PROTEINOSI ALVEOLARE POLMONARE IDIOPATICA

MALATTIE DELL’APPARATO RESPIRATORIO

NOTE INFORMATIVE
  

La proteinosi alveolare polmonare idiopatica (PAP) è una rara malattia polmonare caratterizzata dall’accumulo di materiale lipoproteico, simile al surfattante, negli alveoli polmonari.

Questo accumulo interferisce con lo scambio di gas, causando difficoltà respiratorie.

Epidemiologia

La PAP è una malattia rara con una prevalenza stimata di 3.7 casi per milione di persone. Colpisce più frequentemente gli adulti tra i 30 e i 50 anni, con una leggera prevalenza negli uomini.

Eziologia e Genetica

Nella maggior parte dei casi, la causa della PAP è idiopatica, ovvero sconosciuta. Tuttavia, si ritiene che sia causata da un’interruzione della clearance del surfattante da parte dei macrofagi alveolari.

Esistono anche forme genetiche di PAP, sebbene rare, causate da mutazioni nei geni che codificano per il recettore del granulocyte-macrophage colony-stimulating factor (GM-CSF) o per le sue subunità. Il GM-CSF è una proteina che svolge un ruolo cruciale nella maturazione e nella funzione dei macrofagi alveolari.

Patogenesi

L’accumulo di materiale lipoproteico negli alveoli è dovuto a un difetto nella clearance del surfattante da parte dei macrofagi alveolari. Questo difetto può essere causato da:

    • Autoanticorpi anti-GM-CSF: Nella maggior parte dei casi di PAP idiopatica, si riscontrano autoanticorpi contro il GM-CSF, che ne neutralizzano l’attività e impediscono la corretta maturazione e funzione dei macrofagi.
    • Difetti genetici: Mutazioni nei geni che codificano per il recettore del GM-CSF o per le sue subunità possono compromettere la segnalazione del GM-CSF e la funzione dei macrofagi.
    • Altre cause: In alcuni casi, la PAP può essere secondaria ad altre condizioni, come infezioni, esposizione a polveri inorganiche, o alcune neoplasie.
Manifestazioni Cliniche

I sintomi della PAP possono variare da lievi a gravi e includono:

    • Dispnea: difficoltà respiratoria, inizialmente durante l’esercizio fisico e poi anche a riposo.
    • Tosse: spesso secca, ma può anche essere produttiva di espettorato schiumoso.
    • Dolore toracico
    • Febbre
    • Perdita di peso
    • Affaticamento
Diagnosi

La diagnosi di PAP si basa su una combinazione di:

    • Anamnesi ed esame obiettivo: valutazione dei sintomi e dei segni clinici.
    • Radiografia del torace: mostra opacità polmonari diffuse, spesso con un aspetto a “vetro smerigliato”.
    • Tomografia computerizzata ad alta risoluzione (HRCT): fornisce immagini più dettagliate delle anomalie polmonari.
    • Lavaggio broncoalveolare (BAL): procedura in cui viene introdotto e poi aspirato un liquido sterile nei polmoni per analizzarne il contenuto. Nel caso della PAP, il liquido di lavaggio appare lattescente e ricco di materiale lipoproteico.
    • Biopsia polmonare: in alcuni casi, può essere necessaria per confermare la diagnosi e escludere altre malattie.
    • Test per gli autoanticorpi anti-GM-CSF: per distinguere la PAP idiopatica da altre forme.
Prognosi

La prognosi della PAP idiopatica è variabile. Alcuni pazienti possono presentare una forma lieve della malattia con una progressione lenta, mentre altri possono sviluppare insufficienza respiratoria grave.

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NOME PRESIDIO

CITTÁ

Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona

Ancona (AN)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Aosta (AO)

Azienda Ospedaliera S.G. Moscati

Avellino (AV)

Azienda Ospedaliera Gaetano Rummo

Benevento (BN)

ASST Papa Giovanni XXIII – Ospedale Papa Giovanni XXIII

Bergamo (BG)

Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico – S.Orsola Malpighi di Bologna

Bologna (BO)

Ospedale Centrale di Bolzano

Bolzano (BZ)

ASSL Cagliari – Ospedale Santissima Trinità

Cagliari (CA)

Azienda Ospedaliera G. Brotzu

Cagliari (CA)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Cagliari

Cagliari (CA)

Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”

Catania (CT)

Azienda USL di Forlì – Ospedale G.B. Morgagni – L. Pierantoni

Forlì (FC)

Ospedale Policlinico San Martino – Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico

Genova (GE)

Azienda Ospedaliera Papardo

Messina (ME)

Fondazione IRCCS Ca Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano

Milano (MI)

Ospedale Niguarda di Milano – ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda

Milano (MI)

Ospedale San Giuseppe di Milano

Milano (MI)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena

Modena (MO)

ASST Monza – Ospedale San Gerardo

Monza (MB)

AOU  Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “A. Cardarelli”

Napoli (NA)

ASSL Nuoro- Ospedale “Cesare Zonchello” Nuoro

Nuoro (NU)

Azienda Ospedale Università di Padova

Padova (PD)

Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) Istituto Mediterraneo per i Trapianti e Terapie ad Alta Specializzazione (ISMETT)

Palermo (PA)

Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia

Pavia (PV)

Azienda Ospedaliera di Perugia

Perugia (PG)

ASS 5 – Azienda per l’Assistenza Sanitaria n.5 “Friuli Occidentale” – Presidio Ospedaliero di Pordenone

Pordenone (PN)

Azienda AUSL Reggio Emilia – “Arcispedale S. Maria Nuova”

Reggio nell’Emilia (RE)

Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini

Roma (RM)

Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore

Roma (RM)

Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – IRCCS

Roma (RM)

Policlinico Tor Vergata

Roma (RM)

Azienda Ospedaliera Universitaria OO.RR “San Giovanni di Dio Ruggi d’Aragona”

Salerno (SA)

Azienda Ospedaliera Universitaria Sassari

Sassari (SS)

ASL 4 – Presidio Ospedaliero “G. Mazzini”

Teramo (TE)

USL UMBRIA 2

Terni (TR)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Torino (TO)

Presidio Ospedaliero “Santa Chiara” – Trento

Trento (TN)

AULSS 2 Marca Trevigiana – Polo Ospedaliero di Treviso – Ca’ Foncello

Treviso (TV)

Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina

Trieste (TS)

IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo

Trieste (TS)

Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”

Udine (UD)

AULSS 3 Serenissima

Venezia (VE)

AULLS9 Scaligera- Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona

Verona (VR)

AULSS 8 Berica – Ospedale San Bortolo di Vicenza

Vicenza (VI)

Non esiste una cura per la PAP idiopatica, ma ci sono trattamenti che possono aiutare a gestire i sintomi e migliorare la qualità della vita.

Trattamenti principali:
    • Lavaggio polmonare totale (WLL): Questa è la terapia più comune e spesso più efficace per la PAP. Implica il lavaggio dei polmoni con soluzione salina per rimuovere il materiale lipoproteico accumulato.
    • GM-CSF inalato o sottocutaneo: Il GM-CSF può aiutare a stimolare i macrofagi a liberare gli alveoli dalle proteine ​​in eccesso.
    • Terapia di supporto: Ossigenoterapia, supporto ventilatorio e riabilitazione polmonare possono essere utilizzati per aiutare a gestire i sintomi e migliorare la funzione polmonare.
Altri trattamenti:
    • Farmaci immunosoppressori: In alcuni casi, possono essere utilizzati farmaci immunosoppressori per ridurre l’infiammazione nei polmoni.
    • Trapianto di polmone: Il trapianto di polmone può essere un’opzione per le persone con PAP grave che non rispondono ad altri trattamenti. Tuttavia, la PAP può ripresentarsi nel polmone trapiantato.