SINDROME PHARC

MALATTIE DEL METABOLISMO

NOTE INFORMATIVE
  

La Sindrome PHARC è una malattia rara neurodegenerativa caratterizzata da una combinazione di sintomi che coinvolgono il sistema nervoso periferico, gli occhi e l’udito.

L’acronimo PHARC sta per:

      • Polineuropatia
      • Hipoacusia
      • Atassia
      • Retinite Pigmentosa
      • Cataratta
Epidemiologia
    • Incidenza: La Sindrome PHARC è estremamente rara, con una prevalenza stimata inferiore a 1/1.000.000.
    • Distribuzione per sesso: Non sembra esserci una predominanza di genere.
    • Età di insorgenza: I sintomi si manifestano tipicamente nella tarda infanzia o nell’adolescenza, ma possono comparire anche in età adulta.
Eziologia e Genetica

La Sindrome PHARC è causata da mutazioni nel gene ABHD12, situato sul cromosoma 3. Questo gene codifica per un enzima coinvolto nel metabolismo dei lipidi. Le mutazioni in ABHD12 portano ad un accumulo di specifici lipidi nel corpo, che si ritiene siano responsabili del danno progressivo ai nervi, agli occhi e alle orecchie. La sindrome PHARC si eredita con modalità autosomica recessiva, il che significa che un individuo deve ereditare due copie del gene mutato (una da ciascun genitore) per sviluppare la malattia.

Patogenesi

L’esatto meccanismo con cui l’accumulo di lipidi causato dalle mutazioni in ABHD12 porta ai sintomi della Sindrome PHARC non è ancora completamente compreso. Si ipotizza che questi lipidi possano interferire con la funzione delle cellule nervose, delle cellule fotorecettrici della retina e delle cellule ciliate dell’orecchio interno, causando rispettivamente neuropatia periferica, retinite pigmentosa e ipoacusia.

Manifestazioni Cliniche

Le manifestazioni cliniche della Sindrome PHARC sono variabili e possono includere:

      • Polineuropatia: Debolezza, intorpidimento, dolore e perdita di sensibilità agli arti inferiori, che possono progredire verso gli arti superiori.
      • Ipoacusia: Perdita progressiva dell’udito, che può essere neurosensoriale o conduttiva.
      • Atassia: Difficoltà di coordinazione dei movimenti, instabilità e problemi di equilibrio.
      • Retinite Pigmentosa: Degenerazione progressiva della retina, che causa perdita della vista periferica e notturna, e può portare alla cecità.
      • Cataratta: Opacizzazione del cristallino dell’occhio, che può causare visione offuscata.

Dizionario dei Termini Medici:

    • Polineuropatia: Malattia che colpisce più nervi periferici contemporaneamente.
    • Ipoacusia: Riduzione della capacità uditiva.
    • Atassia: Mancanza di coordinazione dei movimenti muscolari volontari.
    • Retinite Pigmentosa: Malattia degenerativa della retina che causa la perdita progressiva della vista.
    • Cataratta: Opacizzazione del cristallino dell’occhio.
    • Neurosensoriale: Relativo ai nervi e agli organi di senso.
    • Conduttiva: Relativo alla trasmissione del suono attraverso l’orecchio esterno e medio.
    • Autosomica Recessiva: Modalità di trasmissione ereditaria in cui un individuo deve ereditare due copie del gene mutato per sviluppare la malattia.
Procedimenti Diagnostici

La diagnosi della Sindrome PHARC si basa sulla valutazione clinica dei sintomi, sull’esame obiettivo neurologico e oftalmologico, e su test diagnostici specifici, tra cui:

    • Esame audiometrico: Per valutare l’udito.
    • Elettromiografia (EMG) e studi della conduzione nervosa: Per valutare la funzione dei nervi periferici.
    • Elettroretinografia (ERG): Per valutare la funzione della retina.
    • Test genetico: Per identificare mutazioni nel gene ABHD12.
Prognosi

La Sindrome PHARC è una malattia progressiva e attualmente non esiste una cura. La prognosi è variabile e dipende dalla gravità dei sintomi e dall’età di insorgenza. La polineuropatia può portare a difficoltà motorie significative, mentre la retinite pigmentosa può causare cecità. L’ipoacusia può essere grave e richiedere l’uso di apparecchi acustici o impianti cocleari.

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Farmaci specifici

Al momento, non esistono farmaci specifici per curare la sindrome PHARC. La ricerca si sta concentrando sulla comprensione dei meccanismi molecolari della malattia e sullo sviluppo di terapie mirate. Tuttavia, alcuni farmaci possono essere utilizzati per gestire i sintomi e migliorare la qualità della vita dei pazienti.

      • Per la neuropatia: possono essere utilizzati farmaci per il dolore neuropatico, come gabapentin, pregabalin e amitriptilina.
      • Per l’atassia: possono essere utili farmaci come il clonazepam e il propranololo per ridurre i tremori e migliorare la coordinazione.
      • Per la retinite pigmentosa: non esiste una cura, ma si possono utilizzare integratori di vitamina A e dispositivi di assistenza visiva per rallentare la progressione della malattia e migliorare la vista residua.
      • Per la cataratta: l’intervento chirurgico di rimozione della cataratta può migliorare la vista.
Altri trattamenti

Oltre ai farmaci, altri trattamenti possono essere utili per gestire i sintomi e migliorare la qualità della vita dei pazienti con sindrome PHARC:

      • Fisioterapia: può aiutare a mantenere la forza muscolare, la flessibilità e l’equilibrio, migliorando la mobilità e la coordinazione.
      • Logopedia: può essere utile per i pazienti con difficoltà di linguaggio o di deglutizione.
      • Terapia occupazionale: può aiutare i pazienti a sviluppare strategie per svolgere le attività quotidiane in modo indipendente.
      • Supporto psicologico: può aiutare i pazienti e le loro famiglie a gestire l’impatto emotivo e sociale della malattia.
      • Dieta: una dieta sana ed equilibrata è importante per mantenere la salute generale. Alcuni studi suggeriscono che una dieta ricca di acidi grassi omega-3 potrebbe essere benefica per i pazienti con sindrome PHARC.
Gestione della malattia

La gestione della sindrome PHARC richiede un approccio multidisciplinare che coinvolge diversi specialisti, tra cui neurologi, oftalmologi, otorinolaringoiatri, fisioterapisti, logopedisti e psicologi. È importante che i pazienti siano seguiti regolarmente per monitorare la progressione della malattia e adattare il trattamento alle loro esigenze.