NOTE INFORMATIVE SU QUESTA MALATTIA
La sferocitosi ereditaria (SE) è un’anemia emolitica congenita caratterizzata dalla presenza di globuli rossi (eritrociti) di forma sferica anziché biconcava.
Questa anomalia morfologica li rende meno deformabili e più fragili, portando alla loro prematura distruzione nella milza.
Epidemiologia
La SE è la causa più comune di anemia emolitica ereditaria nell’America del Nord, con una prevalenza di 1/5.000. In Europa settentrionale, la prevalenza è stimata intorno a 1/2.000, suggerendo l’esistenza di forme subcliniche. La malattia colpisce tutte le etnie, ma è più frequente nelle popolazioni di origine nordeuropea.
Eziologia e Genetica
La SE è causata da mutazioni in geni che codificano per proteine della membrana eritrocitaria, cruciali per il mantenimento della sua forma e flessibilità. I geni più comunemente coinvolti sono:
-
- Anchirina (ANK1): La proteina più frequentemente coinvolta, responsabile di circa il 30-50% dei casi.
- Spettrina (SPTA1, SPTB): Costituisce il “citoscheletro” dell’eritrocita, garantendone la flessibilità. Mutazioni in questi geni causano il 20-30% dei casi.
- Banda 3 (SLC4A1): Proteina coinvolta nello scambio di ioni cloro e bicarbonato. Mutazioni in questo gene sono responsabili del 5-25% dei casi.
- Proteina 4.2 (EPB42): Interagisce con l’anchirina e la banda 3. Mutazioni in questo gene sono meno frequenti.
La SE è ereditata con modalità autosomica dominante, il che significa che un solo allele mutato è sufficiente per sviluppare la malattia. Tuttavia, la gravità della malattia può variare notevolmente a seconda della mutazione specifica e della sua espressività.
Patogenesi
Le mutazioni genetiche causano un deficit quantitativo o qualitativo delle proteine della membrana eritrocitaria, compromettendone la stabilità e la flessibilità. Gli eritrociti assumono una forma sferica, con un rapporto superficie/volume ridotto. Questi “sferociti” sono meno deformabili e vengono sequestrati e distrutti prematuramente nella milza, causando anemia emolitica.
Manifestazioni Cliniche
La SE può manifestarsi con un ampio spettro di gravità, da forme asintomatiche a forme gravi con anemia marcata. Le manifestazioni cliniche più comuni includono:
-
- Anemia: Può variare da lieve a grave, con sintomi come affaticamento, pallore, dispnea e tachicardia.
- Ittero: Colorazione giallastra della pelle e delle sclere dovuta all’accumulo di bilirubina, un prodotto di degradazione dell’emoglobina.
- Splenomegalia: Ingrossamento della milza, spesso palpabile all’esame obiettivo.
- Colelitiasi: Formazione di calcoli biliari, dovuta all’aumento della bilirubina.
- Crisi aplastiche: Rara complicanza caratterizzata da un arresto improvviso della produzione di globuli rossi, spesso scatenata da infezioni virali.
Diagnosi
La diagnosi di SE si basa su:
-
- Anamnesi familiare e storia clinica: Presenza di sintomi suggestivi e familiarità per anemia emolitica.
- Esame emocromocitometrico: Evidenzia anemia con reticolocitosi (aumento dei globuli rossi immaturi) e presenza di sferociti nello striscio di sangue periferico.
- Test di fragilità osmotica: Valuta la resistenza degli eritrociti all’emolisi in soluzioni ipotoniche. Gli sferociti, essendo più fragili, si lisano più facilmente.
- Analisi genetica: Permette di identificare la mutazione specifica responsabile della malattia.
Prognosi
La prognosi della SE è generalmente buona. La maggior parte dei pazienti ha una vita normale con un’aspettativa di vita simile alla popolazione generale. La splenectomia (asportazione chirurgica della milza) può migliorare significativamente l’anemia e ridurre le complicanze, ma aumenta il rischio di infezioni.
CENTRI DI DIAGNOSI E CURA PER QUESTA MALATTIA
Per trovare i collegamenti con la Struttura Ospedaliera di tuo interesse, cercala nella sezione “STRUTTURE OSPEDALIERE” (<< cliccando)
Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona |
Ancona (AN) |
Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta |
Aosta (AO) |
Azienda Ospedaliera S.G. Moscati |
Avellino (AV) |
Azienda Ospedaliero – Universitaria Consorziale Policlinico di Bari |
Bari (BA) |
Ospedale “Di Venere” |
Bari (BA) |
Azienda Ospedaliera Gaetano Rummo |
Benevento (BN) |
Ospedale Papa Giovanni XXIII |
Bergamo (BG) |
Policlinico – S.Orsola Malpighi di Bologna |
Bologna (BO) |
Ospedale Centrale di Bolzano |
Bolzano (BZ) |
Spedali Civili di Brescia – Ospedale dei Bambini |
Brescia (BS) |
Presidio Ospedaliero “Di Summa – Perrino” |
Brindisi (BR) |
Azienda Ospedaliera G. Brotzu |
Cagliari (CA) |
Presidio Ospedaliero Sirai |
Carbonia (SU) |
Presidio Ospedaliero “Francesco Ferrari” |
Casarano (LE) |
Azienda Ospedaliera di Caserta “Sant’Anna e San Sebastiano” |
Caserta (CE) |
Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco” |
Catania (CT) |
Ospedale M. Bufalini |
Cesena (FC) |
Ospedale Policlinico SS. Annunziata |
Chieti (CH) |
Presidio Ospedaliero “ANNUNZIATA” |
Cosenza (CS) |
Arcispedale S.Anna |
Ferrara (FE) |
Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi Firenze |
Firenze (FI) |
Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer |
Firenze (FI) |
Azienda Ospedaliera Universitaria “Ospedali Riuniti” |
Foggia (FG) |
Ospedale “Sacro Cuore di Gesù” |
Gallipoli (LE) |
Ente Ospedaliero Ospedali Galliera |
Genova (GE) |
Istituto Giannina Gaslini |
Genova (GE) |
Ospedale Policlinico San Martino |
Genova (GE) |
Presidio Ospedaliero del Levante Ligure – “Ospedale S.Andrea” |
La Spezia (SP) |
Ospedale Nostra Signora della Mercede |
Lanusei (NU) |
Ospedale “Vito Fazzi” |
Lecce (LE) |
Presidio Ospedaliero “Alessandro Manzoni” |
Lecco (LC) |
Ospedale di Legnano |
Legnano (MI) |
Presidio Ospedaliero Orientale |
Manduria (TA) |
Presidio Ospedaliero di Mantova |
Mantova (MN) |
Ospedale Maggiore Policlinico |
Milano (MI) |
Ospedale San Raffaele di Milano |
Milano (MI) |
Ospedale Niguarda |
Milano (MI) |
Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena |
Modena (MO) |
Ospedale San Gerardo |
Monza (MB) |
AOU Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” |
Napoli (NA) |
Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II” |
Napoli (NA) |
Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “A. Cardarelli” |
Napoli (NA) |
Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon” |
Napoli (NA) |
Ospedale “San Francesco” di Nuoro |
Nuoro (NU) |
Ospedale Giovanni Paolo II |
Olbia (SS) |
Ospedale San Marino di Oristano |
Oristano (OR) |
Azienda Ospedale Università di Padova |
Padova (PD) |
ARNAS Civico – Di Cristina Benfratelli |
Palermo (PA) |
Ospedali riuniti Villa Sofia- Cervello |
Palermo (PA) |
Ospedale Maggiore |
Parma (PR) |
Policlinico San Matteo di Pavia |
Pavia (PV) |
Azienda Ospedaliera di Perugia |
Perugia (PG) |
Ospedale Civile Spirito Santo |
Pescara (PE) |
Ospedale Guglielmo da Saliceto |
Piacenza (PC) |
Ospedale Santa Chiara Pisa |
Pisa (PI) |
Presidio Ospedaliero di Pordenone |
Pordenone (PN) |
Azienda Ospedaliera Regionale San Carlo di Potenza |
Potenza (PZ) |
Ospedale di Ravenna |
Ravenna (RA) |
Ospedali Riuniti di Reggio Calabria |
Reggio di Calabria (RC) |
Arcispedale S. Maria Nuova |
Reggio nell’Emilia (RE) |
Ospedale Infermi |
Rimini (RN) |
Azienda Ospedaliero – Universitaria Sant’Andrea |
Roma (RM) |
Ospedale S. Eugenio e Ospedale CTO Andrea Alesini” |
Roma (RM) |
Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini |
Roma (RM) |
Policlinico Umberto I |
Roma (RM) |
Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore |
Roma (RM) |
Ospedale Pediatrico Bambino Gesù |
Roma (RM) |
Azienda Ospedaliera Universitaria OO.RR “San Giovanni di Dio Ruggi d’Aragona” |
Salerno (SA) |
Casa Sollievo della Sofferenza |
San Giovanni Rotondo (FG) |
Azienda Ospedaliera Universitaria Sassari |
Sassari (SS) |
Azienda Ospedaliera Universitaria Siena |
Siena (SI) |
Presidio Ospedaliero Centrale “SS. Annunziata” |
Taranto (TA) |
Azienda Ospedaliera S.Maria di Terni |
Terni (TR) |
Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta |
Torino (TO) |
Presidio Ospedaliero “Santa Chiara” |
Trento (TN) |
Polo Ospedaliero Ca’ Foncello |
Treviso (TV) |
Pia Fondazione di Culto e Religione “Cardinale Giovanni Panico” |
Tricase (LE) |
IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo |
Trieste (TS) |
Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia” |
Udine (UD) |
Ospedale “Filippo Del Ponte” |
Varese (VA) |
Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona |
Verona (VR) |
Ospedale San Bortolo di Vicenza |
Vicenza (VI) |
FARMACI SPECIFICI PER QUESTA MALATTIA
Non esistono farmaci specifici per curare la sferocitosi ereditaria. Tuttavia, ci sono diversi trattamenti che possono aiutare a gestire i sintomi e migliorare la qualità della vita dei pazienti.
Trattamenti principali:
-
- Splenectomia: La rimozione chirurgica della milza è spesso il trattamento più efficace per la sferocitosi ereditaria. La milza è il principale organo responsabile della distruzione dei globuli rossi anomali, quindi la sua rimozione può ridurre significativamente l’anemia e gli altri sintomi. Tuttavia, la splenectomia aumenta il rischio di infezioni, quindi è importante valutare attentamente i benefici e i rischi prima di procedere con l’intervento.
- Acido folico: L’acido folico è una vitamina importante per la produzione di globuli rossi. L’integrazione di acido folico può aiutare a migliorare l’anemia nei pazienti con sferocitosi ereditaria.
- Trasfusioni di sangue: In alcuni casi, possono essere necessarie trasfusioni di sangue per trattare l’anemia grave.
- Fototerapia: Nei neonati con ittero grave, la fototerapia può aiutare a ridurre i livelli di bilirubina nel sangue.
- Vaccinazioni: I pazienti con sferocitosi ereditaria, soprattutto dopo la splenectomia, sono più suscettibili alle infezioni. È quindi fondamentale essere vaccinati contro pneumococco, meningococco e Haemophilus influenzae tipo b.
Altri trattamenti:
-
- Terapia genica: La terapia genica è un’area di ricerca promettente per il trattamento della sferocitosi ereditaria. Tuttavia, al momento, non sono disponibili terapie geniche approvate per questa malattia.
- Farmaci sperimentali: Sono in corso studi clinici per valutare l’efficacia di nuovi farmaci per il trattamento della sferocitosi ereditaria.