SINDROME RAPADILINO

MALFORMAZIONI CONGENITE, CROMOSOMOPATIE E SINDROMI GENETICHE

NOTE INFORMATIVE
  

La Sindrome RAPADILINO è una malattia genetica rara caratterizzata da una serie di anomalie congenite che colpiscono principalmente il sistema muscolo-scheletrico.

Il nome è un acronimo che ne riassume le principali manifestazioni cliniche:

      • RA: difetti radiali (agenesia o ipoplasia del radio)
      • PA: ipoplasia o aplasia della rotula e palatoschisi
      • DI: diarrea e dislocazioni articolari
      • LI: bassa statura e difetti degli arti
      • NO: naso lungo e sottile e intelligenza normale
Epidemiologia
    • Incidenza: La Sindrome RAPADILINO è estremamente rara. La prevalenza è stimata in meno di 1 caso su 1.000.000 di individui.
    • Distribuzione per sesso: Non sembra esserci una prevalenza significativa in un sesso rispetto all’altro.
    • Età di insorgenza: Le manifestazioni cliniche sono presenti fin dalla nascita.
Eziologia e Genetica

La Sindrome RAPADILINO è causata da mutazioni nel gene RECQL4, situato sul cromosoma 8q24.3. Questo gene codifica per una proteina chiamata elicasi RecQ4, che svolge un ruolo cruciale nella replicazione e riparazione del DNA. Le mutazioni in RECQL4 compromettono la funzione di questa proteina, portando a instabilità genomica e a un aumentato rischio di sviluppare tumori. La sindrome viene ereditata con modalità autosomica recessiva, il che significa che entrambi i genitori devono essere portatori di una copia mutata del gene per trasmettere la malattia al figlio.

Patogenesi

La patogenesi della Sindrome RAPADILINO non è ancora completamente compresa. Si ritiene che le mutazioni in RECQL4 causino un difetto nella riparazione del DNA, che a sua volta porta a un accumulo di danni al DNA e a un’aumentata suscettibilità all’apoptosi (morte cellulare programmata). Questo potrebbe spiegare le anomalie dello sviluppo osservate nella sindrome, in particolare quelle che colpiscono il sistema scheletrico.

Manifestazioni Cliniche

Le manifestazioni cliniche della Sindrome RAPADILINO sono variabili e possono includere:

      • Difetti scheletrici: agenesia o ipoplasia del radio, ipoplasia o aplasia della rotula, dislocazioni articolari, scoliosi, piede torto, bassa statura.
      • Anomalie craniofacciali: naso lungo e sottile, palatoschisi, micrognazia (mandibola piccola).
      • Problemi gastrointestinali: diarrea cronica, malassorbimento.
      • Altre manifestazioni: ritardo nello sviluppo, difficoltà di apprendimento, predisposizione a tumori (osteosarcoma, leucemia).

Dizionario dei Termini Medici:

    • Agenesia: assenza congenita di un organo o di una parte di esso.
    • Ipoplasia: sviluppo incompleto o ridotto di un organo o di una parte di esso.
    • Palatoschisi: malformazione congenita caratterizzata da una fessura nel palato.
    • Dislocazione articolare: perdita dei normali rapporti articolari tra due ossa.
    • Scoliosi: deviazione laterale della colonna vertebrale.
    • Piede torto: deformità congenita del piede.
    • Micrognazia: mandibola piccola.
    • Malassorbimento: incapacità dell’intestino di assorbire correttamente i nutrienti.
Procedimenti Diagnostici

La diagnosi di Sindrome RAPADILINO si basa sulla valutazione clinica e sui test genetici.

    • Valutazione clinica: il medico effettuerà un esame obiettivo completo per valutare le caratteristiche fisiche del paziente e raccogliere informazioni sulla sua storia clinica e familiare.
    • Test genetici: l’analisi molecolare del gene RECQL4 permette di identificare le mutazioni responsabili della sindrome.
Prognosi

La prognosi della Sindrome RAPADILINO è variabile e dipende dalla gravità delle manifestazioni cliniche. La principale causa di mortalità è rappresentata dai tumori, in particolare l’osteosarcoma. È importante sottolineare che la diagnosi precoce e un’adeguata gestione delle complicanze possono migliorare significativamente la qualità di vita dei pazienti.

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Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona
Ancona (AN)
Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta
Aosta (AO)
Istituto Ortopedico Rizzoli
Bagheria (PA)
Azienda Ospedaliero – Universitaria Consorziale Policlinico di Bari
Bari (BA)
Azienda Ospedaliera Gaetano Rummo
Benevento (BN)
 Policlinico – S.Orsola Malpighi
Bologna (BO)
Istituto Ortopedico Rizzoli
Bologna (BO)
Ospedale Centrale
Bolzano (BZ)
Azienda Ospedaliero-Universitaria di Cagliari
Cagliari (CA)
Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”
Catania (CT)
Azienda Ospedaliero Universitaria Catanzaro- Policlinico Germaneto
Catanzaro (CZ)
Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer
Firenze (FI)
Istituto Giannina Gaslini
Genova (GE)
Presidio Ospedaliero del Levante Ligure – “Ospedale S.Andrea”
La Spezia (SP)
Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino”
Messina (ME)
 Ospedale Maggiore Policlinico
Milano (MI)
Ospedale San Gerardo
Monza (MB)
AOU  Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”
Napoli (NA)
Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”
Napoli (NA)
Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “A. Cardarelli”
Napoli (NA)
Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon”
Napoli (NA)
Azienda Ospedale Università di Padova
Padova (PD)
 Policlinico Paolo Giaccone
Palermo (PA)
Ospedali riuniti Villa Sofia – Cervello
Palermo (PA)
Azienda Ospedaliera di Perugia
Perugia (PG)
Presidio Ospedaliero di Pordenone
Pordenone (PN)
Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini
Roma (RM)
Policlinico Umberto I
Roma (RM)
Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore
Roma (RM)
Ospedale Pediatrico Bambino Gesù
Roma (RM)
Ospedale Sant’Anna
San Fermo della Battaglia (CO)
Casa Sollievo della Sofferenza
San Giovanni Rotondo (FG)
Azienda Ospedaliera Universitaria Siena
Siena (SI)
Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta
Torino (TO)
Presidio Ospedaliero “Santa Chiara”
Trento (TN)
Pia Fondazione di Culto e Religione “Cardinale Giovanni Panico” – Azienda Ospedaliera
Tricase (LE)
IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo
Trieste (TS)
Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”
Udine (UD)
Ospedale Polo Riabilitativo Provinciale
Verona (VR)
Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata
Verona (VR)
Farmaci specifici

Al momento, non esistono farmaci specifici per curare la sindrome RAPADILINO. Il trattamento si concentra sulla gestione dei sintomi e delle complicanze.

Altri trattamenti

Il trattamento della sindrome RAPADILINO è multidisciplinare e richiede il coinvolgimento di diversi specialisti, tra cui:

      • Genetista: per la diagnosi e la consulenza genetica
      • Ortopedico: per la gestione delle anomalie scheletriche, come i difetti radiali e le dislocazioni articolari. Potrebbero essere necessari interventi chirurgici correttivi.
      • Gastroenterologo: per la gestione della diarrea cronica, che può causare malnutrizione e ritardo della crescita. Possono essere utili modifiche dietetiche e farmaci antidiarroici.
      • Fisioterapista: per migliorare la mobilità e la funzionalità articolare.
      • Logopedista: per affrontare eventuali difficoltà di linguaggio associate alla palatoschisi.
      • Psicologo: per il supporto emotivo del paziente e della famiglia.
Gestione della malattia

La gestione della sindrome RAPADILINO richiede un approccio olistico che tenga conto delle diverse esigenze del paziente. È fondamentale:

      • Monitoraggio regolare: visite mediche periodiche per valutare la crescita, lo sviluppo e l’insorgenza di eventuali complicanze.
      • Prevenzione delle complicanze: attenzione a possibili problemi di udito, vista e denti.
      • Sostegno nutrizionale: garantire un adeguato apporto calorico e nutrizionale, soprattutto in presenza di diarrea cronica.
      • Supporto psicologico: affrontare l’impatto emotivo della malattia e favorire l’integrazione sociale del paziente.