NOTE INFORMATIVE SU QUESTA MALATTIA
La Sindrome del Nevo Displastico (NDS) è una condizione genetica rara caratterizzata dalla presenza di numerosi nevi displastici (nevi atipici o nevi displasici), che sono lesioni cutanee che mostrano caratteristiche morfologiche e istologiche anormali rispetto ai nevi normali.
Questi nevi presentano una forme irregolare, colori non omogenei e bordi poco definiti, e sono frequentemente associati a un aumento del rischio di melanoma cutaneo (un tipo di cancro della pelle).
I pazienti con la Sindrome del Nevo Displastico hanno una predisposizione genetica a sviluppare una maggiore quantità di questi nevi, che possono evolvere in melanoma, rendendo questa condizione una sindrome ad alto rischio oncologico. La sindrome è spesso considerata come un fattore predisponente al melanoma cutaneo, ma non tutti i nevi displastici evolveranno necessariamente in un tumore maligno.
Epidemiologia
La Sindrome del Nevo Displastico è una condizione rara, con prevalenza incerta, ma è stimata essere presente in circa il 2-3% della popolazione generale. Tuttavia, il rischio di melanoma è significativamente più elevato in questi individui rispetto alla popolazione generale. La sindrome è di solito autosomica dominante, il che significa che una sola copia del gene mutato è sufficiente per manifestarsi.
La sindrome colpisce sia uomini che donne e può manifestarsi in età giovane, con l’apparizione di nevi displastici che cominciano a comparire durante l’infanzia o l’adolescenza. In molte famiglie, c’è una predisposizione genetica, e la condizione può essere ereditaria, ma in alcuni casi si sviluppa come una mutazione de novo.
Eziologia e Genetica
L’origine genetica della Sindrome del Nevo Displastico è legata a mutazioni che interessano i geni coinvolti nella regolazione della crescita cellulare e nella riparazione del DNA. Le mutazioni più frequentemente associate alla sindrome si trovano nei geni CDKN2A (Cyclin-Dependent Kinase Inhibitor 2A), che codifica per le proteine p16INK4a e p14ARF, cruciali per il controllo del ciclo cellulare e la prevenzione della proliferazione cellulare incontrollata.
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- Geni coinvolti:
- CDKN2A: Il gene CDKN2A è il principale responsabile della predisposizione al melanoma in molte famiglie con Sindrome del Nevo Displastico. Mutazioni in questo gene causano la perdita di controllo sul ciclo cellulare e sulla riparazione del DNA, favorendo la formazione di nevi atipici e aumentando il rischio di trasformazione maligna.
- p16INK4a: La proteina prodotta dal gene CDKN2A, p16, è un inibitore della ciclina D1 e quindi regola la progressione del ciclo cellulare. Una mutazione che inibisce questa proteina porta a un maggiore rischio di proliferazione cellulare incontrollata.
- Altri geni: Mutazioni in altri geni tumor-suppressor e oncosoppressori sono stati implicati in alcune forme familiari di Sindrome del Nevo Displastico.
- Geni coinvolti:
La modalità di ereditarietà della Sindrome del Nevo Displastico è autosomica dominante, il che significa che basta un allele mutato per sviluppare la condizione. In famiglia, quindi, se un genitore è affetto, ogni figlio ha il 50% di probabilità di ereditare la condizione.
Patogenesi
La patogenesi della Sindrome del Nevo Displastico è strettamente legata alla disfunzione nei meccanismi che regolano la crescita cellulare e la riparazione del DNA. Le mutazioni nei geni tumor-suppressor, come il CDKN2A, favoriscono un’espansione anomala dei melanociti, che sono le cellule responsabili della produzione di pigmento nella pelle.
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- Malformazioni nei melanociti: I melanociti mutati in queste aree cutanee non sono in grado di regolare correttamente il ciclo cellulare, con una maggiore tendenza a proliferare e formare lesioni cutanee di dimensioni e forme atipiche.
- Formazione dei nevi displastici: La crescita incontrollata dei melanociti porta alla formazione di nevi con bordi irregolari, colore variabile e dimensioni anomale, caratteristiche tipiche dei nevi displastici.
- Predisposizione al melanoma: I nevi displastici sono considerati lesioni precoci che possono evolvere in melanoma maligno nel tempo. Sebbene non tutti i nevi displastici si trasformino in melanoma, la loro presenza aumenta significativamente il rischio di sviluppare questa forma di cancro della pelle.
- Integrazione di altri fattori: Fattori ambientali, come l’esposizione eccessiva al sole e l’uso di lettini abbronzanti, possono aggravare il rischio di evoluzione maligna dei nevi displastici. Inoltre, l’età e il sistema immunitario compromesso possono influenzare la trasformazione maligna.
Manifestazioni Cliniche
Le manifestazioni cliniche della Sindrome del Nevo Displastico sono principalmente cutanee e si manifestano con la comparsa di nevi displastici. Questi nevi possono variare notevolmente tra i pazienti, ma in generale si presentano con le seguenti caratteristiche:
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- Nevi displastici:
- Dimensioni maggiori rispetto ai nevi comuni, solitamente superiori ai 5 mm.
- Bordi irregolari e asimmetrici.
- Colorazione variabile: I nevi displastici possono avere una combinazione di colori diversi, come marrone, rosso, nero e bianco.
- Superficie irregolare e talvolta nodulare.
- Possono essere presenti in tutto il corpo, ma sono più comuni su tronco, schiena e spalle.
- Storia familiare di melanoma: Molti pazienti con la Sindrome del Nevo Displastico hanno una storia familiare di melanoma cutaneo, con uno o più membri della famiglia che hanno sviluppato la malattia.
- Fattori di rischio aggiuntivi:
- Esposizione al sole: I pazienti con questa sindrome dovrebbero evitare l’esposizione eccessiva al sole per ridurre il rischio di trasformazione maligna dei nevi.
- Mutazioni genetiche e presenza di più di 50 nevi displastici sono fattori di rischio rilevanti per l’insorgenza di melanoma.
- Nevi displastici:
Diagnosi
La diagnosi della Sindrome del Nevo Displastico si basa su una valutazione clinica, associata a indagini genetiche.
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- Esame clinico:
- La presenza di nevi atipici in grandi quantità è il segno distintivo della sindrome. I medici dermatologi utilizzano la dermoscopia per valutare la struttura dei nevi displastici e monitorare eventuali segni di evoluzione maligna.
- La mappatura dei nevi e il monitoraggio regolare della loro evoluzione sono fondamentali per identificare precocemente cambiamenti sospetti.
- Test genetici:
- La diagnosi definitiva si ottiene mediante analisi genetica per identificare mutazioni nel gene CDKN2A. Il test genetico può confermare la presenza di una predisposizione ereditaria e aiutare nella gestione della condizione.
- Biopsia:
- In caso di nevi sospetti o con segni di trasformazione maligna, una biopsia del nevo può essere necessaria per escludere la presenza di melanoma.
- Esame clinico:
Prognosi
La prognosi della Sindrome del Nevo Displastico dipende dalla gestione dei nevi e dalla prevenzione della trasformazione maligna:
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- Rischio di melanoma: I pazienti con la Sindrome del Nevo Displastico hanno un rischio maggiore di sviluppare melanoma cutaneo rispetto alla popolazione generale. Sebbene non tutti i nevi displastici diventino maligni, la loro presenza è un fattore di rischio significativo.
- Monitoraggio continuo: La gestione della sindrome richiede un monitoraggio dermatologico regolare, con esami clinici e dermoscopici frequenti per identificare eventuali cambiamenti nei nevi displastici e per prevenire la progressione al melanoma.
- Trattamento:
- La rimozione chirurgica dei nevi displastici sospetti è spesso consigliata per prevenire la trasformazione in melanoma.
- L’evitare l’esposizione al sole e l’uso di protezione solare sono misure preventive fondamentali.
In generale, con un trattamento precoce e un attento monitoraggio, la prognosi per i pazienti con Sindrome del Nevo Displastico può essere buona, ma la prevenzione del melanoma rimane un aspetto cruciale della gestione a lungo termine.
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FARMACI SPECIFICI PER QUESTA MALATTIA
Poiché la sindrome del nevo displastico non è una malattia curabile in senso stretto, i trattamenti si concentrano principalmente sulla gestione del rischio di melanoma e sulla prevenzione. La chiave è il monitoraggio regolare e l’intervento precoce in caso di cambiamenti nei nevi sospetti.
Monitoraggio Regolare della Pelle
Poiché la principale preoccupazione per chi ha la sindrome del nevo displastico è il rischio di melanoma, il monitoraggio regolare della pelle è essenziale:
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- Esami dermatologici frequenti: È fondamentale che le persone con la sindrome del nevo displastico si sottopongano a controlli dermatologici regolari. I dermatologi possono esaminare la pelle alla ricerca di nevi sospetti e possono utilizzare tecniche come dermatoscopia (una tecnologia che aiuta a esaminare i nevi più dettagliatamente) per monitorare la forma, i bordi e il colore dei nevi nel tempo.
- Mappatura dei nei: In alcuni casi, è utile fare una mappatura dei nei, dove vengono documentati i nevi esistenti per monitorare eventuali cambiamenti nel tempo. Questo processo aiuta a rilevare precocemente segni di melanoma.
- Biopsia cutanea: Se un nevo appare sospetto (ad esempio se cresce rapidamente, cambia colore, o diventa irregolare), potrebbe essere necessario eseguire una biopsia per determinarne la natura e, in caso di melanoma, avviare un trattamento tempestivo.
Chirurgia
In caso di nevi sospetti che potrebbero svilupparsi in un melanoma, è possibile che vengano rimossi chirurgicamente:
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- Escissione dei nevi displastici: Se un nevo mostra segni di trasformazione in melanoma, potrebbe essere necessario rimuoverlo chirurgicamente. La chirurgia di rimozione completa del nevo sospetto è il trattamento di prima linea.
- Rimozione preventiva di nevi: In alcuni casi, se i nevi sono molto numerosi o sono cambiati nel tempo, i pazienti potrebbero essere sottoposti a rimozione preventiva di nevi displastici per ridurre il rischio di melanoma.
Terapia Farmacologica
Attualmente, non esistono farmaci specifici per trattare la sindrome del nevo displastico, ma il trattamento farmacologico può essere utile per gestire eventuali sintomi o complicazioni, come l’infiammazione della pelle o il dolore associato ai nevi rimossi chirurgicamente:
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- Farmaci per il trattamento del melanoma: In caso di melanoma, il trattamento può includere immunoterapia, terapia mirata, chemioterapia o radioterapia. Le opzioni terapeutiche dipendono dallo stadio e dalla localizzazione del melanoma. I farmaci immunologici, come gli inibitori di checkpoint immunitari (p. es. nivolumab, pembrolizumab), sono una delle opzioni più promettenti per trattare melanomi avanzati.
Modifiche dello Stile di Vita
Alcune modifiche dello stile di vita sono fondamentali per ridurre il rischio di melanoma e per proteggere la pelle da danni:
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- Protezione solare rigorosa: Le persone con la sindrome del nevo displastico dovrebbero essere particolarmente vigilanti nell’evitare l’esposizione eccessiva al sole e nell’uso quotidiano di creme solari ad ampio spettro con un alto SPF. L’esposizione ai raggi UV è uno dei principali fattori di rischio per lo sviluppo di melanoma.
- Abbigliamento protettivo: L’uso di indumenti protettivi (come cappelli a tesa larga e occhiali da sole) e l’evitamento dell’esposizione al sole nelle ore più calde sono misure preventive importanti.
- Auto-esame della pelle: Le persone con la sindrome dovrebbero essere educate a fare un auto-esame regolare della pelle per rilevare segni precoci di cambiamenti nei nevi e consultare tempestivamente un medico in caso di dubbi.
Consulenza Genetica
Poiché la sindrome del nevo displastico è genetica, la consulenza genetica è una parte importante della gestione della malattia. La consulenza genetica aiuta a:
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- Valutare il rischio familiare: Determinare se altri membri della famiglia sono a rischio di sviluppare la condizione.
- Test genetici: I test per le mutazioni nei geni correlati, come il gene CDKN2A, possono aiutare a diagnosticare la sindrome e a prendere decisioni informate sulla gestione della salute.
- Prevenzione e sorveglianza: La consulenza genetica può anche aiutare a sviluppare piani di sorveglianza personalizzati per chi è a rischio.