SINDROME DI WIEDEMANN-RAUTENSTRAUCH

MALFORMAZIONI CONGENITE, CROMOSOMOPATIE E SINDROMI GENETICHE

NOTE INFORMATIVE
  

La Sindrome di Wiedemann-Rautenstrauch (WR) è una malattia genetica estremamente rara caratterizzata da un aspetto di invecchiamento precoce presente fin dalla nascita.

I bambini affetti presentano una serie di caratteristiche distintive che li fanno apparire anziani, tra cui la perdita di grasso sottocutaneo, rughe, capelli radi e un viso con tratti scavati.

Epidemiologia
    • Incidenza: La WR è estremamente rara, con meno di 100 casi riportati in letteratura medica a livello mondiale. Non esistono dati precisi sull’incidenza, ma si stima che colpisca meno di 1 persona su 1.000.000.
    • Distribuzione per sesso: Non sembra esserci una prevalenza in un sesso specifico.
    • Età di insorgenza: I segni distintivi della sindrome sono presenti fin dalla nascita.
Eziologia e Genetica
    • Cause: La WR è causata da mutazioni nel gene POLR3A. Questo gene fornisce le istruzioni per produrre una subunità di un enzima chiamato RNA polimerasi III, che svolge un ruolo cruciale nella sintesi dell’RNA. Le mutazioni in POLR3A compromettono la funzione dell’RNA polimerasi III, interferendo con la produzione di RNA e con la normale crescita e sviluppo cellulare.
    • Modalità di trasmissione: La WR si trasmette con modalità autosomica recessiva. Ciò significa che entrambi i genitori devono essere portatori di una copia mutata del gene POLR3A per trasmettere la malattia al figlio. Se entrambi i genitori sono portatori, ogni figlio ha una probabilità del 25% di ereditare la malattia.
Patogenesi

La patogenesi della WR non è ancora completamente compresa. Si ritiene che le mutazioni in POLR3A causino una riduzione della produzione di alcuni tipi di RNA, cruciali per la crescita e lo sviluppo cellulare. Questo deficit di RNA potrebbe influenzare diversi processi cellulari, portando alle manifestazioni cliniche della sindrome. In particolare, si ipotizza che la carenza di RNA transfer (tRNA) possa contribuire all’invecchiamento precoce e alle anomalie dello sviluppo osservate nella WR.

Manifestazioni cliniche

Le manifestazioni cliniche della WR sono variabili, ma generalmente includono:

      • Aspetto di invecchiamento precoce:
          • Lipoatrofia: Perdita di grasso sottocutaneo, che conferisce al viso un aspetto scavato e alle estremità un aspetto ossuto.
          • Rughe: Presenza di rughe sulla pelle, anche in tenera età.
          • Capelli radi e sottili: Ipotricosi, ovvero diminuzione della quantità di capelli, spesso associata a capelli fragili e sottili.
      • Displasia scheletrica:
          • Macrocefalia: Cranio di dimensioni superiori alla norma.
          • Fontanelle ampie: Le fontanelle, ovvero le “zone molli” del cranio del neonato, sono più ampie del normale.
          • Anomalie delle ossa lunghe: Possono essere presenti anomalie nella forma e nello sviluppo delle ossa lunghe degli arti.
      • Ritardo della crescita: I bambini con WR spesso presentano un ritardo nella crescita staturale e ponderale.
      • Disabilità intellettiva: In alcuni casi, può essere presente un ritardo nello sviluppo cognitivo.
      • Altri segni e sintomi:
          • Difficoltà di alimentazione: Problemi nella suzione e nella deglutizione.
          • Voce rauca: Alterazione del tono della voce.
          • Anomalie dentali: Ritardo nella dentizione, denti piccoli o malformati.
          • Problemi cardiaci: Malformazioni cardiache congenite.
Procedimenti diagnostici

La diagnosi di WR si basa principalmente sull’osservazione clinica delle caratteristiche tipiche della sindrome. Per confermare la diagnosi, si può ricorrere a test genetici per identificare mutazioni nel gene POLR3A. Altri esami che possono essere utili includono:

      • Radiografie: Per valutare la presenza di anomalie scheletriche.
      • Ecocardiogramma: Per escludere o identificare malformazioni cardiache.
      • Esami neurologici: Per valutare lo sviluppo cognitivo e motorio.
Prognosi

La prognosi della WR è generalmente sfavorevole. La maggior parte dei bambini affetti muore entro i primi anni di vita a causa di complicazioni respiratorie, cardiache o infettive. Tuttavia, alcuni individui con forme più lievi della malattia possono sopravvivere fino all’età adulta. La gestione della WR si concentra sul trattamento sintomatico e sul supporto delle funzioni vitali.

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Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta
Aosta (AO)
Azienda Ospedaliero – Universitaria Consorziale Policlinico di Bari
Bari (BA)
Policlinico – S.Orsola Malpighi
Bologna (BO)
Ospedale Centrale
Bolzano (BZ)
Spedali Civili di Brescia – Ospedale dei Bambini
Brescia (BS)
Azienda Ospedaliero Universitaria Catanzaro- Policlinico Germaneto
Catanzaro (CZ)
Polo Regionale IRCCS “E. Medea” 
Conegliano (TV)
Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer
Firenze (FI)
Ospedale Maggiore Policlinico
Milano (MI)
AOU  Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”
Napoli (NA)
Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”
Napoli (NA)
Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “A. Cardarelli”
Napoli (NA)
Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon”
Napoli (NA)
Azienda Ospedale Università di Padova
Padova (PD)
Istituto Oncologico Veneto
Padova (PD)
Ospedale Maggiore
Parma (PR)
Azienda Ospedaliera di Perugia
Perugia (PG)
Ospedali Riuniti di Reggio Calabria
Reggio di Calabria (RC)
Arcispedale S. Maria Nuova
Reggio nell’Emilia (RE)
Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini
Roma (RM)
Policlinico Umberto I
Roma (RM)
Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore
Roma (RM)
Ospedale Pediatrico Bambino Gesù
Roma (RM)
Ospedale Sant’Anna
San Fermo della Battaglia (CO)
Azienda Ospedaliera Universitaria Siena
Siena (SI)
Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta
Torino (TO)
Presidio Ospedaliero “Santa Chiara”
Trento (TN)
Polo Ospedaliero Ca’ Foncello
Treviso (TV)
IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo
Trieste (TS)
Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”
Udine (UD)
Ospedale Polo Riabilitativo Provinciale
Verona (VR)
Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata
Verona (VR)
Ospedale San Bortolo
Vicenza (VI)
Farmaci Specifici

Data la rarità della WRS e la sua eziologia complessa, non esistono farmaci specificamente sviluppati per la sua cura. Tuttavia, alcuni farmaci possono essere utilizzati per trattare le manifestazioni cliniche della malattia. Ad esempio:

      • Insulina o altri ipoglicemizzanti: per gestire l’ipoglicemia neonatale, una condizione frequente nei pazienti con WRS.
      • Ormone della crescita: per promuovere la crescita in caso di deficit staturale.
      • Integratori vitaminici e minerali: per correggere eventuali carenze nutrizionali.
      • Farmaci per il controllo del dolore: per alleviare i dolori articolari e muscolari.

È fondamentale sottolineare che l’uso di qualsiasi farmaco deve essere attentamente valutato da un medico specialista, considerando il quadro clinico specifico del paziente e i potenziali effetti collaterali.

Altri Trattamenti

Oltre alla terapia farmacologica, altri trattamenti possono essere utili per gestire le diverse problematiche associate alla WRS:

      • Fisioterapia: per migliorare la mobilità articolare, la forza muscolare e la coordinazione motoria.
      • Logopedia: per affrontare eventuali difficoltà di linguaggio e comunicazione.
      • Terapia occupazionale: per sviluppare le capacità di autonomia e adattamento alla vita quotidiana.
      • Supporto psicologico: per aiutare il paziente e la sua famiglia a gestire l’impatto emotivo della malattia.
      • Interventi chirurgici: in alcuni casi, possono essere necessari interventi chirurgici per correggere malformazioni o trattare complicanze specifiche.
Gestione della Malattia

La gestione della WRS richiede un approccio olistico che coinvolga diversi specialisti, tra cui:

      • Genetista: per la diagnosi e la consulenza genetica.
      • Pediatra: per il monitoraggio della crescita e dello sviluppo.
      • Endocrinologo: per la gestione delle problematiche ormonali.
      • Cardiologo: per il monitoraggio della funzione cardiaca.
      • Dermatologo: per la cura della pelle e degli annessi cutanei.
      • Nutrizionista: per la gestione delle problematiche nutrizionali.