SINDROME DI SCHEIE

MALATTIE DEL METABOLISMO

NOTE INFORMATIVE
  

La Sindrome di Scheie è una malattia rara da accumulo lisosomiale, classificata come una forma lieve di Mucopolisaccaridosi di tipo I (MPS I).

È caratterizzata da un deficit dell’enzima alfa-L-iduronidasi, che porta all’accumulo di GAG (dermatan solfato ed eparan solfato) in diversi tessuti e organi del corpo, causando una varietà di manifestazioni cliniche.

Epidemiologia

Incidenza: La Sindrome di Scheie è una malattia molto rara, con un’incidenza stimata di circa 1 caso ogni 500.000 nati vivi.

Distribuzione per sesso: La malattia colpisce entrambi i sessi in egual misura.

Eziologia e Genetica

Eziologia: La Sindrome di Scheie è causata da mutazioni nel gene IDUA, che codifica per l’enzima alfa-L-iduronidasi. Queste mutazioni portano alla produzione di un enzima difettoso o alla sua completa assenza.

Genetica: La malattia viene ereditata con modalità autosomica recessiva. Ciò significa che entrambi i genitori devono essere portatori di una mutazione nel gene IDUA per trasmettere la malattia al figlio. Se entrambi i genitori sono portatori, ogni figlio ha una probabilità del 25% di ereditare la malattia.

Patogenesi

L’alfa-L-iduronidasi è un enzima lisosomiale che svolge un ruolo cruciale nella degradazione dei GAG. In assenza o deficit di questo enzima, i GAG si accumulano nei lisosomi di diversi tessuti e organi, causando danno cellulare e disfunzione organica.

Manifestazioni cliniche

Le manifestazioni cliniche della Sindrome di Scheie sono variabili e possono includere:

      • Manifestazioni oculari:
          • Opacità corneale
          • Glaucoma
          • Retinopatia
      • Manifestazioni scheletriche:
          • Rigidità articolare
          • Disostosi multipla
          • Cifosi
          • Bassa statura (in alcuni casi)
      • Manifestazioni cardiache:
          • Valvulopatia aortica e mitralica
          • Cardiomiopatia
      • Manifestazioni respiratorie:
          • Ostruzione delle vie aeree superiori
          • Apnee notturne
      • Altre manifestazioni:
          • Ingrossamento del fegato e della milza (epatosplenomegalia)
          • Ernie
          • Sindrome del tunnel carpale

È importante sottolineare che la Sindrome di Scheie è caratterizzata da una progressione lenta e da una minore gravità rispetto ad altre forme di MPS I, come la Sindrome di Hurler. L’intelligenza è generalmente normale.

Procedimenti diagnostici

La diagnosi della Sindrome di Scheie si basa su:

      • Esame clinico: valutazione delle manifestazioni cliniche caratteristiche.
      • Esami di laboratorio:
          • Dosaggio dell’attività enzimatica dell’alfa-L-iduronidasi nei leucociti o nei fibroblasti.
          • Analisi delle urine per la presenza di GAG.
      • Test genetici: identificazione delle mutazioni nel gene IDUA.
      • Imaging: radiografie per valutare le anomalie scheletriche, ecocardiogramma per valutare la funzione cardiaca.
Prognosi

La prognosi della Sindrome di Scheie è generalmente buona rispetto ad altre forme di MPS I. L’aspettativa di vita è solo lievemente ridotta rispetto alla popolazione generale, anche se le complicanze cardiache e respiratorie possono influire sulla qualità di vita.

Per trovare i collegamenti con la Struttura Ospedaliera di tuo interesse, cercala nella sezione STRUTTURE OSPEDALIERE (<< cliccando)

Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona
Ancona (AN)
Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta
Aosta (AO)
Istituto Ortopedico Rizzoli
Bagheria (PA)
Azienda Ospedaliero – Universitaria Consorziale Policlinico di Bari
Bari (BA)
Policlinico – S.Orsola Malpighi
Bologna (BO)
Ospedale Centrale
Bolzano (BZ)
Spedali Civili di Brescia – Ospedale dei Bambini
Brescia (BS)
A.S.Re.M – Policlinico Ospedaliero ” A.Cardarelli”
Campobasso (CB)
Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”
Catania (CT)
Azienda Ospedaliero Universitaria Catanzaro- Policlinico Germaneto
Catanzaro (CZ)
Ospedale Policlinico SS. Annunziata
Chieti (CH)
Presidio Ospedaliero “ANNUNZIATA”
Cosenza (CS)
Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer
Firenze (FI)
Istituto Giannina Gaslini
Genova (GE)
Ospedale Maggiore Policlinico
Milano (MI)
Ospedale S. Paolo di Milano
Milano (MI)
Ospedale dei Bambini V. Buzzi
Milano (MI)
Ospedale S.Agostino Estense di Baggiovara
Modena (MO)
Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena
Modena (MO)
Ospedale San Gerardo
Monza (MB)
AOU  Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”
Napoli (NA)
Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”
Napoli (NA)
Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon”
Napoli (NA)
Azienda Ospedale Università di Padova
Padova (PD)
ARNAS Civico – Di Cristina Benfratelli
Palermo (PA)
Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Paolo Giaccone
Palermo (PA)
Policlinico San Matteo
Pavia (PV)
Azienda Ospedaliera di Perugia
Perugia (PG)
Ospedale Civile Spirito Santo
Pescara (PE)
Ospedale Guglielmo da Saliceto
Piacenza (PC)
Presidio Ospedaliero di Pordenone
Pordenone (PN)
Policlinico Umberto I
Roma (RM)
Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore
Roma (RM)
Ospedale Pediatrico Bambino Gesù
Roma (RM)
Azienda Ospedaliera Universitaria OO.RR “San Giovanni di Dio Ruggi d’Aragona”
Salerno (SA)
Azienda Ospedaliera Universitaria Siena
Siena (SI)
Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta
Torino (TO)
Presidio Ospedaliero “Santa Chiara”
Trento (TN)
IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo
Trieste (TS)
Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”
Udine (UD)
Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata
Verona (VR)
Farmaci specifici

Al momento, il trattamento principale per la sindrome di Scheie è la terapia enzimatica sostitutiva (TES) con laronidasi (Aldurazyme®). Questo farmaco fornisce l’enzima mancante, aiutando a ridurre l’accumulo di GAG e a migliorare i sintomi.

Definizione di TES: La terapia enzimatica sostitutiva è una strategia terapeutica che consiste nella somministrazione di un enzima ricombinante per compensare la carenza dell’enzima endogeno. Nel caso della sindrome di Scheie, la laronidasi viene somministrata per via endovenosa settimanalmente.

Benefici della TES: La TES può migliorare diversi aspetti della sindrome di Scheie, tra cui:

      • Funzione respiratoria: riduce l’ostruzione delle vie aeree e migliora la capacità polmonare.
      • Funzione cardiaca: previene o rallenta la progressione della valvulopatia e della cardiomiopatia.
      • Mobilità articolare: aumenta la flessibilità e riduce il dolore articolare.
      • Aspetto fisico: migliora i tratti del viso e riduce l’epatosplenomegalia.

Effetti collaterali della TES: Alcuni pazienti possono manifestare reazioni allergiche alla laronidasi, come orticaria, prurito o difficoltà respiratorie. È importante monitorare attentamente i pazienti durante la somministrazione del farmaco.

Altri trattamenti

Oltre alla TES, altri trattamenti possono essere necessari per gestire le specifiche manifestazioni della sindrome di Scheie:

      • Chirurgia: può essere necessaria per correggere deformità scheletriche, stenosi delle vie aeree, ernie o valvulopatie cardiache.
      • Fisioterapia: aiuta a mantenere la mobilità articolare, la forza muscolare e la funzionalità respiratoria.
      • Logopedia: può essere utile per i pazienti con problemi di linguaggio o deglutizione.
      • Supporto psicologico: può aiutare i pazienti e le loro famiglie ad affrontare le sfide emotive e sociali associate alla malattia.
Gestione della malattia

La gestione della sindrome di Scheie richiede un approccio multidisciplinare che coinvolge diversi specialisti, tra cui:

      • Genetista medico: fornisce la diagnosi, la consulenza genetica e coordina le cure.
      • Cardiologo: monitora la funzione cardiaca e gestisce le complicanze cardiovascolari.
      • Pneumologo: valuta e tratta i problemi respiratori.
      • Ortopedico: gestisce le deformità scheletriche e le problematiche articolari.
      • Oculista: monitora la salute degli occhi e tratta l’opacità corneale.