SINDROMI DA RESISTENZA ALL’ORMONE DELLA CRESCITA

MALATTIE DELLE GHIANDOLE ENDOCRINE

NOTE INFORMATIVE
  

Le sindromi da resistenza all’ormone della crescita (Growth Hormone Insensitivity Syndromes, GHIS) sono un gruppo eterogeneo di malattie rare caratterizzate dall’incapacità del corpo di rispondere adeguatamente all’ormone della crescita (GH).

Questo difetto può essere causato da mutazioni in diversi geni coinvolti nel percorso di segnalazione del GH, con conseguente bassa statura sproporzionata e altre anomalie.

Epidemiologia
    • Incidenza: Le GHIS sono molto rare, con una prevalenza stimata inferiore a 1/100.000.
    • Distribuzione per sesso: Alcune forme di GHIS, come la sindrome di Laron, mostrano una leggera prevalenza maschile, mentre altre non mostrano una chiara predominanza di genere.
    • Età di insorgenza: I sintomi si manifestano tipicamente nell’infanzia, con un ritardo della crescita evidente già nei primi anni di vita.
Eziologia e Genetica

Le GHIS sono causate da difetti genetici che compromettono la via di segnalazione del GH. Le mutazioni possono interessare:

      • Gene del recettore del GH (GHR): Mutazioni in questo gene sono la causa più comune di GHIS, in particolare nella sindrome di Laron.
      • Gene del fattore di crescita insulino-simile 1 (IGF1): Mutazioni in questo gene causano una forma di GHIS con livelli ridotti di IGF1, un ormone fondamentale per la crescita.
      • Gene della proteina legante il fattore di crescita insulino-simile 3 (IGFBP3): Mutazioni in questo gene possono alterare il trasporto e l’attività di IGF1.
      • Altri geni: Mutazioni in altri geni coinvolti nel percorso di segnalazione del GH, come STAT5B, possono causare forme più rare di GHIS.

La maggior parte delle GHIS sono ereditate con modalità autosomica recessiva, il che significa che entrambi i genitori devono essere portatori di una copia del gene mutato per trasmettere la malattia al figlio.

Patogenesi

Il GH, prodotto dall’ipofisi, stimola la produzione di IGF1 nel fegato e in altri tessuti. IGF1 è il principale mediatore degli effetti del GH sulla crescita, agendo su cartilagine, ossa e altri tessuti. Nelle GHIS, il difetto genetico interrompe questo processo, impedendo al GH di esercitare i suoi effetti sulla crescita.

Manifestazioni Cliniche

Le manifestazioni cliniche delle GHIS variano a seconda del gene coinvolto e della gravità della mutazione. Tuttavia, alcune caratteristiche comuni includono:

      • Bassa statura: La bassa statura è il sintomo più evidente, spesso sproporzionata con arti corti rispetto al tronco.
      • Ritardo della crescita: La velocità di crescita è significativamente ridotta rispetto ai coetanei.
      • Facies caratteristica: Alcune forme di GHIS, come la sindrome di Laron, presentano tratti facciali distintivi, come fronte prominente, sella nasale infossata e micrognazia (mandibola piccola).
      • Ipoglicemia: Livelli bassi di glucosio nel sangue possono verificarsi, soprattutto nei neonati.
      • Obesità: Alcune forme di GHIS possono essere associate a un aumento del grasso corporeo, in particolare a livello addominale.
      • Ritardo dello sviluppo puberale: La pubertà può essere ritardata o assente.

Dizionario dei termini medici:

    • Micrognatia: Mandibola di dimensioni ridotte.
    • Ipoglicemia: Concentrazione di glucosio nel sangue inferiore al normale.
Procedimenti Diagnostici

La diagnosi di GHIS si basa su:

      • Valutazione clinica: Anamnesi familiare, esame fisico e valutazione della crescita.
      • Esami di laboratorio: Misurazione dei livelli di GH, IGF1 e IGFBP3. Test di stimolazione del GH per valutare la risposta dell’organismo al GH.
      • Analisi genetiche: Ricerca di mutazioni nei geni coinvolti nel percorso di segnalazione del GH.
      • Imaging: Radiografie per valutare l’età ossea e identificare eventuali anomalie scheletriche.
Prognosi

La prognosi delle GHIS dipende dalla gravità della resistenza al GH e dalla presenza di altre anomalie. La bassa statura è una caratteristica permanente, ma il trattamento con IGF1 ricombinante può migliorare la crescita e la qualità della vita. È importante una diagnosi precoce e un trattamento tempestivo per massimizzare il potenziale di crescita.

Per trovare i collegamenti con la Struttura Ospedaliera di tuo interesse, cercala nella sezione STRUTTURE OSPEDALIERE (<< cliccando)

Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona
Ancona (AN)
Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta
Aosta (AO)
Centro di Riferimento Oncologico di Aviano
Aviano (PN)
Azienda Ospedaliera Gaetano Rummo
Benevento (BN)
 Policlinico – S.Orsola Malpighi
Bologna (BO)
Ospedale Centrale
Bolzano (BZ)
Spedali Civili di Brescia – Ospedale dei Bambini
Brescia (BS)
Azienda Ospedaliera G. Brotzu
Cagliari (CA)
Azienda Ospedaliero-Universitaria di Cagliari
Cagliari (CA)
Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale e di Alta Specializzazione (ARNAS) Garibaldi – Nesima
Catania (CT)
Azienda Ospedaliera di Catanzaro Pugliese Ciaccio
Catanzaro (CZ)
Presidio Ospedaliero “G. Tatarella”
Cerignola (FG)
Ospedale Policlinico SS. Annunziata
Chieti (CH)
Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer
Firenze (FI)
Istituto Giannina Gaslini
Genova (GE)
Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino”
Messina (ME)
Istituto Auxologico Italiano
Milano (MI)
Ospedale San Raffaele
Milano (MI)
Ospedale S.Agostino Estense di Baggiovara
Modena (MO)
Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena
Modena (MO)
AOU  Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”
Napoli (NA)
Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”
Napoli (NA)
Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “A. Cardarelli”
Napoli (NA)
Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon”
Napoli (NA)
Azienda Ospedale Università di Padova
Padova (PD)
 Policlinico Paolo Giaccone
Palermo (PA)
 Ospedale Maggiore
Parma (PR)
Azienda Ospedaliera di Perugia
Perugia (PG)
Ospedale Cisanello
Pisa (PI)
Presidio Ospedaliero di Pordenone
Pordenone (PN)
Arcispedale S. Maria Nuova
Reggio nell’Emilia (RE)
Ospedale S. Eugenio e Ospedale CTO Andrea Alesini
Roma (RM)
Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini
Roma (RM)
Policlinico Umberto I
Roma (RM)
Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore
Roma (RM)
Ospedale Pediatrico Bambino Gesù
Roma (RM)
Azienda Ospedaliera Universitaria OO.RR “San Giovanni di Dio Ruggi d’Aragona”
Salerno (SA)
Azienda Ospedaliera Universitaria Sassari
Sassari (SS)
Ospedale San Paolo
Savona (SV)
Azienda Ospedaliera Universitaria Siena
Siena (SI)
Azienda Ospedaliera S.Maria
Terni (TR)
Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta
Torino (TO)
Presidio Ospedaliero “Santa Chiara”
Trento (TN)
Polo Ospedaliero Ca’ Foncello
Treviso (TV)
IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo
Trieste (TS)
Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”
Udine (UD)
Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata
Verona (VR)
Ospedale San Bortolo
Vicenza (VI)
Farmaci specifici

Al momento, non esistono farmaci specifici in grado di curare o prevenire le sindromi da resistenza al GH. La terapia tradizionale con GH ricombinante è inefficace in questi pazienti, poiché il problema risiede nella capacità delle cellule di rispondere all’ormone, non nella sua carenza.

Tuttavia, la ricerca si sta concentrando su nuove strategie terapeutiche, tra cui:

      • IGF-1 ricombinante: L’IGF-1 è un ormone prodotto principalmente nel fegato in risposta al GH e media molti degli effetti del GH sulla crescita. La somministrazione di IGF-1 ricombinante può bypassare il difetto del recettore del GH e stimolare la crescita in alcuni pazienti con resistenza al GH. Studi clinici hanno mostrato risultati promettenti, in particolare nei pazienti con sindrome di Laron.
      • Terapie geniche: Si stanno esplorando approcci di terapia genica per correggere le mutazioni nel gene GHR o in altri geni coinvolti nella via di segnalazione del GH. Queste terapie sono ancora in fase sperimentale, ma rappresentano una potenziale opzione futura per il trattamento delle sindromi da resistenza al GH.
Altri trattamenti

Oltre ai farmaci specifici, altri trattamenti possono essere utilizzati per gestire le complicanze e migliorare la qualità di vita dei pazienti con sindromi da resistenza al GH:

      • Trattamento dell’obesità: L’obesità è una complicanza comune nelle sindromi da resistenza al GH. La gestione del peso attraverso dieta ed esercizio fisico è fondamentale per ridurre il rischio di complicanze metaboliche come diabete di tipo 2 e malattie cardiovascolari.
      • Trattamento delle dislipidemie: Le alterazioni del metabolismo lipidico sono frequenti in questi pazienti. Il trattamento con statine può essere necessario per ridurre i livelli di colesterolo e trigliceridi e prevenire le malattie cardiovascolari.
      • Trattamento dell’osteoporosi: Con l’età, i pazienti con sindromi da resistenza al GH possono sviluppare osteoporosi. La supplementazione di calcio e vitamina D, l’esercizio fisico e, in alcuni casi, i farmaci anti-riassorbimento osseo possono aiutare a prevenire fratture.
      • Supporto psicologico: La bassa statura e le altre caratteristiche fisiche associate alle sindromi da resistenza al GH possono avere un impatto significativo sulla qualità di vita dei pazienti. Il supporto psicologico può aiutare i pazienti e le loro famiglie ad affrontare le sfide emotive e sociali associate alla malattia.
Gestione della Malattia

La gestione delle sindromi da resistenza al GH richiede un approccio multidisciplinare che coinvolge diversi specialisti, tra cui endocrinologi, genetisti, nutrizionisti, psicologi e fisioterapisti.

È fondamentale:

      • Diagnosi precoce: Una diagnosi precoce è essenziale per iniziare tempestivamente il trattamento e prevenire complicanze. La diagnosi si basa su esami del sangue per misurare i livelli di GH e IGF-1, test di stimolazione del GH e analisi genetiche.
      • Monitoraggio regolare: I pazienti con sindromi da resistenza al GH richiedono un monitoraggio regolare per valutare la crescita, lo sviluppo puberale, il metabolismo e la salute delle ossa.
      • Educazione del paziente e della famiglia: È importante fornire ai pazienti e alle loro famiglie informazioni complete sulla malattia, le opzioni di trattamento e le possibili complicanze.
      • Supporto a lungo termine: Le sindromi da resistenza al GH sono condizioni croniche che richiedono un supporto a lungo termine. I pazienti e le loro famiglie devono essere seguiti da un team multidisciplinare per tutta la vita.