SINDROMI DA RIARRANGIAMENTI STRUTTURALI SBILANCIATI CROMOSOMICI E GENOMICI

MALFORMAZIONI CONGENITE, CROMOSOMOPATIE E SINDROMI GENETICHE

NOTE INFORMATIVE
  

Le sindromi da riarrangiamenti strutturali sbilanciati cromosomici e genomici sono un gruppo eterogeneo di malattie genetiche rare causate da alterazioni nella struttura dei cromosomi.

Queste alterazioni, note come riarrangiamenti sbilanciati, comportano la perdita o l’aggiunta di materiale genetico, causando uno squilibrio nel genoma.

I riarrangiamenti strutturali sbilanciati possono includere:

      • Delezioni: perdita di un segmento di cromosoma.
      • Duplicazioni: presenza di un segmento di cromosoma in più copie.
      • Cromosoma ad anello: un cromosoma che ha perso le sue estremità (telomeri) e si è ricongiunto formando un anello.
      • Traslocazioni: scambio di materiale genetico tra cromosomi non omologhi.
      • Inversioni: inversione di un segmento di cromosoma.
      • Inserzioni: inserimento di un segmento di cromosoma in una posizione diversa sullo stesso cromosoma o su un altro cromosoma.
Epidemiologia
    • Incidenza: L’incidenza complessiva delle sindromi da riarrangiamenti strutturali sbilanciati è stimata in 1 su 1.600 nati vivi.
    • Distribuzione per sesso: Non vi è una significativa differenza di incidenza tra maschi e femmine.
    • Età di insorgenza: Le manifestazioni cliniche possono essere presenti alla nascita o manifestarsi in epoche successive della vita, a seconda del tipo e dell’estensione del riarrangiamento cromosomico.
Eziologia e Genetica

Le cause dei riarrangiamenti strutturali cromosomici sono per lo più sconosciute. Si ritiene che possano essere causati da errori durante la meiosi (la divisione cellulare che produce i gameti) o da esposizione a fattori ambientali come radiazioni o agenti chimici.

La maggior parte dei riarrangiamenti strutturali sbilanciati si verificano de novo, ovvero non sono presenti nei genitori. Tuttavia, in alcuni casi, possono essere ereditati da un genitore portatore di un riarrangiamento bilanciato, che di solito non presenta sintomi.

Patogenesi

Le sindromi da riarrangiamenti strutturali sbilanciati sono causate dallo squilibrio del dosaggio genico, ovvero dalla presenza di un numero errato di copie di geni. La perdita o l’aggiunta di geni può alterare la produzione di proteine e interferire con i normali processi cellulari, causando una varietà di sintomi.

Manifestazioni Cliniche

Le manifestazioni cliniche delle sindromi da riarrangiamenti strutturali sbilanciati sono estremamente variabili e dipendono dal tipo e dall’estensione del riarrangiamento cromosomico, dai geni coinvolti e da altri fattori individuali.

Alcune caratteristiche comuni includono:

      • Ritardo dello sviluppo: ritardo nello sviluppo motorio, cognitivo e del linguaggio.
      • Disabilità intellettiva: difficoltà di apprendimento e di adattamento.
      • Anomalie congenite: malformazioni presenti alla nascita, che possono interessare diversi organi e apparati.
      • Disturbi del comportamento: iperattività, aggressività, disturbi dello spettro autistico.
      • Problemi di salute: suscettibilità a infezioni, problemi cardiaci, renali, gastrointestinali.

Dizionario dei termini medici:

    • Disabilità intellettiva: condizione caratterizzata da significative limitazioni sia nel funzionamento intellettuale (ragionamento, apprendimento, problem solving) sia nel comportamento adattivo, che comprende le abilità sociali e pratiche di vita quotidiana.
    • Anomalie congenite: difetti fisici presenti alla nascita, che possono essere causati da fattori genetici, ambientali o da una combinazione di entrambi.
    • Disturbi dello spettro autistico: gruppo di disturbi dello sviluppo neurologico caratterizzati da difficoltà nell’interazione sociale, nella comunicazione e da comportamenti ripetitivi e stereotipati.
Procedimenti Diagnostici

La diagnosi delle sindromi da riarrangiamenti strutturali sbilanciati si basa sull’analisi del cariotipo, un esame che permette di visualizzare i cromosomi. Tecniche più avanzate, come l’array-CGH (Comparative Genomic Hybridization) e il sequenziamento del genoma, possono identificare riarrangiamenti più piccoli e fornire informazioni più dettagliate sul genoma.

Prognosi

La prognosi delle sindromi da riarrangiamenti strutturali sbilanciati è molto variabile e dipende da diversi fattori, tra cui il tipo e l’estensione del riarrangiamento cromosomico, i geni coinvolti e la presenza di altre condizioni mediche.

In generale, le persone con riarrangiamenti sbilanciati che coinvolgono grandi segmenti di cromosomi o geni importanti per lo sviluppo hanno una prognosi più severa. Tuttavia, molte persone con sindromi da riarrangiamenti strutturali sbilanciati possono condurre una vita piena e produttiva con il supporto adeguato.

Per trovare i collegamenti con la Struttura Ospedaliera di tuo interesse, cercala nella sezione STRUTTURE OSPEDALIERE (<< cliccando)

Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona
Ancona (AN)
Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta
Aosta (AO)
Azienda Ospedaliera S.G. Moscati
Avellino (AV)
Istituto Ortopedico Rizzoli
Bagheria (PA)
Azienda Ospedaliero – Universitaria Consorziale Policlinico di Bari
Bari (BA)
Ospedale “San Paolo”
Bari (BA)
Azienda Ospedaliera Gaetano Rummo
Benevento (BN)
 Policlinico – S.Orsola Malpighi
Bologna (BO)
Ospedale Centrale
Bolzano (BZ)
IRCCS Eugenio Medea – Associazione La Nostra Famiglia
Bosisio Parini (LC)
Spedali Civili di Brescia – Ospedale dei Bambini
Brescia (BS)
I.R.C.C.S. “Eugenio Medea”
Brindisi (BR)
Azienda Ospedaliera G. Brotzu
Cagliari (CA)
Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”
Catania (CT)
AOU Renato Dulbecco di Catanzaro
Catanzaro (CZ)
Presidio Ospedaliero “G. Tatarella”
Cerignola (FG)
Ospedale Policlinico SS. Annunziata
Chieti (CH)
Polo Regionale IRCCS “E. Medea”
Conegliano (TV)
Ospedale di Cremona
Cremona (CR)
Arcispedale S.Anna
Ferrara (FE)
Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi
Firenze (FI)
Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer
Firenze (FI)
Azienda Ospedaliera Universitaria “Ospedali Riuniti”
Foggia (FG)
Istituto Giannina Gaslini
Genova (GE)
Ospedale Policlinico San Martino
Genova (GE)
Presidio Ospedaliero del Levante Ligure – “Ospedale S.Andrea”
La Spezia (SP)
Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino”
Messina (ME)
 Ospedale Maggiore Policlinico
Milano (MI)
 Istituto Neurologico Carlo Besta
Milano (MI)
Istituto Auxologico Italiano
Milano (MI)
Ospedale San Raffaele
Milano (MI)
Ospedale Niguarda
Milano (MI)
Ospedale S. Paolo
Milano (MI)
Ospedale dei Bambini V. Buzzi
Milano (MI)
Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena
Modena (MO)
Ospedale San Gerardo
Monza (MB)
AOU  Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”
Napoli (NA)
Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”
Napoli (NA)
Azienda Ospedale Università di Padova
Padova (PD)
Istituto Oncologico Veneto
Padova (PD)
 Policlinico Paolo Giaccone
Palermo (PA)
Ospedali riuniti Villa Sofia – Cervello
Palermo (PA)
Ospedale Maggiore
Parma (PR)
 Policlinico San Matteo
Pavia (PV)
Istituto Neurologico Nazionale a Carattere Scientifico “Fondazione Mondino”
Pavia (PV)
Azienda Ospedaliera di Perugia
Perugia (PG)
Ospedale Civile Spirito Santo
Pescara (PE)
Ospedale Guglielmo da Saliceto
Piacenza (PC)
Ospedale Cisanello
Pisa (PI)
Ospedale Santa Chiara
Pisa (PI)
IRCCS Stella Maris
Pisa (PI)
Presidio Ospedaliero di Pordenone
Pordenone (PN)
Azienda Ospedaliera Regionale San Carlo
Potenza (PZ)
Ospedali Riuniti di Reggio Calabria
Reggio di Calabria (RC)
Arcispedale S. Maria Nuova
Reggio nell’Emilia (RE)
Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini
Roma (RM)
Policlinico Umberto I
Roma (RM)
Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore
Roma (RM)
Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico
Roma (RM)
Ospedale Pediatrico Bambino Gesù
Roma (RM)
Ospedale Sant’Anna
San Fermo della Battaglia (CO)
Casa Sollievo della Sofferenza
San Giovanni Rotondo (FG)
Azienda Ospedaliera Universitaria Sassari
Sassari (SS)
Azienda Ospedaliera Universitaria Siena
Siena (SI)
Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta
Torino (TO)
Presidio Ospedaliero “Santa Chiara”
Trento (TN)
Polo Ospedaliero Ca’ Foncello
Treviso (TV)
Pia Fondazione di Culto e Religione “Cardinale Giovanni Panico”
Tricase (LE)
IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo
Trieste (TS)
Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”
Udine (UD)
Ospedale di Circolo e Fondazione Macchi
Varese (VA)
Ospedale Polo Riabilitativo Provinciale
Verona (VR)
Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata
Verona (VR)
Ospedale San Bortolo di Vicenza
Vicenza (VI)
Ospedale di Belcolle
Viterbo (VT)
Farmaci specifici

Al momento, non esistono farmaci specifici in grado di curare o prevenire le sindromi da riarrangiamenti strutturali sbilanciati cromosomici e genomici. Il trattamento si concentra sulla gestione dei sintomi e delle complicanze associate a ciascuna sindrome.

Tuttavia, la ricerca si sta concentrando su nuove terapie, tra cui:

      • Terapie geniche: Si stanno esplorando approcci di terapia genica per correggere i riarrangiamenti cromosomici o per compensare la perdita o il guadagno di materiale genetico. Queste terapie sono ancora in fase sperimentale.
      • Farmaci mirati: Lo sviluppo di farmaci mirati a specifici geni o vie metaboliche alterate dai riarrangiamenti cromosomici potrebbe offrire nuove opzioni terapeutiche in futuro.
Altri trattamenti

Il trattamento delle sindromi da riarrangiamenti strutturali sbilanciati cromosomici e genomici è sintomatico e di supporto, e può includere:

      • Interventi chirurgici: Possono essere necessari per correggere malformazioni congenite o per trattare complicanze specifiche.
      • Terapia fisica e occupazionale: Aiutano a migliorare le capacità motorie, la coordinazione e l’autonomia.
      • Logopedia: Supporta lo sviluppo del linguaggio e della comunicazione.
      • Supporto psicologico: Aiuta i pazienti e le loro famiglie ad affrontare le sfide emotive e sociali associate alla malattia.
      • Educazione speciale: Fornisce un supporto educativo adeguato alle esigenze specifiche dei pazienti.
Gestione della Malattia

La gestione di queste sindromi richiede un approccio multidisciplinare che coinvolge diversi specialisti, tra cui genetisti, pediatri, neurologi, cardiologi, ortopedici, fisioterapisti, logopedisti e psicologi.

È fondamentale:

      • Diagnosi precoce: Una diagnosi precoce, spesso ottenuta tramite analisi cromosomica (cariotipo) e/o analisi genomica (array-CGH), è essenziale per indirizzare il trattamento e la presa in carico del paziente.
      • Consulenza genetica: Fornisce informazioni sulla malattia, il rischio di ricorrenza in famiglia e le opzioni riproduttive.
      • Monitoraggio regolare: I pazienti richiedono un monitoraggio regolare per valutare la crescita, lo sviluppo, la comparsa di complicanze e l’efficacia del trattamento.
      • Supporto a lungo termine: Le sindromi da riarrangiamenti strutturali sbilanciati cromosomici e genomici sono condizioni croniche che richiedono un supporto a lungo termine.