SINDROME DI MAINZER-SALDINO

MALFORMAZIONI CONGENITE, CROMOSOMOPATIE E SINDROMI GENETICHE

NOTE INFORMATIVE
  

La Sindrome di Mainzer-Saldino (MZSDS), anche conosciuta come sindrome cono-renale, è una malattia rara che colpisce diverse parti del corpo.

È caratterizzata dalla combinazione di:

    • Malattia renale: di solito si manifesta come una nefropatia cronica che porta a insufficienza renale.
    • Distrofia retinica: una degenerazione progressiva della retina che causa problemi di vista, spesso retinite pigmentosa.
    • Atassia cerebellare: difficoltà di coordinazione e movimento dovute a problemi al cervelletto.
    • Displasia scheletrica: anomalie nello sviluppo delle ossa, in particolare accorciamento delle falangi con epifisi a forma di cono e anomalie a livello del femore.
Epidemiologia

La Sindrome di Mainzer-Saldino è estremamente rara. Sono stati descritti solo circa 10 casi in letteratura medica, rendendo difficile stimare la sua prevalenza.

Eziologia e Genetica

La MZSDS è causata da mutazioni nel gene IFT140, che codifica per una proteina coinvolta nel trasporto intraciliare. Le cilia sono strutture microscopiche presenti sulla superficie di molte cellule che svolgono un ruolo importante in diverse funzioni cellulari. Le mutazioni in IFT140 compromettono la funzione ciliare, portando alle manifestazioni cliniche della sindrome. La MZSDS è ereditata con modalità autosomica recessiva, il che significa che entrambi i genitori devono essere portatori di una mutazione nel gene IFT140 per trasmettere la malattia al figlio.

Patogenesi

Le cilia sono essenziali per lo sviluppo e la funzione di diversi organi, tra cui reni, occhi, cervello e ossa. Le mutazioni in IFT140 alterano la struttura e la funzione delle cilia, interferendo con processi cellulari cruciali come la segnalazione e il trasporto di molecole. Questo porta a una serie di anomalie nello sviluppo e nella funzione di reni, retina, cervelletto e scheletro.

Manifestazioni Cliniche

Le manifestazioni cliniche della Sindrome di Mainzer-Saldino sono variabili e possono presentarsi in modo diverso da persona a persona.

    • Renali: la malattia renale è una caratteristica cardine della MZSDS. I pazienti possono presentare proteinuria, ematuria e progressiva riduzione della funzione renale che può portare a insufficienza renale terminale.
    • Oculari: la distrofia retinica, spesso sotto forma di retinite pigmentosa, è un’altra manifestazione comune. I sintomi includono difficoltà di visione notturna, perdita della visione periferica e, nei casi più gravi, cecità.
    • Neurologiche: l’atassia cerebellare si manifesta con difficoltà di coordinazione dei movimenti, problemi di equilibrio e andatura instabile.
    • Scheletriche: le anomalie scheletriche includono bassa statura, accorciamento delle falangi con epifisi a forma di cono, anomalie epifisarie e metafisarie a livello del femore e scoliosi.
Procedimenti Diagnostici

La diagnosi di Sindrome di Mainzer-Saldino si basa sulla combinazione di:

    • Valutazione clinica: identificazione dei segni e sintomi caratteristici della sindrome.
    • Esami di imaging: radiografie per valutare le anomalie scheletriche, ecografia renale per valutare la struttura dei reni e risonanza magnetica cerebrale per valutare il cervelletto.
    • Esami oftalmologici: esame del fondo oculare, elettroretinogramma (ERG) e campo visivo per valutare la funzione retinica.
    • Test genetici: analisi del gene IFT140 per identificare mutazioni patogenetiche.
Prognosi

La prognosi della Sindrome di Mainzer-Saldino è variabile e dipende dalla gravità delle manifestazioni cliniche. La malattia renale è la principale causa di morbilità e mortalità. La progressione verso l’insufficienza renale terminale può richiedere la dialisi o il trapianto di rene. La distrofia retinica può portare a una significativa perdita della vista. L’atassia cerebellare può causare disabilità motoria.

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Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona
Ancona (AN)
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Aosta (AO)
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Bari (BA)
Azienda Ospedaliera Gaetano Rummo
Benevento (BN)
Policlinico – S.Orsola Malpighi
Bologna (BO)
Ospedale Centrale 
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Cagliari (CA)
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Catania (CT)
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Conegliano (TV)
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Firenze (FI)
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Firenze (FI)
Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino”
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Milano (MI)
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Monza (MB)
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Napoli (NA)
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Napoli (NA)
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Napoli (NA)
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Padova (PD)
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Padova (PD)
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Palermo (PA)
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Perugia (PG)
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Roma (RM)
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Roma (RM)
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Roma (RM)
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Sassari (SS)
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Siena (SI)
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Torino (TO)
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Trento (TN)
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Treviso (TV)
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Verona (VR)
Ospedale San Bortolo di Vicenza
Vicenza (VI)
Farmaci specifici

Al momento, non esistono farmaci specifici per curare la MZSDS. Il trattamento si concentra sulla gestione dei sintomi e delle complicanze.

    • Per la displasia scheletrica:
        • Analgesici per il dolore.
        • Interventi chirurgici per correggere le deformità scheletriche.
        • Fisioterapia per migliorare la mobilità e la forza muscolare.
    • Per la distrofia retinica:
        • Integratori di vitamina A.
        • Ausili per ipovedenti.
        • Ricerca e sperimentazione di terapie geniche.
    • Per la nefropatia:
        • Farmaci per controllare la pressione sanguigna e ridurre la proteinuria.
        • Dialisi o trapianto di rene in caso di insufficienza renale.
Altri trattamenti

Oltre ai farmaci, altri trattamenti possono migliorare la qualità di vita dei pazienti con MZSDS:

    • Supporto psicologico: per affrontare le sfide emotive e sociali associate alla malattia.
    • Terapia occupazionale: per adattare l’ambiente domestico e lavorativo alle esigenze del paziente.
    • Gruppi di supporto: per entrare in contatto con altre persone affette dalla stessa malattia e condividere esperienze.
Gestione della malattia

La gestione della MZSDS richiede un approccio multidisciplinare che coinvolge diversi specialisti:

    • Genetista: per la diagnosi e la consulenza genetica.
    • Nefrologo: per il monitoraggio e il trattamento della nefropatia.
    • Oculista: per il monitoraggio e il trattamento della distrofia retinica.
    • Ortopedico: per il trattamento della displasia scheletrica.
    • Fisioterapista: per la riabilitazione motoria.