NOTE INFORMATIVE SU QUESTA MALATTIA
La mucolipidosi di tipo III (ML III) è una malattia da accumulo lisosomiale rara, ereditaria, caratterizzata da un difetto nel trasporto degli enzimi lisosomiali.
Ciò porta all’accumulo di macromolecole non degradate nei lisosomi, causando una disfunzione cellulare progressiva in vari tessuti e organi.
Epidemiologia
La ML III è una malattia rara con una prevalenza stimata tra 1/53.000 e 1/1.250.000 nati vivi a seconda della popolazione studiata. Non sembra esserci una predisposizione etnica o geografica specifica.
Eziologia e Genetica
La ML III è causata da mutazioni nel gene GNPTAB, che codifica per le subunità alfa e beta dell’enzima N-acetilglucosamina-1-fosfotransferasi. Questo enzima è essenziale per il corretto indirizzamento degli enzimi lisosomiali ai lisosomi. Le mutazioni in GNPTAB comportano un deficit di questo enzima, con conseguente accumulo di sostanze non degradate nei lisosomi. La ML III è ereditata con modalità autosomica recessiva, il che significa che un individuo deve ereditare due copie del gene mutato (una da ciascun genitore) per sviluppare la malattia.
Patogenesi
Il difetto enzimatico nella ML III impedisce il corretto indirizzamento degli enzimi lisosomiali. Di conseguenza, questi enzimi non raggiungono i lisosomi e non possono svolgere la loro funzione di degradazione delle macromolecole. Questo accumulo di materiale non degradato nei lisosomi causa un rigonfiamento e una disfunzione dei lisosomi stessi, compromettendo la funzionalità cellulare e tissutale.
Manifestazioni Cliniche
Le manifestazioni cliniche della ML III sono variabili e possono includere:
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- Anomalie scheletriche: bassa statura, displasia dell’anca, scoliosi, cifosi, deformità delle ossa lunghe.
- Ritardo dello sviluppo: ritardo motorio e del linguaggio, difficoltà di apprendimento.
- Opacità corneali: possono causare problemi di vista.
- Cardiomegalia: ingrossamento del cuore.
- Tratti del viso grossolani: fronte prominente, naso piatto, labbra spesse.
- Rigidità articolare: limitazione della mobilità articolare.
- Dolore osseo: spesso associato alla displasia dell’anca.
- Sindrome del tunnel carpale: compressione del nervo mediano al polso.
- Malattia della valvola cardiaca: può causare insufficienza cardiaca.
- Disabilità intellettiva: di solito lieve.
I sintomi della ML III si sviluppano gradualmente durante l’infanzia e tendono a peggiorare nel tempo.
Diagnosi
La diagnosi di ML III si basa su:
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- Esame clinico: valutazione dei segni e sintomi.
- Esami di laboratorio: aumento dell’attività degli enzimi lisosomiali nel sangue e nelle urine.
- Test genetici: identificazione di mutazioni nel gene GNPTAB.
- Biopsia tissutale: analisi microscopica dei tessuti per evidenziare l’accumulo di sostanze non degradate.
- Radiografie: per valutare le anomalie scheletriche.
Prognosi
La prognosi della ML III è variabile e dipende dalla gravità dei sintomi. La malattia è progressiva e può portare a complicanze significative, come disabilità fisica, problemi cardiaci e respiratori. La speranza di vita può essere ridotta, ma molti individui con ML III vivono fino all’età adulta.
CENTRI DI DIAGNOSI E CURA PER QUESTA MALATTIA
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NOME PRESIDIO |
CITTÁ |
Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona |
Ancona (AN) |
Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta |
Aosta (AO) |
Azienda Ospedaliero – Universitaria Consorziale Policlinico di Bari |
Bari (BA) |
Ospedale Centrale di Bolzano |
Bolzano (BZ) |
A.S.Re.M – Policlinico Ospedaliero ” A.Cardarelli” |
Campobasso (CB) |
Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco” |
Catania (CT) |
Azienda Ospedaliero Universitaria Catanzaro- Policlinico Germaneto |
Catanzaro (CZ) |
ASL 2 Chieti – Ospedale Policlinico SS. Annunziata |
Chieti (CH) |
Azienda Ospedaliera di Cosenza – Presidio Ospedaliero “ANNUNZIATA” |
Cosenza (CS) |
Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer |
Firenze (FI) |
Istituto Giannina Gaslini – Ospedale Pediatrico IRCCS |
Genova (GE) |
Fondazione IRCCS Ca Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano |
Milano (MI) |
Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano |
Milano (MI) |
Ospedale S. Paolo di Milano -ASST SS. Paolo e Carlo |
Milano (MI) |
ASST Monza – Ospedale San Gerardo |
Monza (MB) |
Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II” |
Napoli (NA) |
Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon” |
Napoli (NA) |
Azienda Ospedale Università di Padova |
Padova (PD) |
ARNAS Civico – Di Cristina Benfratelli |
Palermo (PA) |
Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Paolo Giaccone |
Palermo (PA) |
Azienda Ospedaliera di Perugia |
Perugia (PG) |
ASL 3 – Ospedale Civile Spirito Santo |
Pescara (PE) |
ASS 5 – Azienda per l’Assistenza Sanitaria n.5 “Friuli Occidentale” – Presidio Ospedaliero di Pordenone |
Pordenone (PN) |
Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – IRCCS |
Roma (RM) |
Azienda Ospedaliera Universitaria Siena |
Siena (SI) |
Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta |
Torino (TO) |
Presidio Ospedaliero “Santa Chiara” – Trento |
Trento (TN) |
Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina |
Trieste (TS) |
IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo |
Trieste (TS) |
Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia” |
Udine (UD) |
AULLS9 Scaligera- Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona |
Verona (VR) |
FARMACI SPECIFICI PER QUESTA MALATTIA
Non esistono farmaci specifici per la mucolipidosi di tipo III (ML III). La ricerca sta esplorando diverse strade, come la terapia enzimatica sostitutiva e la terapia di riduzione del substrato, ma al momento nessuna di queste è disponibile per i pazienti.
Il trattamento per la ML III è quindi principalmente sintomatico e di supporto, mirato a gestire i sintomi e migliorare la qualità di vita del paziente. Questo può includere:
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- Fisioterapia e terapia occupazionale: per mantenere la mobilità articolare, migliorare la forza muscolare e aiutare i pazienti a svolgere le attività quotidiane.
- Interventi ortopedici: per correggere deformità scheletriche, come la displasia dell’anca, e ridurre il dolore.
- Assistenza cardiologica: per monitorare e trattare eventuali problemi cardiaci, come la cardiomegalia.