SINDROME DI GUILLAIN-BARRÉ

MALATTIE DEL SISTEMA NERVOSO CENTRALE E PERIFERICO

NOTE INFORMATIVE
  

La Sindrome di Guillain-Barré (SGB) è una rara malattia autoimmune in cui il sistema immunitario del corpo attacca erroneamente i nervi periferici, ovvero è una polineuropatia infiammatoria acuta, caratterizzata da demielinizzazione (perdita del rivestimento protettivo attorno alle fibre nervose) o assonopatia (danno agli assoni, le fibre nervose stesse).

Questo danno interferisce con la trasmissione dei segnali nervosi, causando debolezza muscolare e altri sintomi neurologici.

Epidemiologia
    • Incidenza: La SGB colpisce circa 1-2 persone ogni 100.000 all’anno.
    • Distribuzione: La SGB può colpire persone di qualsiasi età, ma è più comune negli adulti e negli anziani.
    • Fattori di rischio: Infezioni recenti (in particolare da Campylobacter jejuni, Cytomegalovirus, Epstein-Barr virus), interventi chirurgici, vaccinazioni.
Eziologia e genetica
    • Causa: La causa esatta della SGB è sconosciuta, ma si ritiene che sia scatenata da una risposta immunitaria anomala a un’infezione o altro evento scatenante.
    • Genetica: Non esiste una predisposizione genetica chiaramente definita per la SGB, sebbene alcuni geni possano influenzare la suscettibilità individuale.
Patogenesi
    • Meccanismo: Il sistema immunitario produce anticorpi che attaccano erroneamente la mielina o gli assoni dei nervi periferici, causando infiammazione e danno.
    • Varianti: Esistono diverse varianti della SGB, con diversi bersagli e meccanismi patogenetici:
      • Polineuropatia demielinizzante infiammatoria acuta (AIDP): la forma più comune, caratterizzata da demielinizzazione.
      • Neuropatia assonale motoria acuta (AMAN): colpisce principalmente gli assoni motori, causando debolezza muscolare.
      • Neuropatia assonale motoria e sensitiva acuta (AMSAN): colpisce sia gli assoni motori che quelli sensoriali.
      • Sindrome di Miller Fisher: una variante rara che colpisce i nervi cranici, causando paralisi oculare, atassia e areflessia.
Manifestazioni cliniche
    • Esordio: I sintomi di solito iniziano con debolezza muscolare e formicolio alle gambe e ai piedi, che poi si diffondono alle braccia e al viso.
    • Progressione: La debolezza progredisce rapidamente, raggiungendo il picco entro 2-4 settimane.
    • Altri sintomi:
      • Difficoltà a camminare e a coordinare i movimenti
      • Dolore muscolare e articolare
      • Difficoltà respiratorie (nei casi gravi)
      • Disfunzione autonomica (problemi con la pressione sanguigna, la frequenza cardiaca e la sudorazione)
Procedimenti diagnostici
    • Esame neurologico: Valutazione della forza muscolare, dei riflessi e della sensibilità.
    • Elettromiografia (EMG): Misura l’attività elettrica dei muscoli e dei nervi.
    • Studi della conduzione nervosa (NCS): Misurano la velocità di conduzione degli impulsi nervosi.
    • Puntura lombare: Analisi del liquido cerebrospinale per rilevare la presenza di proteine e cellule infiammatorie.
Prognosi
    • Recupero: La maggior parte delle persone con SGB si riprende completamente o quasi completamente, anche se il recupero può richiedere mesi o anni.
    • Fattori prognostici: Età, gravità della malattia, presenza di disfunzione respiratoria.
    • Complicanze: Debolezza muscolare residua, dolore cronico, problemi respiratori, disfunzione autonomica.

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Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona
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Bolzano (BZ)
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Cagliari (CA)
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Cagliari (CA)
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Firenze (FI)
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Genova (GE)
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Genova (GE)
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Genova (GE)
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Gorizia (GO)
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Imperia (IM)
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Milano (MI)
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Milano (MI)
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Milano (MI)
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Milano (MI)
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Modena (MO)
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Napoli (NA)
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Napoli (NA)
Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “A. Cardarelli”
Napoli (NA)
Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon”
Napoli (NA)
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Nuoro (NU)
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Padova (PD)
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Perugia (PG)
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Pescara (PE)
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Piacenza (PC)
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Pordenone (PN)
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Ospedale di Ravenna
Ravenna (RA)
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Reggio nell’Emilia (RE)
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Roma (RM)
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Roma (RM)
Policlinico Umberto I
Roma (RM)
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Roma (RM)
Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico
Roma (RM)
Ospedale Pediatrico Bambino Gesù
Roma (RM)
Policlinico Tor Vergata
Roma (RM)
Istituto Clinico Humanitas
Rozzano (MI)
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Salerno (SA)
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San Giovanni Rotondo (FG)
Azienda Ospedaliera Universitaria Sassari
Sassari (SS)
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Savona (SV)
Azienda Ospedaliera Universitaria Siena
Siena (SI)
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Teramo (TE)
Azienda Ospedaliera S.Maria di Terni
Terni (TR)
Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta
Torino (TO)
Presidio Ospedaliero “Santa Chiara”
Trento (TN)
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Treviglio (BG)
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Treviso (TV)
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Trieste (TS)
Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”
Udine (UD)
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Varese (VA)
IRCCS San Camillo
Venezia (VE)
Ospedale Polo Riabilitativo Provinciale
Verona (VR)
Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata
Verona (VR)
Ospedale San Bortolo di Vicenza
Vicenza (VI)

Sebbene non esista una cura definitiva, esistono trattamenti efficaci per accelerare il recupero e ridurre la gravità dei sintomi.

Farmaci Specifici

Due trattamenti principali sono utilizzati per ridurre la gravità e la durata della SGB:

    • Immunoglobuline per via endovenosa (IVIG): Le IVIG sono anticorpi prelevati dal sangue di donatori sani. Bloccano gli anticorpi dannosi che attaccano i nervi.
      • Vantaggi: Generalmente ben tollerate, efficaci nel ridurre la durata della malattia.
      • Svantaggi: Costose, possono causare effetti collaterali come mal di testa, nausea e febbre.
    • Plasmaferesi: Questa procedura rimuove gli anticorpi dannosi dal sangue. Il sangue viene prelevato dal paziente, filtrato per rimuovere gli anticorpi e poi reintrodotto nel corpo.
      • Vantaggi: Efficace quanto le IVIG nel ridurre la durata della malattia.
      • Svantaggi: Richiede un accesso venoso centrale, può causare effetti collaterali come ipotensione e infezioni.
Altri Trattamenti

Oltre ai farmaci specifici, altri trattamenti sono fondamentali per la gestione della SGB:

    • Supporto respiratorio: Nei casi più gravi, la debolezza muscolare può compromettere la respirazione. In questi casi, può essere necessaria la ventilazione meccanica.
    • Fisioterapia e riabilitazione: La fisioterapia è essenziale per mantenere la forza muscolare, la flessibilità articolare e prevenire le contratture. La riabilitazione aiuta a recuperare le funzioni perse e a tornare alle attività quotidiane.
    • Gestione del dolore: La SGB può causare dolore neuropatico, che può essere trattato con farmaci come antidolorifici, antidepressivi e anticonvulsivanti.
    • Supporto psicologico: La SGB può avere un impatto significativo sulla qualità della vita. Il supporto psicologico può aiutare i pazienti e le loro famiglie ad affrontare la malattia e le sue conseguenze.
Gestione della Malattia

La gestione della SGB richiede un approccio multidisciplinare che coinvolge neurologi, fisioterapisti, infermieri e altri professionisti sanitari. Ecco alcuni punti chiave per la gestione della malattia:

    • Diagnosi precoce: Una diagnosi precoce è fondamentale per iniziare il trattamento tempestivamente e migliorare la prognosi. La diagnosi si basa su una combinazione di esami clinici, elettromiografia e analisi del liquido cerebrospinale.
    • Monitoraggio: Durante la fase acuta, è necessario un attento monitoraggio delle funzioni vitali, in particolare della respirazione.
    • Prevenzione delle complicanze: Le complicanze della SGB includono infezioni, trombosi venosa profonda e piaghe da decubito. La prevenzione di queste complicanze è fondamentale per una buona gestione della malattia.