SINDROME DI JOUBERT

MALFORMAZIONI CONGENITE, CROMOSOMOPATIE E SINDROMI GENETICHE

NOTE INFORMATIVE
  

La Sindrome di Joubert (JS) è una malattia genetica rara che colpisce principalmente lo sviluppo del cervelletto e del tronco encefalico, due strutture cerebrali cruciali per il controllo motorio, l’equilibrio e la coordinazione.

È caratterizzata da una malformazione specifica del tronco encefalico, visibile tramite neuroimaging, denominata “segno del dente molare“.

Epidemiologia
    • Prevalenza: La JS ha una prevalenza stimata tra 1/80.000 e 1/100.000 nati vivi.
    • Distribuzione: La malattia si manifesta in tutte le etnie, senza una particolare predisposizione.
    • Ereditarietà: La JS è ereditata con modalità autosomica recessiva, il che significa che entrambi i genitori devono essere portatori del gene difettoso per trasmetterla al figlio.
Eziologia e Genetica
    • Cause: La JS è causata da mutazioni in diversi geni, attualmente se ne conoscono oltre 30. Questi geni sono coinvolti nella formazione e funzione dei cili, strutture cellulari simili a peli che svolgono un ruolo importante in diversi processi biologici.
    • Geni principali: I geni più frequentemente mutati nella JS sono AHI1NPHP1CEP290 e TMEM67.
    • Ereditarietà autosomica recessiva:
      • Entrambi i genitori di un individuo affetto sono portatori sani di una mutazione in un gene correlato alla JS.
      • Ogni figlio di una coppia di portatori ha il 25% di probabilità di ereditare entrambe le copie mutate del gene e sviluppare la malattia.
      • Il 50% dei figli sarà portatore sano come i genitori.
      • Il 25% dei figli non erediterà alcuna copia mutata del gene.
Patogenesi
    • Difetti ciliari: Le mutazioni genetiche causano difetti nella struttura e funzione delle ciglia.
    • Disfunzione del segnale Hedgehog: Le ciglia sono coinvolte nella via di segnalazione Hedgehog, fondamentale per lo sviluppo del sistema nervoso centrale. Alterazioni in questa via contribuiscono alla malformazione del cervelletto e del tronco encefalico.
    • “Segno del dente molare”: La malformazione caratteristica della JS, visibile nelle immagini di risonanza magnetica, è dovuta a un’anomalia nello sviluppo del mesencefalo e del rombencefalo.
Manifestazioni Cliniche

Le manifestazioni cliniche della JS sono variabili e possono includere:

    • Sintomi neurologici:
      • Ipotonia: Ridotto tono muscolare, spesso presente fin dalla nascita.
      • Atassia: Difficoltà di coordinazione dei movimenti volontari, che causa instabilità nella deambulazione e nell’equilibrio.
      • Aprassia oculomotoria: Difficoltà nel muovere gli occhi in modo coordinato e volontario.
      • Nistagmo: Movimenti oculari involontari, rapidi e ripetitivi.
      • Ritardo dello sviluppo: Ritardo nell’acquisizione delle tappe dello sviluppo motorio, del linguaggio e cognitivo.
      • Disabilità intellettiva: Il grado di disabilità intellettiva è variabile, da lieve a grave.
    • Anomalie respiratorie:
      • Episodi di apnea: Interruzioni della respirazione, più frequenti nel periodo neonatale.
      • Respirazione periodica: Alternanza di periodi di apnea e iperventilazione.
    • Altri segni e sintomi:
      • Malformazioni renali: Cisti renali, malattia renale policistica.
      • Malformazioni oculari: Coloboma retinico, degenerazione retinica.
      • Malformazioni epatiche: Fibrosi epatica congenita.
      • Polidattilia: Presenza di dita soprannumerarie.
Procedimenti Diagnostici

La diagnosi di JS si basa su:

    • Esame clinico: Valutazione dei sintomi neurologici e di altre anomalie.
    • Neuroimaging: Risonanza magnetica (RM) dell’encefalo per evidenziare il “segno del dente molare” e altre anomalie cerebrali.
    • Test genetici: Analisi del DNA per identificare mutazioni nei geni correlati alla JS.
Prognosi

La prognosi della JS è variabile e dipende dalla gravità dei sintomi e dalla presenza di complicanze.

    • Aspettativa di vita: In generale, l’aspettativa di vita può essere normale, soprattutto in assenza di gravi complicanze respiratorie o renali.
    • Qualità di vita: La qualità di vita può essere influenzata dalla presenza di disabilità intellettiva, difficoltà motorie e problemi di salute.

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Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona
Ancona (AN)
Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta
Aosta (AO)
Azienda Ospedaliera S.G. Moscati
Avellino (AV)
Azienda Ospedaliero – Universitaria Consorziale Policlinico di Bari
Bari (BA)
Azienda Ospedaliera Gaetano Rummo
Benevento (BN)
Policlinico – S.Orsola Malpighi
Bologna (BO)
Ospedale Centrale
Bolzano (BZ)
IRCCS Eugenio Medea – Associazione La Nostra Famiglia
Bosisio Parini (LC)
Spedali Civili di Brescia – Ospedale dei Bambini
Brescia (BS)
I.R.C.C.S. “Eugenio Medea”
Brindisi (BR)
Azienda Ospedaliera G. Brotzu
Cagliari (CA)
Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”
Catania (CT)
Azienda Ospedaliero Universitaria Catanzaro- Policlinico Germaneto
Catanzaro (CZ)
Ospedale Policlinico SS. Annunziata
Chieti (CH)
Polo Regionale IRCCS “E. Medea”
Conegliano (TV)
Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer
Firenze (FI)
Istituto Giannina Gaslini
Genova (GE)
Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino”
Messina (ME)
Ospedale Maggiore Policlinico
Milano (MI)
Istituto Neurologico Carlo Besta
Milano (MI)
Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena
Modena (MO)
Ospedale San Gerardo
Monza (MB)
AOU  Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”
Napoli (NA)
Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”
Napoli (NA)
Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “A. Cardarelli”
Napoli (NA)
Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon”
Napoli (NA)
Azienda Ospedale Università di Padova
Padova (PD)
Policlinico Paolo Giaccone
Palermo (PA)
Ospedali riuniti Villa Sofia – Cervello
Palermo (PA)
Istituto Neurologico Nazionale a Carattere Scientifico “Fondazione Mondino”
Pavia (PV)
Azienda Ospedaliera di Perugia
Perugia (PG)
Ospedale Cisanello
Pisa (PI)
Ospedale Santa Chiara
Pisa (PI)
IRCCS Stella Maris Pisa
Pisa (PI)
Ospedali Riuniti di Reggio Calabria
Reggio di Calabria (RC)
Arcispedale S. Maria Nuova
Reggio nell’Emilia (RE)
Policlinico Umberto I
Roma (RM)
Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore
Roma (RM)
Ospedale Pediatrico Bambino Gesù
Roma (RM)
Azienda Ospedaliera Universitaria OO.RR “San Giovanni di Dio Ruggi d’Aragona”
Salerno (SA)
Azienda Ospedaliera Universitaria Sassari
Sassari (SS)
Azienda Ospedaliera Universitaria Siena
Siena (SI)
Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta
Torino (TO)
Presidio Ospedaliero “Santa Chiara”
Trento (TN)
Polo Ospedaliero Ca’ Foncello
Treviso (TV)
IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo
Trieste (TS)
Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Associazione Oasi Maria SS. ONLUS
Troina (EN)
Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”
Udine (UD)
Ospedale Polo Riabilitativo Provinciale
Verona (VR)
Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata
Verona (VR)
Ospedale San Bortolo di Vicenza
Vicenza (VI)
Farmaci Specifici

Non esiste una cura per la SJ, né farmaci specifici che ne modifichino il decorso. Tuttavia, alcuni farmaci possono essere utilizzati per gestire i sintomi specifici:

    • Antiepilettici: In caso di epilessia, frequente nella SJ, vengono prescritti farmaci antiepilettici per controllare le crisi. La scelta del farmaco dipende dal tipo di crisi e dalla risposta individuale.
    • Melatonina: Per i disturbi del sonno, spesso presenti nella SJ, può essere utile la melatonina, un ormone che regola il ciclo sonno-veglia.
    • Lassativi: La stipsi è un problema comune nella SJ. Per questo, possono essere necessari lassativi o altri interventi per favorire la regolarità intestinale.
    • Farmaci per il reflusso gastroesofageo: Il reflusso gastroesofageo può essere presente nella SJ, soprattutto nei bambini piccoli. In questi casi, possono essere prescritti farmaci per ridurre l’acidità gastrica.
Altri Trattamenti

Oltre ai farmaci, la gestione della SJ si basa su una serie di interventi terapeutici:

    • Fisioterapia: Fondamentale per migliorare la forza muscolare, la coordinazione e l’equilibrio, compromessi dall’atassia.
    • Logopedia: Per affrontare le difficoltà di linguaggio e comunicazione.
    • Terapia occupazionale: Aiuta a sviluppare le capacità di svolgere le attività quotidiane in modo autonomo.
    • Sostegno psicologico: Per i pazienti e le famiglie, per affrontare le sfide emotive e sociali legate alla malattia.
    • Educazione speciale: Per i bambini con SJ, è importante un percorso educativo individualizzato che tenga conto delle loro specifiche esigenze.
    • Interventi chirurgici: In alcuni casi, possono essere necessari interventi chirurgici per correggere difetti specifici, come ad esempio la schisi del palato o problemi alla vista.
    • Dieta: Una dieta bilanciata e adeguata alle esigenze individuali è importante per garantire una buona salute generale. In alcuni casi, può essere necessario un supporto nutrizionale specifico.
Gestione della Malattia

La gestione della SJ è un processo continuo che richiede un approccio multidisciplinare. È fondamentale che il paziente sia seguito da un team di specialisti, tra cui:

    • Neurologo: Per la diagnosi, il monitoraggio e la gestione dei sintomi neurologici.
    • Genetista: Per la consulenza genetica e la diagnosi molecolare.
    • Nefrologo: Per la gestione dei problemi renali, che possono essere presenti in alcune forme di SJ.
    • Oculista: Per il controllo della vista e la gestione dei problemi oculari.
    • Pneumologo: Per la gestione dei problemi respiratori.
    • Gastroenterologo: Per la gestione dei problemi digestivi.
    • Fisioterapista: Per la riabilitazione motoria.
    • Logopedista: Per la riabilitazione del linguaggio.
    • Terapista occupazionale: Per l’autonomia nelle attività quotidiane.