SINDROME DA PSEUDO – OSTRUZIONE INTESTINALE

MALATTIE DEL METABOLISMO

NOTE INFORMATIVE
  

La Sindrome da Pseudo-Ostruzione Intestinale (POI, Pseudo-Obstruction of the Intestine o Chronic Intestinal Pseudo-Obstruction, CIPO) è una condizione rara e complessa che si manifesta con sintomi e segni simili a un’ostruzione intestinale meccanica, ma senza una vera ostruzione fisica dell’intestino.

La malattia è caratterizzata da un malfunzionamento della motilità intestinale, in cui il movimento peristaltico dell’intestino è alterato o assente, con conseguente distensione addominale, dolore e difficoltà nell’avanzamento del contenuto intestinale.

La sindrome può manifestarsi in forma acuta o cronica e può coinvolgere sia l’intestino tenue che il colon. Sebbene non vi sia una ostruzione fisica, i sintomi clinici (dolore addominale, vomito, nausea, distensione addominale) sono simili a quelli di una vera ostruzione intestinale meccanica, rendendo la diagnosi difficile e spesso ritardata.

Epidemiologia

La Sindrome da Pseudo-Ostruzione Intestinale è una malattia rara, ma la sua esatta prevalenza nella popolazione generale è sconosciuta. La condizione è più frequentemente diagnosticata nei bambini, ma può manifestarsi a qualsiasi età, inclusi gli adulti. La prevalenza della forma cronica è più alta rispetto a quella acuta, e i pazienti con POI possono soffrire di malformazioni o altre patologie gastrointestinali concomitanti.

Nei bambini, la POI è più frequentemente associata a malformazioni congenite, mentre negli adulti può essere associata a malattie sistemiche, come malattie neurologiche o metaboliche. La sindrome può colpire entrambi i sessi, anche se alcune varianti genetiche potrebbero avere una predisposizione di genere.

Eziologia e Genetica

La Sindrome da Pseudo-Ostruzione Intestinale può essere causata da diverse condizioni sottostanti, che si dividono generalmente in due categorie:

    1. Etiologia primaria (idiopatica o genetica):
      • In molti casi, non si riesce a identificare una causa specifica, e la malattia viene considerata idiopatica. Tuttavia, diverse forme genetiche sono state associate alla POI.
      • Mutazioni genetiche: La mutazione di alcuni geni coinvolti nella motilità intestinale, come il MYH11ACTG2, e TGFBR1, è stata associata a forme familiari della malattia. Altre mutazioni dei geni che codificano per le proteine della muscolatura liscia intestinale e dei recettori nervosi coinvolti nella peristalsi possono contribuire all’insorgenza della sindrome.
      • In alcuni casi, la malattia è ereditaria con un pattern autosomico dominante o recessivo. Tuttavia, non tutte le persone con le mutazioni genetiche mostrano segni clinici, indicando una penetranza incompleta.
    2. Etiologia secondaria:
      • La sindrome può anche svilupparsi a causa di altre malattie o fattori che compromettono la funzione motoria intestinale, come:
        • Malattie neurologiche, ad esempio, la malattia di Parkinson, neuropatie autonomiche, o altre condizioni che coinvolgono il sistema nervoso enterico.
        • Malattie metaboliche come il diabete mellito e la sindrome di Ehlers-Danlos.
        • Malformazioni congenite che influenzano la motilità intestinale, come l’agenesia del nervo vago o la displasia neurogénica.
Patogenesi

La patogenesi della Sindrome da Pseudo-Ostruzione Intestinale è complessa e coinvolge alterazioni della motilità intestinale dovute a disfunzioni sia del sistema nervoso enterico che della muscolatura liscia intestinale.

    1. Disfunzione del sistema nervoso enterico: Il sistema nervoso enterico, che regola la motilità intestinale, può essere danneggiato da mutazioni genetiche o da malattie neurologiche. Il danno a questo sistema porta a una ridotta o assente motilità intestinale, provocando la stasi del contenuto intestinale, distensione addominale e manifestazioni cliniche simili a un’ostruzione meccanica.
    2. Disfunzione della muscolatura liscia intestinale: Le alterazioni genetiche che coinvolgono la muscolatura liscia intestinale possono compromettere la capacità di contrazione e rilassamento dei muscoli, riducendo la peristalsi e portando alla pseudo-ostruzione. Questo può accadere a causa di mutazioni nei geni che regolano la contrazione muscolare o che influenzano il tono muscolare intestinale.
    3. Coinvolgimento del sistema nervoso autonomo: Alcuni casi di POI sono associati a una disfunzione del sistema nervoso autonomo, che regola funzioni involontarie come la motilità intestinale. Quando i nervi autonomi che innervano l’intestino sono compromessi, può verificarsi una distorsione della peristalsi, contribuendo alla formazione di pseudo-ostruzioni.
Manifestazioni Cliniche

I pazienti con Sindrome da Pseudo-Ostruzione Intestinale presentano una varietà di sintomi gastrointestinali. Questi includono:

    1. Dolore addominale: Spesso intermittente, simile a quello causato da una vera ostruzione intestinale, ma senza una causa meccanica identificabile.
    2. Distensione addominale: A causa della stasi intestinale e della mancata peristalsi, i pazienti sviluppano un addome gonfio e disteso.
    3. Nausea e vomito: Questi sintomi sono comuni e spesso si manifestano dopo i pasti o durante episodi acuti di pseudo-ostruzione.
    4. Costipazione severa: La difficoltà nel transito intestinale può portare a una grave stitichezza, che può essere cronica o acuta.
    5. Malnutrizione: La difficoltà di assorbire i nutrienti a causa del rallentamento del transito intestinale può provocare malnutrizione.
    6. Perdita di peso: A causa della difficoltà nell’assimilazione dei nutrienti e della limitata capacità di alimentarsi, i pazienti possono presentare un calo ponderale significativo.
    7. Febbre: In alcuni casi, si possono verificare episodi febbrili dovuti a infezioni intestinali o a complicazioni della malattia.
Diagnosi

La diagnosi di Sindrome da Pseudo-Ostruzione Intestinale richiede un’approfondita valutazione clinica e strumentale. I principali passaggi diagnostici includono:

    1. Storia clinica e esame fisico: L’anamnesi dettagliata e l’esame fisico sono essenziali per escludere altre cause di ostruzione intestinale. Il medico deve considerare la possibilità di una malattia neurologica, metabolica o genetica.
    2. Esami di imaging:
      • Radiografia addominale: Utilizzata per identificare segni di stasi intestinale o dilatazione del colon. La radiografia può mostrare un quadro simile a un’ostruzione intestinale.
      • TC addominale: In alcuni casi, la tomografia computerizzata può essere utilizzata per valutare in dettaglio la dilatazione intestinale e l’eventuale presenza di altre anomalie strutturali.
      • Ecografia addominale: Può essere utilizzata per osservare la distensione intestinale e altre alterazioni.
    3. Manometria intestinale: La manometria è un test che misura la pressione all’interno dell’intestino e aiuta a valutare la motilità intestinale. In caso di POI, la manometria può evidenziare una peristalsi assente o anomala.
    4. Esami genetici: In presenza di sospetto di una forma genetica della malattia, possono essere eseguiti test genetici per identificare mutazioni nei geni associati alla motilità intestinale.
    5. Biopsia intestinale: In casi selezionati, può essere eseguita una biopsia intestinale per valutare le caratteristiche istologiche della muscolatura liscia intestinale e il coinvolgimento del sistema nervoso enterico.
Prognosi

La prognosi della Sindrome da Pseudo-Ostruzione Intestinale dipende dalla gravità della malattia, dall’età di insorgenza e dalla risposta al trattamento. In generale, i pazienti con una forma cronica della malattia hanno una qualità della vita compromessa, con frequenti ospedalizzazioni e difficoltà alimentari.

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Napoli (NA)
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Verona (VR)

Il trattamento della sindrome da pseudo-ostruzione intestinale dipende dalla causa sottostante e dalla gravità dei sintomi. Non esiste una cura unica e definitiva per questa condizione, ma ci sono diverse strategie terapeutiche, che includono:

Trattamenti Farmacologici

I farmaci sono spesso utilizzati per gestire i sintomi e migliorare la motilità intestinale. Tra i principali farmaci impiegati:

    • Procinètici: Questi farmaci aiutano a stimolare la motilità intestinale. Alcuni esempi sono:
      • Metoclopramide: Stimola la motilità gastrointestinale.
      • Domperidone: Simile alla metoclopramide, è utilizzato per migliorare la motilità del tratto gastrointestinale.
      • Prucalopride: Un farmaco che agisce sul sistema nervoso intestinale e può essere utile in alcuni casi di dismotilità intestinale.
    • Laxativi: Utilizzati per migliorare il transito intestinale nei casi in cui la stitichezza sia un problema prevalente. Possono includere lactulosio o polietilenglicole.
    • Antibiotici: In alcuni casi, si può riscontrare una crescita batterica anomala nell’intestino (sindrome da sovracrescita batterica intestinale – SIBO), e gli antibiotici possono essere necessari per trattarla.
Trattamenti Non Farmacologici
    • Supporto nutrizionale: I pazienti con SPOI possono avere difficoltà nell’assorbire nutrienti, quindi la nutrizione parenterale (iniezioni dirette di nutrienti attraverso una vena) o l’alimentazione enterale (attraverso un sondino nasogastrico o gastrostomia) possono essere necessarie, soprattutto in casi gravi.
    • Correzione degli squilibri elettrolitici e idrici: La disidratazione e gli squilibri elettrolitici sono comuni nella sindrome da pseudo-ostruzione intestinale e devono essere trattati con terapia idratante e reintegro degli elettroliti.
Trattamenti Chirurgici
    • Chirurgia intestinale: Nei casi più gravi e resistenti, quando i farmaci e le altre terapie non sono efficaci, può essere necessaria la resezione intestinale. Tuttavia, questo è solitamente riservato ai casi di danno irreversibile o complicanze.
    • Interventi chirurgici per il trattamento delle complicanze: Se la condizione porta a complicanze come peritonite, ascessi o perforazioni, possono essere necessari interventi chirurgici di emergenza.
Trattamenti Sintomatici
    • Controllo del dolore: La sindrome da pseudo-ostruzione intestinale può causare dolore addominale significativo. I farmaci analgesici (come paracetamolo o oppioidi) possono essere utilizzati per gestire il dolore, ma devono essere somministrati con cautela per evitare di peggiorare la motilità intestinale.
    • Terapia psicologica: Poiché la condizione è cronica e debilitante, alcuni pazienti potrebbero beneficiare di supporto psicologico o consulenze psichiatriche per aiutarli a gestire l’impatto emotivo della malattia.

Poiché la sindrome può essere legata a diverse cause sottostanti, il trattamento può variare a seconda di queste. Per esempio:

    • Neurologiche: In caso di disturbi neurologici (ad esempio, nei pazienti con malattia di Hirschsprung, neuropatia autonomica, o malattie neurodegenerative), il trattamento specifico della malattia neurologica sottostante è fondamentale.
    • Muscolari: In caso di dismotilità causata da disturbi muscolari, come la miopatia, il trattamento può includere farmaci per migliorare la funzione muscolare o altre terapie per la condizione muscolare di base.
    • Metaboliche: In alcuni casi, disturbi metabolici come la sindrome da Leigh o altre malattie mitocondriali possono contribuire alla dismotilità intestinale e necessitano di trattamenti specifici per correggere gli squilibri metabolici.