SINDROME CHARGE

MALFORMAZIONI CONGENITE, CROMOSOMOPATIE E SINDROMI GENETICHE

NOTE INFORMATIVE
  

La sindrome CHARGE è una condizione genetica rara e complessa che colpisce diversi sistemi del corpo.

Il nome è un acronimo che sta per:

    • Coloboma dell’occhio
    • Heart defects (difetti cardiaci)
    • Atresia delle coane
    • Ritardo di crescita e/o sviluppo
    • Genitali e/o anomalie urinarie
    • Ear anomalies/deafness (anomalie dell’orecchio/sordità)

Sebbene queste siano le caratteristiche principali, la sindrome CHARGE può presentare una vasta gamma di altri sintomi e la gravità può variare notevolmente da persona a persona.

Epidemiologia

La sindrome CHARGE colpisce circa 1 neonato su 10.000. Non sembra esserci una predilezione per un particolare sesso o etnia.

Eziologia e genetica

La sindrome CHARGE è causata principalmente da mutazioni nel gene CHD7, situato sul cromosoma 8. Questo gene è coinvolto nello sviluppo di diverse strutture del corpo durante la fase embrionale. La maggior parte dei casi sono sporadici, il che significa che la mutazione si verifica spontaneamente e non è ereditata dai genitori. Tuttavia, in alcuni casi, la sindrome può essere trasmessa in modo autosomico dominante, ovvero è sufficiente ereditare una copia del gene mutato da uno dei genitori per sviluppare la malattia.

Patogenesi

Il gene CHD7 codifica per una proteina che regola l’espressione di altri geni cruciali per lo sviluppo. Le mutazioni in questo gene alterano la funzione della proteina, con conseguenti anomalie nello sviluppo di diverse parti del corpo, inclusi occhi, orecchie, cuore, naso e sistema genitale.

Manifestazioni cliniche

Le manifestazioni cliniche della sindrome CHARGE sono molto variabili. Alcune delle caratteristiche più comuni includono:

    • Coloboma: un difetto dell’occhio che può interessare l’iride, la retina, il nervo ottico o la coroide. Può causare problemi di vista, strabismo e nistagmo.
    • Difetti cardiaci: possono includere difetti del setto interatriale o interventricolare, tetralogia di Fallot e altri.
    • Atresia delle coane: ostruzione delle vie nasali posteriori che rende difficile la respirazione.
    • Ritardo di crescita e/o sviluppo: può essere presente un ritardo nella crescita fisica, nello sviluppo motorio, cognitivo e del linguaggio.
    • Anomalie genitali e/o urinarie: possono includere ipospadia, criptorchidismo, anomalie renali e reflusso vescico-ureterale.
    • Anomalie dell’orecchio/sordità: possono essere presenti malformazioni dell’orecchio esterno e medio, sordità neurosensoriale o conduttiva.

Oltre a queste caratteristiche, possono essere presenti altri sintomi come:

    • Difficoltà di alimentazione
    • Problemi gastrointestinali
    • Anomalie del sistema nervoso centrale
    • Disabilità intellettiva
    • Disturbi dello spettro autistico
    • Problemi comportamentali
Diagnosi

La diagnosi di sindrome CHARGE si basa sulla valutazione clinica e sulla presenza di caratteristiche tipiche. Non esiste un test specifico per la diagnosi. La conferma può essere ottenuta tramite test genetici per identificare mutazioni nel gene CHD7.

Prognosi

La prognosi per le persone con sindrome CHARGE è variabile e dipende dalla gravità dei sintomi. Molti individui con sindrome CHARGE richiedono assistenza medica e supporto per tutta la vita. L’intervento precoce e la terapia di supporto possono migliorare significativamente la qualità della vita.

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Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona
Ancona (AN)
Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta
Aosta (AO)
Azienda Ospedaliera S.G. Moscati
Avellino (AV)
Azienda Ospedaliero – Universitaria Consorziale Policlinico di Bari
Bari (BA)
Azienda Ospedaliera Gaetano Rummo
Benevento (BN)
Policlinico – S.Orsola Malpighi di Bologna
Bologna (BO)
Ospedale Centrale di Bolzano
Bolzano (BZ)
Spedali Civili di Brescia – Ospedale dei Bambini
Brescia (BS)
I.R.C.C.S. “Eugenio Medea”
Brindisi (BR)
Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”
Catania (CT)
Azienda Ospedaliero Universitaria Catanzaro- Policlinico Germaneto
Catanzaro (CZ)
Ospedale Policlinico SS. Annunziata
Chieti (CH)
Polo Regionale IRCCS “E. Medea”
Conegliano (TV)
Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer
Firenze (FI)
Istituto Giannina Gaslini
Genova (GE)
Presidio Ospedaliero del Levante Ligure – “Ospedale S.Andrea”
La Spezia (SP)
Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino”
Messina (ME)
Ospedale Maggiore Policlinico di Milano
Milano (MI)
Istituto Auxologico Italiano
Milano (MI)
Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena
Modena (MO)
Ospedale San Gerardo
Monza (MB)
Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”
Napoli (NA)
Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”
Napoli (NA)
Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “A. Cardarelli”
Napoli (NA)
Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon”
Napoli (NA)
Azienda Ospedale Università di Padova
Padova (PD)
Istituto Oncologico Veneto
Padova (PD)
Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Paolo Giaccone
Palermo (PA)
Ospedali riuniti Villa Sofia- Cervello
Palermo (PA)
Ospedale Maggiore
Parma (PR)
Istituto Neurologico Nazionale a Carattere Scientifico “Fondazione Mondino” 
Pavia (PV)
Azienda Ospedaliera di Perugia
Perugia (PG)
Ospedale Civile Spirito Santo
Pescara (PE)
Ospedale Cisanello
Pisa (PI)
Ospedale Santa Chiara Pisa
Pisa (PI)
IRCCS Stella Maris Pisa
Pisa (PI)
Ospedali Riuniti di Reggio Calabria
Reggio di Calabria (RC)
Arcispedale S. Maria Nuova
Reggio nell’Emilia (RE)
Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini
Roma (RM)
Policlinico Umberto I
Roma (RM)
Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore
Roma (RM)
Ospedale Pediatrico Bambino Gesù
Roma (RM)
Azienda Ospedaliera Universitaria OO.RR “San Giovanni di Dio Ruggi d’Aragona”
Salerno (SA)
Ospedale Sant’Anna
San Fermo della Battaglia (CO)
Azienda Ospedaliera Universitaria Siena
Siena (SI)
Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta
Torino (TO)
Presidio Ospedaliero “Santa Chiara”
Trento (TN)
Polo Ospedaliero Ca’ Foncello
Treviso (TV)
IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo
Trieste (TS)
Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”
Udine (UD)
Ospedale Polo Riabilitativo Provinciale
Verona (VR)
Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona
Verona (VR)
Ospedale San Bortolo di Vicenza
Vicenza (VI)

Non esistono farmaci specifici per curare la sindrome CHARGE, ma diversi trattamenti possono aiutare a gestire i sintomi e migliorare la qualità della vita.

Interventi Chirurgici:
    • Difetti cardiaci: spesso sono necessari interventi chirurgici per correggere difetti cardiaci congeniti.
    • Palatoschisi: la correzione chirurgica della palatoschisi può migliorare la capacità di alimentarsi e parlare.
    • Problemi respiratori: in alcuni casi, possono essere necessari interventi chirurgici per correggere anomalie delle vie aeree.
    • Problemi visivi e uditivi: interventi chirurgici o ausili possono aiutare a migliorare la vista e l’udito.
Terapie:
    • Logopedia: per migliorare le capacità di comunicazione e linguaggio.
    • Fisioterapia: per migliorare lo sviluppo motorio e la forza muscolare.
    • Terapia occupazionale: per sviluppare le abilità di vita quotidiana.
    • Sostegno psicologico: per affrontare le sfide emotive e sociali.
    • Educazione speciale: per aiutare i bambini con sindrome CHARGE a raggiungere il loro pieno potenziale.
Altri trattamenti:
    • Terapia ormonale: per affrontare problemi di crescita e sviluppo.
    • Alimentazione: può essere necessario un supporto nutrizionale specializzato, come l’alimentazione tramite sondino.