METAEMOGLOBINEMIA DA DEFICIT DI METAEMOGLOBINAREDUTTASI

MALATTIE DEL SISTEMA OSTEOMUSCOLARE E DEL TESSUTO CONNETTIVO

NOTE INFORMATIVE
  

La metaemoglobinemia da deficit di metaemoglobinareduttasi è una malattia rara ereditaria caratterizzata dall’accumulo di metaemoglobina nel sangue.

La metaemoglobina è una forma di emoglobina in cui il ferro eme è nello stato ferrico (Fe3+) invece che nello stato ferroso (Fe2+). A differenza dell’emoglobina, la metaemoglobina non è in grado di legare e trasportare l’ossigeno ai tessuti, causando ipossia tissutale.

Epidemiologia

La metaemoglobinemia da deficit di metaemoglobinareduttasi è una condizione rara, con una prevalenza stimata di 1 caso ogni 100.000 nati vivi. La malattia è autosomica recessiva, il che significa che entrambi i genitori devono essere portatori del gene difettoso affinché il bambino sviluppi la malattia. La condizione è più comune nelle popolazioni con elevati tassi di consanguineità, come gli Inuit dell’Alaska e del Canada.

Eziologia e Genetica

La metaemoglobinemia da deficit di metaemoglobinareduttasi è causata da mutazioni nel gene CYB5R3, che codifica per l’enzima citocromo b5 reduttasi 3. Questo enzima è responsabile della riduzione del ferro ferrico (Fe3+) a ferro ferroso (Fe2+) nell’emoglobina, consentendo il legame con l’ossigeno. Le mutazioni nel gene CYB5R3 portano a una riduzione o assenza dell’attività enzimatica, con conseguente accumulo di metaemoglobina nel sangue.

Patogenesi

L’accumulo di metaemoglobina nel sangue riduce la capacità del sangue di trasportare ossigeno ai tessuti. Questo può causare una serie di sintomi, tra cui cianosi (colorazione bluastra della pelle e delle mucose), affaticamento, dispnea (difficoltà di respirazione), cefalea, vertigini e sincope (svenimento). Nei casi più gravi, l’ipossia tissutale può portare a danni agli organi, convulsioni e coma.

Manifestazioni Cliniche

Le manifestazioni cliniche della metaemoglobinemia da deficit di metaemoglobinareduttasi possono variare a seconda della gravità della carenza enzimatica. Esistono due tipi principali di metaemoglobinemia ereditaria:

    • Tipo 1: è la forma più comune e benigna. Si manifesta con cianosi dalla nascita, che può essere più evidente sulle labbra, sulle estremità e sulle mucose. I pazienti sono generalmente asintomatici e la cianosi non è associata a problemi di salute significativi.
    • Tipo 2: è una forma più rara e grave, caratterizzata da cianosi, ritardo mentale, ritardo di crescita, disturbi della deglutizione e atetosi (movimenti involontari di torsione). I sintomi neurologici sono causati dall’ipossia cronica del cervello.
Diagnosi

La diagnosi di metaemoglobinemia da deficit di metaemoglobinareduttasi si basa sulla presenza di cianosi e sull’evidenza di elevati livelli di metaemoglobina nel sangue tramite spettrofotometria. L’analisi genetica può confermare la diagnosi identificando mutazioni nel gene CYB5R3.

Prognosi

La prognosi per i pazienti con metaemoglobinemia da deficit di metaemoglobinareduttasi di tipo 1 è generalmente buona. La cianosi è spesso l’unico sintomo e non causa problemi di salute significativi. I pazienti con tipo 2 hanno una prognosi più sfavorevole a causa delle complicanze neurologiche.

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NOME PRESIDIO

CITTÁ

Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona

Ancona (AN)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Aosta (AO)

Azienda Ospedaliera S.G. Moscati

Avellino (AV)

Azienda Ospedaliero – Universitaria Consorziale Policlinico di Bari

Bari (BA)

Azienda Ospedaliera Gaetano Rummo

Benevento (BN)

Ospedale Centrale di Bolzano

Bolzano (BZ)

Azienda Ospedaliera G. Brotzu

Cagliari (CA)

Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”

Catania (CT)

Azienda Ospedaliera Universitaria “Ospedali Riuniti” – Foggia

Foggia (FG)

Ospedale Policlinico San Martino – Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico

Genova (GE)

Polo Ortotraumatologico e Reumatologico (ex G. Pini)

Milano (MI)

AOU  Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”

Napoli (NA)

ASL Napoli 1

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”

Napoli (NA)

Azienda Ospedale Università di Padova

Padova (PD)

ARNAS Civico – Di Cristina Benfratelli

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Paolo Giaccone

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliera- Ospedali riuniti Villa Sofia- Cervello

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliera di Perugia

Perugia (PG)

ASS 5 – Azienda per l’Assistenza Sanitaria n.5 “Friuli Occidentale” – Presidio Ospedaliero di Pordenone

Pordenone (PN)

Azienda AUSL Reggio Emilia – “Arcispedale S. Maria Nuova”

Reggio nell’Emilia (RE)

Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini

Roma (RM)

Azienda Ospedaliero-Universitaria “Policlinico Umberto I”

Roma (RM)

Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore

Roma (RM)

Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – IRCCS

Roma (RM)

Policlinico Tor Vergata

Roma (RM)

Azienda Ospedaliera Universitaria OO.RR “San Giovanni di Dio Ruggi d’Aragona”

Salerno (SA)

ASL 2 – Ospedale San Paolo

Savona (SV)

Azienda Ospedaliera Universitaria Siena

Siena (SI)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Torino (TO)

Presidio Ospedaliero “Santa Chiara” – Trento

Trento (TN)

AULSS 2 Marca Trevigiana – Polo Ospedaliero di Treviso – Ca’ Foncello

Treviso (TV)

Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina

Trieste (TS)

IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo

Trieste (TS)

Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”

Udine (UD)

AULLS9 Scaligera- Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona

Verona (VR)

AULSS 8 Berica – Ospedale San Bortolo di Vicenza

Vicenza (VI)

Esistono farmaci specifici e altri trattamenti per la metaemoglobinemia da deficit di metaemoglobina reduttasi.

Farmaci:
    • Blu di metilene: È il trattamento di prima scelta per la metaemoglobinemia. Agisce come un donatore di elettroni, riducendo la metaemoglobina a emoglobina.
    • Acido ascorbico (vitamina C): Può essere utilizzato come trattamento aggiuntivo o alternativo al blu di metilene, soprattutto nei casi lievi. Anch’esso agisce come agente riducente.
Altri trattamenti:
    • Trasfusione di sangue: In casi gravi di metaemoglobinemia, può essere necessaria una trasfusione di sangue per aumentare i livelli di emoglobina funzionale.
    • Ossigenoterapia: La somministrazione di ossigeno può aiutare ad aumentare la quantità di ossigeno trasportata nel sangue.
    • Evitare i fattori scatenanti: È importante identificare e evitare i fattori che possono scatenare o peggiorare la metaemoglobinemia, come alcuni farmaci o sostanze chimiche.
    • Consulenza genetica: Poiché la metaemoglobinemia da deficit di metaemoglobina reduttasi è una malattia genetica, la consulenza genetica può essere utile per i pazienti e le loro famiglie.