SINDROME DI IVEMARK

MALFORMAZIONI CONGENITE, CROMOSOMOPATIE E SINDROMI GENETICHE

NOTE INFORMATIVE
  

La Sindrome di Ivemark, anche conosciuta come asplenia con anomalie cardiovascolari, è una rara malattia congenita caratterizzata da una condizione patologica presente alla nascita (congenita) che causa un anomalo sviluppo degli organi interni, in particolare del cuore, della milza e dei polmoni.

Questa sindrome fa parte di un gruppo più ampio di disturbi chiamati “eterotassia“, che indicano un’alterazione nella normale disposizione asimmetrica degli organi all’interno del corpo.

Epidemiologia

La Sindrome di Ivemark è estremamente rara, con una prevalenza stimata di circa 1 su 10.000 nati vivi. Non sembra esserci una predisposizione di genere o etnia.

Eziologia e Genetica

La causa esatta della Sindrome di Ivemark è sconosciuta. La maggior parte dei casi sono sporadici, il che significa che si verificano in individui senza una storia familiare della malattia. Tuttavia, sono state identificate alcune mutazioni genetiche che possono contribuire allo sviluppo della sindrome. Questi geni sono coinvolti nello sviluppo embrionale e nella determinazione della lateralità degli organi. Tra i geni implicati ci sono:

    • CFC1: codifica per una proteina coinvolta nella segnalazione cellulare durante lo sviluppo embrionale.
    • NODAL: gene fondamentale per la definizione dell’asse sinistra-destra durante lo sviluppo.
    • LEFTY A: gene che regola la crescita e la differenziazione cellulare durante lo sviluppo embrionale.

La trasmissione ereditaria, quando presente, sembra seguire un modello autosomico recessivo. Ciò significa che entrambi i genitori devono essere portatori di una copia del gene mutato per trasmettere la malattia al figlio.

Patogenesi

Durante le prime fasi dello sviluppo embrionale, gli organi interni si posizionano in modo asimmetrico all’interno del corpo. Nella Sindrome di Ivemark, questo processo è interrotto, portando a una serie di anomalie. L’assenza o lo sviluppo incompleto della milza (asplenia) è una caratteristica distintiva della sindrome. Le anomalie cardiache sono complesse e variabili, e possono includere:

    • Destrocardia: il cuore è posizionato sul lato destro del torace.
    • Difetti del setto interatriale e interventricolare: comunicazioni anomale tra le camere cardiache.
    • Trasposizione dei grandi vasi: le arterie principali che escono dal cuore sono invertite.
    • Tetralogia di Fallot: una combinazione di quattro difetti cardiaci.
Manifestazioni Cliniche

I sintomi della Sindrome di Ivemark sono variabili e dipendono dalla gravità delle anomalie cardiache e degli altri organi coinvolti. I neonati affetti possono presentare:

    • Cianosi: colorazione bluastra della pelle e delle mucose dovuta a una scarsa ossigenazione del sangue.
    • Difficoltà respiratorie: dovute a malformazioni polmonari e/o cardiache.
    • Insufficienza cardiaca: il cuore non riesce a pompare sangue in modo efficiente.
    • Infezioni ricorrenti: dovute all’assenza della milza, che svolge un ruolo importante nella difesa immunitaria.
    • Anomalie addominali: come malrotazione intestinale o situs inversus (inversione degli organi addominali).
Procedimenti Diagnostici

La diagnosi della Sindrome di Ivemark si basa su una combinazione di esami clinici e strumentali:

    • Ecocardiografia: permette di visualizzare le anomalie cardiache.
    • Radiografia del torace: mostra la posizione del cuore e eventuali anomalie polmonari.
    • Elettrocardiogramma (ECG): registra l’attività elettrica del cuore.
    • Risonanza magnetica (RM): fornisce immagini dettagliate del cuore e degli altri organi interni.
    • Test genetici: possono identificare mutazioni in geni associati alla sindrome.
Prognosi

La prognosi della Sindrome di Ivemark dipende dalla gravità delle malformazioni cardiache. Storicamente, la maggior parte dei bambini affetti moriva entro il primo anno di vita. Tuttavia, grazie ai progressi nella chirurgia cardiaca e nella terapia intensiva neonatale, la sopravvivenza è migliorata significativamente. La correzione chirurgica dei difetti cardiaci è spesso necessaria e può migliorare notevolmente la qualità di vita. I pazienti con Sindrome di Ivemark richiedono un follow-up medico a lungo termine per monitorare la funzione cardiaca e gestire le possibili complicanze, come infezioni e problemi respiratori.

Per trovare i collegamenti con la Struttura Ospedaliera di tuo interesse, cercala nella sezione STRUTTURE OSPEDALIERE (<< cliccando)

Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona
Ancona (AN)
Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta
Aosta (AO)
Azienda Ospedaliera S.G. Moscati
Avellino (AV)
Azienda Ospedaliera Gaetano Rummo
Benevento (BN)
Ospedale Centrale
Bolzano (BZ)
Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”
Catania (CT)
Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino”
Messina (ME)
Ospedale Maggiore Policlinico
Milano (MI)
Ospedale San Gerardo
Monza (MB)
AOU  Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”
Napoli (NA)
Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”
Napoli (NA)
Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “A. Cardarelli”
Napoli (NA)
Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon”
Napoli (NA)
Azienda Ospedale Università di Padova
Padova (PD)
Policlinico Paolo Giaccone
Palermo (PA)
Ospedali riuniti Villa Sofia – Cervello
Palermo (PA)
Azienda Ospedaliera di Perugia
Perugia (PG)
Arcispedale S. Maria Nuova
Reggio nell’Emilia (RE)
Ospedale Pediatrico Bambino Gesù
Roma (RM)
Azienda Ospedaliera Universitaria Siena
Siena (SI)
Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta
Torino (TO)
Presidio Ospedaliero “Santa Chiara”
Trento (TN)
IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo
Trieste (TS)
Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”
Udine (UD)
Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata
Verona (VR)

Data la complessità e la variabilità di questa condizione, la gestione è individualizzata e si concentra sul trattamento delle specifiche anomalie presenti.

Farmaci Specifici

Non esistono farmaci specifici per la Sindrome di Ivemark. Tuttavia, a seconda delle anomalie cardiache presenti, possono essere prescritti diversi farmaci, tra cui:

    • Digossina: per aumentare la forza di contrazione del cuore.
    • Diuretici: per ridurre l’accumulo di liquidi.
    • ACE-inibitori: per ridurre la pressione sanguigna e migliorare la funzione cardiaca.
    • Betabloccanti: per rallentare la frequenza cardiaca e ridurre la pressione sanguigna.
    • Antibiotici: per prevenire e trattare le infezioni, particolarmente importanti in assenza di milza.
    • Anticoagulanti: per prevenire la formazione di coaguli di sangue.
Altri Trattamenti
    • Intervento chirurgico: spesso necessario per correggere le anomalie cardiache. La complessità e il tempismo dell’intervento variano a seconda della gravità delle malformazioni.
    • Trapianto di milza: in alcuni casi, può essere considerato il trapianto di milza per ripristinare la funzione immunitaria.
    • Vaccinazione: fondamentale per prevenire infezioni gravi in pazienti asplenici. Oltre alle vaccinazioni standard, sono raccomandate vaccinazioni contro pneumococco, meningococco e Haemophilus influenzae tipo b.
    • Profilassi antibiotica: in alcuni casi, può essere raccomandata la profilassi antibiotica a lungo termine per prevenire infezioni.
    • Monitoraggio regolare: visite mediche periodiche sono essenziali per monitorare la funzione cardiaca, la crescita e lo sviluppo del bambino, e per individuare precocemente eventuali complicanze.
Gestione della Malattia

La gestione della Sindrome di Ivemark richiede un approccio multidisciplinare che coinvolge cardiologi, chirurghi cardiaci, immunologi, infettivologi e altri specialisti. È fondamentale:

    • Diagnosi precoce: una diagnosi precoce è cruciale per iniziare tempestivamente il trattamento e migliorare la prognosi.
    • Educazione del paziente e della famiglia: è importante che i pazienti e le loro famiglie siano informati sulla malattia, sui trattamenti disponibili e sulle possibili complicanze.
    • Supporto psicologico: la Sindrome di Ivemark può avere un impatto significativo sulla qualità di vita dei pazienti e delle loro famiglie. Il supporto psicologico può aiutare ad affrontare le sfide emotive e pratiche associate alla malattia.