SINDROME DI BONNEMANN-MEINECKE

MALFORMAZIONI CONGENITE, CROMOSOMOPATIE E SINDROMI GENETICHE

NOTE INFORMATIVE
  

La Sindrome di Bonnemann-Meinecke, anche conosciuta come Sindrome di Bonnemann-Meinecke-Reich, è una malattia genetica rara caratterizzata da una serie di anomalie congenite multiple.

Colpisce principalmente il sistema nervoso, causando ritardo psicomotorio e dismorfismi, ma può presentare anche altre manifestazioni a carico di diversi organi e apparati.

Epidemiologia

La Sindrome di Bonnemann-Meinecke è estremamente rara. Sono stati descritti solo pochi casi in letteratura medica, a partire dalla sua prima identificazione nel 1991. La prevalenza è stimata inferiore a 1 caso per milione di persone.

Eziologia e Genetica

La sindrome ha una trasmissione autosomica recessiva. Ciò significa che entrambi i genitori devono essere portatori del gene difettoso per trasmetterlo al figlio. Il gene responsabile non è stato ancora identificato con certezza, ma si ipotizza che sia coinvolto nello sviluppo del sistema nervoso centrale.

Patogenesi

La patogenesi, ovvero il meccanismo con cui il difetto genetico causa la malattia, non è ancora completamente compresa. Si ritiene che l’alterazione genetica interferisca con i processi di sviluppo embrionale, in particolare con la formazione del cervello e di altri organi.

Manifestazioni Cliniche

Le manifestazioni cliniche sono variabili e possono includere:

    • Neurologiche: ritardo psicomotorio, ritardo mentale, epilessia, spasticità, atassia, microcefalia.
    • Craniofacciali: craniosinostosi (chiusura prematura delle suture craniche), ipoplasia del mascellare superiore, orecchie a basso impianto, palatoschisi.
    • Oftalmiche: degenerazione retinica, nistagmo, strabismo.
    • Scheletriche: nanismo, scoliosi, anomalie delle dita.
    • Genitali: ipoplasia uterina nelle femmine.
    • Endocrine: ipoplasia surrenalica.
Procedimenti Diagnostici

La diagnosi della Sindrome di Bonnemann-Meinecke è complessa e si basa su:

    • Valutazione clinica: esame obiettivo, anamnesi familiare.
    • Esami strumentali: risonanza magnetica cerebrale, radiografie dello scheletro, ecografia addominale.
    • Test genetici: analisi del DNA per identificare eventuali mutazioni genetiche.
Prognosi

La prognosi è variabile e dipende dalla gravità delle manifestazioni cliniche. In generale, la sindrome ha un impatto significativo sulla qualità della vita dei pazienti e delle loro famiglie. Il ritardo psicomotorio e le altre disabilità richiedono un supporto costante e una presa in carico multidisciplinare.

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Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona
Ancona (AN)
Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta
Aosta (AO)
Azienda Ospedaliero – Universitaria Consorziale Policlinico di Bari
Bari (BA)
Azienda Ospedaliera Gaetano Rummo
Benevento (BN)
Policlinico – S.Orsola Malpighi
Bologna (BO)
Ospedale Centrale
Bolzano (BZ)
I.R.C.C.S. “Eugenio Medea”
Brindisi (BR)
Azienda Ospedaliera G. Brotzu
Cagliari (CA)
Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”
Catania (CT)
Ospedale Policlinico SS. Annunziata
Chieti (CH)
Polo Regionale IRCCS “E. Medea”
Conegliano (TV)
Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi
Firenze (FI)
Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer
Firenze (FI)
Ente Ospedaliero Ospedali Galliera
Genova (GE)
Istituto Giannina Gaslini
Genova (GE)
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L’Aquila (AQ)
Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino”
Messina (ME)
Istituto Neurologico Carlo Besta
Milano (MI)
Ospedale dei Bambini V. Buzzi
Milano (MI)
Ospedale San Gerardo
Monza (MB)
AOU  Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”
Napoli (NA)
Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”
Napoli (NA)
Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “A. Cardarelli”
Napoli (NA)
Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon”
Napoli (NA)
Azienda Ospedale Università di Padova
Padova (PD)
Policlinico Paolo Giaccone
Palermo (PA)
Ospedali riuniti Villa Sofia- Cervello
Palermo (PA)
Ospedale Maggiore
Parma (PR)
Policlinico San Matteo
Pavia (PV)
Azienda Ospedaliera di Perugia
Perugia (PG)
Ospedale Civile Spirito Santo
Pescara (PE)
IRCCS Stella Maris Pisa
Pisa (PI)
Arcispedale S. Maria Nuova
Reggio nell’Emilia (RE)
Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini
Roma (RM)
Policlinico Umberto I
Roma (RM)
Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore
Roma (RM)
Ospedale Pediatrico Bambino Gesù
Roma (RM)
Ospedale Sant’Anna
San Fermo della Battaglia (CO)
Azienda Ospedaliera Universitaria
Sassari (SS)
Azienda Ospedaliera Universitaria
Siena (SI)
Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta
Torino (TO)
Presidio Ospedaliero “Santa Chiara”
Trento (TN)
Polo Ospedaliero Foncello
Treviso (TV)
Pia Fondazione di Culto e Religione “Cardinale Giovanni Panico”
Tricase (LE)
IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo
Trieste (TS)
Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”
Udine (UD)
Ospedale Polo Riabilitativo Provinciale
Verona (VR)
Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata
Verona (VR)
Ospedale San Bortolo di Vicenza
Vicenza (VI)

Data la rarità della sindrome e la variabilità delle manifestazioni cliniche, non esiste un protocollo terapeutico standardizzato. L’approccio è quindi sintomatico e multidisciplinare, con l’obiettivo di migliorare la qualità di vita del paziente.

Farmaci Specifici

Non esistono farmaci specifici per la Sindrome di Bonnemann-Meinecke. Tuttavia, possono essere utilizzati farmaci per il trattamento delle singole manifestazioni cliniche:

    • Ritardo psicomotorio: farmaci nootropici (es. piracetam, colina alfoscerato) possono essere utilizzati per migliorare le funzioni cognitive.
    • Epilessia: se presente, richiede un trattamento antiepilettico specifico (es. valproato, lamotrigina, levetiracetam).
    • Spasticità: farmaci miorilassanti (es. baclofen, tizanidina) e tossina botulinica possono essere utili per ridurre la spasticità muscolare.
    • Disturbi del movimento: farmaci antiparkinsoniani (es. levodopa) possono essere utilizzati in caso di distonia o parkinsonismo.
    • Deficit ormonale: la terapia ormonale sostitutiva può essere necessaria in caso di deficit dell’ormone della crescita o di altri ormoni.
Altri Trattamenti

Oltre alla terapia farmacologica, altri trattamenti possono essere utili per la gestione della Sindrome di Bonnemann-Meinecke:

    • Fisioterapia: fondamentale per migliorare la mobilità, la forza muscolare e la coordinazione.
    • Logopedia: utile per migliorare le capacità comunicative e linguistiche.
    • Terapia occupazionale: aiuta il paziente ad acquisire autonomie nelle attività quotidiane.
    • Supporto psicologico: per il paziente e la famiglia, per affrontare le difficoltà emotive e sociali legate alla malattia.
    • Interventi chirurgici: possono essere necessari per correggere alcune malformazioni, come la craniosinostosi.
Gestione della Malattia

La gestione della Sindrome di Bonnemann-Meinecke richiede un approccio multidisciplinare che coinvolge diversi specialisti:

    • Neurologo: per la diagnosi, il monitoraggio e il trattamento delle manifestazioni neurologiche.
    • Genetista: per la consulenza genetica e la diagnosi molecolare.
    • Endocrinologo: per la valutazione e il trattamento di eventuali deficit ormonali.
    • Oculista: per il monitoraggio e il trattamento della degenerazione retinica.
    • Fisiatra: per la prescrizione e il monitoraggio della fisioterapia.
    • Logopedista: per la valutazione e il trattamento dei disturbi del linguaggio.
    • Psicologo: per il supporto psicologico al paziente e alla famiglia.