SINDROME CODAS

MALFORMAZIONI CONGENITE, CROMOSOMOPATIE E SINDROMI GENETICHE

NOTE INFORMATIVE
  

La sindrome CODAS, acronimo di “Cerebral, Ocular, Dental, Auricular, and Skeletal anomalies”, è una rara malattia genetica caratterizzata da un insieme di anomalie congenite che interessano diversi organi e apparati, tra cui:

    • Cervello: ritardo psicomotorio, disabilità intellettiva.
    • Occhi: cataratta, microftalmia.
    • Denti: anomalie dentarie come ritardo nell’eruzione, smalto irregolare, denti mancanti.
    • Orecchie: malformazioni auricolari, sordità neurosensoriale.
    • Scheletro: ritardo dell’età ossea, anomalie della colonna vertebrale e del bacino.
Epidemiologia

La sindrome CODAS è estremamente rara. Ad oggi, sono stati descritti solo pochi casi in tutto il mondo. La prevalenza e l’incidenza esatte sono sconosciute.

Eziologia e genetica

La sindrome CODAS è causata da mutazioni nel gene LONP1, che codifica per una proteina mitocondriale chiamata Lon proteasi. Questa proteasi svolge un ruolo cruciale nel mantenimento della funzione mitocondriale e nella degradazione delle proteine anomale. Le mutazioni in LONP1 compromettono la funzione della Lon proteasi, portando a disfunzione mitocondriale e accumulo di proteine tossiche, che si ritiene siano alla base delle anomalie dello sviluppo osservate nella sindrome CODAS.

La sindrome CODAS viene ereditata con modalità autosomica recessiva. Ciò significa che un individuo deve ereditare due copie mutate del gene LONP1 (una da ciascun genitore) per sviluppare la malattia.

Patogenesi

La patogenesi della sindrome CODAS è complessa e non completamente compresa. Si ritiene che la disfunzione mitocondriale causata dalle mutazioni in LONP1 abbia un impatto significativo sullo sviluppo di diversi organi e apparati durante la vita embrionale e fetale. L’accumulo di proteine anomale e lo stress ossidativo a livello mitocondriale possono interferire con la proliferazione cellulare, la differenziazione e la migrazione, portando alle anomalie congenite caratteristiche della sindrome.

Manifestazioni cliniche

Le manifestazioni cliniche della sindrome CODAS sono variabili e possono differire da un individuo all’altro. Tuttavia, alcune caratteristiche sono comuni alla maggior parte dei pazienti, tra cui:

    • Ritardo psicomotorio: difficoltà nell’acquisizione delle tappe dello sviluppo, come il controllo della testa, la posizione seduta, la deambulazione e il linguaggio.
    • Disabilità intellettiva: difficoltà di apprendimento, problemi di memoria e di attenzione.
    • Cataratta: opacizzazione del cristallino, che può causare visione offuscata o cecità.
    • Anomalie dentarie: ritardo nell’eruzione dei denti, smalto irregolare, denti mancanti o di forma anomala.
    • Malformazioni auricolari: orecchie piccole o deformate, sordità neurosensoriale.
    • Ritardo dell’età ossea: ritardo nella crescita e nello sviluppo delle ossa.
    • Anomalie scheletriche: anomalie della colonna vertebrale, come scoliosi o cifosi, e del bacino, come displasia dell’anca.
Diagnosi

La diagnosi della sindrome CODAS si basa sulla valutazione clinica delle caratteristiche fisiche e sullo sviluppo del bambino. La conferma diagnostica viene ottenuta mediante test genetici che identificano le mutazioni nel gene LONP1.

Prognosi

La prognosi della sindrome CODAS è variabile e dipende dalla gravità delle manifestazioni cliniche. Il ritardo psicomotorio e la disabilità intellettiva sono presenti in quasi tutti i pazienti, mentre la gravità delle anomalie oculari, dentarie, auricolari e scheletriche può variare. Non esiste una cura specifica per la sindrome CODAS. Il trattamento è sintomatico e di supporto, e mira a migliorare la qualità della vita del paziente e a gestire le complicanze.

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Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona
Ancona (AN)
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Aosta (AO)
Azienda Ospedaliera Gaetano Rummo
Benevento (BN)
Policlinico – S.Orsola Malpighi di Bologna
Bologna (BO)
Ospedale Centrale di Bolzano
Bolzano (BZ)
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Spedali Civili di Brescia – Ospedale dei Bambini 
Brescia (BS)
Ospedale Binaghi
Cagliari (CA)
Azienda Ospedaliera G. Brotzu
Cagliari (CA)
Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”
Catania (CT)
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Firenze (FI)
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Genova (GE)
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Messina (ME)
Ospedale Maggiore Policlinico di Milano
Milano (MI)
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Milano (MI)
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Milano (MI)
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Napoli (NA)
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Padova (PD)
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Palermo (PA)
Ospedale Maggiore
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Perugia (PG)
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Roma (RM)
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Roma (RM)
Ospedale Pediatrico Bambino Gesù
Roma (RM)
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Sassari (SS)
Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta
Torino (TO)
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Trento (TN)
IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo
Trieste (TS)
Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”
Udine (UD)
Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona
Verona (VR)
Ospedale San Bortolo di Vicenza
Vicenza (VI)

Esistono diversi trattamenti e terapie che possono aiutare a gestire i sintomi e migliorare la qualità della vita dei pazienti. Questi includono:

    • Interventi precoci: Fisioterapia, logopedia e terapia occupazionale possono aiutare a migliorare le capacità motorie, il linguaggio e l’autonomia.
    • Trattamento dei sintomi:
      • La cataratta congenita viene trattata chirurgicamente.
      • Strabismo e nistagmo possono richiedere interventi chirurgici o l’uso di lenti correttive.
      • Per le anomalie dentali, sono importanti controlli regolari dal dentista e interventi di ortodonzia.
      • Convulsioni e anomalie epilettiformi possono essere trattate con farmaci antiepilettici.