NOTE INFORMATIVE SU QUESTA MALATTIA
La mucolipidosi di tipo II (ML II), nota anche come malattia da inclusione cellulare di tipo II (I-cell disease), è una malattia da accumulo lisosomiale rara e grave.
È caratterizzata da un difetto nel targeting degli enzimi lisosomiali, che porta all’accumulo di sostanze non degradate all’interno dei lisosomi, causando danni cellulari e disfunzioni multiorgano.
Epidemiologia
La ML II è una malattia estremamente rara con una prevalenza stimata di circa 1 su 1.000.000 di nati vivi. Non ci sono differenze significative nella prevalenza tra i sessi o tra i diversi gruppi etnici, anche se è stata segnalata una maggiore incidenza nella regione del Saguenay-Lac-Saint-Jean in Quebec, Canada, a causa di un effetto del fondatore.
Eziologia e Genetica
La ML II è causata da mutazioni nel gene GNPTAB, situato sul cromosoma 12. Questo gene codifica per le subunità alfa e beta dell’enzima N-acetilglucosamina-1-fosfotransferasi, che svolge un ruolo cruciale nel processo di glicosilazione degli enzimi lisosomiali. Le mutazioni in GNPTAB causano un deficit di questo enzima, con conseguente mancata aggiunta del mannosio-6-fosfato (M6P) agli enzimi lisosomiali. Il M6P funge da segnale di riconoscimento per il trasporto degli enzimi ai lisosomi. In assenza di M6P, gli enzimi lisosomiali vengono secreti all’esterno della cellula invece di essere indirizzati ai lisosomi.
La ML II è ereditata con modalità autosomica recessiva, il che significa che un individuo deve ereditare due copie del gene mutato (una da ciascun genitore) per sviluppare la malattia.
Patogenesi
L’assenza di enzimi lisosomiali funzionali nei lisosomi porta all’accumulo di macromolecole non degradate, come glicosaminoglicani, lipidi e oligosaccaridi, all’interno di questi organelli. Questo accumulo provoca un ingrossamento dei lisosomi e un danno cellulare progressivo in diversi tessuti e organi, tra cui:
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- Scheletro: anomalie scheletriche, come displasia, cifosi, scoliosi e deformità delle ossa lunghe.
- Sistema nervoso centrale: ritardo dello sviluppo psicomotorio, ipotonia, convulsioni.
- Cuore: cardiomiopatia, difetti valvolari.
- Fegato e milza: epatosplenomegalia.
- Vie respiratorie: restringimento delle vie aeree, infezioni respiratorie ricorrenti.
- Occhi: opacità corneale, glaucoma.
Manifestazioni Cliniche
I neonati con ML II presentano spesso alla nascita caratteristiche dismorfiche, come:
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- Facies grossolana con fronte prominente, radice del naso appiattita, labbra spesse e ipertrofia gengivale.
- Ipotonia e rigidità articolare.
- Deformità scheletriche, come dita a artiglio, deviazione ulnare delle mani e piedi torti.
Durante l’infanzia, si manifestano altri sintomi, tra cui:
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- Ritardo della crescita.
- Ritardo dello sviluppo psicomotorio.
- Infezioni respiratorie ricorrenti.
- Epatosplenomegalia.
- Cardiomiopatia.
Diagnosi
La diagnosi di ML II si basa su:
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- Esame obiettivo: valutazione delle caratteristiche cliniche e dismorfiche.
- Esami di laboratorio:
- Dosaggio degli enzimi lisosomiali nel siero e nelle urine.
- Analisi delle cellule in coltura per evidenziare l’inclusione di materiale non degradato nei lisosomi.
- Test genetici: identificazione delle mutazioni nel gene GNPTAB.
- Radiografie: per valutare le anomalie scheletriche.
- Ecocardiografia: per valutare la funzione cardiaca.
Prognosi
La prognosi della ML II è purtroppo infausta. La maggior parte dei bambini affetti muore entro i primi 10 anni di vita a causa di complicanze cardiache o respiratorie.
CENTRI DI DIAGNOSI E CURA PER QUESTA MALATTIA
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NOME PRESIDIO |
CITTÁ |
Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona |
Ancona (AN) |
Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta |
Aosta (AO) |
Azienda Ospedaliero – Universitaria Consorziale Policlinico di Bari |
Bari (BA) |
Ospedale Centrale di Bolzano |
Bolzano (BZ) |
A.S.Re.M – Policlinico Ospedaliero ” A.Cardarelli” |
Campobasso (CB) |
Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco” |
Catania (CT) |
Azienda Ospedaliero Universitaria Catanzaro- Policlinico Germaneto |
Catanzaro (CZ) |
ASL 2 Chieti – Ospedale Policlinico SS. Annunziata |
Chieti (CH) |
Azienda Ospedaliera di Cosenza – Presidio Ospedaliero “ANNUNZIATA” |
Cosenza (CS) |
Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer |
Firenze (FI) |
Istituto Giannina Gaslini – Ospedale Pediatrico IRCCS |
Genova (GE) |
Fondazione IRCCS Ca Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano |
Milano (MI) |
Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano |
Milano (MI) |
Ospedale S. Paolo di Milano -ASST SS. Paolo e Carlo |
Milano (MI) |
ASST Monza – Ospedale San Gerardo |
Monza (MB) |
Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II” |
Napoli (NA) |
Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon” |
Napoli (NA) |
Azienda Ospedale Università di Padova |
Padova (PD) |
ARNAS Civico – Di Cristina Benfratelli |
Palermo (PA) |
Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Paolo Giaccone |
Palermo (PA) |
Azienda Ospedaliera di Perugia |
Perugia (PG) |
ASL 3 – Ospedale Civile Spirito Santo |
Pescara (PE) |
ASS 5 – Azienda per l’Assistenza Sanitaria n.5 “Friuli Occidentale” – Presidio Ospedaliero di Pordenone |
Pordenone (PN) |
Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – IRCCS |
Roma (RM) |
Azienda Ospedaliera Universitaria Siena |
Siena (SI) |
Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta |
Torino (TO) |
Presidio Ospedaliero “Santa Chiara” – Trento |
Trento (TN) |
Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina |
Trieste (TS) |
IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo |
Trieste (TS) |
Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia” |
Udine (UD) |
AULLS9 Scaligera- Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona |
Verona (VR) |
FARMACI SPECIFICI PER QUESTA MALATTIA
Al momento non esistono farmaci specifici o cure definitive per la mucolipidosi di tipo II (ML II).
Tuttavia, anche se non esiste una cura, ci sono diverse opzioni di trattamento e gestione che possono aiutare a migliorare la qualità della vita dei pazienti e a gestire i sintomi. Questi includono:
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- Terapia di supporto:
- Fisioterapia per mantenere la mobilità e la funzionalità articolare.
- Terapia occupazionale per aiutare con le attività quotidiane.
- Logopedia per affrontare le difficoltà di linguaggio e di deglutizione.
- Supporto respiratorio, come ossigenoterapia o ventilazione meccanica, per aiutare con i problemi respiratori.
- Trattamento delle infezioni.
- Gestione del dolore.
- Supporto nutrizionale per garantire una crescita e uno sviluppo adeguati.
- Sperimentazioni cliniche: ci sono diverse sperimentazioni cliniche in corso che stanno studiando potenziali nuovi trattamenti per la ML II, come la terapia genica e la terapia enzimatica sostitutiva.
- Consulenza genetica: per le famiglie con un bambino affetto da ML II, la consulenza genetica può aiutare a comprendere il rischio di avere altri figli con la malattia.
- Terapia di supporto: