SINDROME DI ANGELMAN

MALFORMAZIONI CONGENITE, CROMOSOMOPATIE E SINDROMI GENETICHE

NOTE INFORMATIVE
  

La Sindrome di Angelman (AS) è una malattia neurogenetica rara caratterizzata da un insieme distintivo di manifestazioni cliniche che includono ritardo dello sviluppo, disabilità intellettiva, gravi disturbi del linguaggio, atassia, epilessia e un comportamento caratteristico con frequenti risate e apparente felicità.

Epidemiologia

L’incidenza della Sindrome di Angelman è stimata tra 1/12.000 e 1/20.000 nati vivi. Non sembra esserci una predilezione di genere o etnia.

Eziologia e Genetica

La AS è causata da un’alterazione genetica che coinvolge il cromosoma 15. Nella maggior parte dei casi (circa il 70%) si verifica una delezione di una regione specifica del cromosoma 15 materno (15q11-q13). Questa regione contiene il gene UBE3A, che codifica per una proteina coinvolta nella degradazione delle proteine ​​nel cervello. Normalmente, il gene UBE3A è espresso solo dalla copia materna del cromosoma 15 nelle cellule neuronali (imprinting genomico). Pertanto, la delezione della copia materna porta alla mancanza della proteina UBE3A nel cervello.

Altre cause genetiche di AS includono:

    • Mutazioni nel gene UBE3A: Mutazioni che inattivano il gene UBE3A materno.
    • Disomia uniparentale paterna: Presenza di due copie del cromosoma 15 di origine paterna e nessuna copia materna.
    • Difetti di imprinting: Alterazioni dei meccanismi di imprinting che regolano l’espressione del gene UBE3A.
    • Traslocazioni: Rari casi in cui la regione 15q11-q13 è traslocata su un altro cromosoma.
Patogenesi

La mancanza della proteina UBE3A nel cervello è ritenuta la principale causa delle manifestazioni cliniche della AS. La UBE3A è una ubiquitina ligasi E3, un enzima che svolge un ruolo cruciale nella degradazione delle proteine ​​attraverso il sistema ubiquitina-proteasoma. L’assenza di UBE3A porta ad un accumulo di proteine ​​anomale nel cervello, che interferisce con la funzione neuronale e lo sviluppo del sistema nervoso.

Manifestazioni Cliniche

Le caratteristiche cliniche della AS sono variabili, ma generalmente includono:

    • Ritardo dello sviluppo: Ritardo globale dello sviluppo psicomotorio evidente nei primi mesi di vita.
    • Disabilità intellettiva: Grave disabilità intellettiva con difficoltà di apprendimento e di adattamento.
    • Disturbi del linguaggio: Grave ritardo o assenza del linguaggio parlato. I bambini con AS possono comunicare attraverso gesti, vocalizzazioni e l’uso di sistemi di comunicazione aumentativa e alternativa (CAA).
    • Atassia: Difficoltà di equilibrio e coordinazione dei movimenti, con andatura instabile e movimenti a scatti.
    • Epilessia: Crisi epilettiche, spesso con esordio precoce.
    • Microcefalia: Circonferenza cranica inferiore alla media.
    • Problemi di alimentazione: Difficoltà di suzione e deglutizione, con possibile necessità di alimentazione tramite sondino.
    • Disturbi del sonno: Disturbi del ritmo sonno-veglia con difficoltà ad addormentarsi e frequenti risvegli notturni.
    • Comportamento caratteristico: Iperattività, ridotta capacità di attenzione, movimenti stereotipati (come il flapping delle mani), facile eccitabilità, sorrisi e risate frequenti, fascinazione per l’acqua.
Procedimenti Diagnostici

La diagnosi di AS si basa su:

    • Valutazione clinica: Osservazione delle caratteristiche cliniche tipiche.
    • Test genetici: Analisi del DNA per identificare la causa genetica della AS (delezione, mutazione, disomia uniparentale, difetto di imprinting).
    • Elettroencefalogramma (EEG): Per rilevare le anomalie dell’attività elettrica cerebrale tipiche della AS.

Diagnosi differenziale

È importante distinguere la AS da altre condizioni che possono presentare caratteristiche cliniche simili, come:

    • Sindrome di Rett: Una malattia neurologica che colpisce principalmente le bambine.
    • Autismo: Un disturbo dello spettro autistico.
    • Paralisi cerebrale: Un gruppo di disturbi che influenzano il movimento e la coordinazione.
    • X-fragile: Una malattia genetica che causa disabilità intellettiva.
Prognosi

La AS è una condizione cronica che non può essere guarita. Tuttavia, con un supporto adeguato, le persone con AS possono migliorare le loro abilità e la qualità della vita. L’aspettativa di vita è generalmente normale, ma può essere influenzata dalla presenza di complicazioni come l’epilessia grave o i problemi cardiaci.

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Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona
Ancona (AN)
Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta
Aosta (AO)
Azienda Ospedaliera S.G. Moscati
Avellino (AV)
Azienda Ospedaliero – Universitaria Consorziale Policlinico di Bari
Bari (BA)
Ospedale “San Paolo”
Bari (BA)
Azienda Ospedaliera Gaetano Rummo
Benevento (BN)
Policlinico – S.Orsola Malpighi
Bologna (BO)
Ospedale Centrale
Bolzano (BZ)
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Bosisio Parini (LC)
Spedali Civili di Brescia – Ospedale dei Bambini
Brescia (BS)
Azienda Ospedaliera G. Brotzu
Cagliari (CA)
Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”
Catania (CT)
Azienda Ospedaliero Universitaria Catanzaro- Policlinico Germaneto
Catanzaro (CZ)
Ospedale Policlinico SS. Annunziata
Chieti (CH)
Polo Regionale IRCCS “E. Medea”
Conegliano (TV)
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Firenze (FI)
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Genova (GE)
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Genova (GE)
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La Spezia (SP)
Presidio Ospedaliero di Mantova
Mantova (MN)
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Messina (ME)
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Milano (MI)
Ospedale Fatebenefratelli e oftalmico
Milano (MI)
Ospedale S. Paolo
Milano (MI)
Ospedale dei Bambini V. Buzzi
Milano (MI)
Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena
Modena (MO)
Ospedale San Gerardo
Monza (MB)
AOU  Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”
Napoli (NA)
Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”
Napoli (NA)
Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “A. Cardarelli”
Napoli (NA)
Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon”
Napoli (NA)
Azienda Ospedale Università
Padova (PD)
Istituto Oncologico Veneto
Padova (PD)
Policlinico Paolo Giaccone
Palermo (PA)
Ospedali riuniti Villa Sofia- Cervello
Palermo (PA)
Ospedale Maggiore
Parma (PR)
Istituto Neurologico Nazionale a Carattere Scientifico “Fondazione Mondino”
Pavia (PV)
Azienda Ospedaliera di Perugia
Perugia (PG)
Ospedale Santa Chiara
Pisa (PI)
IRCCS Stella Maris Pisa
Pisa (PI)
Azienda Ospedaliera Regionale San Carlo
Potenza (PZ)
Ospedale di Ravenna
Ravenna (RA)
Ospedali Riuniti di Reggio Calabria
Reggio di Calabria (RC)
Arcispedale S. Maria Nuova
Reggio nell’Emilia (RE)
Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini
Roma (RM)
Policlinico Umberto I
Roma (RM)
Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore
Roma (RM)
Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – IRCCS
Roma (RM)
Ospedale Sant’Anna
San Fermo della Battaglia (CO)
Casa Sollievo della Sofferenza
San Giovanni Rotondo (FG)
Azienda Ospedaliera Universitaria Sassari
Sassari (SS)
Azienda Ospedaliera Universitaria Siena
Siena (SI)
Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta
Torino (TO)
Presidio Ospedaliero “Santa Chiara”
Trento (TN)
Polo Ospedaliero Ca’ Foncello
Treviso (TV)
IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo
Trieste (TS)
Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Associazione Oasi Maria SS. ONLUS
Troina (EN)
Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”
Udine (UD)
Ospedale Polo Riabilitativo Provinciale
Verona (VR)
Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata
Verona (VR)
Ospedale San Bortolo di Vicenza
Vicenza (VI)

Al momento, non esiste una cura specifica per la Sindrome di Angelman, ma sono disponibili diversi trattamenti per gestire i sintomi e migliorare la qualità della vita dei pazienti.

Farmaci:
    • Antiepilettici: Poiché le convulsioni sono comuni nella Sindrome di Angelman, vengono spesso prescritti farmaci antiepilettici. Il tipo specifico di farmaco dipenderà dal tipo di convulsioni che il paziente sperimenta.
    • Farmaci per migliorare il sonno: I disturbi del sonno sono frequenti nella Sindrome di Angelman. Possono essere prescritti farmaci per aiutare a regolare il ciclo sonno-veglia.
    • Farmaci per gestire i problemi comportamentali: Alcuni pazienti con Sindrome di Angelman possono presentare iperattività, impulsività o aggressività. In questi casi, possono essere utili farmaci per gestire questi comportamenti.
Altri trattamenti:
    • Terapie:
      • Fisioterapia: Può aiutare a migliorare la forza muscolare, la coordinazione e l’equilibrio.
      • Logopedia: Può aiutare a migliorare le capacità di comunicazione, sia verbale che non verbale.
      • Terapia occupazionale: Può aiutare i pazienti a sviluppare le abilità necessarie per la vita quotidiana.
      • Educazione speciale: È importante per i bambini con Sindrome di Angelman ricevere un’istruzione adeguata alle loro esigenze.
    • Supporti:
      • Ortesi: Possono essere utili per migliorare la postura e la mobilità.
      • Comunicazione aumentativa e alternativa (CAA): Può aiutare i pazienti che hanno difficoltà a comunicare verbalmente.
Gestione della malattia:

Oltre ai trattamenti specifici, è importante una gestione generale della Sindrome di Angelman che includa:

    • Monitoraggio regolare: Visite mediche regolari sono importanti per monitorare la crescita e lo sviluppo del paziente, e per gestire eventuali problemi di salute.
    • Sostegno nutrizionale: Alcuni pazienti con Sindrome di Angelman possono avere difficoltà con l’alimentazione. Un dietologo può aiutare a sviluppare un piano alimentare adeguato.
    • Supporto psicologico: La Sindrome di Angelman può avere un impatto significativo sulla vita del paziente e della sua famiglia. Il supporto psicologico può essere utile per affrontare le sfide emotive e sociali.