SINDROME CEFALOPOLISINDATTILIA DI GREIG

MALFORMAZIONI CONGENITE, CROMOSOMOPATIE E SINDROMI GENETICHE

NOTE INFORMATIVE
  

La Sindrome Cefalopolisindattilia di Greig (GCPS) è una rara malattia genetica caratterizzata da anomalie congenite multiple, principalmente a carico del cranio, del viso e degli arti.

Epidemiologia

La GCPS è una condizione molto rara, con una prevalenza stimata tra 1 e 9 casi per milione di nati vivi. Non sembra esserci una predilezione per un particolare sesso o gruppo etnico.

Eziologia e Genetica

La GCPS è causata da mutazioni nel gene GLI3, localizzato sul cromosoma 7p13. Questo gene codifica per una proteina che agisce come fattore di trascrizione, regolando l’espressione di altri geni coinvolti nello sviluppo embrionale. Le mutazioni in GLI3 possono portare a una perdita di funzione della proteina, con conseguenti anomalie nello sviluppo di diverse strutture corporee.

La GCPS è ereditata con modalità autosomica dominante. Ciò significa che una singola copia del gene mutato è sufficiente per causare la malattia. Un individuo affetto da GCPS ha il 50% di probabilità di trasmettere la mutazione a ciascun figlio.

Patogenesi

La proteina GLI3 svolge un ruolo cruciale nella regolazione della proliferazione, differenziazione e apoptosi cellulare durante lo sviluppo embrionale. Le mutazioni in GLI3 alterano la funzione di questa proteina, interferendo con i normali processi di sviluppo e portando alle manifestazioni cliniche caratteristiche della GCPS.

Manifestazioni Cliniche

Le manifestazioni cliniche della GCPS sono variabili, ma le più comuni includono:

    • Macrocefalia: aumento delle dimensioni della testa.
    • Disorfismo facciale: fronte ampia e prominente, ipertelorismo (occhi distanti), radice del naso piatta, filtro lungo e piatto.
    • Anomalie degli arti:
      • Polidattilia: presenza di dita soprannumerarie.
      • Sindattilia: fusione di due o più dita.
      • Iperfalangia: aumento del numero di falangi in un dito.
      • Alluce e pollice larghi.

Altre possibili manifestazioni cliniche includono:

    • Ritardo mentale: presente in una minoranza di casi.
    • Anomalie del sistema nervoso centrale: idrocefalo, agenesia del corpo calloso.
    • Difetti cardiaci congeniti.
    • Anomalie urogenitali.
    • Ernia ombelicale o inguinale.
Diagnosi

La diagnosi di GCPS si basa principalmente sull’esame clinico e sulla presenza delle caratteristiche manifestazioni cliniche. L’analisi genetica può confermare la diagnosi identificando la mutazione nel gene GLI3.

Diagnosi differenziale

La GCPS può essere confusa con altre sindromi genetiche che presentano caratteristiche simili, come la sindrome di Pallister-Hall e la sindrome di Carpenter. La diagnosi differenziale si basa sull’attenta valutazione delle manifestazioni cliniche e sull’analisi genetica.

Prognosi

La prognosi della GCPS è variabile e dipende dalla gravità delle manifestazioni cliniche. In generale, l’aspettativa di vita non è ridotta, ma la qualità della vita può essere influenzata dalla presenza di disabilità fisiche o cognitive.

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Non esistono farmaci specifici per curare la GCPS. Il trattamento si concentra sulla gestione dei sintomi e il miglioramento della qualità della vita del paziente.

Ecco alcuni approcci terapeutici comuni:

    • Chirurgia: Può essere necessaria per correggere alcune malformazioni fisiche, come la sindattilia (fusione delle dita) o la polidattilia (dita in eccesso).
    • Terapia fisica e occupazionale: Aiuta a migliorare la mobilità, la forza e la coordinazione, soprattutto in caso di anomalie degli arti.
    • Supporto psicologico: Può essere utile per affrontare le sfide emotive e sociali associate alla GCPS.
    • Monitoraggio regolare: Essenziale per individuare e gestire eventuali complicazioni, come il ritardo dello sviluppo o problemi di vista.