SINDROME DI SOTOS

MALFORMAZIONI CONGENITE, CROMOSOMOPATIE E SINDROMI GENETICHE

NOTE INFORMATIVE
  

La Sindrome di Sotos, nota anche come gigantismo cerebrale, è una malattia genetica rara caratterizzata da una crescita eccessiva durante l’infanzia, in particolare nei primi 3-4 anni di vita, e da un ritardo nello sviluppo e caratteristiche facciali distintive.

Epidemiologia
    • Incidenza: La Sindrome di Sotos è stimata colpire tra 1 su 10.000 e 1 su 14.000 nati vivi.
    • Distribuzione per sesso: La sindrome sembra colpire maschi e femmine in egual misura.
    • Età di insorgenza: Le caratteristiche della sindrome sono generalmente evidenti fin dalla nascita o dalla prima infanzia.
Eziologia e Genetica

La Sindrome di Sotos è causata nella maggior parte dei casi da una mutazione del gene NSD1, localizzato sul cromosoma 5. Questo gene svolge un ruolo importante nella regolazione della crescita e dello sviluppo. La mutazione è generalmente una nuova mutazione, il che significa che non è ereditata dai genitori. Tuttavia, in una piccola percentuale di casi, la sindrome può essere ereditata da un genitore affetto.

Patogenesi

Il gene NSD1 codifica per una proteina che agisce come un regolatore epigenetico, influenzando l’espressione di altri geni coinvolti nella crescita e nello sviluppo. Le mutazioni in NSD1 alterano la funzione di questa proteina, portando alle caratteristiche cliniche della Sindrome di Sotos.

Manifestazioni Cliniche

Le manifestazioni cliniche della Sindrome di Sotos sono variabili, ma spesso includono:

      • Crescita eccessiva: I bambini con Sindrome di Sotos sono spesso più alti e hanno una circonferenza cranica maggiore rispetto ai loro coetanei. L’iperaccrescimento è più evidente nei primi anni di vita e tende a rallentare dopo i 5 anni.
      • Caratteristiche facciali distintive: Queste possono includere:
          • Testa grande (macrocefalia) con fronte prominente
          • Faccia allungata
          • Mento appuntito
          • Occhi distanziati (ipertelorismo)
          • Palpebre cadenti (ptosi)
          • Naso lungo con punta rivolta verso il basso
      • Ritardo dello sviluppo: I bambini con Sindrome di Sotos possono presentare ritardi nello sviluppo motorio, del linguaggio e cognitivo. Il grado di ritardo è variabile, ma spesso è presente una disabilità intellettiva lieve o moderata.
      • Problemi comportamentali: Possono includere:
          • Deficit di attenzione e iperattività (ADHD)
          • Ansia
          • Fobie
          • Aggressività
          • Impulsività
          • Irritabilità
          • Disturbi ossessivo-compulsivi
      • Altre manifestazioni:
          • Convulsioni
          • Problemi cardiaci
          • Problemi renali
          • Difetti alla vista e all’udito
          • Scoliosi
          • Anomalie scheletriche
Procedimenti Diagnostici

La diagnosi di Sindrome di Sotos si basa sulla valutazione clinica delle caratteristiche fisiche e dello sviluppo del bambino. La conferma diagnostica avviene tramite test genetico per identificare mutazioni nel gene NSD1. Altri esami che possono essere utili includono:

      • Radiografie per valutare l’età ossea e identificare eventuali anomalie scheletriche
      • Risonanza magnetica del cervello per escludere altre cause di macrocefalia
      • Valutazione neuropsicologica per valutare il livello di sviluppo cognitivo e identificare eventuali difficoltà di apprendimento
Prognosi

La prognosi per le persone con Sindrome di Sotos è generalmente buona. L’aspettativa di vita è normale, ma la qualità della vita può essere influenzata dalla presenza di disabilità intellettiva e problemi comportamentali. Con un supporto adeguato, molte persone con Sindrome di Sotos possono raggiungere un buon livello di indipendenza e partecipare attivamente alla vita sociale.

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Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona
Ancona (AN)
Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta
Aosta (AO)
Azienda Ospedaliero – Universitaria Consorziale Policlinico di Bari
Bari (BA)
Azienda Ospedaliera Gaetano Rummo
Benevento (BN)
Policlinico – S.Orsola Malpighi
Bologna (BO)
Ospedale Centrale
Bolzano (BZ)
Spedali Civili di Brescia – Ospedale dei Bambini
Brescia (BS)
Azienda Ospedaliera G. Brotzu
Cagliari (CA)
Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”
Catania (CT)
Ospedale Policlinico SS. Annunziata
Chieti (CH)
Polo Regionale IRCCS “E. Medea”
Conegliano (TV)
Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer
Firenze (FI)
Istituto Giannina Gaslini
Genova (GE)
Ospedale Policlinico San Martino
Genova (GE)
Presidio Ospedaliero del Levante Ligure – “Ospedale S.Andrea”
La Spezia (SP)
Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino”
Messina (ME)
Ospedale Maggiore Policlinico
Milano (MI)
Istituto Neurologico Carlo Besta
Milano (MI)
Istituto Auxologico Italiano
Milano (MI)
Ospedale San Raffaele
Milano (MI)
Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena
Modena (MO)
Ospedale San Gerardo
Monza (MB)
Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”
Napoli (NA)
Azienda Ospedale Università di Padova
Padova (PD)
Istituto Oncologico Veneto
Padova (PD)
Policlinico Paolo Giaccone
Palermo (PA)
Ospedali riuniti Villa Sofia – Cervello
Palermo (PA)
Ospedale Maggiore
Parma (PR)
Azienda Ospedaliera di Perugia
Perugia (PG)
Ospedale Santa Chiara
Pisa (PI)
IRCCS Stella Maris
Pisa (PI)
Ospedali Riuniti di Reggio Calabria
Reggio di Calabria (RC)
Arcispedale S. Maria Nuova
Reggio nell’Emilia (RE)
Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini
Roma (RM)
Policlinico Umberto I
Roma (RM)
Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore
Roma (RM)
Ospedale Pediatrico Bambino Gesù
Roma (RM)
Ospedale Sant’Anna
San Fermo della Battaglia (CO)
Azienda Ospedaliera Universitaria Sassari
Sassari (SS)
Azienda Ospedaliera Universitaria Siena
Siena (SI)
Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta
Torino (TO)
Presidio Ospedaliero “Santa Chiara”
Trento (TN)
Polo Ospedaliero Ca’ Foncello
Treviso (TV)
Pia Fondazione di Culto e Religione “Cardinale Giovanni Panico”
Tricase (LE)
IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo
Trieste (TS)
Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”
Udine (UD)
Ospedale Polo Riabilitativo Provinciale
Verona (VR)
Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata
Verona (VR)
Ospedale San Bortolo
Vicenza (VI)
Farmaci specifici

Non esistono farmaci specifici per la Sindrome di Sotos. Tuttavia, alcuni farmaci possono essere utilizzati per gestire specifici sintomi o complicanze associate alla sindrome. Ad esempio:

      • Ormone della crescita: In alcuni casi, l’ormone della crescita può essere utilizzato per rallentare la crescita accelerata nei bambini con Sindrome di Sotos. Tuttavia, l’uso dell’ormone della crescita in questa condizione è controverso e richiede un’attenta valutazione da parte di un endocrinologo pediatrico.
      • Farmaci per il controllo dei comportamenti: Se il bambino presenta problemi comportamentali come iperattività, impulsività o aggressività, il medico può prescrivere farmaci per gestire questi sintomi.
      • Farmaci per altre condizioni: A seconda delle specifiche esigenze del bambino, possono essere necessari farmaci per trattare altre condizioni associate alla Sindrome di Sotos, come convulsioni, problemi cardiaci o disturbi del sonno.
Altri trattamenti

Oltre ai farmaci, altri trattamenti possono essere utili per gestire la Sindrome di Sotos:

      • Terapia fisica: La fisioterapia può aiutare a migliorare la forza muscolare, la coordinazione e l’equilibrio.
      • Terapia occupazionale: La terapia occupazionale può aiutare il bambino a sviluppare le abilità necessarie per la vita quotidiana, come vestirsi, mangiare e giocare.
      • Logopedia: La logopedia può aiutare a migliorare le capacità di comunicazione e linguaggio.
      • Supporto educativo: I bambini con Sindrome di Sotos possono beneficiare di un supporto educativo individualizzato per aiutarli a raggiungere il loro pieno potenziale.
      • Interventi comportamentali: Gli interventi comportamentali possono aiutare a gestire i problemi comportamentali e a promuovere lo sviluppo sociale ed emotivo.
Gestione della malattia

La gestione della Sindrome di Sotos richiede un approccio multidisciplinare che coinvolge diversi specialisti, tra cui:

      • Medico di base: Il medico di base coordina le cure del bambino e fornisce supporto alla famiglia.
      • Genetista: Il genetista fornisce informazioni sulla diagnosi, la prognosi e il rischio di ricorrenza della sindrome.
      • Neurologo: Il neurologo valuta e gestisce eventuali problemi neurologici, come convulsioni o ritardo dello sviluppo.
      • Cardiologo: Il cardiologo valuta e gestisce eventuali problemi cardiaci.
      • Nefrologo: Il nefrologo valuta e gestisce eventuali problemi renali.
      • Ortopedico: L’ortopedico valuta e gestisce eventuali problemi muscoloscheletrici.