NOTE INFORMATIVE SU QUESTA MALATTIA
Il termine “pseudoermafroditismo” è ormai considerato obsoleto e offensivo. La terminologia medica attuale preferisce usare il termine “Disturbi dello sviluppo sessuale (DSD)” per descrivere le condizioni in cui lo sviluppo del sesso cromosomico, gonadico o anatomico è atipico.
In passato, il termine “pseudoermafroditismo” veniva utilizzato per indicare una discrepanza tra il sesso gonadico (testicoli o ovaie) e l’aspetto dei genitali esterni. Veniva ulteriormente suddiviso in:
-
- Pseudoermafroditismo maschile: presenza di testicoli con genitali esterni ambigui o femminili.
- Pseudoermafroditismo femminile: presenza di ovaie con genitali esterni ambigui o maschili.
Epidemiologia
I DSD sono condizioni rare, con una prevalenza stimata che varia a seconda del tipo specifico. Alcuni studi riportano una prevalenza complessiva di circa 1:4500 nati vivi.
Eziologia e Genetica
Le cause dei DSD sono complesse e multifattoriali. Possono essere dovuti a:
-
- Anomalie cromosomiche: come la sindrome di Turner (45,X) o la sindrome di Klinefelter (47,XXY).
- Mutazioni genetiche: in geni coinvolti nello sviluppo sessuale, come SRY, SOX9, WT1, ecc.
- Fattori ormonali: esposizione a ormoni androgeni o antiandrogeni durante la gravidanza.
- Fattori ambientali: esposizione a sostanze chimiche che interferiscono con lo sviluppo sessuale.
Patogenesi
La patogenesi dei DSD varia a seconda della causa specifica. In generale, si verifica un’alterazione dei processi di differenziazione sessuale durante lo sviluppo fetale, che può coinvolgere:
-
- Lo sviluppo delle gonadi: testicoli o ovaie.
- La produzione di ormoni sessuali: androgeni, estrogeni.
- La risposta dei tessuti agli ormoni sessuali.
Manifestazioni cliniche
Le manifestazioni cliniche dei DSD sono molto variabili e dipendono dalla specifica condizione. Possono includere:
-
- Genitali esterni ambigui: clitoromegalia, micropene, ipospadia, fusione labioscrotale.
- Anomalie dello sviluppo puberale: pubertà precoce, pubertà ritardata, amenorrea, ginecomastia.
- Infertilità.
- Problemi psicosociali: difficoltà nell’accettazione del proprio corpo, problemi di identità di genere.
Diagnosi
La diagnosi dei DSD richiede un approccio multidisciplinare e può includere:
-
- Esame fisico: valutazione dei genitali esterni.
- Analisi cromosomica (cariotipo): per identificare eventuali anomalie cromosomiche.
- Dosaggi ormonali: per valutare la produzione di ormoni sessuali.
- Imaging: ecografia pelvica, risonanza magnetica, per visualizzare gli organi interni.
- Biopsia gonadica: in alcuni casi, per confermare la presenza di testicoli o ovaie.
- Test genetici: per identificare mutazioni in geni coinvolti nello sviluppo sessuale.
Prognosi
La prognosi dei DSD varia a seconda della specifica condizione. In generale, la diagnosi precoce e un trattamento adeguato possono migliorare la qualità di vita delle persone affette.
CENTRI DI DIAGNOSI E CURA PER QUESTA MALATTIA
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NOME PRESIDIO |
CITTÁ |
Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona |
Ancona (AN) |
Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta |
Aosta (AO) |
Azienda Ospedaliera S.G. Moscati |
Avellino (AV) |
Azienda Ospedaliero – Universitaria Consorziale Policlinico di Bari |
Bari (BA) |
Azienda Ospedaliera Gaetano Rummo |
Benevento (BN) |
ASST Papa Giovanni XXIII – Ospedale Papa Giovanni XXIII |
Bergamo (BG) |
Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico – S.Orsola Malpighi di Bologna |
Bologna (BO) |
Ospedale Centrale di Bolzano |
Bolzano (BZ) |
Spedali Civili di Brescia – Ospedale dei Bambini – ASST Spedali Civili, Brescia |
Brescia (BS) |
Azienda Ospedaliera G. Brotzu |
Cagliari (CA) |
Azienda Ospedaliero-Universitaria di Cagliari |
Cagliari (CA) |
Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco” |
Catania (CT) |
Azienda Ospedaliero Universitaria Catanzaro- Policlinico Germaneto |
Catanzaro (CZ) |
Azienda USL di Cesena – “Ospedale M. Bufalini” |
Cesena (FC) |
ASL 2 Chieti – Ospedale Policlinico SS. Annunziata |
Chieti (CH) |
Azienda Ospedaliera di Cosenza – Presidio Ospedaliero “ANNUNZIATA” |
Cosenza (CS) |
Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi Firenze |
Firenze (FI) |
Azienda USL Toscana Centro – Azienda USL 11 – Firenze |
Firenze (FI) |
Istituto Giannina Gaslini – Ospedale Pediatrico IRCCS |
Genova (GE) |
Ospedale Policlinico San Martino – Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico |
Genova (GE) |
Azienda Usl Toscana Sud-Est – USL 9 Grosseto |
Grosseto (GR) |
ASL 5 – Presidio Ospedaliero del Levante Ligure – “Ospedale S.Andrea” |
La Spezia (SP) |
Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino” |
Messina (ME) |
Fondazione IRCCS Ca Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano |
Milano (MI) |
IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano |
Milano (MI) |
AUSL Modena – Ospedale S.Agostino Estense di Baggiovara |
Modena (MO) |
Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena |
Modena (MO) |
AOU Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” |
Napoli (NA) |
Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II” |
Napoli (NA) |
Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “A. Cardarelli” |
Napoli (NA) |
Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon” |
Napoli (NA) |
Azienda Ospedale Università di Padova |
Padova (PD) |
Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Paolo Giaccone |
Palermo (PA) |
Azienda Ospedaliera- Ospedali riuniti Villa Sofia- Cervello |
Palermo (PA) |
Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma Ospedale Maggiore |
Parma (PR) |
Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia |
Pavia (PV) |
Azienda Ospedaliera di Perugia |
Perugia (PG) |
Azienda Ospedaliera Universitaria Pisa – Ospedale Santa Chiara Pisa |
Pisa (PI) |
Azienda AUSL Reggio Emilia – “Arcispedale S. Maria Nuova” |
Reggio nell’Emilia (RE) |
ASL RM 1 – Azienda Ospedaliero – Universitaria Sant’Andrea |
Roma (RM) |
ASL RM 2 – “Ospedale S. Eugenio” e “Ospedale CTO Andrea Alesini” |
Roma (RM) |
Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini |
Roma (RM) |
Azienda Ospedaliero-Universitaria “Policlinico Umberto I” |
Roma (RM) |
Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore |
Roma (RM) |
Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – IRCCS |
Roma (RM) |
Azienda Ospedaliera Universitaria OO.RR “San Giovanni di Dio Ruggi d’Aragona” |
Salerno (SA) |
I.R.C.C.S. “Casa Sollievo della Sofferenza” – San Giovanni Rotondo |
San Giovanni Rotondo (FG) |
Azienda Ospedaliera Universitaria Siena |
Siena (SI) |
Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta |
Torino (TO) |
Presidio Ospedaliero “Santa Chiara” – Trento |
Trento (TN) |
AULSS 2 Marca Trevigiana – Polo Ospedaliero di Treviso – Ca’ Foncello |
Treviso (TV) |
IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo |
Trieste (TS) |
Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia” |
Udine (UD) |
AULLS9 Scaligera- Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona |
Verona (VR) |
AULSS 8 Berica – Ospedale San Bortolo di Vicenza |
Vicenza (VI) |
FARMACI SPECIFICI PER QUESTA MALATTIA
Esistono farmaci specifici e altri trattamenti per gli pseudoermafroditismi. La terapia varia a seconda del tipo specifico di pseudoermafroditismo, della causa sottostante e delle manifestazioni cliniche individuali.
Trattamenti farmacologici:
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- Terapia ormonale: È spesso utilizzata per correggere gli squilibri ormonali e promuovere lo sviluppo di caratteristiche sessuali appropriate.
- Nel pseudoermafroditismo maschile, può essere somministrato testosterone per promuovere la virilizzazione.
- Nel pseudoermafroditismo femminile, possono essere utilizzati farmaci per sopprimere la produzione di androgeni o bloccarne l’azione.
- Altri farmaci: Possono essere necessari altri farmaci per gestire specifiche complicanze o condizioni associate, come corticosteroidi per l’iperplasia surrenalica congenita.
- Terapia ormonale: È spesso utilizzata per correggere gli squilibri ormonali e promuovere lo sviluppo di caratteristiche sessuali appropriate.
Altri trattamenti:
-
- Chirurgia: In alcuni casi, può essere necessaria la chirurgia per correggere le anomalie genitali e consentire una normale funzione sessuale.
- Supporto psicosociale: È fondamentale fornire supporto psicologico e consulenza ai pazienti e alle loro famiglie per affrontare le sfide emotive e sociali associate a questa condizione.