SINDROME DI KLIPPEL-TRÉNAUNAY

MALFORMAZIONI CONGENITE, CROMOSOMOPATIE E SINDROMI GENETICHE

NOTE INFORMATIVE
  

La Sindrome di Klippel-Trénaunay (SKT), anche nota come Sindrome di Klippel-Trénaunay-Weber o Sindrome Angio-Osteoipertrofica, è una malattia rara congenita caratterizzata da una triade di sintomi:

    1. Angiomi cutanei: macchie di nascita vascolari piane (nevi flammeus o “macchie di vino porto”) o masse tumorali vascolari (emangiomi).
    2. Ipertrofia di tessuti molli e ossa: crescita eccessiva di un arto o di una parte del corpo.
    3. Varici: vene dilatate e tortuose, spesso presenti fin dalla nascita o che si sviluppano nella prima infanzia.
Epidemiologia
    • La SKT è una malattia rara con una prevalenza stimata di circa 1 caso ogni 100.000 nati vivi.
    • Colpisce entrambi i sessi in egual misura.
    • Non ci sono differenze significative nella prevalenza tra diverse etnie.
Eziologia e Genetica
    • La causa esatta della SKT è sconosciuta.
    • Si ritiene che sia causata da mutazioni genetiche che si verificano sporadicamente, cioè non sono ereditate dai genitori.
    • Recenti studi hanno identificato mutazioni in geni coinvolti nello sviluppo vascolare, come PIK3CA, AKT1 e TEK, in alcuni pazienti con SKT.
    • La SKT non è generalmente considerata una malattia ereditaria, anche se in rari casi sono state descritte famiglie con più membri affetti.
Patogenesi
    • La SKT è causata da un’alterazione dello sviluppo del sistema vascolare durante la vita embrionale.
    • Le mutazioni genetiche identificate possono portare ad una proliferazione anomala delle cellule endoteliali, che rivestono i vasi sanguigni, e ad una disregolazione della formazione di nuovi vasi.
    • Questo porta alla formazione di angiomi, varici e ipertrofia dei tessuti.
Manifestazioni Cliniche

Le manifestazioni cliniche della SKT sono variabili e possono includere:

    • Angiomi cutanei: presenti in diverse forme, dimensioni e localizzazioni. Possono essere piatti o in rilievo, di colore rosso o bluastro.
    • Ipertrofia: può interessare un intero arto o solo una parte di esso (ad esempio, un dito o un piede). L’ipertrofia può essere presente alla nascita o svilupparsi nel tempo.
    • Varici: possono essere superficiali o profonde, e possono causare dolore, gonfiore e ulcere.
    • Complicanze: le complicanze della SKT possono includere:
      • Sanguinamento: dagli angiomi o dalle varici.
      • Infezioni: della pelle o dei tessuti molli.
      • Linfedema: gonfiore causato dall’accumulo di linfa.
      • Trombosi venosa profonda: formazione di coaguli di sangue nelle vene profonde.
      • Embolia polmonare: migrazione di un coagulo di sangue nelle arterie polmonari.
      • Insufficienza venosa cronica: alterazione del ritorno venoso che può causare dolore, gonfiore e ulcere.
      • Deformità articolari: causate dall’ipertrofia ossea.
      • Dolore cronico: associato alle varici e all’ipertrofia.
Procedimenti Diagnostici

La diagnosi di SKT si basa sull’esame clinico e su indagini strumentali:

    • Esame obiettivo: valutazione dei segni clinici caratteristici (angiomi, ipertrofia, varici).
    • Ecografia: per valutare la presenza di varici e malformazioni vascolari.
    • Risonanza magnetica (RM): per visualizzare i tessuti molli e le ossa, e per identificare eventuali malformazioni vascolari profonde.
    • Angiografia: per studiare in dettaglio i vasi sanguigni.
    • Test genetici: per identificare eventuali mutazioni genetiche associate alla SKT.
Prognosi

La prognosi della SKT è variabile e dipende dalla gravità delle manifestazioni cliniche e dalla presenza di complicanze.

    • La maggior parte dei pazienti con SKT ha una buona qualità di vita.
    • Le complicanze possono essere gestite con trattamenti medici e chirurgici.
    • È importante un follow-up regolare per monitorare l’evoluzione della malattia e prevenire le complicanze.

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Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona
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Bari (BA)
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Bologna (BO)
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Brescia (BS)
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Genova (GE)
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Milano (MI)
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Napoli (NA)
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Napoli (NA)
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Palermo (PA)
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Roma (RM)
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Roma (RM)
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Trieste (TS)
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Verona (VR)
Farmaci Specifici

Non esiste una cura per la SKT, ma i farmaci possono aiutare a gestire i sintomi e le complicanze.

    • Farmaci per il dolore: analgesici da banco come paracetamolo o ibuprofene possono alleviare il dolore lieve-moderato. Per il dolore più intenso, possono essere necessari farmaci oppioidi.
    • Farmaci per le vene varicose: flebotonici come diosmina ed esperidina possono migliorare il tono venoso e ridurre il gonfiore. In alcuni casi, possono essere prescritti anticoagulanti per prevenire la formazione di trombi.
    • Farmaci per il linfedema: bendaggi compressivi, esercizi specifici e drenaggio linfatico manuale sono i trattamenti principali. In alcuni casi, possono essere utili diuretici per ridurre l’accumulo di liquidi.
    • Antibiotici: per trattare le infezioni cutanee che possono svilupparsi a causa di ulcere o linfedema.

È importante sottolineare che l’uso di farmaci deve essere sempre supervisionato da un medico.

Altri Trattamenti

Oltre ai farmaci, diverse opzioni terapeutiche possono migliorare la qualità di vita dei pazienti con SKT:

    • Scleroterapia: iniezione di una soluzione nelle vene varicose per chiuderle.
    • Chirurgia laser: per trattare le malformazioni vascolari superficiali.
    • Interventi chirurgici: in alcuni casi, può essere necessario un intervento chirurgico per rimuovere le vene varicose, correggere le deformità scheletriche o trattare il linfedema grave.
    • Terapia fisica: esercizi specifici e fisioterapia possono aiutare a migliorare la mobilità, ridurre il gonfiore e prevenire le complicanze.
    • Supporto psicologico: la SKT può avere un impatto significativo sulla qualità di vita e sull’autostima. Il supporto psicologico può aiutare i pazienti a gestire le sfide emotive e sociali associate alla malattia.
Gestione della Malattia

La gestione della SKT richiede un approccio multidisciplinare che coinvolge diversi specialisti, tra cui:

    • Medico di base: per il monitoraggio generale della salute e la prescrizione di farmaci.
    • Chirurgo vascolare: per la diagnosi e il trattamento delle malformazioni vascolari.
    • Ortopedico: per la gestione delle deformità scheletriche.
    • Fisioterapista: per la riabilitazione e la prevenzione delle complicanze.
    • Infermiere specializzato in terapia delle ferite: per la cura delle ulcere cutanee.