PORFIRIE

MALATTIE DEL METABOLISMO

NOTE INFORMATIVE
  

Le porfirie sono un gruppo di malattie rare, per lo più ereditarie, causate da un difetto in uno degli enzimi coinvolti nella produzione dell’eme.

L’eme è una componente essenziale dell’emoglobina, la proteina che trasporta l’ossigeno nel sangue.

Quando un enzima è difettoso, i precursori dell’eme si accumulano nel corpo, causando una varietà di sintomi che possono colpire la pelle, il sistema nervoso o entrambi.

Epidemiologia

Le porfirie sono malattie rare, con una prevalenza stimata tra 1 e 9 casi ogni 100.000 persone. La prevalenza varia a seconda del tipo specifico di porfiria e della popolazione considerata. Alcune forme sono più comuni in determinate aree geografiche o gruppi etnici.

Eziologia e genetica

La maggior parte delle porfirie sono ereditate in modo autosomico dominante, il che significa che una copia del gene difettoso è sufficiente per causare la malattia. Tuttavia, alcune forme sono ereditate in modo autosomico recessivo, richiedendo due copie del gene difettoso. In rari casi, la porfiria può essere acquisita a causa di fattori ambientali come l’esposizione a tossine o alcuni farmaci.

Patogenesi

Il difetto enzimatico nella via di biosintesi dell’eme porta all’accumulo di specifici precursori dell’eme, come il porfobilinogeno (PBG) e l’acido δ-aminolevulinico (ALA). Questi precursori sono tossici e possono causare danni a vari organi e tessuti, in particolare al sistema nervoso e alla pelle.

Manifestazioni cliniche

Le manifestazioni cliniche delle porfirie sono molto variabili e dipendono dal tipo specifico di porfiria e dalla gravità del difetto enzimatico. I sintomi possono essere acuti o cronici e possono colpire diversi organi e sistemi.

    • Porfirie acute: caratterizzate da attacchi improvvisi di dolore addominale, nausea, vomito, stitichezza, debolezza muscolare, alterazioni mentali e convulsioni.
    • Porfirie cutanee: caratterizzate da fotosensibilità, con eruzioni cutanee, vesciche e fragilità della pelle esposta al sole.
Diagnosi

La diagnosi di porfiria si basa sull’anamnesi, l’esame obiettivo e i test di laboratorio. I test di laboratorio includono l’analisi delle urine, delle feci e del sangue per la presenza di precursori dell’eme.

Prognosi

La prognosi delle porfirie varia a seconda del tipo specifico e della gravità della malattia. Le porfirie acute possono essere potenzialmente letali se non trattate tempestivamente. Le porfirie cutanee tendono ad avere un decorso cronico, con periodi di remissione e riacutizzazione.

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NOME PRESIDIO

CITTÁ

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Aosta (AO)

Azienda Usl Toscana Sud-Est – Arezzo

Arezzo (AR)

ASST Papa Giovanni XXIII – Ospedale Papa Giovanni XXIII

Bergamo (BG)

Ospedale Centrale di Bolzano

Bolzano (BZ)

Spedali Civili di Brescia – Ospedale dei Bambini – ASST Spedali Civili, Brescia

Brescia (BS)

Azienda Ospedaliera G. Brotzu

Cagliari (CA)

Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”

Catania (CT)

Azienda Ospedaliero Universitaria Catanzaro- Policlinico Germaneto

Catanzaro (CZ)

ASL 2 Chieti – Ospedale Policlinico SS. Annunziata

Chieti (CH)

Azienda USL Toscana Centro – Azienda USL 11 – Firenze

Firenze (FI)

Ente Ospedaliero Ospedali Galliera

Genova (GE)

Istituto Giannina Gaslini – Ospedale Pediatrico IRCCS

Genova (GE)

Ospedale Policlinico San Martino – Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico

Genova (GE)

Fondazione IRCCS Ca Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano

Milano (MI)

IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano

Milano (MI)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena

Modena (MO)

ASST Monza – Ospedale San Gerardo

Monza (MB)

AOU  Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon”

Napoli (NA)

Azienda Ospedale Università di Padova

Padova (PD)

U.L.S.S. 6 – Euganea

Padova (PD)

Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Paolo Giaccone

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliera di Perugia

Perugia (PG)

Azienda Usl Toscana nord ovest – Versilia e Lucca

Pisa (PI)

ASS 5 – Azienda per l’Assistenza Sanitaria n.5 “Friuli Occidentale” – Presidio Ospedaliero di Pordenone

Pordenone (PN)

Azienda Ospedaliera Regionale San Carlo di Potenza

Potenza (PZ)

IRCCS Istituto Regina Elena – Istituto San Gallicano

Roma (RM)

Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – IRCCS

Roma (RM)

Azienda Ospedaliera Universitaria OO.RR “San Giovanni di Dio Ruggi d’Aragona”

Salerno (SA)

I.R.C.C.S. “Casa Sollievo della Sofferenza” – San Giovanni Rotondo

San Giovanni Rotondo (FG)

Azienda Ospedaliera Universitaria Siena

Siena (SI)

Azienda Ospedaliera S.Maria di Terni

Terni (TR)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Torino (TO)

Presidio Ospedaliero “Santa Chiara” – Trento

Trento (TN)

AULSS 2 Marca Trevigiana – Polo Ospedaliero di Treviso – Ca’ Foncello

Treviso (TV)

Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina

Trieste (TS)

IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo

Trieste (TS)

Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”

Udine (UD)

AULLS9 Scaligera- Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona

Verona (VR)

Esistono farmaci specifici e altri trattamenti per le porfirie, anche se la terapia può variare a seconda del tipo specifico di porfiria.

Ecco alcune opzioni terapeutiche comuni:

Farmaci:
    • Eme arginato: È un farmaco che fornisce eme all’organismo, riducendo la produzione di porfirine nel fegato. Viene utilizzato principalmente per trattare le porfirie acute.
    • Givosiran: Un farmaco più recente che riduce la produzione di acido aminolevulinico sintasi 1 (ALAS1), un enzima chiave nella via di biosintesi dell’eme. È approvato per la porfiria acuta intermittente.
    • Clorochina o idrossiclorochina: Utilizzati a basse dosi per aumentare l’escrezione di porfirina nelle urine. Sono principalmente impiegati per la porfiria cutanea tarda.
Altri trattamenti:
    • Evitare i fattori scatenanti: Identificare e evitare i fattori che possono scatenare gli attacchi di porfiria, come alcuni farmaci, alcol, stress, diete ipocaloriche e infezioni.
    • Glucosio: Somministrato per via orale o endovenosa per sopprimere l’attività dell’ALAS1 e ridurre la produzione di porfirine.
    • Flebotomia (salasso): Rimuove il sangue per ridurre l’eccesso di ferro nell’organismo, utile nella porfiria cutanea tarda.
    • Terapia genica: Ancora in fase di sperimentazione, ma rappresenta una potenziale opzione futura per alcune forme di porfiria.