SINDROME DI WINCHESTER

MALFORMAZIONI CONGENITE, CROMOSOMOPATIE E SINDROMI GENETICHE

NOTE INFORMATIVE
  

La Sindrome di Winchester, oggi più correttamente definita Sindrome di Torg-Winchester, è una malattia genetica rara che colpisce il tessuto connettivo. Si caratterizza per una serie di anomalie scheletriche, cutanee e oculari.

Inizialmente, la Sindrome di Torg, la Sindrome di Winchester e la Sindrome NOA erano considerate entità distinte, ma dal 2006 sono state raggruppate sotto il nome di Sindrome di Torg-Winchester.

Epidemiologia
    • Incidenza: È una malattia molto rara, con una prevalenza stimata inferiore a 1 caso su 1 milione di persone. Non sono disponibili dati precisi sull’incidenza.
    • Distribuzione per sesso: Colpisce maschi e femmine in egual misura.
    • Età di insorgenza: I sintomi si manifestano in genere entro i primi due anni di vita, ma possono comparire anche più tardi.
Eziologia e Genetica

La Sindrome di Torg-Winchester è causata da mutazioni nel gene MMP2, che codifica per una metalloproteinasi. Questo gene si trova sul cromosoma 16q13. La malattia si trasmette con modalità autosomica recessiva, il che significa che entrambi i genitori devono essere portatori di una copia del gene mutato per trasmettere la malattia al figlio.

Patogenesi

La metalloproteinasi codificata dal gene MMP2 svolge un ruolo importante nel rimodellamento del tessuto connettivo. Le mutazioni in questo gene alterano la funzione della proteina, causando anomalie nello sviluppo e nella struttura di ossa, pelle e altri tessuti.

Manifestazioni Cliniche

Le manifestazioni cliniche della Sindrome di Torg-Winchester sono variabili e possono includere:

      • Anomalie scheletriche:
          • Osteolisi: Distruzione del tessuto osseo, in particolare a livello delle mani e dei piedi, che può portare a deformità e fratture.
          • Osteoporosi: Diminuzione della densità ossea, che aumenta il rischio di fratture.
          • Artropatia: Infiammazione delle articolazioni, con dolore, rigidità e limitazione dei movimenti.
          • Bassa statura: Ritardo nella crescita.
      • Anomalie cutanee:
          • Noduli sottocutanei: Piccole masse sotto la pelle, in genere indolori.
          • Ispessimento e iperpigmentazione della pelle: La pelle può apparire più spessa e scura in alcune aree.
          • Ipertricosi: Aumento della crescita dei peli.
      • Anomalie oculari:
          • Opacità corneali: Offuscamento della cornea, che può compromettere la vista.
      • Altri sintomi:
          • Ipertrofia gengivale: Ingrossamento delle gengive.
          • Lineamenti del viso grossolani: Viso con tratti marcati.
Procedimenti Diagnostici

La diagnosi della Sindrome di Torg-Winchester si basa sulla valutazione clinica e su esami strumentali e di laboratorio:

      • Esame obiettivo: Valutazione dei segni e sintomi clinici.
      • Radiografie: Per evidenziare le anomalie scheletriche.
      • Biopsia cutanea: Per analizzare il tessuto cutaneo al microscopio.
      • Test genetici: Per identificare le mutazioni nel gene MMP2.
Prognosi

La prognosi della Sindrome di Torg-Winchester è variabile e dipende dalla gravità dei sintomi. La malattia è cronica e progressiva, ma non influenza l’intelligenza. Le complicanze più frequenti sono legate alle anomalie scheletriche, come fratture e deformità, e alle anomalie oculari, che possono portare a problemi di vista.

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Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona
Ancona (AN)
Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta
Aosta (AO)
Azienda Ospedaliera S.G. Moscati
Avellino (AV)
Azienda Ospedaliera Gaetano Rummo
Benevento (BN)
Ospedale Centrale
Bolzano (BZ)
Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”
Catania (CT)
Polo Regionale IRCCS “E. Medea”
Conegliano (TV)
Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer
Firenze (FI)
Presidio Ospedaliero “Alessandro Manzoni”
Lecco (LC)
Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino”
Messina (ME)
AOU  Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”
Napoli (NA)
Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”
Napoli (NA)
Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “A. Cardarelli”
Napoli (NA)
Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon”
Napoli (NA)
Azienda Ospedale Università di Padova
Padova (PD)
Istituto Oncologico Veneto
Padova (PD)
Policlinico Paolo Giaccone
Palermo (PA)
Ospedali riuniti Villa Sofia – Cervello
Palermo (PA)
Azienda Ospedaliera di Perugia
Perugia (PG)
Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore
Roma (RM)
Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta
Torino (TO)
Presidio Ospedaliero “Santa Chiara”
Trento (TN)
Polo Ospedaliero Ca’ Foncello
Treviso (TV)
IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo
Trieste (TS)
Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”
Udine (UD)
Ospedale Polo Riabilitativo Provinciale
Verona (VR)
Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata
Verona (VR)
Ospedale San Bortolo
Vicenza (VI)
Farmaci Specifici

Attualmente, non esiste una cura per la Sindrome di Winchester e nessun farmaco è specificamente approvato per il suo trattamento. La terapia farmacologica si concentra principalmente sulla gestione dei sintomi e sulla prevenzione delle complicanze. I farmaci comunemente utilizzati includono:

      • Analgesici e antinfiammatori: per controllare il dolore e l’infiammazione articolare. Possono essere utilizzati farmaci da banco come il paracetamolo o l’ibuprofene, o in casi più gravi, farmaci più potenti come gli oppioidi o i FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei).
      • Bisfosfonati: per rallentare la progressione dell’osteolisi e ridurre il rischio di fratture. Questi farmaci, come l’alendronato o il pamidronato, agiscono inibendo l’attività degli osteoclasti, le cellule responsabili del riassorbimento osseo.
      • Corticosteroidi: per ridurre l’infiammazione e sopprimere il sistema immunitario. Possono essere somministrati per via orale, topica o tramite iniezioni. Tuttavia, l’uso a lungo termine di corticosteroidi può comportare effetti collaterali significativi, quindi il loro utilizzo deve essere attentamente valutato.
      • Immunomodulatori: in alcuni casi, possono essere utilizzati farmaci immunomodulatori come il metotrexato o l’azatioprina per modulare la risposta immunitaria e ridurre l’infiammazione.
Altri Trattamenti

Oltre alla terapia farmacologica, altri trattamenti possono essere utili per gestire i sintomi e migliorare la qualità di vita dei pazienti con Sindrome di Winchester:

      • Fisioterapia e terapia occupazionale: per mantenere la mobilità articolare, migliorare la forza muscolare e sviluppare strategie per svolgere le attività quotidiane in modo indipendente.
      • Chirurgia: in alcuni casi, può essere necessario un intervento chirurgico per correggere deformità ossee, stabilizzare le articolazioni o trattare le complicanze oculari.
      • Supporto psicologico: la Sindrome di Winchester può avere un impatto significativo sulla salute mentale ed emotiva dei pazienti. Il supporto psicologico può aiutare i pazienti e le loro famiglie ad affrontare la malattia e a sviluppare strategie di coping.
      • Cure palliative: nelle fasi avanzate della malattia, le cure palliative possono aiutare a gestire i sintomi, migliorare il comfort e fornire supporto emotivo e spirituale ai pazienti e alle loro famiglie.
Gestione della Malattia

La gestione della Sindrome di Winchester richiede un approccio olistico e multidisciplinare che coinvolge diversi specialisti, tra cui:

      • Genetista: per la diagnosi e la consulenza genetica.
      • Reumatologo: per la gestione dei sintomi articolari e l’eventuale prescrizione di farmaci.
      • Ortopedico: per la valutazione e il trattamento delle deformità ossee.
      • Oculista: per il monitoraggio e il trattamento delle complicanze oculari.
      • Dermatologo: per la gestione dei problemi cutanei.
      • Fisioterapista: per la riabilitazione e il mantenimento della mobilità.