescia – Ospedale dei Bambini
Brescia (BS)
Azienda Ospedaliera G. Brotzu
Cagliari (CA)
Azienda Ospedaliero-Universitaria di Cagliari
Cagliari (CA)
Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”
Catania (CT)
Azienda Ospedaliero Universitaria Catanzaro- Policlinico Germaneto
Catanzaro (CZ)
Polo Regionale IRCCS “E. Medea”
Conegliano (TV)
Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer
Firenze (FI)
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Genova (GE)
Ospedale Policlinico San Martino – Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico
Genova (GE)
Presidio Ospedaliero del Levante Ligure – “Ospedale S.Andrea”
La Spezia (SP)
Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino”
Messina (ME)
Ospedale San Raffaele
Milano (MI)
Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena
Modena (MO)
Ospedale San Gerardo
Monza (MB)
AOU  Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”
Napoli (NA)
Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”
Napoli (NA)
Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “A. Cardarelli”
Napoli (NA)
Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon”
Napoli (NA)
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Padova (PD)
Istituto Oncologico Veneto
Padova (PD)
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Palermo (PA)
Ospedali riuniti Villa Sofia – Cervello
Palermo (PA)
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Parma (PR)
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Perugia (PG)
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Pordenone (PN)
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Reggio nell’Emilia (RE)
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Roma (RM)
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Roma (RM)
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Roma (RM)
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Roma (RM)
Policlinico Tor Vergata
Roma (RM)
Policlinico San Donato
San Donato Milanese (MI)
Casa Sollievo della Sofferenza
San Giovanni Rotondo (FG)
Azienda Ospedaliera Universitaria Sassari
Sassari (SS)
Ospedale San Paolo
Savona (SV)
Azienda Ospedaliera Universitaria Siena
Siena (SI)
Azienda Ospedaliera S.Maria
Terni (TR)
Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta
Torino (TO)
Presidio Ospedaliero “Santa Chiara”
Trento (TN)
Polo Ospedaliero Ca’ Foncello
Treviso (TV)
IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo
Trieste (TS)
Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”
Udine (UD)
Ospedale Polo Riabilitativo Provinciale
Verona (VR)
Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata
Verona (VR)
Ospedale San Bortolo
Vicenza (VI)
Farmaci Specifici

Non esiste una cura definitiva per queste sindromi, ma i trattamenti farmacologici possono aiutare a gestire i sintomi e prevenire le complicanze. La scelta dei farmaci dipende dalla sindrome specifica e dalle manifestazioni cliniche del paziente. Alcuni esempi includono:

      • Beta-bloccanti: per ridurre la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa, rallentando la progressione della dilatazione aortica (es. nella Sindrome di Marfan).
      • ACE-inibitori: per ridurre la pressione arteriosa e proteggere il sistema cardiovascolare.
      • Farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS): per alleviare il dolore articolare e muscolare.
      • Analgesici: per il controllo del dolore.
Altri Trattamenti

Oltre alla terapia farmacologica, altri approcci terapeutici possono essere utili:

      • Chirurgia: può essere necessaria per correggere deformità scheletriche, riparare aneurismi aortici, trattare il distacco di retina o altre complicanze.
      • Fisioterapia: esercizi specifici possono migliorare la forza muscolare, la flessibilità articolare e la postura.
      • Terapia occupazionale: aiuta i pazienti a svolgere le attività quotidiane in modo autonomo e sicuro.
      • Supporto psicologico: per affrontare le sfide emotive e sociali associate alla malattia.
Gestione della Malattia

La gestione delle Sindromi Malformative Congenite con Alterazione del Tessuto Connettivo richiede un approccio multidisciplinare che coinvolge diversi specialisti, tra cui:

      • Genetista: per la diagnosi, la consulenza genetica e il follow-up.
      • Cardiologo: per il monitoraggio cardiovascolare e la prevenzione delle complicanze.
      • Ortopedico: per la gestione delle problematiche scheletriche.
      • Oftalmologo: per il controllo della vista e la prevenzione delle complicanze oculari.
      • Fisioterapista: per la riabilitazione motoria.