SINDROME DOOR

MALFORMAZIONI CONGENITE, CROMOSOMOPATIE E SINDROMI GENETICHE

NOTE INFORMATIVE
  

La Sindrome DOOR (Deafness, Onychodystrophy, Osteodystrophy, mental Retardation), anche conosciuta come Sindrome DOORS, è una rara malattia genetica caratterizzata dalla tetrade di:

    • Sordità: Perdita dell’udito, spesso profonda e bilaterale.
    • Onicodistrofia: Anomalie delle unghie, come ispessimento, fragilità, distrofia o assenza.
    • Osteodistrofia: Anomalie dello sviluppo scheletrico, che possono includere bassa statura, displasia delle ossa lunghe, scoliosi e anomalie delle costole.
    • Ritardo mentale: Deficit cognitivo di grado variabile, che può variare da lieve a grave.
Epidemiologia
    • Incidenza: La Sindrome DOOR è estremamente rara, con una prevalenza stimata inferiore a 1 su 1.000.000 di nati vivi.
    • Distribuzione per sesso: Non sembra esserci una predominanza di sesso.
    • Età di insorgenza: I sintomi sono generalmente presenti alla nascita o si manifestano nella prima infanzia.
Eziologia e Genetica

La Sindrome DOOR è causata da mutazioni in uno dei due geni:

      • TBC1D24: Questo gene codifica per una proteina coinvolta nel traffico intracellulare e nella regolazione della crescita neuronale.
      • FGFR3: Questo gene codifica per un recettore del fattore di crescita dei fibroblasti, coinvolto nello sviluppo scheletrico.

La Sindrome DOOR è ereditata con modalità autosomica recessiva, il che significa che un individuo deve ereditare due copie mutate del gene (una da ciascun genitore) per sviluppare la malattia.

Patogenesi

Le mutazioni nei geni TBC1D24 o FGFR3 causano un’alterazione delle vie di segnalazione cellulare che sono cruciali per lo sviluppo e la funzione dell’orecchio interno, delle unghie, delle ossa e del sistema nervoso. Il meccanismo esatto con cui queste mutazioni portano alle manifestazioni cliniche della Sindrome DOOR non è ancora completamente compreso.

Manifestazioni Cliniche

Oltre alla tetrade di sintomi principali, la Sindrome DOOR può presentare una varietà di altre manifestazioni cliniche, tra cui:

      • Disabilità intellettiva: Di grado variabile, da lieve a grave.
      • Ritardo dello sviluppo: Ritardo nell’acquisizione delle tappe fondamentali dello sviluppo, come camminare e parlare.
      • Problemi comportamentali: Iperattività, aggressività, disturbi dello spettro autistico.
      • Convulsioni: Possono essere presenti in alcuni casi.
      • Anomalie craniofacciali: Microcefalia, fronte prominente, ipoplasia del mascellare superiore.
      • Anomalie oculari: Strabismo, nistagmo, cataratta.
      • Anomalie cardiache: Difetti cardiaci congeniti.
      • Anomalie renali: Rene policistico, idronefrosi.

Definizione dei termini:

      • Microcefalia: Circonferenza cranica significativamente inferiore alla media per età e sesso.
      • Ipoplasia del mascellare superiore: Sviluppo insufficiente della mascella superiore.
      • Strabismo: Disallineamento degli occhi.
      • Nistagmo: Movimenti oculari involontari, ritmici e ripetitivi.
      • Idronefrosi: Dilatazione della pelvi renale e dei calici renali.
Procedimenti Diagnostici

La diagnosi di Sindrome DOOR si basa sulla valutazione clinica dei sintomi, sull’esame obiettivo e sui test genetici.

      • Esame obiettivo: Valutazione delle caratteristiche fisiche, come la presenza di sordità, onicodistrofia, osteodistrofia e dismorfismi.
      • Audiometria: Test per valutare l’udito.
      • Radiografie: Per valutare le anomalie scheletriche.
      • Test genetici: Identificazione delle mutazioni nei geni TBC1D24 o FGFR3.
Prognosi

La prognosi della Sindrome DOOR è variabile e dipende dalla gravità dei sintomi. La sordità è generalmente profonda e permanente. Il ritardo mentale può essere lieve o grave e influisce sulla capacità di apprendimento e di adattamento all’ambiente. Le anomalie scheletriche possono causare dolore, deformità e limitazioni funzionali.

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Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona
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Aosta (AO)
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Avellino (AV)
Istituto Ortopedico Rizzoli
Bagheria (PA)
Azienda Ospedaliero – Universitaria Consorziale Policlinico di Bari
Bari (BA)
Azienda Ospedaliera Gaetano Rummo
Benevento (BN)
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Bologna (BO)
Istituto Ortopedico Rizzoli
Bologna (BO)
Ospedale Centrale
Bolzano (BZ)
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Brescia (BS)
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Brindisi (BR)
Azienda Ospedaliera G. Brotzu
Cagliari (CA)
Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”
Catania (CT)
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Catanzaro (CZ)
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Chieti (CH)
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Cosenza (CS)
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Firenze (FI)
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Firenze (FI)
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Genova (GE)
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Genova (GE)
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Genova (GE)
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La Spezia (SP)
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Messina (ME)
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Milano (MI)
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Milano (MI)
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Milano (MI)
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Milano (MI)
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Modena (MO)
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Monza (MB)
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Napoli (NA)
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Napoli (NA)
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Padova (PD)
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Palermo (PA)
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Pisa (PI)
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Pisa (PI)
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Roma (RM)
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Roma (RM)
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Roma (RM)
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Roma (RM)
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San Fermo della Battaglia (CO)
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San Giovanni Rotondo (FG)
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Sassari (SS)
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Siena (SI)
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Torino (TO)
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Trento (TN)
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Treviso (TV)
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Tricase (LE)
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Trieste (TS)
Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Associazione Oasi Maria SS. ONLUS
Troina (EN)
Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”
Udine (UD)
Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata
Verona (VR)
Farmaci Specifici

Al momento non esistono farmaci specifici per trattare la Sindrome DOOR. La terapia si concentra principalmente sulla gestione dei sintomi e sul miglioramento della qualità della vita del paziente.

Altri Trattamenti
    • Intervento multidisciplinare: Data la complessità della sindrome, è fondamentale un approccio multidisciplinare che coinvolga diversi specialisti, tra cui:
        • Genetista medico: per la diagnosi e la consulenza genetica.
        • Audiologo: per la valutazione e la gestione della sordità.
        • Dermatologo: per il trattamento della distrofia ungueale.
        • Ortopedico: per la gestione dell’osteodistrofia.
        • Neuropsichiatra infantile: per la valutazione e il supporto del ritardo mentale.
        • Fisioterapista: per migliorare la mobilità e la funzionalità.
        • Logopedista: per lo sviluppo del linguaggio e della comunicazione.
        • Psicologo: per il supporto psicologico del paziente e della famiglia.
    • Supporto educativo e sociale: È importante fornire un supporto educativo adeguato alle esigenze del bambino, con programmi individualizzati e l’utilizzo di ausili per la comunicazione. L’integrazione sociale è fondamentale per favorire lo sviluppo e il benessere del paziente.
    • Trattamento dei sintomi: I sintomi specifici possono essere trattati con diverse terapie:
        • Sordità: apparecchi acustici, impianti cocleari.
        • Distrofia ungueale: cure locali, farmaci antifungini se necessario.
        • Osteodistrofia: fisioterapia, chirurgia ortopedica in alcuni casi.
        • Ritardo mentale: programmi di educazione speciale, terapia comportamentale.
Gestione della Malattia

La gestione della Sindrome DOOR richiede un approccio olistico che tenga conto delle diverse esigenze del paziente. È importante:

      • Diagnosi precoce: Una diagnosi tempestiva permette di intervenire precocemente con le terapie di supporto e migliorare la prognosi.
      • Monitoraggio costante: Controlli regolari con gli specialisti coinvolti sono essenziali per monitorare l’evoluzione della malattia e adattare le terapie.
      • Supporto alla famiglia: La famiglia del paziente ha bisogno di supporto psicologico e pratico per affrontare le sfide della malattia.