SINDROME DI GOODMAN

MALFORMAZIONI CONGENITE, CROMOSOMOPATIE E SINDROMI GENETICHE

NOTE INFORMATIVE
  

La Sindrome di Goodman è una malattia genetica rara caratterizzata da acrocefalopolisindattilia, ovvero una combinazione di craniosinostosi, sindattilia e anomalie facciali.

Definizione

  • Acrocefalopolisindattilia: Termine che descrive una serie di sindromi genetiche caratterizzate dalla fusione prematura di alcune suture craniche (craniosinostosi), dalla fusione di alcune ossa delle dita delle mani e/o dei piedi (sindattilia) e da anomalie del viso.
Epidemiologia

La Sindrome di Goodman è estremamente rara. La prevalenza esatta è sconosciuta a causa del numero limitato di casi riportati in letteratura medica.

Eziologia e Genetica
    • Causa: La Sindrome di Goodman è causata da mutazioni nel gene ACPS4. Questo gene fornisce istruzioni per la produzione di una proteina coinvolta nella formazione e nel mantenimento delle ciglia primarie, strutture simili a peli microscopici presenti sulla superficie di molte cellule.
    • Ereditarietà: La sindrome si trasmette con modalità autosomica recessiva. Ciò significa che entrambi i genitori devono essere portatori di una copia mutata del gene ACPS4 affinché il loro figlio possa sviluppare la malattia.
Patogenesi

Le mutazioni nel gene ACPS4 compromettono la funzione delle ciglia primarie. Queste strutture svolgono un ruolo cruciale in diversi processi di sviluppo, tra cui la segnalazione cellulare e la morfogenesi. Difetti nelle ciglia primarie possono quindi interferire con il normale sviluppo cranio-facciale e degli arti, portando alle caratteristiche cliniche della Sindrome di Goodman.

Manifestazioni Cliniche

Le caratteristiche cliniche della Sindrome di Goodman possono variare da persona a persona. Le più comuni includono:

    • Craniosinostosi: Fusione prematura di una o più suture craniche, che può portare a deformità del cranio e del viso.
    • Sindattilia: Fusione di due o più dita delle mani e/o dei piedi.
    • Anomalie facciali: Possono includere ipoplasia medio-facciale (sviluppo insufficiente della parte centrale del viso), naso piccolo e appiattito, palatoschisi (fenditura del palato), occhi distanti tra loro (ipertelorismo) e orecchie basse.
    • Altre anomalie: Possono essere presenti anche ritardo mentale, anomalie scheletriche, difetti cardiaci e anomalie genitali.
Procedimenti Diagnostici

La diagnosi della Sindrome di Goodman si basa sulla valutazione clinica, sull’esame obiettivo e su indagini strumentali.

    • Esame obiettivo: Valutazione delle caratteristiche fisiche del paziente per identificare le anomalie tipiche della sindrome.
    • Radiografie: Utili per visualizzare le ossa del cranio e degli arti, confermando la presenza di craniosinostosi e sindattilia.
    • Tomografia computerizzata (TC) e risonanza magnetica (RM): Forniscono immagini dettagliate del cranio e del cervello, aiutando a valutare l’estensione delle anomalie cranio-facciali.
    • Test genetici: Confermano la diagnosi identificando mutazioni nel gene ACPS4.
Prognosi

La prognosi della Sindrome di Goodman varia a seconda della gravità delle manifestazioni cliniche. La craniosinostosi può causare problemi neurologici se non trattata tempestivamente. La sindattilia può limitare la funzionalità delle mani e dei piedi.

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Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona
Ancona (AN)
Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta
Aosta (AO)
Azienda Ospedaliera S.G. Moscati
Avellino (AV)
Azienda Ospedaliero – Universitaria Consorziale Policlinico di Bari
Bari (BA)
Azienda Ospedaliera Gaetano Rummo
Benevento (BN)
Policlinico – S.Orsola Malpighi
Bologna (BO)
Ospedale Centrale
Bolzano (BZ)
Spedali Civili di Brescia – Ospedale dei Bambini
Brescia (BS)
Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”
Catania (CT)
Azienda Ospedaliero Universitaria Catanzaro- Policlinico Germaneto
Catanzaro (CZ)
Ospedale Policlinico SS. Annunziata
Chieti (CH)
Polo Regionale IRCCS “E. Medea”
Conegliano (TV)
Arcispedale S.Anna
Ferrara (FE)
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Firenze (FI)
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Genova (GE)
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Genova (GE)
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La Spezia (SP)
Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino”
Messina (ME)
Ospedale Maggiore Policlinico
Milano (MI)
Istituto Neurologico Carlo Besta
Milano (MI)
Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena
Modena (MO)
Ospedale San Gerardo
Monza (MB)
AOU  Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”
Napoli (NA)
Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”
Napoli (NA)
Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “A. Cardarelli”
Napoli (NA)
Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon”
Napoli (NA)
Azienda Ospedale Università di Padova
Padova (PD)
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Palermo (PA)
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Palermo (PA)
Ospedale Maggiore
Parma (PR)
Azienda Ospedaliera di Perugia
Perugia (PG)
Ospedali Riuniti di Reggio Calabria
Reggio di Calabria (RC)
Arcispedale S. Maria Nuova
Reggio nell’Emilia (RE)
Policlinico Umberto I
Roma (RM)
Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore
Roma (RM)
Ospedale Pediatrico Bambino Gesù
Roma (RM)
Ospedale Sant’Anna
San Fermo della Battaglia (CO)
Azienda Ospedaliera Universitaria Sassari
Sassari (SS)
Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta
Torino (TO)
Presidio Ospedaliero “Santa Chiara”
Trento (TN)
Polo Ospedaliero Ca’ Foncello
Treviso (TV)
IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo
Trieste (TS)
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Troina (EN)
Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”
Udine (UD)
Ospedale Polo Riabilitativo Provinciale
Verona (VR)
Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata
Verona (VR)
Ospedale San Bortolo di Vicenza
Vicenza (VI)

A causa della sua rarità, le informazioni disponibili sono limitate e la gestione si concentra principalmente sul trattamento dei sintomi.

Farmaci specifici

Non esistono farmaci specifici per la Sindrome di Goodman. Tuttavia, alcuni farmaci possono essere utilizzati per gestire i sintomi o le complicazioni associate alla malattia.

    • Analgesici: Per il dolore associato alle malformazioni scheletriche o agli interventi chirurgici.
    • Antibiotici: Per trattare eventuali infezioni.
    • Farmaci antiepilettici: Se il paziente presenta convulsioni.

È fondamentale che la terapia farmacologica sia personalizzata in base alle esigenze del singolo paziente e monitorata attentamente da un medico specialista.

Altri trattamenti

Il trattamento della Sindrome di Goodman è multidisciplinare e spesso richiede l’intervento di diverse figure professionali, tra cui:

    • Chirurgia: La chirurgia può essere necessaria per correggere le craniosinostosi, la sindattilia e altre anomalie scheletriche.
      • La cranioplastica viene eseguita per correggere la forma del cranio e permettere al cervello di svilupparsi correttamente.
      • La separazione chirurgica delle dita può migliorare la funzionalità della mano.
    • Fisioterapia: Per migliorare la mobilità articolare, la forza muscolare e la coordinazione.
    • Terapia occupazionale: Per sviluppare le capacità di svolgere le attività quotidiane e migliorare l’autonomia.
    • Logopedia: Per affrontare eventuali difficoltà di linguaggio o di comunicazione.
    • Supporto psicologico: Per aiutare il paziente e la famiglia a gestire l’impatto emotivo della malattia.
Gestione della malattia

La gestione della Sindrome di Goodman richiede un approccio olistico che tenga conto delle diverse esigenze del paziente.

    • Diagnosi precoce: Una diagnosi precoce è fondamentale per iniziare tempestivamente il trattamento e migliorare la prognosi.
    • Follow-up regolare: Controlli medici periodici sono necessari per monitorare la crescita e lo sviluppo del paziente, e per individuare eventuali complicazioni.
    • Supporto familiare: Il supporto familiare è essenziale per affrontare le sfide della malattia. I gruppi di supporto e le associazioni di pazienti possono offrire un valido aiuto.