SINDROME DI LARON

MALATTIE DELLE GHIANDOLE ENDOCRINE

NOTE INFORMATIVE
  

La Sindrome di Laron, anche nota come nanismo di Laron o insensibilità all’ormone della crescita (GHI), è una rara malattia genetica autosomica recessiva caratterizzata da una bassa statura sproporzionata e da una serie di altre caratteristiche fisiche distintive.

La condizione è causata da una mutazione nel gene che codifica per il recettore dell’ormone della crescita (GHR), che impedisce al corpo di rispondere adeguatamente all’ormone della crescita (GH) prodotto dalla ghiandola pituitaria.

Epidemiologia

La Sindrome di Laron è estremamente rara, con una prevalenza stimata tra 1 e 9 casi per milione di persone in tutto il mondo. La più alta prevalenza si riscontra in popolazioni con elevati tassi di consanguineità, come quelle del Mediterraneo orientale, del Nord Africa e dell’Ecuador.

Eziologia e Genetica

La Sindrome di Laron è causata da mutazioni nel gene GHR, situato sul cromosoma 5. Queste mutazioni possono portare a una varietà di difetti nel recettore GHR, tra cui:

    • Delezioni o inserzioni: perdita o aggiunta di segmenti di DNA nel gene GHR.
    • Mutazioni missenso: sostituzione di un singolo nucleotide nel DNA, che porta alla produzione di un aminoacido errato nella proteina GHR.
    • Mutazioni nonsenso: sostituzione di un singolo nucleotide che introduce un codone di stop prematuro, causando la produzione di una proteina GHR tronca e non funzionale.
    • Mutazioni nello splicing: alterazioni nelle sequenze di DNA che regolano il processo di splicing dell’RNA messaggero, con conseguente produzione di una proteina GHR anomala.

Poiché la Sindrome di Laron è una malattia autosomica recessiva, un individuo deve ereditare due copie del gene mutato (una da ciascun genitore) per sviluppare la condizione. I genitori di un individuo affetto sono generalmente portatori sani, ovvero possiedono una copia del gene mutato e una copia normale.

Patogenesi

L’ormone della crescita (GH) è prodotto dalla ghiandola pituitaria e svolge un ruolo cruciale nella crescita e nello sviluppo. Il GH si lega al recettore GHR sulle cellule bersaglio, attivando una cascata di segnali intracellulari che stimolano la produzione di fattore di crescita insulino-simile 1 (IGF-1). L’IGF-1 è il principale mediatore degli effetti del GH sulla crescita.

Nella Sindrome di Laron, le mutazioni nel gene GHR impediscono al recettore di funzionare correttamente. Di conseguenza, il GH non può legarsi al recettore e attivare la produzione di IGF-1. Ciò porta a una carenza di IGF-1, che a sua volta causa una grave compromissione della crescita pre e postnatale.

Manifestazioni Cliniche

Le manifestazioni cliniche della Sindrome di Laron sono variabili e possono includere:

    • Bassa statura: i bambini con Sindrome di Laron presentano una bassa statura sproporzionata, con arti corti rispetto al tronco. La loro altezza finale è significativamente inferiore alla media della popolazione.
    • Caratteristiche facciali distintive: fronte prominente, sella nasale infossata, ipoplasia mediofacciale.
    • Obesità: tendenza all’accumulo di grasso corporeo, in particolare nell’addome.
    • Ipoglicemia: bassi livelli di zucchero nel sangue, soprattutto nei neonati e nei bambini piccoli.
    • Ritardo nella pubertà: sviluppo puberale ritardato o assente.
    • Voce acuta: voce sottile e acuta.
    • Denti piccoli e affollati: denti di dimensioni ridotte e affollamento dentale.
    • Osteoporosi: riduzione della densità ossea, che aumenta il rischio di fratture.
    • Riduzione della massa muscolare: debolezza muscolare e ridotta capacità di esercizio fisico.

È interessante notare che gli individui con Sindrome di Laron sembrano avere una ridotta incidenza di cancro e diabete di tipo 2. Si ritiene che ciò sia dovuto ai bassi livelli di IGF-1, che è stato implicato nello sviluppo di queste malattie.

Procedimenti Diagnostici

La diagnosi di Sindrome di Laron si basa su una combinazione di:

    • Valutazione clinica: identificazione delle caratteristiche fisiche tipiche della sindrome.
    • Anamnesi familiare: ricerca di casi di bassa statura o di Sindrome di Laron in famiglia.
    • Esami di laboratorio:
      • Dosaggio dei livelli di GH: i livelli di GH sono elevati o normali, a differenza del deficit di GH dove i livelli sono bassi.
      • Dosaggio dei livelli di IGF-1: i livelli di IGF-1 sono bassi, nonostante i livelli elevati di GH.
      • Test di stimolazione del GH: la somministrazione di farmaci che stimolano la secrezione di GH non porta a un aumento dei livelli di IGF-1.
    • Analisi genetica: identificazione di mutazioni nel gene GHR.
Prognosi

La Sindrome di Laron è una condizione cronica che richiede un’attenta gestione medica per tutta la vita. La prognosi è generalmente buona, ma la qualità della vita può essere influenzata dalle complicanze della malattia, come l’obesità, l’ipoglicemia e l’osteoporosi.

Per trovare i collegamenti con la Struttura Ospedaliera di tuo interesse, cercala nella sezione STRUTTURE OSPEDALIERE (<< cliccando)

Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona
Ancona (AN)
Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta
Aosta (AO)
Azienda Ospedaliera Gaetano Rummo
Benevento (BN)
Policlinico – S.Orsola Malpighi
Bologna (BO)
Ospedale Centrale
Bolzano (BZ)
Spedali Civili di Brescia – Ospedale dei Bambini
Brescia (BS)
Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale e di Alta Specializzazione (ARNAS) Garibaldi
Catania (CT)
Azienda Ospedaliera di Catanzaro Pugliese Ciaccio
Catanzaro (CZ)
Presidio Ospedaliero “G. Tatarella”
Cerignola (FG)
Ospedale Policlinico SS. Annunziata
Chieti (CH)
Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer
Firenze (FI)
Istituto Giannina Gaslini
Genova (GE)
Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino”
Messina (ME)
Istituto Auxologico Italiano
Milano (MI)
Ospedale San Raffaele
Milano (MI)
Ospedale S.Agostino Estense di Baggiovara
Modena (MO)
Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena
Modena (MO)
AOU  Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”
Napoli (NA)
Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”
Napoli (NA)
Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “A. Cardarelli”
Napoli (NA)
Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon”
Napoli (NA)
Azienda Ospedale Università di Padova
Padova (PD)
Policlinico Paolo Giaccone
Palermo (PA)
Ospedale Maggiore
Parma (PR)
Azienda Ospedaliera di Perugia
Perugia (PG)
Ospedale Cisanello
Pisa (PI)
Presidio Ospedaliero di Pordenone
Pordenone (PN)
Arcispedale S. Maria Nuova
Reggio nell’Emilia (RE)
Ospedale S. Eugenio e Ospedale CTO Andrea Alesini”
Roma (RM)
Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini
Roma (RM)
Policlinico Umberto I
Roma (RM)
Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore
Roma (RM)
Ospedale Pediatrico Bambino Gesù
Roma (RM)
Azienda Ospedaliera Universitaria OO.RR “San Giovanni di Dio Ruggi d’Aragona”
Salerno (SA)
Ospedale San Paolo
Savona (SV)
Azienda Ospedaliera Universitaria Siena
Siena (SI)
Azienda Ospedaliera S.Maria di Terni
Terni (TR)
Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta
Torino (TO)
Presidio Ospedaliero “Santa Chiara”
Trento (TN)
Polo Ospedaliero Ca’ Foncello
Treviso (TV)
IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo
Trieste (TS)
Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”
Udine (UD)
Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata
Verona (VR)
Ospedale San Bortolo di Vicenza
Vicenza (VI)
Farmaci Specifici

Il trattamento principale per la Sindrome di Laron è la terapia sostitutiva con IGF-1 (fattore di crescita insulino-simile 1). L’IGF-1 è un ormone prodotto principalmente nel fegato in risposta alla stimolazione del GH. Nella Sindrome di Laron, poiché il GH non può agire, i livelli di IGF-1 sono molto bassi.

La terapia con IGF-1 ricombinante (Mecasermina) ha dimostrato di essere efficace nell’aumentare la velocità di crescita nei bambini con Sindrome di Laron.

Mecasermina (Increlex):

      • Somministrato per via sottocutanea due volte al giorno.
      • Il dosaggio viene adattato in base al peso corporeo e alla risposta individuale.
      • Il trattamento viene continuato fino al raggiungimento della statura finale o fino a quando i benefici non sono più evidenti.

Effetti collaterali:

      • Ipoglicemia (basso livello di zucchero nel sangue)
      • Ipertrofia tonsillare
      • Cefalea
      • Aumento della pressione intracranica (raro)

Monitoraggio:

      • Monitoraggio regolare della crescita (altezza, peso).
      • Monitoraggio dei livelli di glucosio nel sangue.
      • Esami periodici per valutare la funzione epatica e renale.
Altri Trattamenti

Oltre alla terapia con IGF-1, altri trattamenti possono essere necessari per gestire le complicanze o i sintomi associati alla Sindrome di Laron:

    • Trattamento dell’obesità: L’obesità è comune nella Sindrome di Laron e può aumentare il rischio di complicanze. La gestione del peso attraverso la dieta e l’esercizio fisico è importante.
    • Trattamento delle anomalie scheletriche: Alcuni individui possono presentare anomalie scheletriche, come scoliosi o deformità degli arti. In questi casi, può essere necessario un intervento chirurgico correttivo o l’uso di ortesi.
    • Trattamento delle complicanze metaboliche: La Sindrome di Laron può essere associata a un aumentato rischio di dislipidemia (alterazione dei livelli di lipidi nel sangue) e resistenza all’insulina. Il trattamento di queste condizioni può includere modifiche dello stile di vita e farmaci.
Gestione della Malattia

La gestione della Sindrome di Laron richiede un approccio multidisciplinare che coinvolge diversi specialisti, tra cui:

    • Endocrinologo: Specialista in ormoni e metabolismo, responsabile della diagnosi, del trattamento e del monitoraggio della terapia con IGF-1.
    • Genetista: Fornisce consulenza genetica e valuta il rischio di trasmissione della malattia ai familiari.
    • Nutrizionista: Aiuta a sviluppare un piano alimentare adeguato per la gestione del peso e delle complicanze metaboliche.
    • Ortopedico: Valuta e tratta le anomalie scheletriche.
    • Psicologo: Fornisce supporto psicologico al paziente e alla famiglia per affrontare le sfide emotive e sociali associate alla malattia.