SINDROME CEREBRO-OCULO-FACIO-SCHELETRICA

MALFORMAZIONI CONGENITE, CROMOSOMOPATIE E SINDROMI GENETICHE

NOTE INFORMATIVE
  

La Sindrome Cerebro-Oculo-Facio-Scheletrica (COFS) è una rara malattia genetica caratterizzata da una combinazione di anomalie che colpiscono principalmente il cervello, gli occhi, il viso e lo scheletro.

È una condizione grave che spesso porta alla morte nei primi anni di vita.

Epidemiologia

La COFS è una malattia estremamente rara. Non ci sono dati precisi sull’incidenza, ma si stima che colpisca meno di 1 su 1.000.000 di nati vivi. Maschi e femmine sono colpiti in egual misura.

Eziologia e Genetica

La COFS è causata da mutazioni in geni coinvolti nella riparazione del DNA, in particolare nei geni ERCC6 (CSB), ERCC2 (XPD) e ERCC5 (XPG). Questi geni sono cruciali per il meccanismo di riparazione per escissione di nucleotidi (NER), che ripara i danni al DNA causati dall’esposizione ai raggi UV e da altri agenti. Le mutazioni in questi geni compromettono la capacità delle cellule di riparare il DNA, portando ad accumulo di danni e morte cellulare, in particolare nelle cellule del cervello e di altri organi in via di sviluppo.

La COFS è ereditata con modalità autosomica recessiva, il che significa che un individuo deve ereditare due copie del gene mutato (una da ciascun genitore) per sviluppare la malattia.

Patogenesi

La patogenesi della COFS non è completamente compresa, ma si ritiene che l’accumulo di danni al DNA nelle cellule in via di sviluppo sia responsabile delle anomalie osservate nella malattia. Il danno al DNA può interferire con la proliferazione e la differenziazione cellulare, portando a malformazioni e disfunzioni degli organi.

Manifestazioni Cliniche

Le manifestazioni cliniche della COFS sono variabili, ma i segni più comuni includono:

    • Microcefalia: testa anormalmente piccola.
    • Ritardo di crescita prenatale e postnatale.
    • Disabilità intellettiva grave.
    • Anomalie oculari: microftalmia (occhi piccoli), cataratta, coloboma (difetto dell’iride).
    • Anomalie facciali: fronte prominente, naso a becco, orecchie a basso impianto, micrognazia (mandibola piccola).
    • Anomalie scheletriche: artrogriposi (contratture articolari), scoliosi, clinodattilia (curvatura delle dita).
    • Ipotonia: ridotto tono muscolare.
    • Crisi epilettiche.
    • Difficoltà di alimentazione.
    • Infezioni ricorrenti.
Diagnosi

La diagnosi di COFS si basa sulla presenza di caratteristiche cliniche suggestive e può essere confermata da test genetici per identificare mutazioni nei geni ERCC6, ERCC2 e ERCC5. La diagnosi prenatale è possibile mediante analisi del DNA su villi coriali o amniociti.

Prognosi

La prognosi della COFS è generalmente sfavorevole. Molti bambini affetti muoiono nei primi anni di vita a causa di complicazioni come infezioni respiratorie, insufficienza respiratoria o problemi cardiaci. I bambini che sopravvivono presentano gravi disabilità intellettive e fisiche e richiedono assistenza continua.

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Verona (VR)
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Al momento non esistono farmaci specifici o trattamenti curativi per la sindrome cerebro-oculo-facio-scheletrica (COFS).

Le opzioni di trattamento si concentrano sulla gestione dei sintomi e sul miglioramento della qualità della vita del paziente. Questo può includere:

    • Terapia fisica e occupazionale: per aiutare con le contratture articolari, migliorare le capacità motorie e incoraggiare l’indipendenza.
    • Interventi chirurgici: per correggere alcuni difetti fisici, come la cataratta o le deformità scheletriche.
    • Supporto nutrizionale: molti bambini con COFS hanno difficoltà di alimentazione, quindi può essere necessario un supporto nutrizionale come la gastrostomia.
    • Gestione delle complicanze: possono verificarsi complicanze come infezioni respiratorie, convulsioni e problemi cardiaci, che richiedono un trattamento specifico.