NOTE INFORMATIVE SU QUESTA MALATTIA
La Sindrome di DiGeorge anche conosciuta come sindrome da delezione 22q11.2, è una condizione congenita causata da una microdelezione nel braccio lungo del cromosoma 22 (22q11.2).
Questa delezione porta a un’anomalia nello sviluppo di alcune strutture embrionali derivate dalle tasche faringee, con conseguente immunodeficienza, ipoparatiroidismo e difetti cardiaci.
Epidemiologia:
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- Incidenza: circa 1 su 4.000 nati vivi
- Prevalenza: stimata in 1 su 2.000-4.000 individui
- Distribuzione: uguale tra maschi e femmine
- Etnia: colpisce tutte le etnie
Eziologia e Genetica:
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- Causa: delezione di una porzione del cromosoma 22 in posizione q11.2
- Tipo di delezione: nella maggior parte dei casi, la delezione è di circa 3 Mb e include circa 30 geni.
- Ereditarietà: circa il 90% dei casi sono sporadici (non ereditati), mentre il 10% sono ereditati da un genitore affetto.
- Gene chiave: TBX1, un gene coinvolto nello sviluppo del cuore, delle paratiroidi, del timo e della facies.
Patogenesi:
La delezione del cromosoma 22 causa un’alterazione nello sviluppo delle cellule della cresta neurale, che contribuiscono alla formazione di diverse strutture corporee, tra cui:
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- Timo: responsabile della maturazione dei linfociti T, fondamentali per l’immunità cellulo-mediata.
- Paratiroidi: ghiandole che regolano il metabolismo del calcio.
- Cuore e grandi vasi: possono presentare difetti congeniti.
- Craniofacciale: può causare anomalie del viso, come palatoschisi, impianto basso delle orecchie e micrognazia.
Manifestazioni Cliniche:
I sintomi della Sindrome di DiGeorge sono molto variabili e dipendono dalla gravità della delezione e dalle strutture coinvolte. Alcuni dei sintomi più comuni includono:
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- Immunodeficienza: dovuta all’ipoplasia o aplasia del timo, con conseguente ridotta produzione di linfociti T. Questo aumenta la suscettibilità alle infezioni, in particolare quelle opportunistiche.
- Ipoparatiroidismo: causato dall’assenza o dal malfunzionamento delle paratiroidi, con conseguente ipocalcemia (bassi livelli di calcio nel sangue). I sintomi includono tetania, convulsioni e aritmie cardiache.
- Difetti cardiaci congeniti: sono frequenti e possono variare da lievi a gravi. I più comuni includono difetti del setto ventricolare, tetralogia di Fallot e arco aortico interrotto.
- Anomalie craniofacciali: possono includere palatoschisi, impianto basso delle orecchie, micrognazia (mandibola piccola), ipertelorismo (occhi distanti) e filtro nasale corto.
- Ritardo dello sviluppo: può essere presente un ritardo nello sviluppo psicomotorio, difficoltà di apprendimento e problemi comportamentali.
- Altri sintomi: possono includere problemi renali, uditivi, gastrointestinali e scheletrici.
Procedimenti Diagnostici:
La diagnosi di Sindrome di DiGeorge si basa su:
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- Esame obiettivo: valutazione dei segni clinici caratteristici.
- Analisi del sangue: emocromo con formula leucocitaria, dosaggio del calcio e del paratormone.
- Ecocardiogramma: per valutare la presenza di difetti cardiaci.
- Test genetici: il test di riferimento è l’ibridazione in situ fluorescente (FISH) o la comparative genomic hybridization (CGH array) per identificare la delezione del cromosoma 22q11.2.
Prognosi:
La prognosi della Sindrome di DiGeorge è variabile e dipende dalla gravità dei sintomi.
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- Immunodeficienza: può essere trattata con trapianto di timo o terapia con immunoglobuline.
- Ipoparatiroidismo: è gestito con supplementi di calcio e vitamina D.
- Difetti cardiaci: possono richiedere un intervento chirurgico.
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TRATTAMENTO E GESTIONE DI QUESTA MALATTIA
Poiché la Sindrome di DiGeorge può manifestarsi in modo diverso in ogni individuo, il trattamento e la gestione sono personalizzati in base alle esigenze specifiche del paziente.
Farmaci Specifici
Non esiste un farmaco specifico per curare la Sindrome di DiGeorge, ma diversi farmaci possono essere utilizzati per gestire le complicanze associate alla malattia:
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- Integratori di calcio e vitamina D: Per trattare l’ipocalcemia, una condizione comune nella Sindrome di DiGeorge causata da problemi alle ghiandole paratiroidi.
- Antibiotici: Per prevenire e trattare le infezioni, soprattutto nei pazienti con un sistema immunitario indebolito.
- Farmaci per il cuore: Per trattare eventuali difetti cardiaci, come ipertensione polmonare o difetti del setto.
- Farmaci psicotropi: Per gestire problemi di salute mentale come ansia, depressione o disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD).
Altri Trattamenti
Oltre ai farmaci, altri trattamenti possono essere necessari per gestire le diverse complicanze della Sindrome di DiGeorge:
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- Chirurgia: Per correggere difetti cardiaci o anomalie del palato.
- Logopedia: Per aiutare i bambini con problemi di linguaggio causati da anomalie del palato o difficoltà di apprendimento.
- Terapia occupazionale: Per aiutare i bambini a sviluppare le capacità motorie e di vita quotidiana.
- Fisioterapia: Per migliorare la forza muscolare e la coordinazione.
- Supporto psicologico: Per aiutare i pazienti e le loro famiglie a gestire le sfide emotive e sociali associate alla Sindrome di DiGeorge.
- Trapianto di timo: In alcuni casi di grave immunodeficienza, può essere considerato il trapianto di tessuto timico per aiutare a sviluppare il sistema immunitario.
Gestione della Malattia
La gestione della Sindrome di DiGeorge richiede un approccio multidisciplinare che coinvolge diversi specialisti, tra cui:
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- Genetista: Per la diagnosi e la consulenza genetica.
- Cardiologo: Per la gestione di eventuali problemi cardiaci.
- Immunologo: Per la valutazione e il trattamento di problemi del sistema immunitario.
- Endocrinologo: Per la gestione dell’ipocalcemia e di altri problemi ormonali.
- Chirurgo: Per eventuali interventi chirurgici.
- Logopedista: Per la valutazione e il trattamento di problemi di linguaggio.