SINDROME TRISMA – PSEUDOCAMPTODATTILIA

MALFORMAZIONI CONGENITE, CROMOSOMOPATIE E SINDROMI GENETICHE

NOTE INFORMATIVE
  

La Sindrome Trisma-Pseudocamptodattilia (TPS) è una rara malattia genetica caratterizzata principalmente da due sintomi:

    • Trisma: limitazione dell’apertura della bocca a causa di spasmi dei muscoli masticatori.
    • Pseudocamptodattilia: deformità in flessione delle dita che si manifesta quando si estende il polso. Questa condizione è definita “pseudo” perché la deformità non è causata da un’anomalia delle articolazioni, ma da una retrazione dei tendini flessori delle dita.

Oltre a questi due sintomi principali, la TPS può presentare altre manifestazioni cliniche, come bassa statura e deformità dei piedi.

Epidemiologia
    • Incidenza: La TPS è una malattia molto rara, con una prevalenza stimata inferiore a 1 caso su 1 milione di persone. Non sono disponibili dati precisi sull’incidenza della malattia.
    • Distribuzione per sesso: La TPS sembra colpire leggermente più le femmine rispetto ai maschi, con un rapporto di circa 2:1.
    • Età di insorgenza: I sintomi della TPS sono generalmente presenti fin dalla nascita o si manifestano nella prima infanzia.
Eziologia e Genetica

La TPS è causata da mutazioni in un gene che non è stato ancora identificato con certezza. Si ritiene che il gene responsabile si trovi sul cromosoma 9. La malattia ha una trasmissione autosomica dominante, il che significa che è sufficiente ereditare una copia del gene mutato da uno dei genitori per sviluppare la malattia.

Patogenesi

La patogenesi della TPS non è completamente compresa. Si ritiene che le mutazioni genetiche responsabili della malattia causino un’alterazione nello sviluppo dei muscoli e dei tendini, con conseguente accorciamento e retrazione. Questo accorciamento muscolo-tendineo è alla base del trisma, della pseudocamptodattilia e delle altre manifestazioni cliniche della malattia.

Manifestazioni Cliniche

Oltre al trisma e alla pseudocamptodattilia, la TPS può presentare una varietà di altre manifestazioni cliniche, tra cui:

      • Bassa statura: molti individui con TPS presentano una statura inferiore alla media.
      • Deformità dei piedi: possono essere presenti diverse deformità dei piedi, come dita a martello, dita ad artiglio e piede equino-varo.
      • Limitazione dei movimenti articolari: la retrazione dei tendini può causare una limitazione dei movimenti in altre articolazioni, oltre a quelle delle dita e della mandibola.
      • Difficoltà nell’alimentazione: il trisma può rendere difficile l’alimentazione, soprattutto nei neonati e nei bambini piccoli.
      • Problemi di linguaggio: il trisma può interferire con l’articolazione delle parole.

Dizionario dei termini medici:

    • Trisma: limitazione dell’apertura della bocca causata da spasmi dei muscoli masticatori.
    • Pseudocamptodattilia: deformità in flessione delle dita che si manifesta quando si estende il polso.
    • Autosomica dominante: modalità di trasmissione ereditaria in cui è sufficiente ereditare una copia del gene mutato da uno dei genitori per sviluppare la malattia.
    • Piede equino-varo: deformità del piede in cui il piede è rivolto verso l’interno e verso il basso.
    • Dita a martello: deformità delle dita in cui l’articolazione intermedia del dito è piegata verso l’alto.
    • Dita ad artiglio: deformità delle dita in cui le articolazioni del dito sono piegate verso il basso.
Procedimenti Diagnostici

La diagnosi di TPS si basa principalmente sull’esame clinico e sulla storia familiare del paziente. Non esiste un test genetico specifico per la TPS, ma l’analisi genetica può essere utile per confermare la diagnosi e per identificare la mutazione specifica responsabile della malattia. Altri esami che possono essere utili per la diagnosi includono:

      • Radiografie: per valutare la presenza di eventuali anomalie scheletriche.
      • Elettromiografia: per valutare la funzione dei muscoli.
      • Risonanza magnetica: per visualizzare i muscoli e i tendini.
Prognosi

La prognosi della TPS è generalmente buona. La malattia non è progressiva e non influisce sull’aspettativa di vita. Tuttavia, i sintomi possono causare disabilità e limitazioni funzionali.

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Bologna (BO)
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Verona (VR)
Farmaci specifici

Al momento non esistono farmaci specifici per trattare la TPS. La gestione della malattia si concentra principalmente sulla terapia fisica e occupazionale e, in alcuni casi, sulla chirurgia.

Altri trattamenti
    • Fisioterapia e terapia occupazionale: fondamentali per migliorare la mobilità articolare, la forza muscolare e la funzionalità. Gli esercizi di stretching e di mobilizzazione possono aiutare a ridurre le contratture e migliorare l’apertura della bocca e la flessibilità delle dita. La terapia occupazionale può aiutare i pazienti a sviluppare strategie per svolgere le attività quotidiane in modo indipendente.
    • Chirurgia: in alcuni casi, può essere necessario un intervento chirurgico per correggere le deformità più gravi, come la sindattilia (dita palmate) o le deformità del piede. La chirurgia può anche essere utilizzata per allungare i tendini e migliorare la mobilità articolare.
    • Ortesi: l’utilizzo di ortesi può aiutare a mantenere le articolazioni in una posizione corretta e a prevenire ulteriori deformità.
    • Supporto psicologico: può essere utile per i pazienti e le loro famiglie per affrontare le sfide emotive e sociali associate alla malattia.
Gestione della malattia

La TPS è una malattia cronica che richiede una gestione a lungo termine. È importante che i pazienti siano seguiti da un team multidisciplinare di specialisti, tra cui:

      • Genetista medico: per la diagnosi e la consulenza genetica.
      • Ortopedico: per la valutazione e il trattamento delle deformità scheletriche.
      • Fisiatra: per la prescrizione e il monitoraggio della fisioterapia e della terapia occupazionale.
      • Chirurgo: per la valutazione e l’eventuale intervento chirurgico.
      • Terapista occupazionale: per aiutare i pazienti a sviluppare strategie per svolgere le attività quotidiane.