PIASTRINOPATIE EREDITARIE

MALATTIE DEL SANGUE E DEGLI ORGANI EMATOPOIETICI

NOTE INFORMATIVE
  

Le piastrinopatie ereditarie sono un gruppo eterogeneo di malattie rare del sangue caratterizzate da un difetto qualitativo e/o quantitativo delle piastrine, le cellule responsabili della formazione del coagulo e quindi dell’arresto del sanguinamento.

Epidemiologia

La prevalenza esatta delle piastrinopatie ereditarie è sconosciuta a causa della loro rarità e della frequente sottostima diagnostica. Si stima che colpiscano circa 1 persona su 20.000.

Eziologia e Genetica

Le piastrinopatie ereditarie sono causate da mutazioni in geni che codificano per proteine coinvolte nella funzione piastrinica. Queste mutazioni possono essere ereditate in modo autosomico dominante, autosomico recessivo o legato al cromosoma X.

Alcuni dei geni più frequentemente coinvolti nelle piastrinopatie ereditarie includono:

    • GPIBA: codifica per la subunità α del recettore per il fattore di von Willebrand, essenziale per l’adesione delle piastrine al subendotelio vascolare.
    • GPIIB/IIIA: codifica per il recettore per il fibrinogeno, fondamentale per l’aggregazione piastrinica.
    • Bernard-Soulier Syndrome (BSS): causata da mutazioni nel complesso GPIB-IX-V, che media l’adesione piastrinica al fattore di von Willebrand.
    • Glanzmann Thrombasthenia (GT): causata da mutazioni nel gene ITGA2B o ITGB3, che codificano per le subunità del recettore GPIIb/IIIa.
Manifestazioni Cliniche

Le manifestazioni cliniche delle piastrinopatie ereditarie sono variabili e dipendono dal tipo e dalla gravità del difetto piastrinico. I sintomi più comuni includono:

    • Sanguinamento muco-cutaneo:
      • Epistassi: sanguinamento dal naso
      • Gengivorragia: sanguinamento dalle gengive
      • Porpora: piccole macchie rosse sulla pelle causate da emorragie sottocutanee
      • Ecchimosi: lividi
      • Menorragia: mestruazioni abbondanti
    • Sanguinamento prolungato dopo traumi o interventi chirurgici
    • Emorragie gastrointestinali o genitourinarie
    • Ematomi

In alcuni casi, le piastrinopatie ereditarie possono essere associate a manifestazioni extra-emorragiche, come malformazioni scheletriche, sordità o ritardo mentale.

Diagnosi

La diagnosi di piastrinopatia ereditaria si basa sull’anamnesi familiare, sull’esame obiettivo e su una serie di test di laboratorio, tra cui:

    • Emocromo completo: per valutare il numero di piastrine
    • Studio della funzionalità piastrinica:
      • Tempo di sanguinamento: valuta la capacità delle piastrine di formare un coagulo
      • Aggregometria piastrinica: valuta la capacità delle piastrine di aggregarsi in risposta a diversi agonisti
      • Citofluorimetria a flusso: per analizzare l’espressione di proteine di membrana piastriniche
    • Test genetici: per identificare la mutazione responsabile della malattia
Prognosi

La prognosi delle piastrinopatie ereditarie è generalmente buona, soprattutto se la diagnosi è precoce e il trattamento adeguato. La maggior parte dei pazienti può condurre una vita normale, con alcune precauzioni per evitare traumi e sanguinamenti.

Per trovare i collegamenti con la Struttura Ospedaliera di tuo interesse, cercala nella sezione STRUTTURE OSPEDALIERE (<< cliccando)

NOME PRESIDIO

CITTÁ

Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona

Ancona (AN)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Aosta (AO)

Azienda Ospedaliera S.G. Moscati

Avellino (AV)

Azienda Ospedaliero – Universitaria Consorziale Policlinico di Bari

Bari (BA)

AULSS 7 Pedemontana

Bassano del Grappa (VI)

Azienda Ospedaliera Gaetano Rummo

Benevento (BN)

ASST Papa Giovanni XXIII – Ospedale Papa Giovanni XXIII

Bergamo (BG)

Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico – S.Orsola Malpighi di Bologna

Bologna (BO)

Ospedale Centrale di Bolzano

Bolzano (BZ)

Spedali Civili di Brescia – Ospedale dei Bambini – ASST Spedali Civili, Brescia

Brescia (BS)

Azienda Ospedaliera G. Brotzu

Cagliari (CA)

Azienda Ospedaliera di Caserta “Sant’Anna e San Sebastiano”

Caserta (CE)

Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”

Catania (CT)

Azienda Ospedaliera di Catanzaro Pugliese Ciaccio

Catanzaro (CZ)

Azienda USL di Cesena – “Ospedale M. Bufalini”

Cesena (FC)

ASL 2 Chieti – Ospedale Policlinico SS. Annunziata

Chieti (CH)

Azienda Ospedaliera di Cosenza – Presidio Ospedaliero “ANNUNZIATA”

Cosenza (CS)

Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi Firenze

Firenze (FI)

Azienda Ospedaliera Universitaria “Ospedali Riuniti” – Foggia

Foggia (FG)

Istituto Giannina Gaslini – Ospedale Pediatrico IRCCS

Genova (GE)

Ospedale Policlinico San Martino – Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico

Genova (GE)

Azienda Sanitaria Locale di Matera (ASM)

Matera (MT)

Fondazione IRCCS Ca Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano

Milano (MI)

Ospedale L. Sacco di Milano – ASST Fatebenefratelli-Sacco

Milano (MI)

Ospedale Niguarda di Milano – ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda

Milano (MI)

Ospedale S. Paolo di Milano -ASST SS. Paolo e Carlo

Milano (MI)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena

Modena (MO)

AOU  Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon”

Napoli (NA)

Azienda Ospedale Università di Padova

Padova (PD)

ARNAS Civico – Di Cristina Benfratelli

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliera- Ospedali riuniti Villa Sofia- Cervello

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma Ospedale Maggiore

Parma (PR)

Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia

Pavia (PV)

Azienda Ospedaliera di Perugia

Perugia (PG)

ASL 3 – Ospedale Civile Spirito Santo

Pescara (PE)

Azienda Ospedaliera Universitaria Pisa – Ospedale Cisanello

Pisa (PI)

Azienda Ospedaliera Universitaria Pisa – Ospedale Santa Chiara Pisa

Pisa (PI)

ASS 5 – Azienda per l’Assistenza Sanitaria n.5 “Friuli Occidentale” – Presidio Ospedaliero di Pordenone

Pordenone (PN)

Azienda USL di Romagna – Ospedale di Ravenna

Ravenna (RA)

Azienda Ospedaliero-Universitaria “Policlinico Umberto I”

Roma (RM)

Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore

Roma (RM)

Azienda Ospedaliera Universitaria Sassari

Sassari (SS)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Torino (TO)

Presidio Ospedaliero “Santa Chiara” – Trento

Trento (TN)

AULSS 2 Marca Trevigiana – Polo Ospedaliero di Treviso – Ca’ Foncello

Treviso (TV)

Pia Fondazione di Culto e Religione “Cardinale Giovanni Panico” – Azienda Ospedaliera

Tricase (LE)

Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina

Trieste (TS)

IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo

Trieste (TS)

Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”

Udine (UD)

AULSS 3 Serenissima

Venezia (VE)

AULLS9 Scaligera- Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona

Verona (VR)

AULSS 8 Berica – Ospedale San Bortolo di Vicenza

Vicenza (VI)

Esistono farmaci specifici e altri trattamenti per le piastrinopatie ereditarie, anche se la ricerca è in continua evoluzione e le opzioni terapeutiche possono variare a seconda della specifica malattia e della sua gravità.

Farmaci:
    • Eltrombopag: Questo farmaco, originariamente utilizzato per la piastrinopenia immune, si è dimostrato efficace nell’aumentare la conta piastrinica in alcuni pazienti con piastrinopatie ereditarie, in particolare nella malattia MYH9-correlata.
    • Fattori di coagulazione ricombinanti: In alcuni casi, possono essere utilizzati concentrati di fattori di coagulazione ricombinanti, come il fattore VII attivato, per controllare le emorragie.
    • Antifibrinolitici: Farmaci come l’acido tranexamico possono essere impiegati per prevenire la dissoluzione dei coaguli e ridurre il sanguinamento.
Altri trattamenti:
    • Trapianto di midollo osseo: Questa è l’unica terapia potenzialmente curativa per alcune piastrinopatie ereditarie, ma è riservata ai casi più gravi a causa dei rischi associati alla procedura.
    • Trasfusioni di piastrine: Possono essere necessarie in caso di sanguinamento grave o prima di interventi chirurgici.
    • Splenectomia: La rimozione della milza può essere considerata in alcuni casi, ma è meno comunemente utilizzata rispetto al passato.
    • Terapia genica: La ricerca sulla terapia genica per le piastrinopatie ereditarie è in corso e potrebbe offrire nuove opzioni terapeutiche in futuro.