SINDROME DI DEJERINE-SOTTAS

MALATTIE DEL SISTEMA NERVOSO CENTRALE E PERIFERICO

NOTE INFORMATIVE
  

La Sindrome di Dejerine-Sottas (DS), nota anche come neuropatia interstiziale ipertrofica, è una neuropatia ereditaria rara che colpisce il sistema nervoso periferico.

Caratterizzata da una demielinizzazione grave e precoce, la DS provoca debolezza muscolare progressiva, perdita di sensibilità e deformità, con un impatto significativo sulla qualità della vita dei pazienti e una progressione rapida dei sintomi.

Epidemiologia

La DS è una malattia molto rara, con una prevalenza stimata di 2-5 casi per 100.000 persone. Non sembra esserci una predisposizione geografica o etnica specifica.

Eziologia e Genetica

La DS è causata da mutazioni in geni che codificano per proteine coinvolte nella formazione e nel mantenimento della mielina, la guaina protettiva che avvolge le fibre nervose. Le mutazioni più comuni si trovano nei geni:

    • PMP22: codifica per la proteina mielinica periferica 22
    • MPZ: codifica per la proteina zero della mielina
    • EGR2: codifica per il fattore di trascrizione early growth response 2
    • PRX: codifica per la periaxina

Queste mutazioni sono ereditate con modalità autosomica dominante, il che significa che una singola copia del gene mutato è sufficiente per causare la malattia.

Patogenesi

Le mutazioni genetiche responsabili della DS interferiscono con la produzione o la funzione delle proteine della mielina, portando a una demielinizzazione grave e precoce. La perdita della mielina compromette la conduzione degli impulsi nervosi, causando debolezza muscolare, perdita di sensibilità e altri sintomi neurologici.

Manifestazioni Cliniche

I sintomi della DS si manifestano tipicamente nell’infanzia, spesso prima dei 2 anni di età. I principali segni clinici includono:

    • Debolezza muscolare progressiva: inizialmente interessa i piedi e le gambe, poi si estende alle mani e alle braccia
    • Ritardo dello sviluppo motorio: difficoltà a camminare, correre e salire le scale
    • Perdita di sensibilità: intorpidimento, formicolio e dolore agli arti
    • Areflessia: assenza di riflessi tendinei
    • Deformità del piede: piede cavo, dita a martello
    • Ipotrofia muscolare: riduzione del volume dei muscoli
    • Difficoltà respiratorie: in alcuni casi gravi
Procedimenti Diagnostici

La diagnosi di DS si basa su una combinazione di:

    • Esame clinico: valutazione dei sintomi e dei segni neurologici
    • Elettromiografia (EMG): misura la velocità di conduzione nervosa, che è significativamente ridotta nella DS
    • Biopsia del nervo: esame microscopico di un frammento di nervo per valutare la presenza di demielinizzazione
    • Test genetici: identificazione delle mutazioni nei geni responsabili della DS
Prognosi

La DS è una malattia progressiva e invalidante. La velocità di progressione e la gravità dei sintomi possono variare da persona a persona. Non esiste una cura definitiva per la DS, ma le terapie di supporto possono aiutare a gestire i sintomi e migliorare la qualità della vita dei pazienti.

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Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona
Ancona (AN)
Ospedale Civile “Lorenzo Bonomo”
Andria (BT)
Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta
Aosta (AO)
Azienda Ospedaliera S.G. Moscati
Avellino (AV)
Azienda Ospedaliero – Universitaria Consorziale Policlinico di Bari
Bari (BA)
Azienda Ospedaliera Gaetano Rummo
Benevento (BN)
Policlinico – S.Orsola Malpighi
Bologna (BO)
Ospedale Centrale
Bolzano (BZ)
IRCCS Eugenio Medea – Associazione La Nostra Famiglia
Bosisio Parini (LC)
Presidio Riabilitativo Multifunzionale Don Primo Mazzolari
Bozzolo (MN)
Centro Clinico NeMO – Fondazione Serena ONLUS 
Brescia (BS)
Spedali Civili di Brescia – Ospedale dei Bambini
Brescia (BS)
I.R.C.C.S. “Eugenio Medea”
Brindisi (BR)
Presidio Ospedaliero “Di Summa – Perrino”
Brindisi (BR)
Ospedale Binaghi
Cagliari (CA)
Azienda Ospedaliera G. Brotzu
Cagliari (CA)
Azienda Ospedaliero-Universitaria di Cagliari
Cagliari (CA)
Azienda Ospedaliera di Caserta “Sant’Anna e San Sebastiano”
Caserta (CE)
Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”
Catania (CT)
Azienda Ospedaliero Universitaria Catanzaro- Policlinico Germaneto
Catanzaro (CZ)
Ospedale M. Bufalini
Cesena (FC)
Ospedale Policlinico SS. Annunziata
Chieti (CH)
Polo Regionale IRCCS “E. Medea”
Conegliano (TV)
Presidio Ospedaliero “ANNUNZIATA”
Cosenza (CS)
Arcispedale S.Anna
Ferrara (FE)
Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi
Firenze (FI)
Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer
Firenze (FI)
Istituto Giannina Gaslini
Genova (GE)
Ospedale Policlinico San Martino
Genova (GE)
Ospedale di Imperia
Imperia (IM)
Presidio Ospedaliero del Levante Ligure – “Ospedale S.Andrea”
La Spezia (SP)
Ospedale “Vito Fazzi”
Lecce (LE)
Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino”
Messina (ME)
Centro Clinico Nemo – Fondazione Serena Onlus
Milano (MI)
Ospedale Maggiore Policlinico
Milano (MI)
Istituto Neurologico Carlo Besta
Milano (MI)
Ospedale San Raffaele
Milano (MI)
Ospedale Niguarda
Milano (MI)
Ospedale S. Paolo
Milano (MI)
Ospedale S.Agostino Estense di Baggiovara
Modena (MO)
Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena
Modena (MO)
AOU  Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”
Napoli (NA)
Azienda Ospedaliera Specialistica “Dei Colli”
Napoli (NA)
Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”
Napoli (NA)
Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “A. Cardarelli”
Napoli (NA)
Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon”
Napoli (NA)
Ospedale “San Francesco” di Nuoro
Nuoro (NU)
Azienda Ospedale Università di Padova
Padova (PD)
Ospedale Maggiore
Parma (PR)
Istituto Neurologico Nazionale a Carattere Scientifico “Fondazione Mondino”
Pavia (PV)
Azienda Ospedaliera di Perugia
Perugia (PG)
Ospedale Santa Corona
Pietra Ligure (SV)
Ospedale Santa Chiara
Pisa (PI)
IRCCS Stella Maris Pisa
Pisa (PI)
Presidio Ospedaliero di Pordenone
Pordenone (PN)
Istituto Neurologico Mediterraneo
Pozzilli (IS)
Ospedali Riuniti di Reggio Calabria
Reggio di Calabria (RC)
Arcispedale S. Maria Nuova
Reggio nell’Emilia (RE)
Azienda Ospedaliero – Universitaria Sant’Andrea
Roma (RM)
Ospedale San Filippo Neri
Roma (RM)
Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini
Roma (RM)
Policlinico Umberto I
Roma (RM)
Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore
Roma (RM)
Ospedale Pediatrico Bambino Gesù
Roma (RM)
Policlinico Tor Vergata
Roma (RM)
Azienda Ospedaliera Universitaria OO.RR “San Giovanni di Dio Ruggi d’Aragona”
Salerno (SA)
Casa Sollievo della Sofferenza
San Giovanni Rotondo (FG)
Azienda Ospedaliera Universitaria Sassari
Sassari (SS)
Ospedale San Paolo
Savona (SV)
Azienda Ospedaliera Universitaria Siena
Siena (SI)
Presidio Ospedaliero “G. Mazzini”
Teramo (TE)
Azienda Ospedaliera S.Maria di Terni
Terni (TR)
Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta
Torino (TO)
Presidio Ospedaliero “Santa Chiara”
Trento (TN)
Polo Ospedaliero Ca’ Foncello
Treviso (TV)
Pia Fondazione di Culto e Religione “Cardinale Giovanni Panico”
Tricase (LE)
IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo
Trieste (TS)
Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Associazione Oasi Maria SS. ONLUS
Troina (EN)
Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”
Udine (UD)
IRCCS San Camillo
Venezia (VE)
Ospedale Polo Riabilitativo Provinciale
Verona (VR)
Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata
Verona (VR)
Ospedale San Bortolo di Vicenza
Vicenza (VI)

Purtroppo, non esiste una cura specifica per la DS. La gestione della malattia si concentra sul rallentamento della progressione, sull’alleviare i sintomi e sul migliorare la qualità della vita del paziente.

Farmaci specifici

Al momento, non ci sono farmaci specificamente approvati per il trattamento della DS. Tuttavia, alcuni farmaci possono essere utilizzati per gestire i sintomi o le complicanze associate:

    • Anticonvulsivanti: come gabapentin o pregabalin, per il dolore neuropatico.
    • Antidepressivi: come amitriptilina o duloxetina, per il dolore neuropatico e la depressione, che può essere un problema comune nelle malattie croniche.
    • Corticosteroidi: in alcuni casi, per ridurre l’infiammazione. Tuttavia, il loro uso a lungo termine nella DS è controverso a causa dei potenziali effetti collaterali.

È fondamentale sottolineare che l’efficacia di questi farmaci nella DS può variare da persona a persona. La prescrizione e il monitoraggio devono essere effettuati da un medico specialista.

Altri trattamenti

Oltre ai farmaci, diverse terapie non farmacologiche possono essere utili nella gestione della DS:

    • Fisioterapia: esercizi mirati per mantenere la forza muscolare, la flessibilità e l’equilibrio, prevenire le contratture e migliorare la mobilità.
    • Terapia occupazionale: per adattare l’ambiente domestico e lavorativo alle esigenze del paziente, fornendo ausili per la vita quotidiana e promuovendo l’indipendenza.
    • Logopedia: se la debolezza muscolare interessa i muscoli facciali e della gola, causando difficoltà di linguaggio o deglutizione.
    • Supporto psicologico: per affrontare l’impatto emotivo e sociale della malattia, sia per il paziente che per la sua famiglia.
    • Chirurgia: in alcuni casi, per correggere deformità del piede o della colonna vertebrale.
Gestione della malattia

La gestione della DS richiede un approccio multidisciplinare che coinvolge diversi specialisti: neurologo, genetista, fisioterapista, terapista occupazionale, logopedista, psicologo, ortopedico, ecc.

Ecco alcuni punti chiave per una gestione efficace della DS:

    • Diagnosi precoce: una diagnosi tempestiva è fondamentale per iniziare il trattamento e rallentare la progressione della malattia.
    • Monitoraggio regolare: visite mediche periodiche per valutare l’evoluzione della malattia, adattare il trattamento e gestire le complicanze.
    • Stile di vita sano: una dieta equilibrata, l’esercizio fisico regolare (compatibilmente con le capacità del paziente) e l’astensione dal fumo e dall’alcol possono contribuire a mantenere una buona salute generale e rallentare la progressione della malattia.
    • Supporto sociale: il supporto della famiglia, degli amici e dei gruppi di sostegno è fondamentale per affrontare le sfide della DS.