SINDROME DI WERNER

MALFORMAZIONI CONGENITE, CROMOSOMOPATIE E SINDROMI GENETICHE

NOTE INFORMATIVE
  

La sindrome di Werner (WS) è una malattia genetica rara caratterizzata da invecchiamento precoce che inizia nella seconda o terza decade di vita.

Le persone affette da WS sviluppano segni e sintomi tipici dell’invecchiamento, come capelli grigi, rughe, cataratta e aterosclerosi, molto prima rispetto alla popolazione generale.

Epidemiologia
    • Incidenza: La prevalenza della WS è stimata tra 1/50.000 e 1/200.000 a livello mondiale. In Giappone e Sardegna, a causa di mutazioni fondatrici, la prevalenza è più alta, circa 1/50.000.
    • Distribuzione per sesso: La WS colpisce uomini e donne in egual misura.
    • Età di insorgenza: I primi segni clinici della WS si manifestano in genere durante l’adolescenza o la prima età adulta, spesso dopo la pubertà.
Eziologia e genetica

La WS è causata da mutazioni nel gene WRN, localizzato sul cromosoma 8. Questo gene codifica per una proteina chiamata elicasi RecQ, coinvolta nella replicazione, riparazione e ricombinazione del DNA. Le mutazioni nel gene WRN compromettono la funzione di questa proteina, portando a un accumulo di danni al DNA e all’invecchiamento precoce. La WS è ereditata con modalità autosomica recessiva, il che significa che entrambi i genitori devono essere portatori di una mutazione nel gene WRN affinché il figlio possa sviluppare la malattia.

Patogenesi

La patogenesi della WS è complessa e non ancora completamente compresa. Si ritiene che l’instabilità genomica causata dalla disfunzione della proteina WRN sia il principale meccanismo alla base dell’invecchiamento precoce e delle manifestazioni cliniche della malattia. L’accumulo di danni al DNA può portare a senescenza cellulare, apoptosi e alterazioni dell’espressione genica, contribuendo allo sviluppo di diverse patologie associate alla WS.

Manifestazioni cliniche

Le manifestazioni cliniche della WS sono numerose e variabili. I segni più comuni includono:

      • Aspetto invecchiato: I pazienti con SW sviluppano rughe precoci, capelli grigi o bianchi, perdita di capelli, pelle sottile e fragile, e una voce rauca e acuta.
      • Cataratta bilaterale: La cataratta è una delle prime manifestazioni della SW, spesso diagnosticata nella seconda o terza decade di vita.
      • Alterazioni cutanee: La pelle dei pazienti con SW può presentare aree di ipopigmentazione e iperpigmentazione, atrofia, ulcerazioni e calcificazioni.
      • Alterazioni muscoloscheletriche: I pazienti con SW spesso sviluppano osteoporosi, artrite, calcificazioni dei tessuti molli e deformità delle estremità.
      • Diabete mellito: Il diabete mellito di tipo 2 è una complicanza frequente della SW, spesso insorge in giovane età ed è difficile da controllare.
      • Aterosclerosi: I pazienti con SW hanno un rischio elevato di sviluppare aterosclerosi, che può portare a malattie cardiovascolari come infarto del miocardio e ictus.
      • Tumori: I pazienti con SW hanno un rischio aumentato di sviluppare alcuni tipi di tumore, in particolare sarcomi, meningiomi e melanomi.
      • Ipogonadismo: L’ipogonadismo, con conseguente infertilità, è comune nei pazienti con SW.
      • Alterazioni della voce: La voce dei pazienti con SW può diventare rauca e acuta a causa di cambiamenti nella laringe.
Procedimenti diagnostici

La diagnosi di WS si basa sulla presenza di caratteristiche cliniche tipiche e può essere confermata da test genetici per identificare mutazioni nel gene WRN. I criteri diagnostici per la WS includono:

    • Criteri cardinali: cataratta bilaterale, alterazioni cutanee caratteristiche (sclerodermia-like, atrofia, iper- e ipopigmentazione), capelli grigi e radi, voce acuta e sottile.
    • Criteri di supporto: bassa statura, diabete mellito di tipo 2, osteoporosi, calcificazioni dei tessuti molli, neoplasie.
Prognosi

La WS è una malattia progressiva e invalidante. L’aspettativa di vita media è di circa 50 anni, con le malattie cardiovascolari e le neoplasie come principali cause di morte.

Definizione dei termini:

    • Aterosclerosi: indurimento e restringimento delle arterie a causa dell’accumulo di placche di grasso.
    • Cataratta: opacizzazione del cristallino dell’occhio che causa visione offuscata.
    • Diabete mellito di tipo 2: malattia metabolica caratterizzata da elevati livelli di glucosio nel sangue.
    • Ipogonadismo: ridotta produzione di ormoni sessuali (testosterone negli uomini, estrogeni nelle donne).
    • Ipotiroidismo: ridotta produzione di ormoni tiroidei.
    • Osteoporosi: riduzione della densità minerale ossea, che aumenta il rischio di fratture.
    • Sarcoma: tumore maligno che origina dai tessuti connettivi (ossa, muscoli, cartilagine).
    • Meningioma: tumore benigno che origina dalle meningi, le membrane che rivestono il cervello e il midollo spinale.
    • Melanoma: tumore maligno della pelle che origina dai melanociti, le cellule che producono la melanina.

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Verona (VR)
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Farmaci Specifici

Al momento non esistono farmaci specifici per trattare la SWM. La terapia farmacologica si concentra principalmente sulla gestione delle complicanze oculari, come il glaucoma.

      • Glaucoma:
          • Analoghi delle prostaglandine: latanoprost, travoprost, bimatoprost (riducono la pressione intraoculare aumentando il deflusso dell’umore acqueo).
          • Beta-bloccanti: timololo, betaxololo (riducono la produzione di umore acqueo).
          • Inibitori dell’anidrasi carbonica: dorzolamide, brinzolamide (riducono la produzione di umore acqueo).
          • Alfa-agonisti: brimonidina, apraclonidina (riducono la produzione di umore acqueo e aumentano il deflusso).
          • Mioticici: pilocarpina (aumentano il deflusso dell’umore acqueo).

La scelta del farmaco e del dosaggio dipende dalla gravità del glaucoma, dalla risposta individuale e dalla presenza di altre condizioni mediche.

Altri Trattamenti
    • Chirurgia:
        • Glaucoma: Trabeculectomia, impianti di drenaggio, iridotomia laser (per migliorare il deflusso dell’umore acqueo).
        • Cataratta: Facoemulsificazione con impianto di lente intraoculare (per rimuovere la cataratta e migliorare la vista).
        • Ectopia lentis: Intervento chirurgico per riposizionare o sostituire il cristallino.
    • Fisioterapia: Esercizi di stretching e mobilizzazione articolare per migliorare la flessibilità e ridurre la rigidità.
    • Terapia occupazionale: Aiuto nell’adattamento alle attività quotidiane e nell’utilizzo di ausili per la vita quotidiana.
    • Supporto psicologico: Consulenza e supporto per affrontare le sfide emotive e sociali associate alla SWM.
Gestione della Malattia

La gestione della SWM richiede un approccio multidisciplinare che coinvolge diversi specialisti, tra cui:

      • Oculista: Monitoraggio regolare della salute oculare, diagnosi e trattamento delle complicanze.
      • Genetista: Consulenza genetica per i pazienti e le loro famiglie, valutazione del rischio di trasmissione.
      • Ortopedico: Valutazione e trattamento delle anomalie scheletriche e della rigidità articolare.
      • Fisioterapista: Esercizi per migliorare la mobilità e la flessibilità.
      • Terapista occupazionale: Aiuto nell’adattamento alle attività quotidiane.