SINDROME DI FINE-LUBINSKY

MALFORMAZIONI CONGENITE, CROMOSOMOPATIE E SINDROMI GENETICHE

NOTE INFORMATIVE
  

La Sindrome di Fine-Lubinsky è una malattia genetica rara caratterizzata da una serie di anomalie congenite. E’ una malattia rara multisistemica che colpisce principalmente lo sviluppo psicomotorio, craniofacciale e uditivo.

È caratterizzata da una combinazione di ritardo psicomotorio, brachicefalia (testa corta) con viso piatto, naso piccolo, palatoschisi (fenditura del palato), cataratta, sordità, scroto ipoplastico (sottosviluppato) e anomalie delle dita.

Epidemiologia

La Sindrome di Fine-Lubinsky è estremamente rara. Sono stati descritti meno di 10 casi in letteratura medica da quando è stata identificata per la prima volta da Fine e Lubinsky nel 1974. Data la sua rarità, non sono disponibili dati precisi sull’incidenza e la prevalenza della sindrome. Si ritiene che la malattia colpisca entrambi i sessi in egual misura.

Eziologia e Genetica

La causa esatta della Sindrome di Fine-Lubinsky è attualmente sconosciuta. Si presume che la malattia abbia una base genetica, probabilmente autosomica recessiva, il che significa che entrambi i genitori devono essere portatori del gene difettoso per trasmetterlo al figlio. Tuttavia, il gene specifico responsabile non è stato ancora identificato. Sono necessarie ulteriori ricerche per comprendere appieno l’eziologia e la genetica di questa sindrome.

Patogenesi

La patogenesi della Sindrome di Fine-Lubinsky non è completamente compresa. Si ipotizza che il difetto genetico sottostante interferisca con il normale sviluppo embrionale, in particolare durante le prime fasi di formazione del cranio, del viso, delle orecchie e degli arti. Questa interferenza potrebbe portare alle anomalie caratteristiche osservate nella sindrome.

Manifestazioni Cliniche

Le manifestazioni cliniche della Sindrome di Fine-Lubinsky sono variabili e possono differire da un individuo all’altro. Le caratteristiche più comuni includono:

    • Ritardo psicomotorio: I bambini con Sindrome di Fine-Lubinsky presentano un ritardo nello sviluppo delle capacità motorie e cognitive.
    • Brachicefalia: La testa è più corta del normale, con una fronte piatta e un viso appiattito.
    • Anomalie facciali: Il naso è piccolo e piatto, gli occhi possono essere distanti tra loro (ipertelorismo) e può essere presente palatoschisi.
    • Sordità: La sordità neurosensoriale è una caratteristica comune della sindrome.
    • Cataratta: Opacizzazione del cristallino dell’occhio, che può causare problemi di vista.
    • Anomalie degli arti: Possono essere presenti anomalie delle dita delle mani e dei piedi, come clinodattilia (curvatura delle dita) o brachidattilia (dita corte).
    • Scroto ipoplastico: Nei maschi, lo scroto può essere sottosviluppato.
Procedimenti Diagnostici

La diagnosi della Sindrome di Fine-Lubinsky si basa principalmente sulla valutazione clinica delle caratteristiche fisiche e dello sviluppo del paziente. Non esiste un test specifico per la diagnosi. I seguenti esami possono essere utili per confermare la diagnosi e valutare le complicazioni:

    • Esame obiettivo: Valutazione delle caratteristiche fisiche, come la forma del cranio, del viso e degli arti.
    • Test audiometrici: Per valutare la presenza e il grado di sordità.
    • Esame oftalmologico: Per identificare la presenza di cataratta o altre anomalie oculari.
    • Radiografie: Per valutare eventuali anomalie scheletriche.
    • Test genetici: Sebbene il gene responsabile non sia ancora noto, i test genetici possono essere utili per escludere altre sindromi con caratteristiche simili.
Prognosi

La prognosi della Sindrome di Fine-Lubinsky è variabile e dipende dalla gravità delle manifestazioni cliniche. Il ritardo psicomotorio e la sordità possono influenzare significativamente la qualità della vita del paziente.

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Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona
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Aosta (AO)
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Benevento (BN)
Policlinico – S.Orsola Malpighi
Bologna (BO)
Ospedale Centrale 
Bolzano (BZ)
Ospedale Binaghi
Cagliari (CA)
Azienda Ospedaliera G. Brotzu
Cagliari (CA)
Azienda Ospedaliero-Universitaria di Cagliari
Cagliari (CA)
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Catania (CT)
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Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino”
Messina (ME)
Ospedale Maggiore Policlinico
Milano (MI)
Ospedale San Gerardo
Monza (MB)
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Napoli (NA)
Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”
Napoli (NA)
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Napoli (NA)
Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon”
Napoli (NA)
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Padova (PD)
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Padova (PD)
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Palermo (PA)
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Perugia (PG)
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Roma (RM)
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Roma (RM)
Ospedale Pediatrico Bambino Gesù
Roma (RM)
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San Fermo della Battaglia (CO)
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Sassari (SS)
Azienda Ospedaliera Universitaria Siena
Siena (SI)
Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta
Torino (TO)
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Trento (TN)
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Treviso (TV)
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Trieste (TS)
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Udine (UD)
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Verona (VR)
Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata
Verona (VR)
Ospedale San Bortolo di Vicenza
Vicenza (VI)

Purtroppo, essendo una condizione molto rara con meno di 10 casi descritti in letteratura, non esistono trattamenti specifici o cure definitive. La gestione della sindrome di Fine-Lubinsky si concentra principalmente sul trattamento dei sintomi e sul miglioramento della qualità della vita del paziente.

Farmaci Specifici

Al momento, non ci sono farmaci specificamente indicati per la sindrome di Fine-Lubinsky. Tuttavia, a seconda dei sintomi presentati dal paziente, possono essere prescritti farmaci per gestire le diverse problematiche:

    • Anticonvulsivanti: Se il paziente presenta convulsioni.
    • Farmaci per il controllo del dolore: In caso di malformazioni o disagio fisico.
    • Aiuti per l’udito: Se è presente sordità.
    • Farmaci per il trattamento della cataratta: Se necessario.

È fondamentale che la terapia farmacologica sia personalizzata e monitorata attentamente da un medico specialista.

Altri Trattamenti

Oltre alla terapia farmacologica, altri trattamenti possono essere utili per gestire i sintomi e migliorare la qualità della vita del paziente:

    • Interventi chirurgici: Possono essere necessari per correggere alcune malformazioni fisiche, come la palatoschisi.
    • Fisioterapia: Per migliorare la mobilità e la forza muscolare.
    • Logopedia: Per aiutare lo sviluppo del linguaggio e della comunicazione.
    • Terapia occupazionale: Per sviluppare le capacità di autonomia e di vita quotidiana.
    • Sostegno psicologico: Per il paziente e la sua famiglia.
Gestione della Malattia

La gestione della sindrome di Fine-Lubinsky richiede un approccio multidisciplinare che coinvolge diversi specialisti, tra cui:

    • Genetista: Per la diagnosi e la consulenza genetica.
    • Pediatra: Per il monitoraggio della crescita e dello sviluppo.
    • Neurologo: Per la gestione di eventuali problemi neurologici.
    • Chirurgo: Per eventuali interventi correttivi.
    • Fisioterapista: Per la riabilitazione motoria.
    • Logopedista: Per la terapia del linguaggio.