SINDROME DI OPITZ

MALATTIE DELL’APPARATO RESPIRATORIO

NOTE INFORMATIVE
  

La Sindrome di Opitz, anche conosciuta come Sindrome di Opitz GBBB, è una condizione genetica rara che colpisce lo sviluppo del corpo, in particolare le strutture lungo la linea mediana.

Questa sindrome presenta un’ampia gamma di manifestazioni cliniche, rendendo la diagnosi e la gestione piuttosto complesse.

Epidemiologia

La Sindrome di Opitz è una condizione molto rara, con una prevalenza stimata di circa 1 caso ogni 50.000-100.000 nati vivi. A causa della sua rarità e della variabilità delle manifestazioni cliniche, è probabile che la sindrome sia sottostimata.

Eziologia e Genetica

La Sindrome di Opitz è causata da mutazioni nel gene MID1, situato sul cromosoma X. Questo gene codifica per una proteina coinvolta nello sviluppo embrionale. La maggior parte dei casi sono causati da mutazioni de novo, ovvero non ereditate dai genitori. La trasmissione è legata al cromosoma X, il che significa che i maschi sono più frequentemente colpiti rispetto alle femmine.

Patogenesi

La proteina MID1 svolge un ruolo cruciale nella regolazione del citoscheletro, la struttura che conferisce forma e supporto alle cellule. Le mutazioni nel gene MID1 alterano la funzione di questa proteina, compromettendo lo sviluppo delle strutture della linea mediana durante l’embriogenesi.

Manifestazioni Cliniche

Le manifestazioni cliniche della Sindrome di Opitz sono molto variabili, da lievi a gravi. Alcuni dei segni e sintomi più comuni includono:

      • Craniofacciali: ipertelorismo, palatoschisi, labbro leporino, micrognazia (mandibola piccola).
      • Cardiovascolari: difetti cardiaci congeniti.
      • Respiratori: difficoltà respiratorie, stridore (respiro rumoroso).
      • Gastrointestinali: difficoltà di deglutizione, reflusso gastroesofageo.
      • Genitourinari: ipospadia, criptorchidismo (testicoli ritenuti).
      • Neurologici: ritardo dello sviluppo, disabilità intellettiva, convulsioni.
Procedimenti Diagnostici

La diagnosi della Sindrome di Opitz si basa sulla valutazione clinica dei segni e sintomi, sull’anamnesi familiare e sui test genetici. I test genetici, in particolare l’analisi del gene MID1, sono fondamentali per confermare la diagnosi. Altri esami diagnostici possono includere:

      • Ecografia prenatale: può identificare alcune anomalie fetali suggestive della sindrome.
      • Risonanza magnetica (RM): utile per valutare le anomalie del sistema nervoso centrale.
      • Ecocardiogramma: per identificare eventuali difetti cardiaci.
Prognosi

La prognosi della Sindrome di Opitz varia a seconda della gravità delle manifestazioni cliniche. I pazienti con forme lievi possono avere una vita normale, mentre quelli con forme più gravi possono presentare complicanze significative e richiedere assistenza medica continua.

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Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona
Ancona (AN)
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Aosta (AO)
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Avellino (AV)
Azienda Ospedaliera Gaetano Rummo
Benevento (BN)
Policlinico – S.Orsola Malpighi
Bologna (BO)
Ospedale Centrale
Bolzano (BZ)
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Bosisio Parini (LC)
Azienda Ospedaliera G. Brotzu
Cagliari (CA)
Azienda Ospedaliero-Universitaria di Cagliari
Cagliari (CA)
Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”
Catania (CT)
Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi
Firenze (FI)
Istituto Giannina Gaslini
Genova (GE)
Ospedale dei Bambini V. Buzzi
Milano (MI)
AOU  Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”
Napoli (NA)
Azienda Ospedaliera Specialistica “Dei Colli”
Napoli (NA)
Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”
Napoli (NA)
Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “A. Cardarelli”
Napoli (NA)
ASSL Nuoro – Ospedale “San Francesco” di Nuoro
Nuoro (NU)
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Padova (PD)
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Palermo (PA)
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Perugia (PG)
Ospedale Santa Chiara
Pisa (PI)
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Pordenone (PN)
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Roma (RM)
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Roma (RM)
Ospedale Pediatrico Bambino Gesù
Roma (RM)
Policlinico Tor Vergata
Roma (RM)
Azienda Ospedaliera Universitaria OO.RR “San Giovanni di Dio Ruggi d’Aragona”
Salerno (SA)
Ospedale Sant’Anna
San Fermo della Battaglia (CO)
Azienda Ospedaliera Universitaria Sassari
Sassari (SS)
Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta
Torino (TO)
Presidio Ospedaliero “Santa Chiara”
Trento (TN)
Polo Ospedaliero Ca’ Foncello
Treviso (TV)
IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo
Trieste (TS)
Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”
Udine (UD)
Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata
Verona (VR)
Ospedale San Bortolo
Vicenza (VI)

Purtroppo, non esiste una cura per la Sindrome di Opitz. Il trattamento si concentra sulla gestione dei sintomi specifici e sul miglioramento della qualità della vita del paziente.

Farmaci Specifici

Non esistono farmaci specifici per trattare la Sindrome di Opitz. Tuttavia, a seconda dei sintomi presentati, possono essere prescritti farmaci per gestire problemi specifici, come:

      • Difetti cardiaci: Farmaci per controllare la pressione sanguigna, diuretici per ridurre il liquido in eccesso, o farmaci antiaritmici per regolare il battito cardiaco.
      • Problemi respiratori: Broncodilatatori per aprire le vie respiratorie, corticosteroidi per ridurre l’infiammazione, o antibiotici per trattare le infezioni.
      • Difficoltà di alimentazione: Integratori alimentari per garantire una nutrizione adeguata.
      • Ritardo dello sviluppo: Farmaci per gestire problemi comportamentali o difficoltà di apprendimento.
Altri Trattamenti

Oltre ai farmaci, altri trattamenti possono essere necessari per gestire i sintomi della Sindrome di Opitz. Questi includono:

      • Chirurgia: Per correggere difetti cardiaci, palatoschisi, ipospadia, o altre anomalie fisiche.
      • Terapia logopedica: Per migliorare le capacità di comunicazione e deglutizione.
      • Fisioterapia: Per migliorare la forza muscolare, la coordinazione e la mobilità.
      • Terapia occupazionale: Per sviluppare le abilità di vita quotidiana e l’indipendenza.
      • Supporto psicologico: Per aiutare i pazienti e le loro famiglie a gestire l’impatto emotivo della condizione.
Gestione della Malattia

La gestione della Sindrome di Opitz richiede un approccio multidisciplinare che coinvolge diversi specialisti, tra cui:

      • Genetista: Per la diagnosi e la consulenza genetica.
      • Cardiologo: Per la gestione di eventuali difetti cardiaci.
      • Chirurgo: Per interventi chirurgici correttivi.
      • Logopedista: Per la terapia del linguaggio e della deglutizione.
      • Fisioterapista: Per la terapia fisica e riabilitativa.