SINDROME DI DANDY-WALKER

MALFORMAZIONI CONGENITE, CROMOSOMOPATIE E SINDROMI GENETICHE

NOTE INFORMATIVE
  

La Sindrome di Dandy-Walker (SDW) è una rara malformazione congenita del cervello che colpisce lo sviluppo del cervelletto e del quarto ventricolo.

Si caratterizza per una triade di anomalie:

    • Ipoplasia del verme cerebellare: Il verme è la porzione centrale del cervelletto, responsabile del coordinamento dei movimenti e dell’equilibrio. In SDW, il verme è parzialmente o completamente assente, o si presenta in una posizione anomala.
    • Dilatazione cistica del quarto ventricolo: Il quarto ventricolo è uno spazio pieno di liquido cerebrospinale situato nel tronco encefalico. In SDW, questo ventricolo è allargato e può formare una cisti.
    • Aumento delle dimensioni della fossa cranica posteriore: La fossa cranica posteriore è la parte del cranio che contiene il cervelletto. In SDW, questa fossa è più grande del normale.
Epidemiologia

La SDW è una condizione rara, con un’incidenza stimata di circa 1 caso ogni 25.000-30.000 nati vivi. Colpisce in egual misura maschi e femmine.

Eziologia e Genetica

La causa esatta della SDW è sconosciuta, ma si ritiene che sia il risultato di una combinazione di fattori genetici e ambientali.

    • Fattori genetici: Sono state identificate diverse anomalie cromosomiche associate alla SDW, tra cui trisomia 18, trisomia 13 e trisomia 9. Inoltre, mutazioni in alcuni geni, come FOXC1 e ZIC1, sono state implicate nello sviluppo della SDW.
    • Fattori ambientali: L’esposizione a infezioni virali (come la rosolia) o a sostanze tossiche (come l’alcol) durante la gravidanza può aumentare il rischio di SDW.
Patogenesi

La SDW si sviluppa durante le prime settimane di gestazione, quando il cervello è in fase di formazione. Si ritiene che l’anomalia primaria sia un difetto nello sviluppo del verme cerebellare, che a sua volta causa la dilatazione del quarto ventricolo e l’allargamento della fossa cranica posteriore.

Manifestazioni Cliniche

Le manifestazioni cliniche della SDW sono variabili e dipendono dalla gravità della malformazione. I sintomi possono includere:

    • Ritardo nello sviluppo: Ritardo nell’acquisizione delle tappe fondamentali dello sviluppo, come il controllo della testa, la posizione seduta, la deambulazione e il linguaggio.
    • Problemi di coordinazione e di equilibrio: Atassia (mancanza di coordinazione dei movimenti), difficoltà a camminare, instabilità posturale.
    • Aumento della circonferenza cranica: Macrocefalia, dovuta all’accumulo di liquido cerebrospinale nel cervello (idrocefalo).
    • Segni neurologici: Nistagmo (movimenti oculari involontari), spasticità (aumento del tono muscolare), convulsioni.
    • Problemi di vista e udito: Strabismo, nistagmo, perdita dell’udito.
    • Difetti cardiaci e renali: In alcuni casi, la SDW può essere associata a malformazioni cardiache o renali.
Procedimenti Diagnostici

La diagnosi di SDW viene effettuata mediante:

    • Ecografia prenatale: L’ecografia può evidenziare la presenza di anomalie cerebrali suggestive di SDW già durante la gravidanza.
    • Risonanza magnetica (RM) dell’encefalo: La RM è l’esame di imaging di scelta per la diagnosi di SDW, in quanto fornisce immagini dettagliate del cervello e del cervelletto.
    • Tomografia computerizzata (TC) dell’encefalo: La TC può essere utilizzata in alternativa alla RM, ma fornisce immagini meno dettagliate.
Prognosi

La prognosi della SDW è variabile e dipende dalla gravità della malformazione e dalla presenza di altre anomalie. In generale, i bambini con SDW hanno un rischio aumentato di:

    • Ritardo mentale: Il grado di ritardo mentale può variare da lieve a grave.
    • Problemi motori: Difficoltà di coordinazione, equilibrio e deambulazione.
    • Epilessia: Convulsioni ricorrenti.
    • Idrocefalo: Accumulo di liquido cerebrospinale nel cervello, che può causare aumento della pressione intracranica e danni cerebrali.

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Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona
Ancona (AN)
Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta
Aosta (AO)
Azienda Ospedaliero – Universitaria Consorziale Policlinico di Bari
Bari (BA)
Azienda Ospedaliera Gaetano Rummo
Benevento (BN)
Policlinico – S.Orsola Malpighi
Bologna (BO)
Ospedale Centrale
Bolzano (BZ)
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Bosisio Parini (LC)
Spedali Civili di Brescia – Ospedale dei Bambini
Brescia (BS)
I.R.C.C.S. “Eugenio Medea” 
Brindisi (BR)
Ospedale Binaghi
Cagliari (CA)
Azienda Ospedaliera G. Brotzu
Cagliari (CA)
Azienda Ospedaliero-Universitaria di Cagliari
Cagliari (CA)
Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”
Catania (CT)
Ospedale Policlinico SS. Annunziata
Chieti (CH)
Polo Regionale IRCCS “E. Medea”
Conegliano (TV)
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Firenze (FI)
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Genova (GE)
Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino”
Messina (ME)
Ospedale Maggiore Policlinico
Milano (MI)
Istituto Neurologico Carlo Besta
Milano (MI)
Ospedale dei Bambini V. Buzzi
Milano (MI)
Ospedale San Gerardo
Monza (MB)
AOU  Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”
Napoli (NA)
Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”
Napoli (NA)
Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “A. Cardarelli”
Napoli (NA)
Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon”
Napoli (NA)
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Padova (PD)
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Palermo (PA)
Ospedali riuniti Villa Sofia- Cervello
Palermo (PA)
Ospedale Maggiore
Parma (PR)
Policlinico San Matteo
Pavia (PV)
Azienda Ospedaliera di Perugia
Perugia (PG)
Ospedale Civile Spirito Santo
Pescara (PE)
Ospedale Santa Chiara
Pisa (PI)
IRCCS Stella Maris 
Pisa (PI)
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Pordenone (PN)
Arcispedale S. Maria Nuova
Reggio nell’Emilia (RE)
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Roma (RM)
Policlinico Umberto I
Roma (RM)
Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore
Roma (RM)
Ospedale Pediatrico Bambino Gesù
Roma (RM)
Azienda Ospedaliera Universitaria Sassari
Sassari (SS)
Azienda Ospedaliera Universitaria Siena
Siena (SI)
Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta
Torino (TO)
Presidio Ospedaliero “Santa Chiara”
Trento (TN)
Polo Ospedaliero Ca’ Foncello
Treviso (TV)
Pia Fondazione di Culto e Religione “Cardinale Giovanni Panico”
Tricase (LE)
Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Associazione Oasi Maria SS. ONLUS
Troina (EN)
Ospedale Polo Riabilitativo Provinciale
Verona (VR)
Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata
Verona (VR)
Ospedale San Bortolo di Vicenza
Vicenza (VI)
Farmaci Specifici

Non esistono farmaci specifici per curare la Sindrome di Dandy-Walker. I farmaci vengono utilizzati principalmente per gestire i sintomi e le complicazioni associate alla malattia. Ad esempio:

    • Antiepilettici: Per controllare le convulsioni.
    • Diuretici: Per ridurre l’accumulo di liquido cerebrospinale in caso di idrocefalo.
    • Farmaci per il controllo della spasticità: Per ridurre la rigidità muscolare.
Altri Trattamenti

Il trattamento principale per la Sindrome di Dandy-Walker è la chirurgia. L’intervento chirurgico può essere necessario per:

    • Trattare l’idrocefalo: L’idrocefalo è una complicanza frequente nella Sindrome di Dandy-Walker. Viene trattato inserendo uno shunt, un tubicino che drena il liquido in eccesso dal cervello verso un’altra parte del corpo, come l’addome.
    • Rimuovere la cisti: In alcuni casi, la cisti può essere rimossa chirurgicamente. Tuttavia, questo intervento non è sempre necessario e dipende dalle dimensioni e dalla posizione della cisti.

Oltre alla chirurgia, altri trattamenti possono includere:

    • Terapia fisica: Per migliorare la coordinazione motoria, l’equilibrio e la forza muscolare.
    • Terapia occupazionale: Per aiutare il bambino a svolgere le attività quotidiane.
    • Logopedia: Per migliorare le capacità di comunicazione e linguaggio.
    • Supporto psicologico: Per aiutare il bambino e la famiglia ad affrontare le sfide emotive e sociali associate alla malattia.
Gestione della Malattia

La gestione della Sindrome di Dandy-Walker richiede un approccio multidisciplinare che coinvolge diversi specialisti, tra cui neurochirurghi, neurologi, pediatri, terapisti fisici, terapisti occupazionali e logopedisti.

È importante sottolineare che la Sindrome di Dandy-Walker è una condizione complessa e la sua gestione varia da persona a persona. Il piano di trattamento deve essere personalizzato in base alle esigenze specifiche del paziente.

Consigli per la gestione:

    • Monitoraggio regolare: Controlli medici regolari sono essenziali per monitorare la progressione della malattia e gestire eventuali complicazioni.
    • Interventi precoci: L’intervento precoce con terapie di supporto può aiutare a migliorare lo sviluppo e la qualità della vita del bambino.
    • Supporto familiare: La famiglia svolge un ruolo fondamentale nella gestione della Sindrome di Dandy-Walker. È importante che i genitori ricevano supporto e informazioni adeguate per affrontare le sfide della malattia.