NEUROFIBROMATOSI TIPO 1

TUMORI

NOTE INFORMATIVE
  

La Neurofibromatosi di tipo 1 (NF1), anche conosciuta come malattia di von Recklinghausen, è una malattia genetica rara che si caratterizza per la crescita di tumori benigni (neurofibromi) lungo i nervi, macchie cutanee caffè-latte e una serie di altre possibili manifestazioni cliniche.

Epidemiologia

Colpisce circa 1 persona ogni 3.000 nati. La NF1 si presenta in tutte le etnie e con uguale frequenza in entrambi i sessi. Circa la metà dei casi è causata da una nuova mutazione genetica (de novo), mentre l’altra metà è ereditata da un genitore affetto.

Eziologia e Genetica

La NF1 è causata da mutazioni nel gene NF1, localizzato sul cromosoma 17. Questo gene produce una proteina chiamata neurofibromina, che agisce come soppressore tumorale. Le mutazioni nel gene NF1 compromettono la funzione della neurofibromina, favorendo la crescita incontrollata delle cellule e la formazione di tumori. La NF1 si eredita con modalità autosomica dominante, il che significa che una singola copia del gene mutato è sufficiente per causare la malattia.

Manifestazioni Cliniche

La NF1 è una condizione clinicamente eterogenea, il che significa che le persone affette possono presentare un’ampia gamma di sintomi con gravità variabile. Alcune delle manifestazioni cliniche più comuni includono:

    • Macchie caffè-latte: macchie cutanee piatte di colore marrone chiaro, presenti fin dalla nascita o che si sviluppano nella prima infanzia.
    • Neurofibromi: tumori benigni che crescono lungo i nervi, possono essere cutanei, sottocutanei o plessiformi.
    • Noduli di Lisch: piccole macchie pigmentate sull’iride, generalmente non visibili ad occhio nudo.
    • Lentiggini ascellari e inguinali: macchie simili a lentiggini nelle pieghe ascellari e inguinali.
    • Anomalie scheletriche: scoliosi, cifosi, deformità delle ossa lunghe.
    • Problemi di apprendimento: difficoltà di attenzione, iperattività, disturbi del linguaggio.
    • Complicanze neurologiche: cefalea, convulsioni, idrocefalo.
    • Tumori maligni: in alcuni casi, i neurofibromi possono trasformarsi in tumori maligni, come il neurofibrosarcoma.

Diagnosi

La diagnosi di NF1 si basa principalmente sull’esame clinico e sulla presenza di criteri diagnostici specifici, tra cui:

    • Sei o più macchie caffè-latte di diametro maggiore di 5 mm prima della pubertà o maggiore di 15 mm dopo la pubertà.
    • Due o più neurofibromi di qualsiasi tipo o un neurofibroma plessiforme.
    • Lentiggini ascellari o inguinali.
    • Due o più noduli di Lisch.
    • Un glioma del nervo ottico.
    • Anomalie ossee caratteristiche, come la displasia sfenoidale o la pseudoartrosi tibiale.
    • Un parente di primo grado con NF1.

La diagnosi può essere confermata da test genetici per identificare mutazioni nel gene NF1.

Prognosi

La prognosi della NF1 è variabile e dipende dalla gravità delle manifestazioni cliniche. In generale, la maggior parte delle persone con NF1 ha un’aspettativa di vita normale. Tuttavia, la malattia può causare significative disabilità e compromettere la qualità della vita. Le complicanze più gravi includono:

    • Problemi di apprendimento e disabilità intellettiva.
    • Problemi di vista e udito.
    • Dolore cronico.
    • Deformità fisiche.
    • Sviluppo di tumori maligni.

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NOME PRESIDIO

CITTÁ

ASL 4 – Presidio Ospedaliero “S. Liberatore” di Atri

Atri (TE)

Istituto Ortopedico Rizzoli – Sicilia

Bagheria (PA)

Azienda Ospedaliero – Universitaria Consorziale Policlinico di Bari

Bari (BA)

Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico – S.Orsola Malpighi di Bologna

Bologna (BO)

Ospedale Centrale di Bolzano

Bolzano (BZ)

I.R.C.C.S. “Eugenio Medea” – Brindisi

Brindisi (BR)

Presidio Ospedaliero “Di Summa – Perrino” – Brindisi

Brindisi (BR)

Azienda Ospedaliera G. Brotzu

Cagliari (CA)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Cagliari

Cagliari (CA)

Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”

Catania (CT)

AOU Renato Dulbecco di Catanzaro

Catanzaro (CZ)

Azienda Ospedaliera di Catanzaro Pugliese Ciaccio

Catanzaro (CZ)

Azienda Ospedaliero Universitaria Catanzaro- Policlinico Germaneto

Catanzaro (CZ)

Azienda USL di Cesena – “Ospedale M. Bufalini”

Cesena (FC)

ASL 2 Chieti – Ospedale Policlinico SS. Annunziata

Chieti (CH)

Azienda Ospedaliera di Cosenza – Presidio Ospedaliero “ANNUNZIATA”

Cosenza (CS)

Azienda Ospedaliera Universitaria di Ferrara – “Arcispedale S.Anna”

Ferrara (FE)

Azienda Ospedaliera Universitaria “Ospedali Riuniti” – Foggia

Foggia (FG)

Istituto Giannina Gaslini – Ospedale Pediatrico IRCCS

Genova (GE)

Ospedale Policlinico San Martino – Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico

Genova (GE)

ASL 1 – Ospedale di Imperia

Imperia (IM)

ASL 1 L’Aquila – Ospedale regionale San Salvatore

L’Aquila (AQ)

Azienda Sanitaria Locale di Matera (ASM)

Matera (MT)

Fondazione IRCCS Ca Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano

Milano (MI)

AUSL Modena – Ospedale S.Agostino Estense di Baggiovara

Modena (MO)

Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “A. Cardarelli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon”

Napoli (NA)

Azienda Ospedale Università di Padova

Padova (PD)

I.R.C.C.S. – Istituto Oncologico Veneto

Padova (PD)

ARNAS Civico – Di Cristina Benfratelli

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Paolo Giaccone

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliera- Ospedali riuniti Villa Sofia- Cervello

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma Ospedale Maggiore

Parma (PR)

IRCCS Istituto Neurologico Nazionale a Carattere Scientifico “Fondazione Mondino” di Pavia

Pavia (PV)

Azienda Ospedaliera di Perugia

Perugia (PG)

ASL 3 – Ospedale Civile Spirito Santo

Pescara (PE)

Azienda Ospedaliera Regionale San Carlo di Potenza

Potenza (PZ)

Grande Ospedale Metropolitano – Ospedali Riuniti di Reggio Calabria

Reggio di Calabria (RC)

Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico

Roma (RM)

Azienda Ospedaliera Universitaria OO.RR “San Giovanni di Dio Ruggi d’Aragona”

Salerno (SA)

I.R.C.C.S. “Casa Sollievo della Sofferenza” – San Giovanni Rotondo

San Giovanni Rotondo (FG)

Presidio Ospedaliero Centrale “SS. Annunziata” – Taranto

Taranto (TA)

Azienda Ospedaliera S.Maria di Terni

Terni (TR)

Presidio Ospedaliero “Santa Chiara” – Trento

Trento (TN)

AULSS 2 Marca Trevigiana – Polo Ospedaliero di Treviso – Ca’ Foncello

Treviso (TV)

Pia Fondazione di Culto e Religione “Cardinale Giovanni Panico” – Azienda Ospedaliera

Tricase (LE)

ASST Sette Laghi – Ospedale “Filippo Del Ponte” di Varese

Varese (VA)

AULLS9 Scaligera- Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona

Verona (VR)

Esistono farmaci specifici e altri trattamenti per la Neurofibromatosi di tipo 1 (NF1).

Farmaci

    • Selumetinib (Koselugo): Questo è il primo farmaco approvato per il trattamento della NF1. È un inibitore della chinasi MEK che ha dimostrato di ridurre le dimensioni dei neurofibromi plessiformi, un tipo di tumore che si sviluppa nei nervi, in pazienti pediatrici con NF1.

Altri trattamenti

    • Chirurgia: Può essere utilizzata per rimuovere i neurofibromi che causano dolore o problemi estetici, o che comprimono organi o nervi. Tuttavia, la chirurgia può essere complicata e i neurofibromi possono ricrescere.
    • Radioterapia: Può essere utilizzata per ridurre le dimensioni dei neurofibromi, ma può avere effetti collaterali a lungo termine.
    • Terapia fisica e occupazionale: Possono aiutare a gestire i sintomi come dolore, debolezza e problemi di mobilità.
    • Supporto psicologico: Può aiutare le persone con NF1 e le loro famiglie a gestire l’impatto emotivo e sociale della malattia.

Ricerca in corso

La ricerca sulla NF1 è in corso e si stanno studiando nuovi farmaci e terapie. Alcune aree di ricerca promettenti includono:

    • Terapie mirate: Si stanno sviluppando farmaci che colpiscono specifici geni o proteine ​​coinvolte nella NF1.
    • Terapia genica: Si stanno studiando modi per correggere il gene difettoso che causa la NF1.
    • Immunoterapia: Si stanno studiando modi per stimolare il sistema immunitario a combattere i tumori associati alla NF1.