NOTE INFORMATIVE SU QUESTA MALATTIA
La Sindrome Iperferritinemia-Cataratta Congenita (HHCS) è una malattia genetica rara caratterizzata da elevati livelli di ferritina nel sangue (iperferritinemia) e dalla presenza di cataratta congenita.
Epidemiologia
-
- Incidenza: La HHCS è estremamente rara, con una prevalenza stimata inferiore a 1 caso per milione di persone.
- Distribuzione per sesso: La malattia colpisce entrambi i sessi in egual misura.
- Età di insorgenza: La cataratta è congenita, quindi presente alla nascita. L’iperferritinemia può essere rilevata in qualsiasi momento della vita, spesso durante esami del sangue di routine.
Eziologia e Genetica
La HHCS è causata da mutazioni nel gene FTL, che codifica per la catena leggera della ferritina. La ferritina è una proteina che immagazzina il ferro all’interno delle cellule. Le mutazioni nel gene FTL causano una produzione eccessiva di catena leggera della ferritina, che si accumula nel sangue e in altri tessuti, tra cui il cristallino dell’occhio.
La HHCS è ereditata con modalità autosomica dominante. Ciò significa che una sola copia del gene mutato è sufficiente per causare la malattia. Un individuo affetto ha il 50% di probabilità di trasmettere la mutazione a ciascun figlio.
Patogenesi
L’accumulo di catena leggera della ferritina nel cristallino dell’occhio interferisce con la normale trasparenza del cristallino, causando la formazione della cataratta. L’iperferritinemia, sebbene spesso molto elevata, non è associata a sovraccarico di ferro e non causa danni agli organi.
Manifestazioni Cliniche
-
- Cataratta congenita: Opacizzazione del cristallino presente alla nascita. Può variare in gravità e può interessare uno o entrambi gli occhi.
-
- Definizione di cataratta: La cataratta è una condizione in cui il cristallino dell’occhio, normalmente trasparente, diventa opaco, compromettendo la vista.
-
- Iperferritinemia: Elevati livelli di ferritina nel sangue. Di solito è asintomatica.
-
- Definizione di iperferritinemia: L’iperferritinemia è una condizione caratterizzata da un aumento dei livelli di ferritina nel sangue. La ferritina è una proteina che immagazzina il ferro, quindi livelli elevati possono indicare un eccesso di ferro nell’organismo.
-
- Cataratta congenita: Opacizzazione del cristallino presente alla nascita. Può variare in gravità e può interessare uno o entrambi gli occhi.
Procedimenti Diagnostici
-
- Esame oculistico: Per valutare la presenza e la gravità della cataratta.
- Esami del sangue: Per misurare i livelli di ferritina, ferro, transferrina e saturazione della transferrina.
- Test genetico: Per identificare la mutazione nel gene FTL.
Prognosi
La prognosi per la HHCS è generalmente buona. La cataratta può essere trattata con intervento chirurgico, che di solito ripristina una buona vista. L’iperferritinemia non causa complicazioni e non richiede trattamento.
CENTRI DI DIAGNOSI E CURA PER QUESTA MALATTIA
Per trovare i collegamenti con la Struttura Ospedaliera di tuo interesse, cercala nella sezione “STRUTTURE OSPEDALIERE” (<< cliccando)
Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona |
Ancona (AN) |
Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta |
Aosta (AO) |
Centro di Riferimento Oncologico di Aviano IRCCS |
Aviano (PN) |
Azienda Ospedaliero – Universitaria Consorziale Policlinico di Bari |
Bari (BA) |
Ospedale Papa Giovanni XXIII |
Bergamo (BG) |
Policlinico – S.Orsola Malpighi |
Bologna (BO) |
Ospedale Centrale |
Bolzano (BZ) |
Spedali Civili di Brescia – Ospedale dei Bambini |
Brescia (BS) |
Presidio Ospedaliero “Di Summa – Perrino” |
Brindisi (BR) |
Ospedale di Busto Arsizio |
Busto Arsizio (VA) |
Azienda Ospedaliera G. Brotzu |
Cagliari (CA) |
Policlinico Ospedaliero ” A.Cardarelli” |
Campobasso (CB) |
I.R.C.C.S. “Saverio De Bellis” |
Castellana Grotte (BA) |
Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale e di Alta Specializzazione (ARNAS) Garibaldi – Nesima |
Catania (CT) |
Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco” |
Catania (CT) |
AOU Renato Dulbecco di Catanzaro |
Catanzaro (CZ) |
Ospedale M. Bufalini |
Cesena (FC) |
Ospedale Policlinico SS. Annunziata |
Chieti (CH) |
Presidio Ospedaliero “ANNUNZIATA” |
Cosenza (CS) |
“Ospedale Maggiore” |
Crema (CR) |
Azienda Ospedaliera Universitaria “Ospedali Riuniti” |
Foggia (FG) |
Ente Ospedaliero Ospedali Galliera |
Genova (GE) |
Istituto Giannina Gaslini |
Genova (GE) |
Ospedale Policlinico San Martino |
Genova (GE) |
Presidio Ospedaliero del Levante Ligure – “Ospedale S.Andrea” |
La Spezia (SP) |
Ospedale “Vito Fazzi” |
Lecce (LE) |
Presidio Ospedaliero di Mantova |
Mantova (MN) |
Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino” |
Messina (ME) |
Ospedale Maggiore Policlinico |
Milano (MI) |
Ospedale San Raffaele |
Milano (MI) |
Ospedale S.Agostino Estense di Baggiovara |
Modena (MO) |
Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena |
Modena (MO) |
Ospedale San Gerardo |
Monza (MB) |
Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II” |
Napoli (NA) |
Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “A. Cardarelli” |
Napoli (NA) |
Azienda Ospedale Università di Padova |
Padova (PD) |
Policlinico Paolo Giaccone |
Palermo (PA) |
Policlinico San Matteo |
Pavia (PV) |
Azienda Ospedaliera di Perugia |
Perugia (PG) |
Ospedale Guglielmo da Saliceto |
Piacenza (PC) |
Presidio Ospedaliero di Pordenone |
Pordenone (PN) |
Ospedali Riuniti di Reggio Calabria |
Reggio di Calabria (RC) |
Arcispedale S. Maria Nuova |
Reggio nell’Emilia (RE) |
Ospedale S. Eugenio e Ospedale CTO Andrea Alesini |
Roma (RM) |
Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini |
Roma (RM) |
Policlinico Umberto I |
Roma (RM) |
Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore |
Roma (RM) |
Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico |
Roma (RM) |
Istituto Regina Elena – Istituto San Gallicano |
Roma (RM) |
Azienda Ospedaliera Universitaria OO.RR “San Giovanni di Dio Ruggi d’Aragona” |
Salerno (SA) |
Casa Sollievo della Sofferenza |
San Giovanni Rotondo (FG) |
Ospedale di Sondrio |
Sondrio (SO) |
Presidio Ospedaliero Centrale “SS. Annunziata” |
Taranto (TA) |
Azienda Ospedaliera S.Maria |
Terni (TR) |
Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta |
Torino (TO) |
Presidio Ospedaliero “Santa Chiara” |
Trento (TN) |
Pia Fondazione di Culto e Religione “Cardinale Giovanni Panico” |
Tricase (LE) |
IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo |
Trieste (TS) |
Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia” |
Udine (UD) |
Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata |
Verona (VR) |
TRATTAMENTO E GESTIONE DI QUESTA MALATTIA
Farmaci Specifici
Al momento, non esistono farmaci specifici per trattare la Sindrome Iperferritinemia-Cataratta Congenita. L’iperferritinemia in questa condizione non richiede trattamento poiché non è associata a un accumulo di ferro dannoso.
Altri Trattamenti
Il trattamento principale per la Sindrome Iperferritinemia-Cataratta Congenita è l’intervento chirurgico per la rimozione della cataratta. Questo intervento è generalmente sicuro ed efficace nel ripristinare la vista. In alcuni casi, potrebbe essere necessario l’uso di occhiali o lenti a contatto dopo l’intervento.
È importante sottolineare che la cataratta in questa sindrome può ripresentarsi dopo l’intervento chirurgico. Pertanto, è fondamentale un follow-up regolare con un oculista per monitorare la situazione e intervenire tempestivamente in caso di recidiva.
Gestione della Malattia
La gestione della Sindrome Iperferritinemia-Cataratta Congenita si concentra principalmente sul monitoraggio e il trattamento della cataratta. Ecco alcuni punti chiave per la gestione della malattia:
-
-
- Diagnosi precoce: Una diagnosi precoce è fondamentale per un intervento tempestivo sulla cataratta e per prevenire complicazioni visive.
- Consulenza genetica: È consigliabile una consulenza genetica per le famiglie con storia di questa sindrome, per comprendere il rischio di trasmissione ai figli e le opzioni di screening.
- Monitoraggio regolare: Controlli oculistici periodici sono necessari per monitorare l’evoluzione della cataratta e valutare la necessità di un intervento chirurgico.
- Sostegno psicologico: La diagnosi di una malattia rara e le possibili difficoltà visive possono avere un impatto emotivo significativo. Un supporto psicologico può aiutare i pazienti e le loro famiglie ad affrontare la condizione.
-