SINDROME DI DUBOWITZ

MALFORMAZIONI CONGENITE, CROMOSOMOPATIE E SINDROMI GENETICHE

NOTE INFORMATIVE
  

La sindrome di Dubowitz è una malattia genetica rara caratterizzata da ritardo della crescita, microcefalia, ritardo mentale di grado variabile e facies caratteristica.

Descritta per la prima volta nel 1965, questa sindrome presenta una vasta gamma di manifestazioni cliniche, rendendo la diagnosi talvolta complessa.

Epidemiologia

La sindrome di Dubowitz è una malattia molto rara, con un’incidenza stimata di 1 caso ogni 100.000 nati vivi. Ad oggi, sono stati descritti circa 200 casi in letteratura medica. Non sembra esserci una predilezione di sesso o etnia.

Eziologia e Genetica

La causa esatta della sindrome di Dubowitz è ancora sconosciuta. Si ritiene che la malattia abbia una trasmissione autosomica recessiva, il che significa che entrambi i genitori devono essere portatori del gene difettoso per trasmettere la malattia al figlio. Tuttavia, non sono stati ancora identificati con certezza i geni responsabili. Studi recenti suggeriscono un possibile coinvolgimento di geni implicati nella riparazione del DNA e nel controllo del ciclo cellulare.

Patogenesi

La patogenesi della sindrome di Dubowitz non è completamente compresa. Si ipotizza che i difetti genetici sottostanti causino un’alterazione dei processi di sviluppo embrionale, con conseguenti anomalie multiple a carico di diversi organi e apparati.

Manifestazioni Cliniche

Le manifestazioni cliniche della sindrome di Dubowitz sono molto variabili da individuo a individuo. Oltre alle caratteristiche principali già menzionate, possono essere presenti:

    • Anomalie scheletriche: clinodattilia, brachidattilia, sindattilia.
    • Anomalie genitali: ipospadia nei maschi, clitoromegalia nelle femmine.
    • Anomalie cardiache: difetti del setto interatriale o interventricolare.
    • Anomalie renali: rene a ferro di cavallo, agenesia renale.
    • Anomalie gastrointestinali: malrotazione intestinale, atresia esofagea.
    • Neoplasie: aumentato rischio di leucemia e neuroblastoma.
Procedimenti Diagnostici

La diagnosi di sindrome di Dubowitz si basa principalmente sull’osservazione clinica delle caratteristiche tipiche. Non esiste un test diagnostico specifico. Tuttavia, possono essere utili alcuni esami per escludere altre condizioni e valutare le complicanze:

    • Analisi cromosomica: per escludere anomalie cromosomiche.
    • Risonanza magnetica cerebrale: per valutare la presenza di malformazioni cerebrali.
    • Ecocardiografia: per valutare la presenza di anomalie cardiache.
    • Esami immunologici: per valutare la funzione del sistema immunitario.
Prognosi

La prognosi della sindrome di Dubowitz è variabile e dipende dalla gravità delle manifestazioni cliniche. Il ritardo mentale e le complicanze mediche possono influenzare significativamente la qualità della vita. L’aspettativa di vita può essere ridotta, soprattutto in presenza di gravi malformazioni o neoplasie.

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Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona
Ancona (AN)
Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta
Aosta (AO)
Azienda Ospedaliera S.G. Moscati
Avellino (AV)
Azienda Ospedaliero – Universitaria Consorziale Policlinico di Bari
Bari (BA)
Azienda Ospedaliera Gaetano Rummo
Benevento (BN)
Policlinico – S.Orsola Malpighi
Bologna (BO)
Ospedale Centrale
Bolzano (BZ)
Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”
Catania (CT)
Azienda Ospedaliero Universitaria Catanzaro- Policlinico Germaneto
Catanzaro (CZ)
Polo Regionale IRCCS “E. Medea”
Conegliano (TV)
Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer
Firenze (FI)
Istituto Giannina Gaslini
Genova (GE)
Ospedale Policlinico San Martino
Genova (GE)
Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino”
Messina (ME)
Istituto Neurologico Carlo Besta
Milano (MI)
Ospedale San Gerardo
Monza (MB)
AOU  Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”
Napoli (NA)
Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”
Napoli (NA)
Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “A. Cardarelli”
Napoli (NA)
Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon”
Napoli (NA)
Azienda Ospedale Università di Padova
Padova (PD)
Istituto Oncologico Veneto
Padova (PD)
Policlinico Paolo Giaccone
Palermo (PA)
Ospedali riuniti Villa Sofia- Cervello
Palermo (PA)
Ospedale Maggiore
Parma (PR)
Policlinico San Matteo
Pavia (PV)
Azienda Ospedaliera di Perugia
Perugia (PG)
Azienda Ospedaliera Regionale San Carlo
Potenza (PZ)
Arcispedale S. Maria Nuova
Reggio nell’Emilia (RE)
Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore
Roma (RM)
Ospedale Pediatrico Bambino Gesù
Roma (RM)
Azienda Ospedaliera Universitaria OO.RR “San Giovanni di Dio Ruggi d’Aragona”
Salerno (SA)
Casa Sollievo della Sofferenza
San Giovanni Rotondo (FG)
Azienda Ospedaliera Universitaria Siena
Siena (SI)
Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta
Torino (TO)
Presidio Ospedaliero “Santa Chiara”
Trento (TN)
Polo Ospedaliero Ca’ Foncello
Treviso (TV)
IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo
Trieste (TS)
Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”
Udine (UD)
Ospedale Polo Riabilitativo Provinciale
Verona (VR)
Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata
Verona (VR)
Ospedale San Bortolo di Vicenza
Vicenza (VI)

Data la sua rarità e la variabilità delle manifestazioni cliniche, la gestione richiede un approccio multidisciplinare che coinvolge diversi specialisti e si concentra sul trattamento sintomatico e sul supporto.

Farmaci Specifici

Non esiste un trattamento farmacologico specifico per la Sindrome di Dubowitz. L’approccio terapeutico si concentra sulla gestione delle singole manifestazioni cliniche.

    • Deficit immunitari: Infezioni ricorrenti possono richiedere l’uso di antibiotici o di immunoglobuline per via endovenosa.
    • Eczema: Creme idratanti, corticosteroidi topici e antistaminici possono essere utilizzati per alleviare i sintomi cutanei.
    • Ritardo della crescita: L’ormone della crescita può essere considerato in alcuni casi per migliorare la crescita staturale.
    • Disturbi ematologici: In caso di anemia o di altre anomalie del sangue, possono essere necessarie trasfusioni o altri trattamenti specifici.
    • Neoplasie: La predisposizione a tumori, come il neuroblastoma, richiede un attento monitoraggio e un intervento tempestivo in caso di diagnosi.
Altri Trattamenti

Oltre alla terapia farmacologica, altri interventi possono contribuire a migliorare la qualità di vita dei pazienti con Sindrome di Dubowitz:

    • Terapia occupazionale: Aiuta a sviluppare le capacità motorie, cognitive e di autonomia.
    • Logopedia: Supporta lo sviluppo del linguaggio e della comunicazione.
    • Psicoterapia: Offre supporto emotivo e strategie di coping per affrontare le sfide della malattia.
    • Interventi educativi: Programmi individualizzati possono favorire l’apprendimento e l’integrazione scolastica.
    • Supporto nutrizionale: Una dieta equilibrata è fondamentale per favorire la crescita e prevenire complicanze.
Gestione della Malattia

La gestione della Sindrome di Dubowitz richiede un approccio olistico che coinvolge diversi specialisti:

  • Medico genetista: Fornisce la diagnosi, la consulenza genetica e coordina il piano di cura.
  • Pediatra: Monitora la crescita e lo sviluppo del bambino e gestisce le problematiche di salute generali.
  • Immunologo: Valuta e tratta i deficit immunitari.
  • Dermatologo: Gestisce l’eczema e altre problematiche cutanee.
  • Ematologo: Monitora e tratta le anomalie del sangue.
  • Oncologo: Interviene in caso di neoplasie.
  • Neurologo: Valuta e gestisce eventuali disturbi neurologici.