OLOPROSENCEFALIA ISOLATA O SINDROMICA

MALFORMAZIONI CONGENITE, CROMOSOMOPATIE E SINDROMI GENETICHE

NOTE INFORMATIVE
  

L’oloprosencefalia (HPE) è una malformazione congenita rara del sistema nervoso centrale che si verifica durante lo sviluppo embrionale.

È caratterizzata da un difetto di divisione (o separazione incompleta) del prosencefalo, la porzione anteriore dell’encefalo, in due emisferi cerebrali distinti. Questo difetto può manifestarsi con un’ampia gamma di gravità, da casi lievi a forme estremamente gravi.

Oloprosencefalia isolata vs. sindromica

L’oloprosencefalia può presentarsi come un difetto isolato o in associazione ad altre anomalie congenite, costituendo una sindrome.

  • Oloprosencefalia isolata: In questo caso, l’HPE è l’unica anomalia presente.
  • Oloprosencefalia sindromica: L’HPE si manifesta insieme ad altre anomalie congenite, come difetti cardiaci, renali o scheletrici. Alcune sindromi associate all’HPE includono la sindrome di Pallister-Hall e la sindrome di Smith-Lemli-Opitz.

Epidemiologia

L’oloprosencefalia colpisce circa 1 bambino su 10.000-20.000 nati vivi, sebbene la sua prevalenza reale potrebbe essere sottostimata a causa dell’elevato tasso di mortalità prenatale e neonatale associato alle forme più gravi. Non sembra esserci una predilezione di genere.

Eziologia e Genetica

L’oloprosencefalia può essere causata da una varietà di fattori, tra cui:

    • Fattori genetici: Mutazioni in diversi geni sono state associate all’HPE, tra cui SHHZIC2SIX3 e TGIF. Queste mutazioni possono essere ereditate dai genitori o verificarsi de novo.
    • Fattori ambientali: L’esposizione a teratogeni durante la gravidanza, come alcol, alcuni farmaci e infezioni virali, può aumentare il rischio di HPE.
    • Anomalie cromosomiche: L’HPE può essere associata ad anomalie cromosomiche, come la trisomia 13.

Classificazione

L’oloprosencefalia può essere classificata in diverse forme in base alla gravità del difetto di separazione degli emisferi cerebrali:

    • Alobar: La forma più grave, in cui il prosencefalo non si divide affatto.
    • Semilobar: Gli emisferi cerebrali sono parzialmente separati, soprattutto nelle regioni posteriori.
    • Lobar: La separazione degli emisferi è quasi completa, ma persistono anomalie nelle strutture della linea mediana.
    • Variante interemisferica della linea mediana: Una forma più lieve in cui il difetto di separazione è limitato alle strutture della linea mediana.

Manifestazioni Cliniche

Le manifestazioni cliniche dell’HPE sono estremamente variabili e dipendono dalla gravità del difetto cerebrale. Possono includere:

    • Difetti craniofacciali: ciclopia (un solo occhio), ipotelorismo (occhi ravvicinati), proboscide (naso a forma di proboscide), labbro leporino e/o palatoschisi.
    • Ritardo dello sviluppo: ritardo mentale, ritardo motorio, convulsioni.
    • Disfunzioni endocrine: diabete insipido, ipopituitarismo.
    • Problemi respiratori e di alimentazione.

Diagnosi

La diagnosi di HPE può essere effettuata durante la gravidanza mediante ecografia prenatale. Dopo la nascita, la diagnosi viene confermata mediante risonanza magnetica (RM) dell’encefalo. L’analisi genetica può essere utile per identificare la causa sottostante e fornire informazioni sulla prognosi e il rischio di ricorrenza.

Prognosi

La prognosi dell’HPE dipende dalla gravità del difetto cerebrale. Le forme più gravi, come l’HPE alobar, sono spesso fatali nel periodo neonatale. Le forme meno gravi possono consentire la sopravvivenza, ma i bambini affetti presentano spesso disabilità significative.

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NOME PRESIDIO

CITTÁ

Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona

Ancona (AN)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Aosta (AO)

Azienda Usl Toscana Sud-Est – Arezzo

Arezzo (AR)

Azienda Ospedaliera S.G. Moscati

Avellino (AV)

Azienda Ospedaliero – Universitaria Consorziale Policlinico di Bari

Bari (BA)

Azienda Ospedaliera Gaetano Rummo

Benevento (BN)

Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico – S.Orsola Malpighi di Bologna

Bologna (BO)

Aziende AUSL di Bologna

Bologna (BO)

Ospedale Centrale di Bolzano

Bolzano (BZ)

Spedali Civili di Brescia – Ospedale dei Bambini – ASST Spedali Civili, Brescia

Brescia (BS)

I.R.C.C.S. “Eugenio Medea” – Brindisi

Brindisi (BR)

Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”

Catania (CT)

Azienda Ospedaliero Universitaria Catanzaro- Policlinico Germaneto

Catanzaro (CZ)

ASL 2 Chieti – Ospedale Policlinico SS. Annunziata

Chieti (CH)

Polo Regionale IRCCS “E. Medea” – Conegliano

Conegliano (TV)

Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer

Firenze (FI)

Istituto Giannina Gaslini – Ospedale Pediatrico IRCCS

Genova (GE)

Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino”

Messina (ME)

Fondazione IRCCS Ca Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano

Milano (MI)

ASST Monza – Ospedale San Gerardo

Monza (MB)

AOU  Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “A. Cardarelli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon”

Napoli (NA)

Azienda Ospedale Università di Padova

Padova (PD)

U.L.S.S. 6 – Euganea

Padova (PD)

Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Paolo Giaccone

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliera- Ospedali riuniti Villa Sofia- Cervello

Palermo (PA)

Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia

Pavia (PV)

IRCCS Istituto Neurologico Nazionale a Carattere Scientifico “Fondazione Mondino” di Pavia

Pavia (PV)

Azienda Ospedaliera di Perugia

Perugia (PG)

Azienda Ospedaliera Universitaria Pisa – Ospedale Santa Chiara Pisa

Pisa (PI)

Azienda Ospedaliera Regionale San Carlo di Potenza

Potenza (PZ)

Grande Ospedale Metropolitano – Ospedali Riuniti di Reggio Calabria

Reggio di Calabria (RC)

Azienda AUSL Reggio Emilia – “Arcispedale S. Maria Nuova”

Reggio nell’Emilia (RE)

Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore

Roma (RM)

Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – IRCCS

Roma (RM)

I.R.C.C.S. “Casa Sollievo della Sofferenza” – San Giovanni Rotondo

San Giovanni Rotondo (FG)

Azienda Ospedaliera Universitaria Siena

Siena (SI)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Torino (TO)

Presidio Ospedaliero “Santa Chiara” – Trento

Trento (TN)

AULSS 2 Marca Trevigiana – Polo Ospedaliero di Treviso – Ca’ Foncello

Treviso (TV)

IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo

Trieste (TS)

Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”

Udine (UD)

AULLS9 Scaligera – Ospedale Polo Riabilitativo Provinciale

Verona (VR)

AULLS9 Scaligera- Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona

Verona (VR)

AULSS 8 Berica – Ospedale San Bortolo di Vicenza

Vicenza (VI)

Non esistono farmaci specifici per curare l’oloprosencefalia, né isolata né sindromica.

Il trattamento per l’oloprosencefalia si concentra sulla gestione dei sintomi e sul miglioramento della qualità della vita. Questo può includere:

    • Terapia di supporto:

      • Fisioterapia: per aiutare con problemi di movimento e sviluppo motorio.
      • Logopedia: per affrontare difficoltà di linguaggio e comunicazione.
      • Terapia occupazionale: per migliorare le capacità di svolgere attività quotidiane.
      • Interventi educativi speciali: per supportare l’apprendimento e lo sviluppo cognitivo.
    • Gestione delle complicanze:

      • Farmaci: per controllare convulsioni, problemi ormonali o altri sintomi specifici.
      • Chirurgia: in alcuni casi, può essere necessaria per correggere difetti fisici o gestire complicanze come l’idrocefalo.