NOTE INFORMATIVE SU QUESTA MALATTIA
Lo Pseudoxantoma Elastico (PXE) è una malattia genetica rara che colpisce il tessuto connettivo, causando la calcificazione e la frammentazione delle fibre elastiche.
Questo processo porta a manifestazioni cliniche a livello della pelle, degli occhi e del sistema cardiovascolare.
Epidemiologia
La PXE è una malattia rara con una prevalenza stimata tra 1/25.000 e 1/100.000 individui a livello globale. Non sembra esserci una predisposizione di genere o etnia.
Eziologia e Genetica
La PXE è causata da mutazioni nel gene ABCC6, situato sul cromosoma 16 (16p13.1). Questo gene codifica per una proteina transmembrana che appartiene alla superfamiglia dei trasportatori ABC (ATP-binding cassette). La proteina ABCC6 è coinvolta nel trasporto di diverse molecole attraverso le membrane cellulari, e si ritiene che la sua disfunzione nella PXE porti all’accumulo di sostanze tossiche nel tessuto connettivo, contribuendo alla calcificazione e alla frammentazione delle fibre elastiche. La PXE viene ereditata con modalità autosomica recessiva, il che significa che un individuo deve ereditare due copie mutate del gene ABCC6 (una da ciascun genitore) per sviluppare la malattia.
Patogenesi
La patogenesi della PXE non è ancora completamente compresa. Tuttavia, si ritiene che la disfunzione della proteina ABCC6 porti a un’alterazione del metabolismo cellulare e all’accumulo di sostanze tossiche nel tessuto connettivo. Queste sostanze, tra cui ioni calcio e fosfato, promuovono la calcificazione e la frammentazione delle fibre elastiche, compromettendo l’elasticità e la funzionalità dei tessuti colpiti.
Manifestazioni Cliniche
Le manifestazioni cliniche della PXE possono variare notevolmente da individuo a individuo, sia in termini di gravità che di età di insorgenza. Le principali manifestazioni cliniche includono:
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- Manifestazioni cutanee: La pelle, in particolare nelle aree di flessione (collo, ascelle, inguine), diventa lassa, flaccida e ispessita, con la presenza di papule giallastre raggruppate in placche.
- Manifestazioni oculari: Le strie angioidi, visibili all’esame del fondo oculare, sono lesioni della retina causate dalla rottura della membrana di Bruch, uno strato ricco di fibre elastiche. Le strie angioidi possono portare a emorragie retiniche e, nei casi più gravi, alla perdita della vista.
- Manifestazioni cardiovascolari: La calcificazione delle arterie può portare a diverse complicanze, tra cui angina pectoris, infarto del miocardio, ictus e claudicatio intermittens.
Diagnosi
La diagnosi di PXE si basa sulla valutazione clinica delle manifestazioni cutanee, oculari e cardiovascolari. La biopsia cutanea, con l’esame istologico che evidenzia la calcificazione e la frammentazione delle fibre elastiche, può confermare la diagnosi. L’analisi genetica per identificare le mutazioni nel gene ABCC6 può essere utile per confermare la diagnosi e per la consulenza genetica.
Prognosi
La PXE è una malattia cronica e progressiva, ma la prognosi varia notevolmente da individuo a individuo. Le complicanze cardiovascolari sono la principale causa di morbilità e mortalità nella PXE. La gestione della malattia si concentra sulla prevenzione e il trattamento delle complicanze, con un approccio multidisciplinare che coinvolge dermatologi, oculisti, cardiologi e altri specialisti.
CENTRI DI DIAGNOSI E CURA PER QUESTA MALATTIA
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NOME PRESIDIO |
CITTÁ |
Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona |
Ancona (AN) |
Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta |
Aosta (AO) |
Azienda Usl Toscana Sud-Est – Arezzo |
Arezzo (AR) |
Azienda Ospedaliera S.G. Moscati |
Avellino (AV) |
Azienda Ospedaliero – Universitaria Consorziale Policlinico di Bari |
Bari (BA) |
Azienda Ospedaliera Gaetano Rummo |
Benevento (BN) |
Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico – S.Orsola Malpighi di Bologna |
Bologna (BO) |
Ospedale Centrale di Bolzano |
Bolzano (BZ) |
Azienda Ospedaliera G. Brotzu |
Cagliari (CA) |
Azienda Ospedaliero-Universitaria di Cagliari |
Cagliari (CA) |
Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco” |
Catania (CT) |
Azienda Ospedaliero Universitaria Catanzaro- Policlinico Germaneto |
Catanzaro (CZ) |
Azienda USL Toscana Centro – Azienda USL 11 Empoli |
Empoli (FI) |
Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi Firenze |
Firenze (FI) |
Azienda USL Toscana Centro – Azienda USL 11 – Firenze |
Firenze (FI) |
Istituto Giannina Gaslini – Ospedale Pediatrico IRCCS |
Genova (GE) |
Ospedale Policlinico San Martino – Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico |
Genova (GE) |
Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino” |
Messina (ME) |
Fondazione IRCCS Ca Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano |
Milano (MI) |
IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano |
Milano (MI) |
Ospedale L. Sacco di Milano – ASST Fatebenefratelli-Sacco |
Milano (MI) |
Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena |
Modena (MO) |
AOU Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” |
Napoli (NA) |
Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II” |
Napoli (NA) |
Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “A. Cardarelli” |
Napoli (NA) |
Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon” |
Napoli (NA) |
Azienda Ospedale Università di Padova |
Padova (PD) |
Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Paolo Giaccone |
Palermo (PA) |
Azienda Ospedaliera di Perugia |
Perugia (PG) |
ASL 3 – Ospedale Civile Spirito Santo |
Pescara (PE) |
ASS 5 – Azienda per l’Assistenza Sanitaria n.5 “Friuli Occidentale” – Presidio Ospedaliero di Pordenone |
Pordenone (PN) |
Azienda Ospedaliera Regionale San Carlo di Potenza |
Potenza (PZ) |
Azienda USL Toscana Centro – Azienda USL 4 Prato |
Prato (PO) |
Azienda Ospedaliero-Universitaria “Policlinico Umberto I” |
Roma (RM) |
IRCCS – Istituto Dermopatico Dell’Immacolata |
Roma (RM) |
ASST Lariana – Ospedale Sant’Anna |
San Fermo della Battaglia (CO) |
I.R.C.C.S. “Casa Sollievo della Sofferenza” – San Giovanni Rotondo |
San Giovanni Rotondo (FG) |
Azienda Ospedaliera Universitaria Sassari |
Sassari (SS) |
Azienda Ospedaliera Universitaria Siena |
Siena (SI) |
Azienda Ospedaliera S.Maria di Terni |
Terni (TR) |
Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta |
Torino (TO) |
Presidio Ospedaliero “Santa Chiara” – Trento |
Trento (TN) |
AULSS 2 Marca Trevigiana – Polo Ospedaliero di Treviso – Ca’ Foncello |
Treviso (TV) |
Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina |
Trieste (TS) |
IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo |
Trieste (TS) |
Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Associazione Oasi Maria SS. ONLUS |
Troina (EN) |
Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia” |
Udine (UD) |
AULSS 3 Serenissima |
Venezia (VE) |
AULLS9 Scaligera- Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona |
Verona (VR) |
AULSS 8 Berica – Ospedale San Bortolo di Vicenza |
Vicenza (VI) |
FARMACI SPECIFICI PER QUESTA MALATTIA
Non esistono farmaci specifici per curare lo pseudoxantoma elastico (PXE). La ricerca è in corso, ma al momento le opzioni terapeutiche si concentrano sulla gestione dei sintomi e la prevenzione delle complicanze.
Tuttavia, ci sono alcuni trattamenti che possono aiutare a gestire le manifestazioni della malattia:
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- Per le striature angioidi negli occhi: Iniezioni intravitreali di farmaci anti-angiogenesi (come bevacizumab o ranibizumab) possono aiutare a rallentare la crescita di nuovi vasi sanguigni e a prevenire la perdita della vista.
- Per le lesioni cutanee: La chirurgia plastica può essere un’opzione per migliorare l’aspetto delle lesioni cutanee, se causano disagio estetico o funzionale.
- Per le complicanze cardiovascolari: I farmaci per controllare la pressione sanguigna e il colesterolo possono aiutare a ridurre il rischio di malattie cardiache e ictus.
- Terapie di supporto: Fisioterapia, terapia occupazionale e logopedia possono essere utili per gestire le difficoltà motorie, la perdita della vista e i problemi di linguaggio.