SINDROME DI SECKEL

MALFORMAZIONI CONGENITE, CROMOSOMOPATIE E SINDROMI GENETICHE

NOTE INFORMATIVE
  

La Sindrome di Seckel è una rara malattia genetica caratterizzata da nanismo primordiale, microcefalia, ritardo mentale e peculiari anomalie facciali.

Si tratta di una condizione con ereditarietà autosomica recessiva, il che significa che entrambi i genitori devono essere portatori del gene difettoso affinché il bambino ne sia affetto.

Epidemiologia
    • Incidenza: La Sindrome di Seckel è estremamente rara, con una prevalenza stimata di meno di 1 caso ogni 1.000.000 di nati vivi.
    • Distribuzione per sesso: Non sembra esserci una differenza significativa nell’incidenza tra maschi e femmine.
    • Età di insorgenza: La sindrome è congenita, il che significa che è presente alla nascita. Le caratteristiche cliniche sono generalmente evidenti fin dalla nascita o dalla prima infanzia.
Eziologia e Genetica

La Sindrome di Seckel è causata da mutazioni in geni coinvolti nel controllo del ciclo cellulare e nella riparazione del DNA. Ad oggi, sono stati identificati almeno 10 geni associati alla sindrome, tra cui:

      • ATR: Coinvolto nella risposta al danno del DNA e nel controllo del ciclo cellulare.
      • CENPJ: Codifica per una proteina centrosomiale importante per la divisione cellulare.
      • CEP152: Anch’esso codifica per una proteina centrosomiale.
      • SCKL1, SCKL2, SCKL3, SCKL4, SCKL5: Geni identificati più recentemente, con funzioni ancora in fase di studio.

La maggior parte dei casi di Sindrome di Seckel sono causati da mutazioni in ATR, CENPJ e CEP152. L’ereditarietà è autosomica recessiva, il che significa che un individuo affetto eredita una copia mutata del gene da ciascun genitore.

Patogenesi

Le mutazioni nei geni sopra menzionati causano difetti nella riparazione del DNA, nella replicazione e nella segregazione dei cromosomi durante la divisione cellulare. Questo porta a instabilità genomica e ad un aumento della morte cellulare, in particolare nelle cellule che si dividono rapidamente, come quelle del cervello in via di sviluppo. Il risultato è una ridotta crescita cellulare e un’alterata organizzazione dei tessuti, che si manifestano con nanismo, microcefalia e altre anomalie.

Manifestazioni Cliniche

Le caratteristiche cliniche della Sindrome di Seckel sono variabili, ma generalmente includono:

      • Nanismo primordiale: Crescita significativamente ridotta sia prima che dopo la nascita.
      • Microcefalia: Circonferenza cranica significativamente inferiore alla media per età e sesso.
      • Ritardo mentale: Di grado variabile, da lieve a grave.
      • Disabilità intellettiva: Difficoltà di apprendimento e di adattamento.
      • Anomalie facciali: “Faccia da uccello” con fronte sfuggente, naso prominente a forma di becco, occhi grandi e sporgenti, micrognazia (mandibola piccola).
      • Anomalie scheletriche: Clinodattilia (curvatura delle dita), displasia dell’anca.
      • Altre anomalie: Possono includere malformazioni cardiache, renali, gastrointestinali e genitali.
Procedimenti Diagnostici

La diagnosi di Sindrome di Seckel si basa su:

      • Valutazione clinica: Esame obiettivo per identificare le caratteristiche cliniche tipiche.
      • Anamnesi familiare: Indagare sulla presenza di casi simili in famiglia.
      • Radiografie: Per valutare le anomalie scheletriche.
      • Risonanza magnetica (RM) dell’encefalo: Per valutare la microcefalia e altre anomalie cerebrali.
      • Test genetici: Per identificare le mutazioni nei geni associati alla sindrome.
Prognosi

La prognosi della Sindrome di Seckel dipende dalla gravità delle manifestazioni cliniche. L’aspettativa di vita può essere ridotta, soprattutto in presenza di gravi malformazioni cardiache o renali. La maggior parte degli individui affetti richiede assistenza e supporto per tutta la vita.

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Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona
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Aosta (AO)
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Avellino (AV)
Azienda Ospedaliero – Universitaria Consorziale Policlinico di Bari
Bari (BA)
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Benevento (BN)
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Bologna (BO)
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Bolzano (BZ)
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Cagliari (CA)
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Catania (CT)
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Catanzaro (CZ)
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Cesena (FC)
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Conegliano (TV)
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Genova (GE)
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Milano (MI)
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Milano (MI)
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Modena (MO)
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Monza (MB)
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Napoli (NA)
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Napoli (NA)
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Napoli (NA)
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Napoli (NA)
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Padova (PD)
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Padova (PD)
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Palermo (PA)
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Roma (RM)
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Siena (SI)
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Trieste (TS)
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Udine (UD)
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Verona (VR)
Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata
Verona (VR)
Ospedale San Bortolo
Vicenza (VI)
Farmaci Specifici

Al momento, non esistono farmaci specifici per la Sindrome di Seckel. La terapia farmacologica è principalmente sintomatica e di supporto, mirata a gestire le complicanze e migliorare la qualità di vita del paziente. Alcuni esempi includono:

      • Ormone della crescita: in caso di deficit dell’ormone della crescita, la somministrazione di GH ricombinante può migliorare la crescita staturale.
      • Farmaci antiepilettici: se presenti, le crisi epilettiche vengono trattate con farmaci anticonvulsivanti specifici.
      • Integratori vitaminici e minerali: per prevenire o trattare carenze nutrizionali.
Altri Trattamenti

Oltre alla terapia farmacologica, altri interventi possono essere utili per la gestione della Sindrome di Seckel:

      • Terapia occupazionale: per migliorare le capacità motorie, cognitive e di autonomia nella vita quotidiana.
      • Logopedia: per affrontare le difficoltà di linguaggio e comunicazione.
      • Sostegno psicologico: per il paziente e la famiglia, per affrontare le sfide emotive e sociali legate alla malattia.
      • Chirurgia: in alcuni casi, può essere necessaria per correggere malformazioni scheletriche o altre anomalie.
Gestione della Malattia

La gestione della Sindrome di Seckel richiede un approccio olistico e personalizzato, che tenga conto delle specifiche esigenze del paziente. È fondamentale un’attenta valutazione clinica e un follow-up regolare per monitorare l’evoluzione della malattia e intervenire tempestivamente sulle complicanze.