SINDROME DI MECKEL

MALFORMAZIONI CONGENITE, CROMOSOMOPATIE E SINDROMI GENETICHE

NOTE INFORMATIVE
  

La sindrome di Meckel (MKS) è una malattia genetica rara e grave che colpisce lo sviluppo di diversi organi nel feto. È caratterizzata da una triade di anomalie: encefalocele occipitale, reni policistici e polidattilia.

Purtroppo, la MKS è una condizione letale, con la maggior parte dei neonati che muore poco dopo la nascita.

Epidemiologia

La sindrome di Meckel ha una prevalenza stimata di 1 caso ogni 13.250-140.000 nati vivi. La sua incidenza varia a seconda dell’etnia e della regione geografica, con una maggiore frequenza nelle popolazioni finlandesi e del Gujarat (India).

Eziologia e Genetica

La MKS è una malattia autosomica recessiva, il che significa che entrambi i genitori devono essere portatori di una copia del gene difettoso per trasmetterla al figlio. Sono stati identificati almeno 13 geni associati alla MKS, coinvolti nella funzione ciliare. Le ciglia sono strutture microscopiche simili a peli presenti sulla superficie di molte cellule, che svolgono un ruolo importante in diversi processi cellulari, tra cui la segnalazione e lo sviluppo.

Patogenesi

Le mutazioni nei geni MKS causano difetti nella formazione e nella funzione delle ciglia, compromettendo lo sviluppo di diversi organi durante la vita fetale. Questo porta alle caratteristiche anomalie della sindrome, come l’encefalocele, i reni policistici e la polidattilia.

Manifestazioni Cliniche

Le manifestazioni cliniche della MKS sono variabili, ma la triade classica include:

    • Encefalocele occipitale: una protrusione del cervello e delle meningi attraverso un’apertura nel cranio.
    • Reni policistici: la presenza di numerose cisti nei reni, che ne compromettono la funzione.
    • Polidattilia: la presenza di dita soprannumerarie nelle mani o nei piedi.

Altre anomalie che possono essere presenti includono:

    • Fibrosi epatica: una condizione in cui il tessuto epatico sano viene sostituito da tessuto cicatriziale.
    • Anomalie del sistema nervoso centrale: come microcefalia, idrocefalo e agenesia del corpo calloso.
    • Difetti facciali: come labbro leporino, palatoschisi e micrognazia.
    • Anomalie cardiache: come difetti del setto interventricolare e tetralogia di Fallot.
    • Anomalie genitali: come ipospadia e criptorchidismo.
Procedimenti Diagnostici

La diagnosi di MKS può essere sospettata in base all’ecografia prenatale, che può evidenziare anomalie fetali come l’encefalocele, i reni policistici e la polidattilia. La diagnosi può essere confermata dopo la nascita mediante esami clinici e radiologici, come la risonanza magnetica e la tomografia computerizzata. L’analisi genetica può essere utilizzata per identificare le mutazioni specifiche associate alla MKS.

Prognosi

La prognosi per i neonati con MKS è infausta, con la maggior parte che muore entro pochi giorni o settimane dalla nascita. La causa di morte è solitamente l’insufficienza respiratoria o renale. In rari casi, i neonati possono sopravvivere per alcuni mesi o anni, ma presentano gravi disabilità.

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Verona (VR)
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Vicenza (VI)

Purtroppo, a causa della sua natura letale, non esiste una cura e le opzioni di trattamento sono limitate. Tuttavia, la gestione della MKS si concentra sul miglioramento della qualità della vita del paziente e sul supporto alla famiglia.

Farmaci specifici

Non esistono farmaci specifici per trattare la MKS. Tuttavia, a seconda dei sintomi e delle complicazioni presentate dal paziente, possono essere utilizzati farmaci per:

    • Controllare le convulsioni: se il paziente presenta crisi epilettiche, possono essere prescritti farmaci antiepilettici.
    • Gestire l’idrocefalo: se presente, l’idrocefalo può essere trattato con farmaci diuretici per ridurre l’accumulo di liquido nel cervello. In alcuni casi, potrebbe essere necessario un intervento chirurgico per inserire uno shunt che drena il liquido in eccesso.
    • Alleviare il dolore: possono essere utilizzati analgesici per gestire il dolore associato alle malformazioni e alle complicazioni della MKS.
    • Trattare le infezioni: gli antibiotici sono utilizzati per trattare eventuali infezioni che possono insorgere a causa della debolezza del sistema immunitario o di altre complicazioni.
Altri trattamenti

Oltre ai farmaci, altri trattamenti possono essere utilizzati per gestire i sintomi e le complicazioni della MKS:

    • Terapia fisica e occupazionale: può aiutare a migliorare le capacità motorie, la forza muscolare e la coordinazione.
    • Logopedia: può essere utile per i pazienti con difficoltà di linguaggio e comunicazione.
    • Supporto nutrizionale: può essere necessario un supporto nutrizionale specializzato, come la nutrizione enterale o parenterale, per garantire un adeguato apporto di nutrienti.
    • Interventi chirurgici: in alcuni casi, possono essere necessari interventi chirurgici per correggere alcune malformazioni, come l’encefalocele o la labiopalatoschisi. Tuttavia, a causa della gravità della MKS, gli interventi chirurgici sono spesso palliativi e mirano a migliorare la qualità della vita del paziente.
Gestione della malattia

La gestione della MKS richiede un approccio multidisciplinare che coinvolge diversi specialisti, tra cui:

    • Genetista: per la diagnosi e la consulenza genetica alla famiglia.
    • Neonatologo: per la gestione delle complicanze neonatali.
    • Neurologo: per la gestione delle convulsioni e di altre problematiche neurologiche.
    • Nefrologo: per la gestione delle problematiche renali.
    • Chirurgo pediatrico: per eventuali interventi chirurgici.
    • Fisioterapista: per la terapia fisica e riabilitativa.
    • Logopedista: per la terapia del linguaggio.